Serie A
Paolo Mantovani, trent’anni senza l’uomo che realizzò il sogno della Sampdoria
Sabato 14 ottobre cade il trentesimo anniversario dalla scomparsa di Paolo Mantovani. L’imprenditore romano che rilevò la Sampdoria e la portò a primeggiare in Italia e in Europa.
“Era un uomo di un altro mondo, un genio, una persona perbene, uno che capiva le cose dieci anni prima degli altri. Ho trovato presidenti bravi, ma lui era un uomo di un’altra galassia”.
In una delle molte volte in cui ha avuto occasione di parlare di lui, Roberto Mancini ha descritto con queste poche righe, semplicemente, Paolo Mantovani.
Intingendo le frasi in un barattolo di miele, per riempirle di dolcezza, quella stessa che l’uomo romano ha sempre usato, per trattare l’attaccante jesino, dal momento in cui è sbarcato alla Sampdoria.
Sono trascorsi trent’anni dalla scomparsa dello storico patron, che salutò questo mondo la mattina del 14 ottobre 1993. Ai suoi funerali arrivarono lacrime sincere, per le strade di una città colorata doverosamente di blucerchiato, e sulle note di Paul McCartney.
Paolo Mantovani acquistò la Sampdoria all’inizio del 1979, risanando la società prima di gettare le basi del suo ciclo d’oro.
In pochi anni, l’imprenditore portò la Sampdoria a conquistare tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe e, soprattutto, lo scudetto 1990/91.
A macchiare un curriculum irripetibile ci pensò una dolorosa finale di Coppa dei Campioni, persa nel 1992 contro il Barcellona, che condannò i blucerchiati a un passo da un traguardo leggendario.
Paolo Mantovani, oltre a numerosi titoli, ha portato a vestire la maglia della Sampdoria anche tanti giocatori di caratura europea. Toninho Cerezo, Fausto Pari, il compianto Gianluca Vialli, Roberto Mancini, per citarne alcuni.
Una truppa di belle speranze che, agli ordini di Vujadin Boskov, ha colorato di blucerchiato un sogno diventato improvvisamente reale.
Serie A
Hellas Verona, Setti vuole salvarsi ma non solo sul campo
L’Hellas Verona risulta al centro di una trattativa per la cessione a un fondo di investimento statunitense. L’occasione è ghiotta e il futuro dipende da questo.
La sonora sconfitta contro l’Inter per 0-5, la seconda nel giro di un mese con così tanti goal di scarto dopo Bergamo, ha generato una pioggia di critiche sulla squadra di Zanetti che adesso è davvero in discusssione. Nel frattempo però la novità più importante riguarda l’imminente cessione di una parte delle quote societarie a Presidio Investors.
Hellas Verona, Presidio vuole entrare con cautela: i dettagli
La situazione finanziara del club scaligero, resa nota dall’azionariato popolare Verona col Cuore qualche giorno fa, risulta in miglioramento rispetto all’annata precedente. Tuttavia, la sopravvivenza in Serie A richiede sempre più risorse e club di questa caratura devono attingere principalmente dalle entrate derivanti dal calciomercato.
Le famose plusvalenze non sono altro che la linfa vitale per alcune realtà, in un calcio ormai controllato solo dall’aspetto monetario che premia chi è già al top. Proprietà italiane come nel caso dell’Hellas se ne vedono sempre di meno e la causa scatenante è l’impossibilità da parte degli imprenditori italiani di sostenere economicamente e con costanza l’esistenza del club stesso.
Il presidente Maurizio Setti ha sempre tenuto a precisare quanto di suo ci sia in questa proprietà, in particolare a proposito del capitale che talvolta è costretto a iniettare per evitare di incappare in sanzioni conti in rosso, o scenari peggiori.
D’altra parte però i tifosi pretendono sempre trasparenza e sincerità dal punto di vista comunicativo, cosa che negli anni è mancata (basti pensare alle retrocessioni praticamente preannunciate del 2016 e del 2018). Spesso la tifoseria ha scelto di addossare le colpe di un fallimento sportivo al numero uno del club, ritenendolo responsabile nonchè egoista. Questa situazione si è leggermente distesa col passare delle stagioni e oggi, dopo 6 stagioni consecutive in Serie A, per l’Hellas Verona potrebbe arrivare la svolta tanto attesa.
Stando a quanto raccolto da Sky Sport, la trattiva per la cessione sarebbe in fase avanzata e i nuovi investitori sarebbero intenzionati a entrare in società con una quota di maggioranza, che si traducerebbe in una cifra vicino agli 80 milioni di euro. Contestualmente, l’attuale presidente resterebbe coinvolto almeno per i primi momenti in modo da permettere un insediamento tranquillo e non stravolgente.
Per i tifosi questo club merita molto di più ma la consapevolezza della forza economica, che dipende esclusivamente dalla tasche di un singolo uomo, ha contribuito mantenere una mentalità molto realista.
Nei prossimi giorni può arrivare il tanto atteso closing, sperando non si tratti della solita notizia che rimbalza con ricorrenza annuale tra Verona e la provincia.
Serie A
Napoli-Roma, le ultimissime sulle formazioni
A poche ore da Napoli-Roma, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni che scenderanno in campo al Maradona alle ore 18.
Napoli–Roma è la penultima partita di questa domenica di Serie A. L’odierno derby del Sole vede sfidarsi due amici di lunga data: Antonio Conte da una parte e Claudio Ranieri dall’altra.
I partenopei cercano la vittoria per riconquistare la vetta della classifica dopo i successi di Atalanta e Inter negli anticipi del sabato. I giallorossi, d’altro canto, hanno bisogno di un risultato positivo per invertire la rotta in un campionato finora estremamente complicato.
Qui Napoli
Conte conferma l’undici tipo e il 4-3-3. Tra i pali ci sarà Meret, mentre in difesa Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera, che ha vinto il ballottaggio con Spinazzola. A centrocampo confermato il ritorno di Lobotka, che completerà il reparto con Anguissa e McTominay. In avanti il tridente classico formato da Politano, Kvaratskhelia e Lukaku.
Qui Roma
Confermata anche l’idea di Ranieri di affidarsi al 4-3-2-1. In porta ovviamente Svilar, protetto dal quartetto difensivo composto da Celik, Mancini, N’Dicka e Angelino. Davanti alla difesa spazio a Cristante con Koné e Pellegrini. In attacco Soulé a destra ed El Shaarawy a sinistra con Dovbyk riferimento centrale.
Napoli-Roma, le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia
Roma (4-3-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka, Angelino; Koné, Cristante, Pellegrini; Soulé, El Shaarawy; Dovbyk
Serie A
Milan scialbo e noioso, Salvini punge: “Forza Milan sempre, non sta roba qua”
Milan, dopo lo scialbo 0-0 di ieri sera contro la Juventus, si e’ espresso il ministro dei trasporti Matteo Salvini, noto tifoso rossonero.
Lo 0-0 contro la Juventus non può di certo soddisfare il Milan, che resta molto lontano dalle posizioni Champions League.
Ciò che e’ rimasto nell’animo, e negli occhi, dei tifosi rossoneri, e’ stata l’assenza di gioco e la poca determinazione messa sul terreno di gioco da parte degli uomini di Fonseca.
Uno spettacolo che, al fischio finale, ha trovato l’epilogo nei fischi dei supporter presenti a San Siro.
Ad accordarsi alla protesta c’è anche un tifoso rossonero conclamato come Matteo Salvini.
Il leader della Lega, nonché Ministro dei Trasporti, ha espresso il suo disappunto.
“L’Inter ne fa cinque, noi facciamo dormire. Forza Milan sempre, non sta roba qua” sono le parole di Salvini, le qualità rispecchiano il sentimento di una elevata percentuale del tifo del Milan.
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