Serie A
Supremazia Napoli, dalla testa della classifica si guarda avanti

Il Napoli di Luciano Spalletti fa faville: imbattuto da quattro partite, domina la classifica di campionato. L’ultima impresa virtuosa? Battere l’Ajax.
Il caso Ajax-Napoli
Il Napoli domina, quasi incontrastato. Ed è una squadra capace di colpire con colpi di scena, come ieri con l’Ajax: dopo aver ricevuto un gol (da Kudus, ndr), si è inferocito e ha inferto ben sei gol all’avversario.
Sei che stabiliscono il nuovo record per il club partenopeo, dal momento che non aveva mai segnato 6 gol nelle coppe europee.
L’attuale situazione non semplice dell’Ajax, che dopo la partita di campionato del 10 settembre non ha più vinto nessun match, non può sminuire il clamoroso risultato dei biancoazzurri.
Un risultato che fa gioire il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha commentato così la partita sui social network: “Squadra stellare per una prestazione cosmica. Sono orgoglioso di voi! Forza Napoli Sempre!“.
Il pragmatismo di Luciano Spalletti
Dal canto suo, Luciano Spalletti non si fa accecare dal facile entusiasmo che segue una vittoria come questa. Nel post partita ha dichiarato: “È un grande risultato ottenuto attraverso una grande prestazione. Vincere 6-1 qui è bellissimo.
Abbiamo pressato sempre, cercando sempre il gol contro una squadra tostissima che sa giocare a calcio. Di fronte a noi c’era un avversario di valore. Sono un club da cui c’è da imparare. Detto questo appena finisce una partita come questa, bisogna pensare subito alla prossima“.
L’appuntamento con la partita di ritorno contro l’Ajax, stavolta al Maradona di Napoli, è previsto per il 12 ottobre.
Gli ingredienti del Napoli
Al Napoli non manca proprio nulla: può contare su giocatori forti che finora si sono procurati meno infortuni rispetto agli altri (due nomi: Osimhen e Politano, ndr), velocità, coesione nel gioco di squadra.
C’è Kvaratskhelia, che ha solo 21 anni e già a 19 veniva segnalato dalla Uefa come uno dei 50 giovani più promettenti del calcio.
Ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso quando è uscito dal campo claudicante nel secondo tempo del match con l’Ajax. Fortunatamente l’infortunio si è rivelato una semplice contusione alla caviglia che non dovrebbe pregiudicare la sua partecipazione alla prossima partita.
Poi c’è Raspadori, classe 2000, che ieri ha messo la propria firma su una doppietta e che, a oggi, è uno degli uomini del futuro sia del Napoli che della Nazionale.
Dalla Corea con impegno: Kim si sta dimostando uno dei migliori difensori della Serie A. Un metro e novanta di potenza, non fa rimpiangere l’esodato Koulibaly.
Il prossimo appuntamento
Sull’agenda, i tifosi del Napoli si sono segnati da tempo la data della prossima partita: 9 ottobre, quando scenderà in campo contro la Cremonese.
Un’avversaria che è reduce da un pareggio con una delle neo-promosse in Serie A, il Lecce e che, a differenza dei biancoazzurri, è quasi in fondo alla classifica, al diciannovesimo posto.
Tuttavia, non per questo Spalletti sottovaluta la squadra lombarda: “Se non avessimo vinto domenica, le squadre dietro in campionato ci sarebbero già arrivate addosso.
Ti puoi trovare quinto o sesto in un attimo. La prossima giornata incontreremo una Cremonese tirata a lucido. Dobbiamo già archiviare questa partita e pensare che c’è da vincere la prossima.
Se i ragazzi si allenano in modo corretto ci sarà spazio per tutti, perché le sfide sono tutte ravvicinate. Qualcuno ha tirato la carretta e avrà bisogno di riposo“.
Quando si tratta di campionato, la regola numero uno, seguita anche da Mourinho e dagli altri, è non sottovalutare mai gli avversari.
Serie A
Serie A: gli Scudetti decisi alla fine negli ultimi 25 anni

La lotta Scudetto in Serie A tra Napoli e Inter potrebbe decidersi all’ultima giornata. Andiamo dunque a vedere quante volte è successo dal 2000 in poi.
Non c’è nulla di meglio che una lotta Scudetto tutta da decidere all’ultima giornata, se si è un tifoso neutrale. Se si è invece tifosi di una delle due squadreinvece, l’ansia si sente e non poco.
Potrebbe andare così questa stagione con un solo punto che separa le prime due in classifica (Napoli e Inter). Ma quante volte, dal 2000 in poi, lo Scudetto si è deciso all’ultima giornata? Scopriamolo insieme.
Serie A, Scudetto deciso alla fine: dalla doppietta di Giroud al Triplete di Mourinho
Non è passato molto tempo dall’ultimo Scudetto consegnato all’ultima giornata, 3 anni per l’esattezza. Sono due i punti che separano Milan e Inter, con i nerazzurri che hanno perso diversi punti per strada, anche contro il Milan
L’ultima giornata vede in programma Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria, con i rossoneri padroni del loro destino. Nel primo tempo, lo Scudetto viene praticamente archiviato dal Milan in vantaggio di ben tre gol (Giroud (doppietta) e Kessie).
Nella ripresa, i rossoneri giocano rilassati, senza concedere troppo e dunque portandosi a casa il Tricolore. Inutile la vittoria dell’Inter con lo stesso risultato dei Cugini contro la Sampdoria: a segno Perisic e Correa (doppietta).
Torniamo indietro alla stagione 2009/10, l’anno del Triplete dell’Inter di Mourinho che si gioca lo Scudetto in extremis con la Roma: sono due i punti che separano le due squadre.
Entrambe giocano in trasferta rispettivamente con Siena (già retrocesso) e Chievo (salvo senza obiettivi). Alla fine dei 45 minuti, sarebbero i giallorossi Campioni d’Italia, visto il vantaggio di due gol a Verona (a segno Vucinic e De Rossi), mentre l’Inter rimane sullo 0-0.
Nella ripresa però, la banda Mourinho riesce a sbloccarla con il solito Diego Milito, uno dei protagonisti del Triplete nerazzurro. Scudetto dunque portato a casa dall’Inter.
Dal “5 maggio” al diluvio di Perugia
Stessa situazione due anni prima con le stesse squadre ma con tre punti a separarle invece di due. L’Inter fa visita al Parma mentre la Roma fa visita al Catania. Anche in questo caso, lo Scudetto sembra andare verso i giallorossi che sono in vantaggio grazie a Vucinic.
L’Inter però, ferma sullo 0-0, fa entrare Zlatan Ibrahimovic dalla panchina nella ripresa e una sua doppietta, regalerà lo Scudetto alla squadra di Roberto Mancini. Intanto, la Roma viene raggiunta nel finale e pareggia 1-1.
Torniamo indietro alla Serie A 2001/02, forse una delle pagine più drammatiche nella storia del club nerazzurro. A una giornata dalla fine, sono tre le squadre a giocarsi il Tricolore (Inter 69, Juventus 68, Roma 67).
I nerazzurri sono padroni del loro destino, ma finiranno clamorosamente per perdere 4-2 contro la Lazio, consegnando lo scudetto alla Juve che vince 0-2 a Udine. Intanto anche la Roma vince la sua partita (0-1 con il Torino), facendo scivolare l’Inter addirittura al terzo posto.
La stagione precedente è la Roma a portarsi a casa il tricolore con un 3-1 contro il Parma. Inutile la vittoria della Juve (seconda a -2) per 2-1 contro l’Atalanta.
A proposito della Juve, la stagione 1999/2000 si può definire una pagina drammatica per il club. La Juve è prima a una giornata dalla fine con la Lazio dietro a -2: è tutto nelle mani di Del Piero e soci.
Tuttavia, a Perugia, sotto la pioggia, accade l’impensabile: la Juve perde 1-0, mentre la Lazio ne approfitta e batte la Reggina 3-0, portandosi a casa il Tricolore.
Serie A
Roma a Bergamo per il colpaccio: Ranieri potrebbe ridurre la Corsa Champions a solo due squadre

La Roma sfida l’Atalanta al Gewiss: Ranieri vuole sfatare il tabù Bergamo e ridurre la corsa Champions a solo due squadre. Ecco i dettagli.
Se prima dell’arrivo di Ranieri la classifica recitava numeri deludenti — -14 dalla Juventus (imbattuta sotto la guida di Thiago Motta) e -9 dal Bologna, in netta ripresa dopo l’eliminazione in Champions League — questa sera la Roma affronta un vero e proprio crocevia fondamentale. È l’occasione per dimostrare in modo concreto di potersi riappropriare del proprio destino, sognando una qualificazione in Champions League che fino a qualche mese fa sembrava davvero impossibile.
Infatti, in caso di vittoria, i giallorossi volerebbero al quarto posto in solitaria, minacciando il piazzamento dell’Atalanta, avversaria odierna, che resterebbe così avanti di un solo punto: uno scenario che riaprirebbe completamente i giochi in zona Champions.
Tuttavia, la Dea manterrebbe comunque un margine rassicurante sulle inseguitrici, con almeno 4 punti di vantaggio su Juventus e Lazio e 6 sul Bologna (fermo a quota 62), a due sole giornate dal termine. Un distacco che, classifica alla mano, potrebbe di fatto chiudere la corsa Champions alle altre pretendenti, restringendo la lotta alle sole Roma e Atalanta, divise da un punto in caso di successo romanista.
Champions, e non solo, in caso di vittoria questa sera: a quel punto rientrerebbe infatti in gioco anche una sorprendente corsa al terzo posto. Alla luce della classifica, con una vittoria giallorossa ci sarebbe solamente un punto a dividere le due squadre, e sarebbero proprio Roma e Atalanta a contendersi il terzo e il quarto posto nella Serie A 2024/2025, con la qualificazione in Champions League saldamente nelle loro mani.

CLAUDIO RANIERI CARICA MANU KONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, il tabù di Bergamo
Nonostante le premesse incoraggianti, i precedenti recenti non sorridono affatto alla Roma. Nelle ultime sei stagioni, ogni volta che i giallorossi sono stati chiamati a giocare a Bergamo — che si trattasse dell’Atleti Azzurri d’Italia o dell’odierno Gewiss Stadium — non c’è praticamente mai stata partita.
L’ultima vittoria romanista in terra bergamasca risale addirittura all’era Mourinho: era il 18 dicembre 2021, e la Roma si impose con un netto 1-4, grazie alle reti di Zaniolo, Smalling e alla doppietta di Tammy Abraham.
Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma la Roma non è più riuscita a espugnare Bergamo. Chissà se Ranieri, nella partita che rappresenterà la vigilia delle sue 500 panchine in Serie A, riuscirà a spezzare questa maledizione…
Serie A
Venezia-Fiorentina, risultato in diretta: LIVE (0-0)

Venezia-Fiorentina, i viola tornano in campo dopo l’eliminazione in Conference. La squadra di Di Francesco deve però vincere per sperare nella salvezza viste anche le difficoltà del calendario. Diversi i cambi per i due tecnici, a cominciare da Yeboah e Ndour, con la squalifica di Zaniolo.
Venezia-Fiorentina, le probabili formazioni:
VENEZIA (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Ellertsson; Oristanio, Yeboah. All. Di Francesco
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Fagioli, Mandragora, Gosens; Richardson, Ndour; Beltran. All. Palladino.
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