Serie A
Napoli, tutti pazzi per Neres: per Manna era una priorità
In questo momento David Neres è sicuramente l’arma in più del Napoli. Il suo arrivo in estate è stato voluto fortemente dal ds azzurro Giovanni Manna.
In un Napoli in continua evoluzione e in cui ogni giocatore è in crescita, c’è un nome che, più di altri, sta rubando la scena: David Neres.
L’esterno brasiliano, arrivato in estate dal Benfica per 28 milioni di euro più 2 di bonus, si è guadagnato un ruolo da protagonista nelle ultime settimane sfruttando le assenze di Kvaratskhelia prima e Politano poi. Con i suoi dribbling funambolici, le giocate di classe e un’insospettabile dedizione alla fase difensiva, Neres è diventato un elemento fondamentale nello scacchiere di Antonio Conte.
L’allenatore azzurro ha lavorato molto sull’ex Benfica, trasmettendogli l’importanza della fase di non possesso e trasformandolo in un esterno completo, capace di alternare lampi di genio in attacco a ripiegamenti difensivi puntuali.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oggi Neres sembra avere qualcosa in più rispetto agli altri, forse anche di Kvaratskhelia, apparso un po’ sottotono nelle ultime uscite, tanto da sollevare interrogativi sulla sua indiscussa titolarità.
Tuttavia, dietro la vincente intuizione Neres c’è una figura chiave: il diretto sportivo Giovanni Manna.
Napoli, Neres primo nome di Manna
Mentre in estate si rincorrevano le voci di un possibile arrivo di Federico Chiesa, il ds azzurro lavorava sottotraccia per assicurarsi Neres. Già in primavera, Manna aveva individuato nel brasiliano il rinforzo ideale per il Napoli e in estate ha convinto sia Conte che De Laurentiis a puntare con forza su di lui.
Un retroscena interessante è che Manna seguiva Neres da tempo: nel 2022, quando lavorava per la Juventus, aveva provato a portarlo in bianconero, ma al tempo la società preferì optare per Di Maria.
La passione per il talento brasiliano, però, non è mai scemata, e appena ha avuto l’opportunità di lavorare al Napoli, Neres è diventato il primo nome della lista.
Oggi, grazie a questa intuizione, Neres sta conquistando tutti. Già all’esordio contro il Bologna aveva conquistato i tifosi, ma adesso anche Conte sembra non poter fare a meno del suo nuovo gioiello.
Serie A
Fiorentina, UFFICIALE il divieto ai tifosi alla trasferta di Monza
Fiorentina, la Prefettura ufficializza il divieto: nessun residente a Firenze e provincia potrà acquistare biglietti per la sfida di lunedì 13 gennaio. Ecco il motivo.
La Prefettura ha emesso il Decreto n. 618, ufficializzando il divieto di trasferta ai tifosi della Fiorentina per il match contro il Monza, in programma lunedì prossimo alle 20:45 allo U-Power Stadium. La decisione riguarda tutti i settori dello stadio, non solo quello destinato agli ospiti, e preclude la vendita dei biglietti a qualsiasi residente a Firenze e provincia.
Fiorentina, il motivo del divieto
Il provvedimento arriva come conseguenza diretta dei gravi episodi verificatisi durante Juventus-Fiorentina, quando Dusan Vlahovic è stato bersaglio di cori razzisti provenienti dal settore ospiti dell’Allianz Stadium. L’accaduto aveva spinto l’arbitro Mariani a interrompere temporaneamente la partita, un episodio che ha avuto grande eco mediatico e ha portato la Prefettura a intervenire in via preventiva per evitare nuove tensioni sugli spalti.
La misura è stata adottata per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori episodi di discriminazione durante l’incontro di Brianza. Una scelta che penalizza i tanti tifosi viola non coinvolti nei fatti di Torino ma che, secondo le autorità, è necessaria per mantenere un clima sereno e rispettoso nel prossimo impegno della Fiorentina.
Questa decisione accende ulteriormente i riflettori sul tema dei comportamenti discriminatori nel calcio italiano, rilanciando il dibattito sull’efficacia delle misure punitive e preventive adottate finora. Il match di lunedì sarà dunque senza il sostegno della tifoseria ospite, ma con l’attenzione di tutto il mondo sportivo rivolta sugli spalti e sui segnali che arriveranno, anche fuori dal campo.
Serie A
Juventus, Marocchino: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, o fanno reparto o hanno bisogno della squadra”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato della situazione attuale della squadra bianconera, in particolare di Vlahovic e di Thiago Motta.
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, ha parlato a TMV Radio dell’attuale situazione della squadra bianconera, in particolare di Dusan Vlahovic ma anche del tecnico Thiago Motta, soffermandosi del rapporto che c’è tra il giocatore e il suo allenatore.
Juventus, Marocchino: “Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via”
L’ex giocatore della Juventus, Domenico Marocchino, è intervenuto a TMV Radio sull’attuale situazione della squadra bianconera, soprattutto del rapporto tra l’attaccante Dusan Vlahovic e il suo allenatore Thiago Motta.
Per Marocchino, ricadono sul tecnico juventino le colpe di non sapere valorizzare il suo attaccante: “Vlahovic-Motta, da che parte sto? Ci sono due tipologie di attaccanti, quelli che fanno reparto e quelli che hanno bisogno della squadra, il serbo è di quest’ultimo tipo. Se tu hai Vlahovic devi giocare per lui, perché Vlahovic non gioca per te. E’ un egoista, un rapinatore, gioca sul tempo dei difensori. Motta non è riuscito a valorizzare le sue caratteristiche. Ci penserei prima di mandarlo via.”.
Poi si è soffermato sul centrocampo bianconero, considerato troppo statico: “l problema comunque deve essere il centrocampo, troppo statico Possibile che Motta in tutte le partite che va avanti non passa a tre e rimane con due a fare interdizione? Basta parlare di Zirkzee, il Bologna ha due esterni che sono Orsolini e Ndoye che sono più forti di quelli della Juve in fase realizzativa. La Juve ha un potenziale offensivo da decima in classifica, è questa la verità.”.
Infine, una considerazione sulla posizione del tecnico Thiago Motta: “La posizione di Motta è solidissima? L’idea di gioco che ha è condivisibile, però se vai in vantaggio e sbagli qualche cambio per seguire la tua idea, il calciatore lo capisce e può demoralizzarsi. Ero titubante sul mercato della Juve, perché è l’unica squadra che ha iniziato il campionato con un solo attaccante di ruolo e non è possibile questo. E poi hai due esterni che portano pochi gol. Come puoi andare avanti così? Se metti Gatti ora al posto di qualcuno davanti, farebbe meglio, perché almeno fa casino” ha concluso.
Serie A
Inter, Calhanoglu in o out a Venezia? L’esito degli esami
Hakan Calhanoglu si è sottoposto agli esami strumentali in seguito all’infortunio rimediato durante la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan.
Il turco ha chiesto il cambio anzitempo durante la prima frazione del match, probabilmente indirizzando involontariamente il match verso la sponda opposta.
Inter, come sta Calhanoglu: ci sarà a Venezia?
Poco fa il club nerazzurro ha pubblicato l’esito degli esami per quanto riguarda le condizioni del centrocampista:
Hakan Calhanoglu si è sottoposto questo pomeriggio ad accertamenti clinici e strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Gli esami non hanno evidenziato lesioni muscolari, ma una lieve elongazione agli adduttori della coscia destra. La sua situazione sarà valutata giorno dopo giorno.
Per questo motivo, e soprattutto anche in via precauzionale, il regista nerazzurro salterà la trasferta di Venezia per poi rientrare a pieno regime dalla gara successiva.
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