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Joaquin Correa rimane a disposizione dell’Inter, ma intanto ha già iniziato a fare le valigie: a giugno scadrà il contratto del talento argentino.
Quando l’Inter acquistò Joaquin Correa dalla Lazio nell’estate del 2021, molti tifosi avevano ancora negli occhi le sue giocate straordinarie in maglia biancoceleste. Tecnica, velocità, capacità di saltare l’uomo e di segnare gol pesanti: il Tucu sembrava l’alternativa perfetta a Lautaro Martinez.
L’illusione si rafforzò con il suo esordio, quando con una splendida doppietta da subentrato contro il Verona fece sognare il popolo nerazzurro. C’era chi non vedeva l’ora di rivederlo in campo, chi si era già innamorato del suo talento e chi pensava che l’Inter avesse finalmente trovato il tassello giusto per arricchire l’attacco. Certe volte, però, bisogna fare i conti con la realtà.
Inter, Correa tra concorrenza e discontinuità
Dal suo arrivo a Milano, Correa non è mai riuscito davvero a lasciare il segno. Certo, la concorrenza non era delle più semplici: negli anni ha dovuto competere con attaccanti del calibro di Lukaku, Dzeko e Marcus Thuram. Tuttavia, a pesare sul suo rendimento è stata soprattutto la discontinuità, un limite che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Spesso è riuscito a dare lampi di classe e giocate da fuoriclasse, ma senza mai mantenere un livello costante di prestazioni.
JOAQUIN CORREA A TERRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un calvario senza fine
A rendere ancora più difficile il suo percorso in nerazzurro è stato il lunghissimo elenco di infortuni. Dalla caviglia al polpaccio, dalla coscia al tendine, dal ginocchio all’anca: Correa ha avuto problemi praticamente in ogni parte del corpo.
In totale, ha saltato oltre 40 partite per noie fisiche, praticamente più di un intero campionato. Più volte ha dato l’illusione di poter tornare ai livelli visti alla Lazio, ma ogni volta che sembrava vicino a una rinascita, un nuovo infortunio lo fermava.
Inter, l’ultimo squillo di Correa e l’addio a fine anno
Dopo il prestito poco esaltante al Marsiglia, Correa è rientrato in rosa come quinta punta, dietro anche ad Arnautovic e Taremi. A fine novembre, però, nella sfida contro il Verona, aveva dato segnali incoraggianti con un gol e due assist, facendo sperare Inzaghi di poterlo recuperare come arma in più.
Ma da quel momento in poi, solo pochi minuti contro il Parma prima dell’ennesimo infortunio, stavolta al polpaccio.
Con il contratto in scadenza a giugno, il suo addio all’Inter è praticamente certo. Un matrimonio sfortunato, in cui il talento dell’argentino non ha mai avuto modo di sbocciare davvero. Le valigie sono già pronte, ma rimane viva la speranza che il futuro possa regalarci ancora sprazzi del suo talento inabissato.