Categorie: Serie A

Nesti: “L’Inter rischia con il Milan. Su Tudor e Motta…”

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Cosa hanno in comunque Inter, Milan e Juventus? Carlo Nesti ne parla in un suo speciale diario, nel quale tratta con competenza il loro stato di salute.

Carlo Nesti è noto a chi respira aria di calcio. Il giornalista si lascia andare ad una serie di considerazioni sulle tre squadre più titolate del campionato italiano.

Inter, Milan e Juventus, ovvero tre club importanti in Serie A, sono alcuni dei club sotto la lente del giornalista, che ne descrive le situazioni interne (ed esterne) molto diverse.

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LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Nesti si lascia andare e parla di Inter e Milan

Il giornalista fa un punto abbastanza parla della condizione del campionato e lo fa a modo suo, scegliendo con giustezza le parole da usare.

Ancora a caldo, Nesti parla del derby di Milano e dice che “Ancora una volta il Milan ha rischiato di mandare al diavolo l’Inter. Quattro partite, 2 vittorie, 2 pareggi. Meglio il primo tempo: 6 tiri, dei quali tre nello specchio della porta come i nerazzurri. L’Inter non ha fatto molto di più ma, comunque, ha fatto qualcosa di più”.

Nesti parla, infatti, anche del possesso palla; la sua è un’analisi tecnica del match e dice che “Inzaghi ha costruito la sua corona di alloro nella ripresa con le sostituzioni. Più possesso palla, 62% e più tiri (12), dei quali 4 nello specchio della porta”.

Ma il giornalista torinese non si ferma alla sola analisi delle milanesi e parla anche dei grandi stravolgimenti interni alla squadra bianconera. La cacciata di Thiago Motta e l’arrivo di Igor Tudor hanno destabilizzato una squadra che deve ritrovarsi.

“Togliamoci dalla testa che Tudor sia un gigante buono. Si tratta di un personaggio che, prima o dopo, mostra i suoi spigoli come accadde nel Marsiglia con i giocatori (Payet) o nella Lazio con i dirigenti (Lotito). Ma è anche uno che a Verona ha compiuto miracoli…”.

Per Nesti “Igor dovrà avere pazienza perché predilige aggressività, verticalità e il modulo 3-4-2-1. La Juventus non è predisposta per questi orientamenti in quanto Giuntoli e Motta avevano progettato un 4-2-3-1 senza varianti; in grado di ospitare tutti i nuovi acquisti”.

E questi sono solo alcuni estratti dalle parole del celebre giornalista che mostra, chiaramente, quanto sia complesso e meraviglioso il mondo del calcio e la sua imprevedibilità.

Aggiornato al 03/04/2025 16:45

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Pubblicato da
Ludovica Cassano

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