Serie A
Parma-Atalanta 1-3, il trio forza e fantasia rispedisce la Dea in vetta | Le pagelle nerazzurre

Parma-Atalanta 1-3, settimo successo consecutivo per la Dea, che espugna anche il Tardini e svetta in classifica. Dodicesimo alloro stagionale per Retegui. Le pagelle nerazzurre.
Carnesecchi 6,5: il Parma reagisce ai gol orobici e sul finale del primo tempo impegna l’estremo nerazzurro con Bonny . Aiuta i suoi a vivere un finale più sereno.
Toloi 5: gli manca la lucidità, a dirla onestamente. L’esperienza la lascia nel cassetto quando non riesce a fermare Cancellieri (dall”82′ Scalvini sv).
Hien 5,5: come sempre, di fisico sono in pochi a stargli dietro, ma non basta. Troppo spesso in ritardo, non una grande serata per lui.
Kossounou 6: più generoso dei due compagni di reparto, sembra più attento nelle letture.
Bellanova 7: si dimentica della fase difensiva, e fa bene. In avanti la Dea non può rinunciare al suo aiuto, chiedere a Retegui e Lookman per conferma (dal 70′ Cuadrado 7: venti minuti, un assist per Lookman e un segno lasciato indelebile nel tabellino del match).
Ederson 8: segna un gol di forza, ma intorno c’è anche una marea di palloni recuperati, di duelli vinti, di corsa e di agonismo. Insostituibile, indispensabile.
De Roon 6: Ederson gli facilita i compiti, ma per lui e’ una serata comunque positiva.
Ruggeri 6: Bellanova si prende di più la scena, ma lui sforna un assist e fa il suo.
Pasalic 7: e’ l’anello più forte della catena centrale. Entra nel gol di Retegui, aiuta i rifornimenti offensivi e fornisce un assist d’oro a Lookman, per il gol poi annullato (dal 55′ Brescianini 6: buon secondo tempo per l’ex Milan, che va anche vicino al gol).
Lookman 8: due gol annullati, uno buono, i soliti guizzi e una lezione di possesso e dribbling per tutta la difesa ducale (dall”82′ Samardzic sv).
Retegui 7: inizio bruciante per il 32, che va subito in gol indirizzando la partita. Ne sfiora altri due. Sempre più re dei cannonieri (dal 55′ De Ketelaere 6: rinfresca l’attacco nel secondo tempo).
Gian Piero Gasperini 7,5: settimana vittoria di fila centrata e vetta nuovamente ad appannaggio della Dea. I nerazzurri non mollano, sanno soffrire e divertono anche nella serata del Tardini.
Serie A
Juventus-Milik: il perché del rinnovo

La Juventus ha rinnovato il contratto di Arek Milik nonostante l’attaccante quest’anno non abbia giocato nemmeno un minuto. Ecco i motivi dell’accordo.
Una notizia inaspettata da parte del club bianconero ha sorpreso molti tifosi. Il rinnovo di Milik è stato inaspettato, poiché, l’attaccante non ha mai giocato nell’attuale stagione per via di un infortunio che lo vedrà lontano dal campo ancora per un po’ di tempo.

Arkadiusz Milik of Juventus Fc during the Serie A match between Juventus Fc and As Roma.
Juventus, il motivo del prolungamento di Milik
La Juventus ha annunciato ufficialmente il rinnovo di Milik, attaccante classe 94′ in rosa dal 2023. Nonostante un periodo di stop che l’ha visto lontano dal campo a causa di un infortunio, molto probabilmente rimarrà fuori fino all’inizio dell’estate. Il precedente contratto era in scadenza nel 2026.
Le motivazioni del rinnovo sono legate ad un risparmio da parte del club, poiché l’operazione stessa permetterà al club di adeguare anche le cifre del bilancio.
Il suo ingaggio nell’attuale stagione è costato al club bianconero ben 7,23 milioni di euro vista la base netta era di 3,5 milioni e la quota di ammortamento pari a 2,3 milioni di euro.
Dalla prossima stagione, il risparmio sarà quasi del 50%, visto che i costi scenderanno a 3,62 milioni a stagione grazie al rinnovo del contratto. L’attaccante percepirà 1,7 milioni a stagione fino al 2027.
Serie A
Torino, Vanoli: “Contro il Venezia servirà un approccio forte. Ricci non ci sarà”

L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Venezia, in programma venerdì alle ore 20:45.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Torino all’antivigilia della sfida contro il Venezia, che venerdì sera darà il via alla 35° giornata di Serie A.
Torino, le parole di Vanoli
Come si prepara la sfida con il Venezia? Per lei ha anche un significato speciale…
“L’emozione vera c’era nella gara d’andata, arrivata quasi subito dopo quello che avevamo vissuto insieme. Ora è passato un girone intero e ognuno ha i suoi obiettivi. Il Venezia si è ravvivato, è in piena lotta per la salvezza e dobbiamo tenerlo presente. Giocano un buon calcio, faccio i complimenti al mister: lo ha dimostrato ovunque sia stato. Sono molto pericolosi sulle palle inattive, segnano tanto da lì. Noi dobbiamo essere concentrati, attenti, e vogliamo assolutamente questi tre punti”.
Che percorso è stato per il Torino dall’andata a oggi?
“Eravamo partiti con il piede giusto, poi abbiamo cambiato pelle e siamo entrati in una fase di evoluzione. Siamo migliorati tanto, anche se nell’ultimo periodo le assenze non ci hanno permesso di dare continuità”.
Che approccio servirà venerdì?
“Dovrà essere un approccio forte. Stiamo lavorando molto sulla mentalità, senza guardare cosa fanno gli altri. Dobbiamo capire cosa vogliono gli avversari, cosa cercano: non tutte le partite si affrontano allo stesso modo. Venezia e Lecce si giocheranno tutto, fino alla morte sportiva, e noi dovremo dimostrare di avere la nostra identità. L’abbiamo già fatto, poi i risultati dipendono anche da come si interpreta la partita”.
Il Torino è sempre “più o meno” decimo, che sensazione le dà?
“Mi dà fastidio sentir parlare di ‘più o meno decimo’, di vacanze… È bello giocare le partite con motivazioni vere. Se in futuro ci troveremo a lottare per qualcosa di concreto, queste gare diventeranno decisive”.
La squadra è pronta a recepire questo messaggio?
“Deve esserlo. E noi dobbiamo dare il massimo fino all’ultima giornata. Se l’obiettivo è diventato questo, dobbiamo raggiungerlo. È una questione di mentalità, e questo finale di stagione è un allenamento prezioso in tal senso. Vogliamo crescere su questo piano”.
Come stanno gli acciaccati?
“Ricci non ci sarà, ha ancora fastidio per la tendinopatia. Lazaro è squalificato, ma rientra Gineitis. Ilic sta bene, così come gli altri”.
A Napoli ha scelto la difesa a tre. La confermerà anche contro il Venezia?
“Spero si sia capito il motivo: purtroppo abbiamo avuto diverse defezioni. Lazaro non era disponibile, Gineitis lo ha sostituito bene ma poi era squalificato… Non avevamo alternative sulla fascia destra. Per fortuna avevamo lavorato su quel sistema e abbiamo potuto adottarlo. Nella ripresa, con il rientro all’ultimo di Lazaro e Vlasic, abbiamo avuto più opzioni. Per Venezia valuteremo: Gineitis ora è disponibile, vedremo quale sarà la soluzione migliore”.
Appena arrivato a Torino è andato a Superga: il 4 maggio rappresenta uno stimolo in più?
“La storia di questo club deve essere una motivazione quotidiana, non solo il 4 maggio. Cerco ogni giorno, anche durante la settimana, di far capire ai ragazzi che maglia indossiamo. Sarebbe un grande errore soffermarsi solo su quella data… Il 4 maggio è speciale, andare a Superga è un dovere più che un diritto. Dobbiamo onorare una squadra irripetibile, forse unica, per ciò che ha rappresentato: dieci undicesimi in Nazionale… E poi dobbiamo ricordare tutte le persone che hanno perso la vita in quel tragico incidente. È un dovere farlo sempre, nel bene e nel male: a volte lo facciamo bene, altre meno”.
Buffon ha detto che un giorno la vedrà su una panchina ancora più importante. Che effetto le fa?
“Ringrazio Buffon, anche se non ho letto direttamente le sue parole. Devo dire io grazie a lui: ho avuto la fortuna di giocare con uno dei portieri più forti del mondo. Al mio primo allenamento mi chiesero chi mi avesse impressionato di più, risposi subito ‘Buffon’. È un grande uomo, e potrà trasmettere valori importanti anche in Nazionale. Quanto al mio futuro, non sono abituato a guardare troppo avanti. Io guardo al presente e lavoro tanto. Se oggi ho la fortuna di allenare questa grande squadra, è grazie a ciò che ho fatto finora. Il futuro dipende sempre da quello che si costruisce giorno dopo giorno”.
Ha visto i video delle celebrazioni del 4 maggio degli anni passati?
“Sì, anche grazie al nostro addetto stampa, che ogni giorno mi racconta aneddoti e mi insegna qualcosa. È una delle cose più belle, ne vado fiero. Ci sono racconti che mettono i brividi. Cerco di trasmettere tutto questo ai ragazzi: l’ho fatto anche con una frase di Pulici. Non è vero che non rispettiamo questa storia in campo: diamo sempre il massimo, ma a volte le cose non riescono. Io so quale strada devo seguire, e continuo a percorrerla”.

NIKOLA VLASIC RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come sta Vlasic?
“Rientrava da un fastidio al polpaccio, un ematoma che gli dava fastidio. Ora si tratta solo di gestirlo, ma ha i 90 minuti nelle gambe. Diverso il discorso per Lazaro, che era stato fermo più a lungo e richiedeva una gestione differente”.
Che percorso ha fatto Dembele in questi mesi?
“Ha ancora margini di crescita dal punto di vista tecnico, ma fisicamente è migliorato molto e ha doti naturali importanti. Poi, però, c’è il pallone che corre… e per questo in allenamento lo provo anche in altri ruoli, per aiutarlo a comprendere meglio il gioco.
Con lui è un piacere lavorare: si è meritato il gol contro l’Udinese grazie alla voglia e alla determinazione di diventare qualcuno. È questo che cerco nei giovani. Ma bisogna anche saperli seguire: un allenatore deve riuscire a tenere alto l’entusiasmo, anche quando non si vede l’opportunità di giocare. Prima della gara con l’Udinese mi disse che era triste perché non giocava, e io gli dissi che nel calcio può succedere tutto… È entrato e ha segnato.
È stato un bel percorso quello fatto insieme. La cosa più bella è che non lo conoscevo nemmeno: fu il direttore sportivo di Venezia a segnalarmelo e non ebbi nemmeno il tempo di guardare video o schede. È arrivato l’ultimo giorno di mercato, il team manager mi dice che sarebbe arrivato in stazione alle 11:30 di sera… e io pensavo: ma non poteva arrivare al mattino? Solo, di sera, in stazione. Mi viene la pelle d’oca a ripensarci. Ti fa capire che tipo di ragazzo è”.
Tre sconfitte su tre assenze di Ricci. Quanto pesa il fatto che non ci sarà?
“Senza nulla togliere agli altri, sappiamo tutti che crescita ha avuto Ricci e quanto sia importante per noi. Detto questo, mi è piaciuta comunque la risposta della squadra: Linetty, ad esempio, ha fatto una buona prestazione a Napoli, e sono contento per lui. Ma è chiaro che Ricci ha un peso specifico. A Napoli ha provato durante il riscaldamento, ma è sempre meglio avere un giocatore al 100% che uno al 50%. Parliamo di una tendinopatia: serve tempo e bisogna calibrare bene i carichi di lavoro”.
Serie A
Torino-Venezia: designato l’arbitro del match

Manca sempre meno all’inizio della 35° giornata di Serie A, che prenderà il via con l’anticipo serale del venerdì Torino-Venezia.
In attesa delle uniche due italiane rimaste ancora in lotta per la conquista di un trofeo europeo, l’AIA ha diramato le designazioni arbitrali dell’anticipo serale della 35° giornata di Serie A tra Torino e Venezia, in programma venerdì 2 maggio alle ore 20:45.
Il Torino non ha nulla da chiedere ancora al campionato, mentre i lagunari sono alla ricerca spasmodica di un successo che li proietterebbe fuori dalla zona retrocessione, visto anche il difficile impegno che aspetta il Lecce, impegnato sabato 3 maggio contro il Napoli capolista.
Torino-Venezia, la designazione arbitrale
Sozza
Peretti – Colarossi
IV: Sacchi
VAR: La Penna
AVAR: Meraviglia
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