Categorie: Serie A

Napoli, questione di Meret

Il portiere del Napoli Alex Meret parla in un’intervista della stagione a venire. Napoli squadra da battere, ma massima attenzione all’agguerrita concorrenza.  

Napoli, autoanalisi di un estremo difensore

Alex Meret

Parte con un’autoanalisi schietta, tanto per mettere le cose in chiaro: “ho tre qualità e un difetto”. Non si sa se Alex Meret fosse appassionato di geometria e di poligoni quando sedeva tra i banchi di scuola.

Certo è che, a tracciare un perimetro definito di se stesso, ci mette lo spazio di un respiro. Geometrico ma anche lucido nelle disamine. Su se stesso e sulla squadra.  E, intervistato da GQ con parole riportate da Calcio Napoli 24, va a tuttocampo.

“Nei miei primi anni a Napoli non avevo continuità – dice mostrando onestà analitica che in un calciatore non guasta mai – fare una bella stagione è stata una conseguenza naturale del fatto che sono diventato titolare. In me non è scattato niente di particolare, ho sempre lavorato allo stesso modo con impegno e professionalità”.

Dai e dai, lima di qua e lima di là, ripensando agli errori ma anche ai punti di forza, l’ex Spal ha acquisito una buona dose di maturità calcistica e umana. “Alcune circostanze – prosegue- mi hanno permesso di diventare titolare , di trovare la serenità che serve per affrontare bene le partite, un portiere deve mettere a posto i compagni della difesa, richiamarli all’ordine”.

Al ruolo tecnico-tattico dell’estremo difensore ne affianca però uno anche psicologico: “un portiere – aggiunge – deve costruire un rapporto di fiducia con i compagni della difesa ed è un legame che si costruisce andando in campo”.

Parla con il piglio del leader, Meret. Ma senza far prendere polvere a umiltà e voglia di crescere. E, idealmente, divide la lavagna della sua autoanalisi in due parti: pregi e difetti. I primi hanno le sembianze del numero perfetto, tre: si chiamano “arte del piazzamento, tecnica di base e riflessi in porta”. Sezione difetti: “il calcio è cambiato , al portiere è spesso chiesto di giocare con i piedi e io, in questo, devo migliorare, voglio diventare più sicuro e preciso nella costruzione dal basso”.

Meret è così. Consapevolezza dei suoi punti di forza ma anche voglia di allargarne la famiglia aggiustando le cose che ancora non vanno. Un discorso che ha portato avanti con le 99 presenze accumulate sinora al Napoli. E che non intende certo lasciar cadere. Tanto più ora che ha uno scudetto cucito addosso e la grande sfida della Champions League nel campo visivo.

Aggiornato al 18/08/2023 13:12

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Pubblicato da
Cristiano Comelli
Tag: Napoli

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