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Pagelle della Supercoppa Italiana 2021

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Pagelle Supercoppa Italiana 2021. Il match di San Siro è stato vinto dall’Inter dopo i tempi supplementari. Per i nerazzurri si tratta del sesto titolo nella storia di questa competizione.

pagelle supercoppa italiana

Foto di Alessandro Francesco Nobile allo Stadio San Siro.

Pagelle Supercoppa Italiana 2021

Le pagelle dei nerazzurri

Handanovic 6: non colpevole sulla rete subita dai suoi. Poco interpellato sia nei tempi regolamentari che supplementari.

De Vrij 5.5: non copre a dovere McKennie sulla rete del vantaggio bianconero nella prima frazione.

Skriniar 6.5: si impone nel suo ruolo, realizzando anche alcune cavalcate in fase offensiva.

Bastoni 6.5: molte le sue incursioni in fase offensiva, altrettanto buona la sua fase difensiva.

Perisic 6: le sue cavalcate questa volta sono state spesso arginate da De Sciglio. (Dal 10′ st supplementare) Di Marco 6: maggiore spinta per l’Inter su quella fascia

Brozovic 6.5: recupera tanti palloni e, come spesso accade, è il primo a impostare l’azione per i suoi.

Barella 6: ci mette molta grinta, come sempre, la sua stanchezza si inizia a vedere sempre di più di partita in partita. (Dal 44′ st) Vidal 6: lotta su diversi palloni e cerca di aiutare anche in fase offensiva, incitando il suo pubblico.

Calhanoglu 6: meno incisivo del solito, frutto di un buon lavoro di copertura dei bianconeri.

Dumfries 6: le sue sgroppate vengono arginate da Alex Sandro e McKennie, tuttavia fa il suo per cercare di ispirare azioni in area di rigore. (Dal 44’st) Darmian 6: contribuisce maggiormente nella fase difensiva del match.

Dzeko 6.5: non inizia nel modo migliore questa partita. Si procura successivamente il calcio di rigore trasformato dal suo compagno di reparto. (Dal 29′ st) Correa 6: è indubbiamente più dinamico del suo predecessore. Non incide particolarmente il suo fraseggio.

Lautaro 6.5: realizza la rete del pareggio nerazzurro su calcio di rigore. Ha difficoltà a inserirsi, causa pochi spazi concessi da Chiellini e Rugani. (Dal 30′ st) Sanchez 7: inizialmente non sembra la sua partita ideale, vista la chiusura difensiva netta della Juventus. Il suo spunto decide il match sul finale di partita nei supplementari, sfruttando la amnesia totale di Alex Sandro.

Inzaghi 6.5: da allenatore vince questo trofeo per la terza volta su tre finali disputate. Qualche imprecisione nella gestione dei cambi, ma riesce a contenere la Juventus, creando di più e meritando il successo.

Le pagelle dei bianconeri

Perin 6.5: salva la sua porta in diverse occasioni, in particolare una su Dumfries, dove supera se stesso con l’aiuto del palo. Incolpevole sulle reti subite.

De Sciglio 5: è lui a causare il calcio di rigore del pareggio interista, con un intervento in ritardo su Dzeko. Prestazione in calo per lui, dopo la grande partita di Roma solo 3 giorni prima.

Rugani 5.5: abile nel coprire prima Dzeko e Lautaro nel suo reparto, le indecisioni sue sono però troppe.

Chiellini 6.5: bravo a contenere le punte nerazzurre e recuperare molti palloni per i suoi.

Alex Sandro 4: il suo errore nell’ultimissimo minuto si rivela fatale per la sconfitta della Juventus.

McKennie 6.5: trova la rete del vantaggio di opportunismo e ben posizionato. Sempre combattivo il suo apporto alla partita.

Rabiot 6: sventa alcune occasioni potenzialmente pericolose per i suoi, tuttavia non gioca bene offensivamente.

Locatelli 6: si sacrifica molto, soprattutto in fase di copertura. (Dal 1′ pt supplementare) Bentancur 6:

Bernardeschi 6.5: un pericolo su quella fascia e sfiora anche il gol. Si conferma in forma e dinamico il suo periodo attuale, uno dei migliori dei suoi. (Dal 34’st) Arthur 6: aiuta i suoi a contenere l’urto dei nerazzurri, ispirando qualche ripartenza.

Kulusevski 6: contribuisce nella rete del vantaggio dei bianconeri, avviando l’azione. Si sacrifica molto. (Dal 30′ st) Dybala 5: entra in modo molle nel match, senza spunti e senza grinta.

Morata 6: crea l’azione che porta l’assist a McKennie. Una ventata di ossigeno lì davanti, seppur non ha molti appoggi nel suo reparto, anche lui si sacrifica molto. (Dal 43′ st) Kean 5: poche azioni concrete per lui nei minuti concessi.

Allegri 6: nonostante le numerose defezioni, porta i suoi a resistere fino quasi ai tiri di rigore, reggendo l’urto di una Inter al momento superiore per uomini e mezzi.

pagelle supercoppa italiana

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Nato nel 1989 a Viareggio (LU). Appassionato di calcio fin dall'età di 8 anni, ha iniziato la propria attività nel mondo dell'informazione sportiva con la pagina di Facebook Guerin Sportivo Pagina Fan. Ha collaborato con altre realtà locali e nazionali dell'informazione. Tesserato AIA della Sezione di Viareggio, dove ha ricoperto l'incarico di revisore dei conti e addetto stampa.

Serie A

Juventus-Inter, Motta: “Ora testa al PSV”

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Juventus-Inter, Thiago Motta

Una vittoria pesante: è quella che Thiago Motta e i suoi hanno portato a casa in occasione della sfida Juventus-Inter. Ecco le sue dichiarazioni alla stampa.

Juventus-Inter, la conferenza stampa di Thiago Motta

Che importanza ha questa vittoria?
“Tutte le vittorie sono importanti. Abbiamo giocato questa partita in un ambiente speciale per noi e per i tifosi. Abbiamo fatto un ottimo secondo tempo e abbiamo meritato la vittoria. Adesso è un momento per i tifosi per godere la vittoria, ma noi dobbiamo presentarci domani mattina con la testa giusta per preparare la sfida al Psv. Dobbiamo essere pronti per andare agli ottavi”.

Cosa ha detto negli spogliatoi?
“Nel primo tempo abbiamo rispettato troppo il nostro avversario. Loro sono una grandissima squadra, ma l’abbiamo rispettata troppo. Nel secondo tempo la squadra è tornata molto bene in campo e ho detto le solite cose. Questi ragazzi si impegnano tantissimo. Però ancora una volta abbiamo sofferto emotivamente. Tutti hanno alzato il livello”.

Dopo il gol avete continuato a spingere?
“È la strada giusta. Nel primo tempo abbiamo sofferto troppo. Nel secondo tempo abbiamo creato e fatto un gol molto bello. Non è mai facile vincere partite di questo livello e bisogna giocare 95′ al massimo livello e mettersi dietro non sempre la decisione giusta. Per vincere bisogna andare in avanti, oggi potevamo chiuderla con il secondo gol, ma abbiamo meritato la vittoria”.

L’importanza di Cambiaso?
“Andrea oggi è entrato molto bene. Però si vedeva che era in forma anche a livello di comunicazione con la squadra”.

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Serie A

Juventus-Inter, Inzaghi: “Dobbiamo cambiare negli scontri diretti”

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Juventus-Inter, Inzaghi

Juventus-Inter, una sconfitta che fa mancare il primo posto in classifica: Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa del Derby d’Italia.

Juventus-Inter, la conferenza stampa di Simone Inzaghi

Cosa è successo nel secondo tempo?
“Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ma non siamo riusciti a concretizzare. Nel secondo tempo non abbiamo approcciato come il primo. Poi il gol di Conceiçao ha spostato gli equilibri. Una sconfitta che fa male e se vogliamo arrivare dove vogliamo dobbiamo cambiare marcia. Ora non dobbiamo pensare di essere i più, ma i più bravi”.

Cosa vi sta mancando?
“Dobbiamo cambiare il nostro percorso negli scontri diretti. Lo scorso anno siamo stati bravi, invece ora dobbiamo migliorare. In 9 anni qua allo Stadium non avevo mai creato così tante occasioni. Questa sconfitta ci farà male, ma ci porterà a lavorare ancora di più”.

Come ti spieghi questi errori?
“Stasera la squadra a livello fisico stavamo molto bene. Abbiamo fatto una partita determinata e doveva essere più concreti, ma il calcio è questo”.

Sulle prossime partite con Napoli e Atalanta…
“Lavoreremo e non dobbiamo fare proclami. Questo non basta, perchè vogliamo essere primi. Dobbiamo parlare poco e lavorare, ma non ho nulla da recriminare alla squadra”.

Rifaresti gli stessi cambi?
“Abbiamo fatto dei cambi, perchè stavamo soffrendo la Juve. I cambi sono entrati molto bene e in quel momento avevamo sistemato la partita. Nel nostro momento migliore hanno segnato loro”.

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Serie A

Juventus-Inter 1-0, Derby d’Italia serratissimo

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Juventus-Inter, Thiago Motta

Stasera è andato in scena il Derby d’Italia Juventus-Inter: una partita che avrebbe potuto essere il lasciapassare per il primo posto dei nerazzurri.

L’Inter è arrivata al Derby d’Italia Juventus-Inter di stasera con un obiettivo in testa: quello di disarcionare il Napoli dal primo posto in classifica di Serie A.

Dal canto suo, poteva contare su un vantaggio statistico: quello di essere rimasta imbattuta negli ultimi tre incontri contro la Juventus.

In campo, le due compagini si sono mostrate agguerritissime e si sono affrontate a viso aperto. Alla fine, ad avere la meglio è stata la Vecchia Signora.

Ripercorriamo insieme i momenti chiave del match.

Juventus-Inter, i momenti salienti

La prima occasione della partita, lato Juventus, si presenta appena al 3′, con Nico Gonzales: da quel momento in poi la partita sarà un botta e risposta di grandi occasioni da ambo le parti.

Al 12′ l’Inter risponde con il tiro di Barella, cui seguono i tiri di Taremi, sostituto in campo di Thuram, e di Dumfries.

La Juventus risponde con un’altra incursione di Gonzales e con un tiro velenoso di Conceiçao, parato con maestria da Sommer. Al 33′ si presenta anche Kolo Muani, il cui tiro viene leggermente deviato e determina un calcio d’angolo.

Il primo tempo si è chiuso con le grandi occasioni mancate da Lautaro e, nuovamente, Dumfries.

Nei primi 10 minuti del secondo tempo il numero 12 bianconero Veiga ha tentato la via del gol, trovando però la parata di Sommer.

Un’ammonizione per Conceiçao e molteplici cambi da ambo le parti, per tentare di sbloccare l’empasse dello 0-0.

Ci riprovano Dumfries e Koopmeiners di testa, finché al 74′ Conceiçao non realizza il gol che decide la partita, su assist del sempre prezioso Kolo Muani. Il portoghese verrà poi rimpiazzato all’81’ da Kenan Yildiz.

Non bastano i due cambi effettuati da Simone Inzaghi all’80’: l’Inter non riuscirà a trovare la via del gol fino alla fine, malgrado i 4 minuti di recupero e malgrado due conclusioni pericolose di Thuram. Nel recupero Kolo Muani sfiora il secondo gol.

A seguito di questa sfida, l’Inter conserva il secondo posto, mentre la Juventus diventa quarta a pari punti con la Lazio (46) ma in vantaggio per la differenza reti realizzate e subite (per i bianconeri è di 21, per i biancocelesti 13).

La zona Champions c’è; per il sogno scudetto, forse, bisognerà attendere.

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