Serie A
Napoli, Spalletti in ansia: tre tegole in vista del Milan
Il Napoli affronterà la sfida di domenica sera contro il Milan in piena emergenza di formazione.
E’ un Luciano Spalletti che dovrà fare i conti con l’ infermeria quello che sta preparando la sfida di domenica sera del suo Napoli contro il Milan. Il mister di Certaldo, infatti, oltre a Victor Osimhen, dovrà fare a meno, con ogni probabilità, di altri tre elementi della rosa.
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L’assenza più importante nella sfida ai rossoneri sarà quella di Piotr Zielinski. Il centrocampista polacco del Napoli, uscito anzitempo nel match di campionato contro l’Empoli, soffre di una fastidiosa tracheite che lo costringerà allo stop forzato per le ultime due partite del 2021. Nonostante il tempone risultato negativo, il mediano sarà messo a riposo e approfitterà della sosta per recuperare la forma.
Gli altri due elementi acciaccati, invece, sono Mario Rui ed Eljif Elmas. Il terzino sinistro è uscito malconcio contro l’Empoli e le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il macedone, invece, si tratta di un dolore al polpaccio persistente che non scioglie i dubbi circa la presenza del giocatore domenica sera. Nei tre casi, comunque, lo staff medico del Napoli sta monitorando quotidianamente la situazione clinica.
Serie A
Empoli, Pellegri: “Nessuno si aspettava un avvio così. Gyokeres mi fa impazzire. D’Aversa…”
L’attaccante dell’Empoli Pietro Pellegri ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Repubblica in merito all’ottimo avvio di stagione dei toscani e non solo.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Pellegri si espone
“Sono in fiducia. Con D’Aversa ho un grande rapporto. Può sembrare un orso, un burbero, ma conoscendolo ha un cuore grande.”
Si aspettava questa partenza?
“Nessuno se l’aspettava. La strada è lunga ma i risultati che stanno arrivando sono di tutti. Il nostro è uno spogliatoio competitivo, sano.”
Ma perché esulta come Gyökeres dello Sporting CP?
“Mi fa impazzire come gioca, ma la storia è un’altra: Gyasi in settimana mi aveva mandato una sua foto mentre imitava Gyökeres. Mi ha fatto sorridere e ci siamo detti: il primo che segna, esulta così.”
Qual è la sua punta ideale?
“Retegui, Kean. Due che stanno facendo benissimo. Tengono palla, fanno il lavoro sporco, lottano, danno profondità e poi sono cinici sotto porta.”
Serie A
Juventus, Weah: “Al Milan toglierei Reijnders! L’Italia purtroppo è un paese razzista”
Gianni Visnadi intervista il nazionale statunitense della Juventus Timothy Weah, unico acquisto dell’estate 2023 bianconera.
Alla vigilia di Milan-Juventus, il nazionale statunitense, uno dei protagonisti della stagione bianconera, si è raccontato in un’intervista esclusiva a Il Giornale con Gianni Visnadi. Arrivato nell’estate del 2023 per soli 10 milioni di euro, il centrocampista si è rivelato una delle mosse più azzeccate della Juventus in un mercato contraddistinto da rigore economico.
Unico acquisto di quella sessione austera, è diventato poi un pilastro nella rosa di Thiago Motta, offrendo solidità, qualità e continuità a una squadra che oggi punta in alto. A seguire l’intervista completa.
Juventus, le parole di Weah
Ruolo preferito?
“La fascia sinistra, perché posso rientrare e calciare col destro. Ma gioco dove mi dicono che serve”.
Nella mia prima partita giocata da titolare nel PSG il capitano era Thiago Motta?
“Io ero un bambino, lui un magnifico centrocampista, un giocatore di un’intelligenza superiore, si poteva immaginare che diventasse un allenatore importante. Chissà lui cosa pensava di me, un giorno magari provo a chiederglielo”.
Leao?
“Rafa è un fenomeno, un giocatore fortissimo. Diciamo che da centravanti dovrei scamparmi la fatica di rincorrerlo”.
Maignan?
“Mike è il portiere più bravo della Serie A, uno dei migliori al mondo. Con Fonseca ho lavorato bene, ho un buon ricordo di lui. Spero che lui lo abbia di me”.
Pulisic e Musah?
“Christian è un campione, ha grande qualità ed esperienza, normale che facesse bene. La nostra nazionale è molto forte, vogliamo essere la sorpresa del Mondiale e grazie a giocatori come lui possiamo esserlo”.
Chi toglierei al Milan?
“Reijnders! Per me è un calciatore eccezionale, un vero equilibratore per la tutta la squadra. Non lo conoscevo, l’ho scoperto in Italia, l’anno scorso. Ha piede, corsa, testa, completo come pochi”.
Com’è cambiata la Juventus?
“Siamo più giovani, ma anche più forti. Abbiamo delle notevoli potenzialità. Dobbiamo lavorare e pensare a fare del nostro meglio, a fine stagione vedremo dove siamo arrivati”.
Chi è la mia squadra favorita per lo Scudetto?
“La Juventus”.
Anche senza Bremer?
“Credo nella forza di squadra, nel lavoro del gruppo. Gli infortuni sono penalizzanti, ma non saranno decisivi. Tutti a cominciare dall’allenatore sappiamo di dovere dare il 110%, proprio perché ci sono compagni che non possono giocare”.
Il 4-4 in rimonta contro l’Inter?
“Noi siamo la Juventus e sinceramente credo che quel risultato abbia fatto più impressione fuori che dentro lo spogliatoio. La Juventus gioca sempre per vincere e un pareggio, anche contro una squadra forte come l’Inter, è una mezza sconfitta”.
Col Milan senza Vlahovic?
“Certo le mie caratteristiche sono differenti da quelle di Dusan, che è un professionista pazzesco, bravissimo in tutte le cose che fa. Lavora sempre al massimo, dal campo alla palestra”.
L’Italia è più razzista di altri Paesi d’Europa come la Francia?
“In campo sì, purtroppo. Gli stadi italiani sono peggiori. Ricordo bene cosa è capitato a Maignan un anno fa, ma gli episodi sono anche altri, meno conosciuti. Fuori, personalmente non ho mai vissuto esperienze negative, ma io sono visto innanzi tutto come un calciatore”.
Mio padre?
“Per me non è mai un problema. Per me è papà, non George Weah. So che è un mito, anche se l’ultima volta che è venuto a Torino, siamo usciti e dei tifosi hanno chiesto il selfie a me e non a lui, erano giovani e non l’avevano riconosciuto. Ci sentiamo sempre, guarda tutte le mie partite insieme con la mamma. Se segno domani a San Siro, chiamo prima lei”.
Serie A
Parma-Atalanta, probabili formazioni e dove vederla
Parma-Atalanta è un match valido per la tredicesima giornata di serie A. Andiamo a vedere, qui di seguito, le ultime notizie, le probabili formazioni e dove vederla.
Gara delicata al Tardini, quella tra Parma e Atalanta, in corsa per obiettivi diversi, ma con i tre punti come missione.
I padroni di casa sono tornati al successo, due settimane fa, in casa del Venezia. Tre punti che hanno dato ossigeno ai gialloblù, contro una diretta concorrente.
Diversi i discorsi dal lato orobico, secondi in classifica e agganciati al treno scudetto insieme alle big del campionato.
Qui Parma
Torna Hernani tra i convocati, ma partirà dalla panchina. Pochi dubbi di formazione, con Keita e Sohm a braccetto a centrocampo a discapito di Estevez.
In avanti Bonny più di Charpentier, appoggiato da Mihaila, Man e Cancellieri.
Suzuki a difendere i pali del Tardini.
Qui Atalanta
Doppio sorriso per Gasperini, che recupera sia De Ketelaere che Lookman, entrambi destinati a partire dall’inizio.
Dubbio Djimsiti, con l’albanese non in buone condizioni e De Roon pronto ad arretrare in difesa in caso di forfait.
Attenzione all’opzione Pasalic a centrocampo.
Probabili formazioni
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato, Balogh, Valeri; Keita, Sohm; Man, Cancellieri, Mihaila; Bonny. Allenatore: Fabio Pecchia
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossonou, Hien, De Roon; Ruggeri, Ederson, Pasalic, Bellanova; De Ketelaere, Lookman; Retegui. Allenatore: Gian Piero Gasperini
Dove vederla
Il match tra Parma-Atalanta, in programma per domani alle ore 18, sarà visibile sull’app Dazn.
In alternativa, come da accordi televisivi, sarà possibile seguire la partita anche su Sky Sport Calcio, Sky Sport 251 e Sky Sport 4K.
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