Serie A
Nota Fiorentina su Koulibaly: “Sorpresi con l’Atalanta non ci fu la stessa attenzione”

La società della ACF Fiorentina ha scritto una nota dopo i cori razzisti e gli insulti al difensore senegalese del Napoli, Kalidou Koulibaly, al termine della sfida di campionato di ieri sera. Questa la nota ufficiale:
“La Fiorentina esprime la più ferma e dura condanna per gli episodi di razzismo avvenuti ieri nel corso della gara con il Napoli. Il Direttore Generale, Joe Barone, già nel post gara, ha tenuto a scusarsi personalmente a nome della Società con il club ospite e con i calciatori vittime di cori vergognosi e intollerabili. Il club gigliato ha già messo a disposizione della questura le immagini del video e di tutti gli strumenti tecnologici in proprio possesso purchè vengano individuati i colpevoli di questi inqualificabili cori.
Una volta identificati dalle Istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto, sarà cura della stessa Fiorentina proibire a loro l’accesso allo stadio, auspicandosi lo stesso impegno da parte di tutte le altre società, così come l’applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti.
Siamo rimasti sorpresi, infatti, che in situazioni come Atalanta-Fiorentina non ci sia stata la medesima tempestività e attenzione su quanto di altrettanto vergognoso stava accadendo nei confronti di un calciatore viola, l’attaccante serbo, Dusan Valhovic.
Inoltre il presidente Commisso e tutta la Fiorentina lottano e si impegnano da tempo sul fronte della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione e non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo e discussione non solo la serietà della società gigliata, ma anche di tutta Firenze, una città che nella multiculturalità e nell’integrazione ha alcune delle sue basi più solide”.
Post di Koulibaly sui social
Ieri il giocatore azzurro ha pubblicato un post spiegando gli insulti razzisti che gli sono stati rivolti da qualche tifoso viola ancora da identificare. Queste le offese contro Koulibaly nello stadio Artemio Franchi di Firenze: “Mi hanno chiamato scimmia di m..a”.
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Serie A
Milan-Atalanta, paura e delirio nel Monday Night di San Siro

Milan e Atalanta si affrontano nel posticipo della domenica di Pasqua, in un duello che promette emozioni, spettacolo e, si spera, anche sorprese.
Le due squadre si conoscono bene, ma che arrivano all’appuntamento con motivazioni diverse e percorsi stagionali non sempre lineari. I rossoneri, dopo molti alti e bassi, cerca continuità per provare a restare in scia per l’Europa. La Dea invece, vuole confermarsi tra le squadre più in forma del momento, soprattutto in trasferta.

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta: meglio fuori che “dentro”
Incontro numero 148 tra le due squadre, con 69 vittorie rossonere, 48 pareggi e 30 successi della Dea. Tuttavia, almeno quest’anno, i numeri per l’Atalanta sono un pò anomali. Sì, perchè in questa stagione il rendimento dei bergamaschi lontano da casa è notevole. Il Gewiss Stadium, per qualche strano motivo, è stato terreno meno fertile per la squadra di Gasperini. In trasferta, invece, la musica cambia.
Basta dare uno sguardo ai numeri per rendersene conto: su 15 partite giocate fuori casa, l’Atalanta ha perso solo due volte — contro l’Inter alla terza giornata (un sonoro 4-0) e contro la Fiorentina nella trentesima (1-0).
Il resto? Ben 10 vittorie e 3 pareggi, per un bottino totale di 33 punti su 45 disponibili. Numeri da grande squadra, che dimostrano come l’Atalanta sia un’autentica mina vagante, capace di colpire ovunque vada.
Le contromisure del Milan
Attenzione però, perché il Milan ha una carta importante da giocarsi: la storia. La squadra di Fonseca prima, e Conceicao ora, non brilla molto casa. Nella classifica tra le mura amiche i rossoneri sono solo noni (7 V, 7 P, 2 S). Tuttavia, quando Milan e Atalanta giocano a San Siro, le statistiche sorridono nettamente ai rossoneri. In 75 confronti disputati nello stadio di casa, tra tutte le competizioni, il Diavolo ha vinto 40 volte, pareggiato 23 e perso soltanto 12. L’ultima sconfitta tra le mura amiche contro i bergamaschi risale alla stagione 2020-21. In quell’occasione a punire i rossoneri furono Romero, Ilicic (su rigore) e Zapata.
Una sfida Europea
Sarà quindi una sfida tra due squadre con obiettivi simili ma diverso approccio alla gara: da una parte il Milan, che si affida alla sua storia e alla spinta dei tifosi; dall’altra un’Atalanta corsara, che lontano da Bergamo si trasforma in una macchina quasi perfetta. Gli ingredienti per un grande match ci sono tutti. E chissà, magari sarà una di quelle partite da ricordare. Chi festeggerà nel modo migliore la serata di Pasqua?
Serie A
Juventus, per Koopmeiners “tutto passa dalle sensazioni”

“Abbiamo fatto qualcosina in più per trovarlo meglio.” Tudor riassume l’approccio con Koopmeiners, al lavoro per ritrovare brillantezza.
Koopmeiners accelera, ma la Juve resta prudente
Il centrocampista della Juventus, Teun Koopmeiners, ha risposto bene finora e il programma proseguirà anche nei prossimi giorni. L’obiettivo? Essere a disposizione per la trasferta di lunedì a Parma, ma senza forzare, perché nessuno ha intenzione di rischiare ricadute o complicazioni.
Anche oggi, come ieri, il numero 8 bianconero si è allenato in modo differenziato, ma ovviamente seguendo un piano personalizzato e costantemente monitorato dallo staff.
La gestione resta estremamente cauta: si tratta di un affaticamento muscolare. Niente di allarmante, ma abbastanza fastidioso da richiedere attenzione e tempi rispettati. Lo staff tecnico monitora quotidianamente le sue sensazioni. Queste restano comunque positive e incoraggianti per un suo ritorno in gruppo a stretto giro, magari già nei prossimi allenamenti.

Teun Koopmeiners invita tutti alla calma ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tudor pensa alla trequarti: Koop verso il rientro, ma non da titolare
Tudor, intanto, pensa a come ridisegnare la trequarti. In quella zona di campo Koop aveva garantito equilibrio e riferimenti importanti. In poche settimane è diventato un punto di riferimento tattico per l’allenatore croato e sostituirlo non sarà semplice. McKennie offre caratteristiche simili, Kolo Muani darebbe un’impronta diversa. La soluzione più concreta porta a Nico Gonzalez, con Weah pronto ad agire sulla corsia destra.
Difficile, comunque, che Koopmeiners parta titolare a Parma. Il numero di allenamenti saltati supera quelli effettuati, e i rischi non verranno corsi. Se ci sarà, sarà probabilmente a gara in corso. L’intento è inserirlo gradualmente, soprattutto dopo l’ultima uscita in cui ha ritrovato gol e buone sensazioni. Ha dimostrato di poter ancora essere decisivo in questo finale di stagione.
Koopmeiners vuole esserci, Tudor vuole ritrovarlo. Entrambi sanno quanto sia importante il suo contributo in questa fase delicata della stagione, ma, come sempre, la parola definitiva spetterà alle sensazioni. Le uniche che, in casi come questo, non sbagliano praticamente mai.
Serie A
Fiorentina, De Gea: “Molto felice a Firenze, è stato un colpo di fulmine con il club”

Il portiere della Fiorentina, David De Gea ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale della Lega Serie A. Lo spagnolo racconta il primo anno vissuto a Firenze.
David De Gea è uno dei protagonisti assoluti della stagione della Fiorentina. Nonostante l’anno sabbatico, dopo aver lasciato il Manchester United, il portiere spagnolo è stato uno dei migliori acquisti fatti dalla Viola. De Gea ha raccontato la sua stagione e la sua avventura a Firenze ai microfoni del canale ufficiale della Lega Serie A. Di seguito le sue parole.
Fiorentina, le parole di De Gea
Trattativa.
“Volevo giocare in Serie A e quando ho saputo della Fiorentina, ho pensato che fosse una cosa buona. Si potrebbe dire un colpo di fulmine reciproco e veloce per entrambi. Sono stati molto veloci, molto bravi ed è un club che mi piace molto. Sono molto felice a Firenze”.
Obiettivi.
“Sono qui per aiutare la squadra con tutta la mia esperienza, con tutto quello che ho già vissuto. Poi cercare di allenarmi al massimo per essere un esempio per i ragazzi più giovani e aiutare la squadra con le mie parate. Il mio obiettivo è continuare a giocare dando il massimo, aiutando la squadra in ogni modo possibile. Se tutti ci alleniamo al 100% e andiamo nella stessa direzione, la squadra migliorerà sicuramente. Poi vedremo dove arriveremo”..
Palladino.
“Ha smesso da poco, è un allenatore molto vicino a noi calciatori. Lavora tantissimo, ci dedica molte ore e bene con le idee molto chiare. È giovane, ma bravo. Penso che abbia le idee chiare e penso che abbia un ottimo rapporto con i calciatori”.

L’URLO DI RAFFAELE PALLADINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inattività della scorsa stagione.
“Sono stato fermo per un anno. Mi è costato un po’ per i primi quarantacinque minuti della prima gara, poi nel secondo tempo mi sono sentito come sempre, con fiducia. Sono sempre stato forte mentalmente, ma nei primi quarantacinque minuti ho faticato un po’”.
I due rigori parati contro il Milan.
“Tutta la squadra ha fatto una grande prestazione, e i tifosi sono stati meravigliosi. È stata un’occasione fantastica, e ho parato due rigori. A volte si fanno delle parate che non servono a molto, ma in quel caso ho parato due rigori e abbiamo vinto con una grande prestazione. È stata un’esperienza splendida.”
Viola Park e malore Bove.
“Viviamo molte ore qui, siamo quasi una famiglia con i calciatori e lo staff. Tutti quelli che lavorano sono colpiti da quello che succede in campo a un compagno di squadra, è stata una cosa molto grave e ha colpito tutti, anche il mondo del calcio. Penso che ci abbia influenzato ma per fortuna stanno tutti bene. Per fortuna si è risolto tutto, è stato grave ma è andato tutto bene. Sono momenti difficili, ma la vita a volta colpisce e dobbiamo andare avanti, sostenendoci nel miglior modo possibile”.
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