Serie A
Parma-Atalanta: probabili formazioni e dove vederla
Ad aprire il penultimo turno di Serie A è la sfida del Tardini Parma-Atalanta martedì 28 ore 19.30. Gli emiliani salvi e contenti del buon campionato disputato ospitano i bergamaschi ancora in corsa per il secondo posto. Sarà per Gasperini una partita importante: vuol tenere la propria rosa sulla corda in vista delle gare di Champions in agosto.
Qui Parma
Per D’Aversa nessun squalificato, ma diversi infortunati: Brugman, Cornelius, Hernani, Scozzarella. Davanti a Sepe, in difesa ci sarà Darmian a destra e il rientrante Gagliolo a sinistra, mentre in mezzo Bruno Alves dovrebbe far coppia con Iacoponi. A centrocampo in cabina di regia dovrebbe essere ancora impiegato Kurtic, con Kucka e Grassi al suo fianco. Inglese dovrebbe essere il riferimento centrale con Kulusevski e Gervinho ai suoi lati.
Qui Atalanta
Gasperini perde Toloi per squalifica, mentre Ilicic dovrebbe rimanere ancora a riposo. In difesa nella linea a tre con Caldara e Djimsiti dovrebbe giocare Palomino. A centrocampo Freuler e De Roon saranno gli interni, con Hateboer e Gosens sulle corsie esterne. Zapata dovrebbe essere favorito ancora su Muriel, Gomez e Pasalic probabili titolari per innescarlo.
Probabili formazioni
PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Kucka, Kurtic, Grassi; Kulusevski, Inglese, Gervinho. Allenatore, D’Aversa.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, A. Gomez; D. Zapata. Allenatore, Gasperini.
Precedenti
In Emilia tra le due formazioni ci sono 19 precedenti. Il bilancio è favorevole ai padroni di casa con 9 vittorie e 3 sconfitte. I pareggi sono stati 7. L’anno scorso si impose la Dea al Tardini per 2-1.
Dove vederla
Parma-Atalanta è un’esclusiva DAZN, la partita sarà visibile con l’app per abbonati. In tv è possibile vederla su DAZN 1, canale trasmesso dalla piattaforma satellitare Sky al numero 209.
Serie A
Napoli, infiammazione per Lukaku: a rischio per la Roma?
Romelu Lukaku ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un problema al ginocchio ed è a rischio per la sfida tra Napoli e Roma.
Romelu Lukaku salterà la partita del Belgio contro Israele, valida per l’ultima giornata di Nations League, a causa di un’infiammazione cronica al ginocchio. A confermare l’indisponibilità del centravanti è stato il commissario tecnico della Nazionale belga, Domenico Tedesco, che ha spiegato la sua situazione in conferenza stampa:
“Romelu ha voluto assolutamente scendere in campo contro l’Italia visto che per noi era quasi una finale. Tuttavia, adesso sta facendo i conti con un’infiammazione cronica al ginocchio che lo ha costretto a un’infiltrazione” ha dichiarato il tecnico, aggiungendo poi che a Lukaku serviranno almeno 3-4 giorni di assoluto riposo in cui non potrà neanche allenarsi.
Napoli, i tempi di recupero di Lukaku
Nonostante l’infortunio, filtra ottimismo sul rientro dell’attaccante in vista della prossima sfida di campionato. Antonio Conte può tirare un sospiro di sollievo: il problema del belga dovrebbe risolversi in breve tempo, consentendogli di tornare ad allenarsi a Castel Volturno già tra martedì e mercoledì. Se non ci saranno ulteriori complicazioni, è quasi scontata la titolarità del belga nel match che vedrà il Napoli affrontare la Roma di Claudio Ranieri, in programma domenica 24 novembre alle ore 18.
Serie A
Bologna, Italiano ci riprova sotto il Colosseo: obiettivo secondo scalpo Capitale
Bologna, al rientro dopo la pausa delle nazionale i felsinei si troveranno di fronte la Lazio all’Olimpico. Dopo la Roma, Italiano sogna il secondo successo di fila contro una squadra capitolina.
Probabilmente l’avventura in Champions League del Bologna terminerà dopo la prima fase. La corsa in campionato, invece, sembra aver accelerato negli ultimi 270′.
I felsinei, stoppati solo da motivi di ordine pubblico nell’ultimo mese, hanno il vento in poppa e vengono da tre successi di fila. Due di questi sono arrivati in sfide davvero pesanti, precisamente in casa sul Lecce (1-0) e a Cagliari.
In entrambi i casi, ad aprire la strada è stato Riccardo Orsolini. Il fantasista, nel passaggio da Italiano a Thiago Motta, ha aumentato la propria propensione al gol. Sono già 5, infatti, i gol segnati in dieci presenze in questo 2024/2025, metà del bottino messo insieme in totale nella scorsa stagione, quella irripetibile della qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie.
Proprio sulle spalle del suo uomo simbolo, il Bologna riproverà, domenica prossima, a far piangere anche la seconda sponda della Capitale.
Serie A
Fiorentina, Bove: “Ora sono al centro del progetto. Su Mourinho…”
Il centrocampista della Fiorentina ha parlato della sua grande stagione e di quella della squadra, ricordando anche il suo rapporto con lo Special One.
Fino ad adesso la stagione della Fiorentina è stata a dir poco entusiasmante. Dopo un avvio a rilento Palladino è riuscito a trovare la giusta alchimia tra i giocatori, ed adesso i viola sono secondi nella classifica di Serie A, ad un solo punto dal Napoli capolista.
Uno degli indubbi protagonisti in positivo di questo splendido avvio di stagione è Edoardo Bove. Arrivato a Firenze nelle ultime ore di calciomercato estivo, l’ex centrocampista della Roma è diventato da subito un punto fermo dello scacchiere tattico di Palladino.
In un’intervista a Radio Deejay Bove ha parlato del suo personale momento e di quello della squadra.
“Palladino? E’ un po’ secchione”
“E’ un allenatore a cui piace curare ogni dettaglio. All’inizio ci abbiamo messo un po’ per entrare nei suoi meccanismi, ma adesso stiamo giocando bene. Il clima sereno attorno a noi ci permette di esprimerci al meglio.”
“Mourinho? Mi voleva bene”
“Il soprannome “cane malato” che mi ha dato José quando ero alla Roma non mi ha aiutato, ma lui nutriva un grande affetto per me. Quando sei costretto a rincorrere tutti poi quando hai il pallone in mezzo ai piedi fai fatica a mantenere la lucidità. Adesso alla Fiorentina mi sento finalmente al centro del progetto. Le Fee? Ci sentiamo ancora, siamo rimasti grandi amici.”
“Ecco cosa penso di De Gea e Kean”
“Da lui ho imparato che più si è forti e più si è brave persone. Lui è una persona fantastica. Kean? Da quando è qui si vede che ha avuto un click mentale, si prende responsabilità anche per i compagni. I gol non sono tutto, io mi concentrerei di più sulle rincorse che fa quando perde il pallone. Fisicamente poi è un animale.”
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