Serie A
Palladino: “Vogliamo restare imbattuti in casa”

Match che, sulla carta, risulta proibitivo per il Monza di Palladino contro la Juventus. Ma, dopo i 6 punti conquistati contro i bianconeri, il tecnico ci crede

L’allenatore del Monza Raffaele Palladino
Oltre alla volontà di restare imbattuti in casa, il Mister brianzolo parla del suo futuro.
Insomma: Monza–Juventus è la partita dei record!
Mai lo U-Power Stadium aveva visto così tanti spettatori, neanche nella passata stagione aveva avuto così significato: Allegri per due notti in vetta, Palladino per continuare a crescere e sperare.
Un anno fa il primo, dalla tribuna, vedeva la sua squadra crollare, l’altro iniziava un sogno che non vuole avere confini.
Ecco uno stralcio delle parole di Palladino in Conferenza Stampa:

Monza vs Juventus
“Mi piace più parlare della crescita della squadra e del club .
Abbiamo fatto qualcosa di straordinario e vedere che questo percorso continua mi rende felice e orgoglioso.
Mi aspetto un grande Stadio che ci dia qualcosa in più per mettere in difficoltà la Juventus.
Vogliamo restare imbattuti in casa, questo il nostro focus per domani sera.
La nostra mentalità deve essere quella di giocarsela con tutti, con ambizione di fare sempre meglio ma senza obiettivi.
Sarà difficilissimo ripetere lo scorso campionato, credo che si tratti di un’impresa irripetibile ma lavoreremo per riuscirci.
Io ho avuto la fortuna di giocare nella Juventus, conosco il DNA di tutte le componenti di quella società che ambisce sempre a vincere lo scudetto. Sarà sempre così per loro, ogni stagione”.
Un passaggio anche su Allegri:
“Ho avuto il piacere di conoscerlo a una cena, abbiamo un bellissimo rapporto, è una persona eccezionale e lo ringrazio.
Ha ragione: la fortuna di un allenatore è avere al fianco un dirigente come Adriano Galliani, che ti stimola ad alzare l’asticella e curare ogni dettaglio”.
30 ore circa al fischio d’inizio. Ma Monza-Juventus promette già spettacolo.
Serie A
Torino, battere l’Inter per chiudere col botto

Il Torino aspetta di scendere in campo contro l’Inter. Un match che si prospetta impostante anche perché il club granata ha bisogno di risalire la Classifica
Il club piemontese è reduce dalla commemorazione del Grande Torino che venne spazzato via, in quel tragico 4 maggio del 1949 quando l’aereo precipitò portando ad una delle più grandi tragedie del calcio italiano. Con la tragedia di Superga si ebbe la fine di un ciclo ininterrotto per ben 8 anni e la scomparsa di una rosa e di una società rimasta leggendaria.
Una celebrazione evocativa e suggestiva e, in quell’occasione, erano presenti sia il presidente Urbano Cairo che il mister Paolo Vanoli. Proprio quest’ultimo ha avuto un leggero malore ed è stato soccorso.
Ora, però, che quel capitolo appare superato, il mister ha ripreso il suo posto e gli animi dei torinesi (almeno della metà a trazione granata) è proiettata verso il match che vedrà il Torino (attualmente all’undicesimo posto a 44 punti) contro i nerazzurri, secondi in classifica, e reduci del successo contro il Barcellona. Apparentemente una partita già scritta ma il calcio si sà che ha delle regole tutte sue e, quindi, il Toro punta a scendere in campo e vincere.

CRISTIANO BIRAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Torino di Vanoli ci crede perché l’Inter è costretta a far riposare molti dei suoi titolari
Vanoli e la società ci credono perché l’Inter, seppur più forte come valore assoluto in campo, è una squadra proiettata verso la partita del 31 maggio (la finale a Monaco contro il PSG) e Simone Inzaghi farà scendere in campo molti giocatori della seconda squadra per far respirare e riposare i big. Un turn over che, quindi, potrebbe equilibrare il valore delle due squadre e permettere anche un match alla pari.
Per il Torino è necessario vincere per cercare di raggiungere il decimo posto (attualmente conquistato da un Como in splendida forma e reduce da ultimi 5 incontri sempre a segno) ma, dall’altra parte, ci sarà un’Inter che deve vincere per sperare di raggiungere il Napoli in testa alla Campionato di Serie A.
In questa 36esima di Campionato si prospetta – ed auspica – una partita scoppiettante ed un Torino-Inter da vedere.
Serie A
Napoli, appuntamento con la storia: Conte attende il Grifone

Il Napoli chiuderà la domenica di Serie A contro il Genoa al Maradona. A 3 partite dalla fine e 3 con 3 punti di vantaggio, l’obbligo è solo quello di vincere.
Gli azzurri sono lanciatissimi verso il quarto titolo nazionale ma ci sono ancora 180 minuti da giocare e tutto può succedere. Il fischio d’inizio sarà alle 20:45 e si conoscerà già il risultato dell’Inter.
Napoli, Conte pensa al presente
Diverse volte l’allenatore leccese ha commentato la situazione riguardo al suo futuro e in ognuna di queste ha ribadito di pensare solo ed esclusivamente al presente, con la vittoria della Serie A come priorità assoluta.
“I tifosi mi chiedono quanto vinciamo il campionato, non di restare l’anno prossimo”. Queste alcune dichiarazioni rilasciate nelle ultime conferenze stampa, per questo motivo restano vivi i dubbi sulla sua permanenza in Campania nella prossima stagione.

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La classifica recita Napoli 77, Inter 74 con ancora 3 giornate e un sogno che da quelle parti è ancora difficile da credere. Tuttavia rispetto alla gestione Spalletti, durante questa annata è aumentata la consapevolezza nella continuità di risultati e fame da parte dei giocatori. La qualità della rosa (anche se inferiore a quella dell’Inter) è emersa soprattutto nella seconda parte di stagione e adesso c’è l’occasione di dare credito al lavoro fatto.
Contro il Genoa servirà una prestazione simile a quella delle ultime uscite al Maradona, che prevede generalmente un gol nella prima parte di match così da poter controllare fino alla ripresa e dare la sferzata finale col gol del raddoppio.
McTominay è l’uomo più in forma del momento e a Lecce anche Raspadori ha imposto la sua presenza dal punto di vista realizzativo, mandando un messaggio a tutti quelli che criticano Lukaku quando non segna.
Questa sera il Napoli ha un appuntamento con la storia e Conte lo sa, consapevole di dover offrire tutte le energie per concludere al meglio questa stagione. I discorsi sul futuro sono rimandati a giugno.
Serie A
Udinese-Monza, formazioni ufficiali: la scelta su Lucca

Il lunch match della domenica di Serie A è Udinese-Monza. Entrambe le squadre arrivano senza particolari ambizioni ma c’è voglia di onorare il campionato.
Ennesima salvezza per i friulani con Runjaic che alla prima stagione si conferma un allenatore competente e pronto per i grandi palcoscenici. Epilogo drammatico invece per i brianzoli che l’anno prossimo faranno di tutto per tornare nella massima serie.

Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Udinese-Monza, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del lunch match.
UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Kristensen, Bijol, Solet; Modesto, Zarraga, Karlstrom, Payero, Kamara; Atta; Davis. All. Runjaic
MONZA (3-5-2): Pizzignacco, Pereira, Brorsson, Carboni; Birindelli, Castrovilli, Bianco, Akpa Akpro, Kyriakopoulos; Forson, Caprari. All. Nesta
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