Serie A
Napoli, Orsi “Quando chiama Conte non puoi dire no. Meret? deve andare via”

Stefano Orsi, allenatore ed ex portiere italiano, tramite un’intervista a Kisskissnapoli.it, ha espresso il suo parere sul Napoli di Conte e non solo.
Orsi in un intervista a Kisskissnapoli.it, ha parlato dell’atteggiamento del Napoli di questo avvio di stagione (16 punti in 7 partite), commentando soprattutto il prestigio di avere Antonio Conte come allenatore e parlando infine del futuro di Meret.

head coach of fc internazionale antonio conte during FC Internazionale vs AC Milan, italian Serie A soccer match in Milano, February 09 2020 – LPS/Fabrizio Carabelli
Le dichiarazioni di Orsi
Sul Napoli di Conte- “Mi sorprende l’atteggiamento della squadra, l’intensità e l’animo di questo Napoli. Sinceramente me l’aspettavo tra le prime della classifica a questo punto del campionato proprio perché vedo un’empatia tra Conte e la squadra. Quando chiama Conte è difficile dirgli di no, soprattutto quelli che hanno le caratteristiche che cerca il tecnico, gente come McTominay e Lukaku per esempio non arrivano a Napoli per caso. Conte è una garanzia per i giocatori e uno del Manchester United rinuncia alle Coppe solo perché è stato chiamato da Antonio.
Scudetto dopo la stagione disastrosa dell’anno scorso?- Non facciamo paragoni perché l’anno scorso nemmeno la pizza era così buona (afferma scherzando). Quest’anno c’è un’autorità diversa, comanda solo uno e comanda quello giusto. Il Napoli è stato costruito per vincere, poi magari arriva secondo o terzo e non cambierebbe il giudizio sull’allenatore. Adesso m’aspetto un Napoli che migliori ulteriormente a livello di gioco, dal punto di vista del carattere la squadra è già formata.
Il futuro di Meret?- Gli consiglio di andar via, osservo tutto quello che succede intorno a questo ragazzo e penso che è il Napoli a non crederci. Si tentenna sempre sul rinnovo, il rapporto tra la città e il portiere non è mai stato idilliaco con Alex sempre sottoposto ad aspre critiche qualunque cosa faccia. Purtroppo a volte i buoni vengono scambiati per coglioni, gli farebbe bene andar fuori. Meriterebbe una squadra del livello del PSG perché è un grandissimo portiere”.
Serie A
Napoli, tempi di recupero lunghi per Juan Jesus

Con Alessandro Buongiorno ancora fuori campo, il focus si sposta su Juan Jesus, anch’esso out per un bel po’ di tempo.
Il comunicato del club partenopeo riporta la notizia su Juan Jesus. Due giorni dopo la gara, il difensore brasiliano ha sostenuto gli esami strumentali che hanno evidenziato “una lesione distrattiva del muscolo semimembranoso della coscia destra”. Il difensore centrale ha già iniziato l’iter riabilitativo.

JUAN JESUS E RAFA MARIN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le condizioni di Juan Jesus
Il bollettino medico riporta le condizioni attuali del difensore centrale. Nel corso del match contro l’Empoli, Juan Jesus ha accusato un risentimento muscolare. Da lì le indagini mediche hanno rilevato attraverso un esame strumentale una lesione distrattiva del muscolo semimembranoso della coscia destra. Il difensore sembrerebbe già aver avviato l’iter riabilitativo.
Quanto rimarrà fuori?
Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, l’infortunio rimediato dall’ex Inter e Roma è simile a quello subito dal compagno di squadra Neres. L’esterno brasiliano è rimasto ai box per circa 49 giorni. Se dovesse confermarsi questa ipotesi la stagione del centrale può definirsi conclusa, visto che il campionato vedrà la sua fine il 25 maggio.
Una brutta notizia per la banda di Conte, che dovrà fare a meno del giocatore per lo sprint finale verso il Tricolore.
Serie A
Roma, Soulè: “Ho imparato tanto da Allegri e sull’esonero di De Rossi…”

Il calciatore della Roma Matias Soulè ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Romanista sul momento che sta vivendo nel club giallorosso
Roma, le parole di Soulè

LA GRINTA DI MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore della Roma Matias Sòule ai microfoni de Il Romanista sul momento che sta vivendo nel club giallorosso e non solo:
“Ero al Vélez Sarsfield, ma non avevo ancora un contratto, e diverse squadre mi volevano. Tra queste c’erano la Juventus, il Monaco, l’Atletico Madrid. Ma ho subito deciso di venire in Italia, neanche ci ho pensato su”
ALLEGRI
“Allegri alla Roma? Noi sappiamo meno di voi (ride, ndr)! Da Allegri ho imparato tantissimo, poi sono andato al Frosinone per giocare di più, però sono stato un anno con lui. Il mister voleva che giocassimo molto stretti per non far passare la palla e andare poi.
Credo che per lui l’aspetto fondamentale sia quello, poi ti lascia tanta libertà. Penso che i modi di giocare di Allegri e Ranieri siano anche un po’ simili. Anche lui vuole che stiamo chiusi senza far passare la palla, per poi uscire senza rischiare in mezzo. Con me, appena arrivato, si vedeva che sapeva già che mi trovavo in difficoltà.
Mi disse: “Ora che sai bene di essere in difficoltà, l’unica cosa che puoi fare è giocare semplice, che poi piano piano ti verranno anche delle cose migliori. Ora devi essere più concreto”.
PRIMA STAGIONE ALA ROMA
“Io sono arrivato anche per Daniele De Rossi. Lui è andato via dopo solo quattro partite, e lì è stata dura, perché pensavo: “Mi ha portato Daniele, e ora che succederà?”. Ovviamente sono stato male, non ho pensato fosse stata una scelta sbagliata, ho capito che ci sono dei momenti più difficili in cui non si può mollare”
DYBALA
“Troppo importante, vive tanto e sente molto il legame con squadra e tifosi. Mi dice sempre di giocare tranquillo e di fare quello che so fare. Lo prendo sempre come esempio, come giocatore e come persona. Stiamo sempre insieme, beviamo sempre il mate: io, Leandro, Angel e Paulo”.
Serie A
Juventus, accordo fino 2030 per Gatti ma il futuro è incerto

Anche se con altre priorità da soddisfare al momento, la Juventus ha preso nuovi accordi con Federico Gatti per il suo rinnovo, ma il futuro resta nebuloso.
Prima il campo, poi i giocatori, questo è il pensiero che occupa la mente della Juventus in questo momento attuale. Una priorità che riguarda il posizionamento al quarto posto in classifica e la conquista della qualificazione alla Champions League.
Tutte prerogative che se soddisfatte lasceranno alla squadra bianconera di parlare di rinnovi, anche se, in tal senso, la società juventina sta muovendo già i suoi primi passi.
Secondo quanto ripostato oggi da La Gazzetta dello Sport, il primo a usufruire di tale accordo sarebbe il difensore Federico Gatti, che con il suo momentaneo stop a causa di una microfrattura al perone e la sua scadenza del contratto al 2028, teme un responso negativo. A determinarlo, però, è proprio la Juventus, che attende il suo giocatore in campo a metà Maggio, dopo il suo recupero. Un momento importante, nel quale potrebbe arrivare anche il responso finale del rinnovo.
I rinnovi della Juventus per Gatti e McKennie
Quindi, anche se la Juventus non ha concordato ufficialmente tutti i termini con Gatti, un contratto preliminare è già presente sul tavolo bianco nero, il prolungamento della permanenza dell’ex Frosinone fino al 2030. Un mezzo patto, che, si, fa tirare un piccolo respiro di sollievo a tutti i juventini, ma che non assicura affatto quello che sarà il futuro del difensore 26enne.
Infatti, sembrerebbe proprio che alle spalle del calciatore bianco nero ci siano il Newcastle e il Nottingham, pronti entrambi a fare un’offerta di 25-30 milioni di euro. Segnali simili arrivano anche per il giocatore americano Weston McKennie, che con il suo contratto in scadenza nel 2026 sta muovendo le acque per restare al Torino. Una speranza che da flebile è passata ad essere molto forte, in quanto determinato dal suo passaggio da fuori rosa estivo a quasi intoccabile, con 38 gare giocate in stagione.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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