Serie A
Napoli – Salernitana, il sogno scudetto è solo rimandato
Napoli – Salernitana, la partita (e il sogno) continuano. Ecco com’è che i partenopei hanno conquistato il terzo scudetto della loro storia.
Finora i napoletani hanno marcato il territorio, ribadendo il concetto: questo stadio è il nostro. Tuttavia la Salernitana non si è fatta trovare impreparata, né a disagio. I cronisti azzardano un’idea: il Napoli deve giocare con più grinta, con più cattiveria, per violare la buona difesa degli avversari.
Il secondo tempo inizia con Jack Raspadori che, a bordo campo, si allaccia i lacci degli scarpini. La Salernitana opta per un cambio: fuori Candreva, dentro Botheim.
Continua il possesso palla pressoché esclusivo del Napoli, ancora contrastato dalla difesa strettissima della Salernitana. Al 54′ arriva un cartellino giallo per Zielinski, che interviene in ritardo su Kastanos.
Il centrocampista polacco del Napoli, pochi minuti dopo, tenta senza successo di andare a segno nella porta avversaria. Arriva anche per gli azzurri il momento di due cambi mirati: Zielinski e Lozano escono, al loro posto entrano Raspadori ed Elmas.
Raspadori è l’autore della doppietta che ha consentito al Napoli di aggiudicarsi il match contro la Juve.
Pochi minuti dopo, al 61′, arriva il momento tanto atteso: su calcio d’angolo, segna di testa Mathias Olivera. Il Maradona esplode di gioia. Si tratta del ventitreesimo gol su palla inattiva del Napoli in questa stagione.
I granata corrono ai ripari. Al 67′ il triplo cambio: entra Sambia al posto di Mazzocchi, Bohinen al posto di Bradaric, Piątek al posto di Vilhena.
Il Napoli si fa più aggressivo: al 70′ Olivera si becca un giallo per un intervento falloso su Dia. Il giallo va anche al difensore austriaco dei granata, Flavius Daniliuc, e poco dopo al collega Pirola.
La Salernitana tenta il guizzo con Kastanos, che tira forte nello specchio della porta; ma Meret si accartoccia attorno al pallone, proteggendo il vantaggio degli azzurri.
Al 77′ Osimhen tenta un tiro lungo, potente ma con una traiettoria troppo dritta per non venire parato da Ochoa. Un’occasione monstre viene dal fenomeno georgiano del Napoli: all’80’ Kvaratskhelia tira ma il pallone finisce fuori dallo specchio della porta.
All’81’ Spalletti dà una scossa al match: fuori Olivera, autore del gol, dentro Juan Jesus. Il Napoli si prepara alla resurrezione. E invece all’84’ arriva il gol della Salernitana, firmato con maestria da Dia, rimettendo tutto in discussione.
Altro cambio per i granata: fuori Daniliuc, dentro Lovato. Kvaratskhelia tenta di riportare i suoi in vantaggio ma viene parato dal sempre ottimo Ochoa.
All’88’ Spalletti tenta due cambi in extremis: Simeone al posto di Lobotka, Ndombelé al posto di Anguissa. Il campo è nel caos.
I cinque minuti di recupero segnalati dall’arbitro sembrano eterni: ogni manciata di secondi potrebbe fare la differenza. Il finale è infuocato: cartellino rosso per il tecnico granata Paulo Sousa. Rhahmani manda nello specchio l’ennesimo pallone-occasione, ma Ochoa non si fa trovare impreparato.
L’ultimo pallone del match lo calcia Kvaratskhelia, ma non riesce a sbloccare il risultato. La partita finisce in parità 1-1: una grande soddisfazione, per la Salernitana. Ma il sogno scudetto del Napoli è solamente rimandato.
Serie A
Lazio, oggi è il giorno della verità su Noslin e Pedro
Alla Lazio si freme per conoscere quali sono le condizioni fisiche di due elementi fondamentali della squadra di Baron: Noslin e Pedro.
A Roma c’è preoccupazione per le condizioni di Pedro e Noslin, usciti acciaccati dalla vittoriosa trasferta della Lazio contro il Lecce.
Nonostante il successo arrivato nei minuti finali grazie al gol di Marusic, Baroni potrebbe trovarsi a fare i conti con due importanti assenze nei prossimi impegni. Le prossime ore saranno decisive per stabilire l’entità degli infortuni e i tempi di recupero dei due giocatori.
Per quanto riguarda l’attaccante spagnolo, le prime indiscrezioni parlano di un possibile stiramento, mentre Noslin potrebbe aver subito una distorsione. L’ex Hellas Verona ha rimediato un brutto colpo poco dopo essere entrato in campo, ma ha stretto i denti restando in gioco fino al termine della gara, pur mostrando evidenti segnali di dolore.
Lazio, oggi gli esami strumentali
Nella giornata di oggi, entrambi i giocatori si sottoporranno agli esami strumentali presso la clinica Villa Mafalda. Solo dopo i controlli medici sarà possibile avere un quadro più chiaro sulla gravità degli infortuni e sui tempi di recupero necessari per rivederli in campo.
Serie A
Monza-Juventus, Nesta: “L’atteggiamento è giusto, ma dobbiamo evitare certe disattenzioni”
Al termine di Monza-Juventus, l’allenatore della squadra biancorossa, Alessandro Nesta, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole dell’ex difensore dopo la sconfitta in Monza–Juventus.
Monza-Juventus, le parole di Nesta
Nesta, è arrivata un’altra sconfitta immeritata: cosa ne pensa?
“La sconfitta di Lecce non mi è piaciuta, mentre contro la Juventus ho visto l’atteggiamento giusto: se riusciremo a ripeterlo contro squadre più alla nostra portata, potremo raccogliere punti. Il 3-5-2 ci dà maggiore equilibrio, potremmo riproporlo. Abbiamo schierato Birindelli come mezzala per svolgere la fase difensiva e poi ripartire nella zona di McKennie. Purtroppo mancano diversi giocatori ed è ovvio che, a volte, occorra cambiare.
Gli errori continui? Dobbiamo evitare di subire gol come quelli contro la Juventus, sono stati regalati. Erano evitabili: è necessaria più solidità, il nostro marchio di fabbrica. Possiamo migliorare; gli avversari, per segnarci, devono fare qualcosa di davvero notevole”.
Dopo il gol di Birindelli sembrava che la gara potesse prendere un’altra piega. Cosa è successo?
“Purtroppo abbiamo preso un gol che era assolutamente evitabile. La Juventus non ha fatto chissà cosa. Dispiace perdere così: c’è sempre un episodio che sporca la nostra partita. Sta diventando una costante”.
Avvertite il senso del pericolo per l’ultimo posto?
“La percezione del pericolo c’è da qualche settimana, visto che siamo ultimi. Mi dispiace perché, a tratti, le prestazioni non sono mancate e i giocatori sono consapevoli di ciò che stiamo vivendo. Riguardo i cambi tattici, a volte possiamo giocare con due trequartisti o con tre centrocampisti, ma per tanto tempo ho avuto a disposizione solo Bianco e Bondo in quel ruolo.
Sensi, purtroppo, al momento non riesce a garantire 45 minuti di intensità. Anche Ciurria, per come la vedo io, non è ancora al massimo. Ecco perché ho scelto Birindelli come mezzala: è un soldato, fa tutto ciò che gli viene chiesto. Quando ha segnato, ho davvero creduto che potessimo vincere. Mi dispiace molto”.
Per quale motivo Sensi ha avuto così poco spazio nel finale di partita?
“È stata una valutazione sulla condizione fisica: Sensi sta migliorando passo dopo passo, ma in una partita come questa, dove era necessaria più copertura difensiva che offensiva, non l’ho ritenuto ancora pronto”.
Serie A
Monza-Juventus, Thiago Motta: “Abbiamo meritato la vittoria, ma l’obiettivo è crescere”
Al termine di Monza-Juventus, l’allenatore bianconero, Thiago Motta, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Vecchia Signora dopo la vittoria in Monza–Juventus.
Monza-Juventus, le parole di Thiago Motta
Mister Motta, avete portato a casa il risultato. Vi sareste aspettati qualcosa in più in termini di gioco?
“Volevamo fortemente i tre punti e li abbiamo ottenuti, anche se sulle transizioni avremmo potuto fare di più. L’obiettivo principale era comunque vincere. Koopmeiners? È uscito prima del previsto per un problema, ma non mi preoccupa, spero possa recuperare. La Juventus ha conquistato la vittoria con merito e non sono particolarmente in ansia per la nostra fase difensiva”.
Pensava di essere a un punto più avanzato del vostro percorso in questa fase della stagione?
“Nel nostro cammino l’aspetto più importante è la crescita continua. Sarà fondamentale recuperare giocatori chiave e farne riposare altri. In seguito ci concentreremo sulla prossima sfida con la Fiorentina. Sono contento per Nico Gonzalez, che ha iniziato la gara in un ruolo che può ricoprire perfettamente anche se non ci è abituato. Non è un caso che abbiano segnato lui e McKennie, che mi ha offerto grande disponibilità anche in posizioni non sue”.
La squadra mostra qualche difficoltà nell’attaccare per vie centrali. Quali potrebbero essere le ragioni di questo problema? Che consigli può dare al Monza?
“Credo che possiamo migliorare molto nell’impostazione dal basso. Le qualità per sviluppare il gioco centralmente ci sono, ma è fondamentale riconoscere il momento giusto per uscire palla a terra o cercare soluzioni più lunghe. Sul Monza, Nesta non ha certo bisogno dei miei consigli: abbiamo sì vinto, ma con fatica perché sono davvero ben organizzati”.
Che cosa può dare Gonzalez a questa Juventus? Vlahovic è apparso nervoso in panchina…
“Porta anche tanta personalità, grazie alle sue esperienze con la Fiorentina e con l’Argentina. Trasmette molto alla squadra, sia dentro che fuori dal campo. Per me è un giocatore di grandissimo valore e sono davvero felice di averlo con noi. Vlahovic nervoso? A mio avviso Dusan ha disputato un’ottima gara e sono soddisfatto di ciò che ha fatto”.
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