Serie A
Parma, Chivu: “Sono state due settimane positive. Djuric è recuperato”
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2 settimane fail

Il mister del Parma Cristian Chivu ha parlato nella conferenza stampa odierna presentando il match di domani sera delle 18.30 contro l’Hellas Verona.
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A seguire la conferenza stampa di Chivu
Parma, le parole di Chivu
Che sosta è stata? Recupera qualcuno?
“C’è stata la giusta convivenza giornaliera di una squadra che può subire qualche problematica ma può gioire di cosa fa al meglio. Abbiamo lavorato bene, con intensità, cercando di reintegrare qualche giocatore, ma ne abbiamo persi altri. Fa parte della normalità, le problematiche possono capitare ogni giorno, anche a livello personale. Siamo pronti e flessibili, lavoriamo per trovare sempre soluzioni. Sono state due settimane positive, abbiamo fatto un bel lavoro e i giocatori in nazionali sono rientrati tutti sani”.
Ha perso Mihaila, Djuric è recuperato?
“Di Valentin lo sappiamo, ci dispiace un sacco perché ci teneva tanto a rientrare il prima possibile. Purtroppo ha un problema che persiste, vedremo cosa succederà nel futuro prossimo, spero di averlo prima della fine del campionato. Djuric si è allenato in squadra e verrà con noi, Cancellieri no, persiste il problema avuto prima di Monza”.
I risultati delle altre potrebbero aiutarvi:
“Non dobbiamo pensare agli altri ma solo a noi stessi. Da quando siamo arrivati, la mia idea è stata quello di controllare tutto quello che si può. La mentalità e tutto quello che è a portata di mano, cercando di indirizzare il nostro futuro e il nostro destino. Non possiamo guardare gli altri e aspettare la fortuna, va cercata, bisogna crederci e con i fatti lavorare bene e arrivare alla domenica per fare risultato”.
Questa sosta vi ha permesso di studiare altri sistemi di gioco?
“La mia preoccupazione è sempre stata di non creare confusione. In campo abbiamo una certa flessibilità e asimmetria, un sistema di gioco diverso può creare confusione. Siamo quelli che siamo, manteniamo i nostri principi e concetti a prescindere dal modulo e dall’avversario”.
Cosa regala e cosa toglie la sosta?
“Dopo Monza ho detto che andare in nazionale può aiutare a staccare un po’, questo dà qualche motivazione in più. Chi è andato via è rientrato con tanta motivazione, gli altri hanno continuato a vivere il quotidiano, lavorando sodo. Sono molto contento di queste due settimane”.
Chi è rimasto come sta fisicamente?
“La pausa è stata sfruttata per mettere allenamenti nelle gambe, è il caso di Bernabé ed Hernani che rientravano da infortuni. Si sono allenati bene in queste settimane senza mai fermarsi, mi fa piacere averli. Mi fa piacere anche evidenziare che Circati ha fatto qualcosina con la squadra, ma è presto, serve tempo dopo un infortunio così grave. Per me è importante però averlo in spogliatoio e fargli assaggiare il campo, anche se per poche esercitazioni. Mi fa piacere, sono consapevole che prima o poi rientrerà anche lui al 100%”.
Che partita si aspetta? Giocare dopo le altre influenza?
“E’ un mese che sono qua, cerco di trasmettere questa mentalità. Mai guardare gli altri, solo noi stessi. Dobbiamo fare il massimo, questo è il nostro dovere. Poi sono consapevole che possa pesare giocare per ultimi, ma noi abbiamo il nostro destino nelle nostre mani, caricare troppo le sfide è uno spreco di energie. Bisogna andare in campo consapevoli della nostra forza, avere l’approccio giusto e con la solita mentalità di sacrificio, unità alla qualità che serve per portare a casa il risultato”.
Ha delle assenze sulle fasce, recupera invece Djuric. Camara può essere una soluzione?
“Lo è sempre stato, come lo sono tutti. Nelle ultime gare non ha giocato, avevamo fatto la scelta di far subentrare altri. Si è allenato bene, non dimentichiamoci che l’impegno fisico e mentale del Ramadan un po’ può averlo pagato. Ma è sempre stato una soluzione e lo è tutt’ora”.
Come prosegue l’integramento di Ondrejka?
“Si sta impegnando e integrando bene, ha al suo fianco un gruppo che lo aiuta molto e cerca di dargli una mano. Lui lavora bene, sta cercando di assimilare in fretta le nostre richieste, vedo segnali positivi anche da parte sua. A Monza qualche cosa si è vista, mi fa piacere che nonostante sia un ragazzo giovane appena arrivato cerca di dare un contributo”.
Si sente di aver già dato un’impronta precisa alla squadra e dove si può ancora migliorare?
“La valutazione su me stesso la farò a fine stagione, se vivo alla giornata rischio di andare a finire da altre parti. Sono un perfezionista, non mi accontentano le piccole vittorie, voglio l’obiettivo finale. Ragiono così, cerco di trasmettere questa mentalità a tutti i ragazzi. Io ho una lista di obiettivi che ci siamo posti, i primi dieci sono tutti uguali: la salvezza. Poi si può parlare di altro e di come raggiungerla, ma i principi sono i soliti: più determinazione, sacrificio, umiltà e gruppo”.
Questa squadra è pronta mentalmente per lottare per certi traguardi? Al Parma è mancato qualcosa di carattere, rispetto ad altre squadre:
“Questa squadra è pronta. Nelle ultime settimane ha sentito anche da me quello che serve per avere la giusta mentalità, per raggiungere le ambizioni personali e della società. Vogliamo mantenere la categoria, accettare il momento che viviamo e ultimamente mi sembra abbiamo capito che bisogna aumentare i giri e fare di più. Con il bello non ci si salva, servono un misto di determinazione, cattiveria e fame”. Dobbiamo esser la miglior variante di noi stessi, quando arriva la partita ma anche durante la settimana. La squadra sta reagendo e sta capendo questo, lo ha fatto vedere con la reazione nelle ultime due gare ma anche contro il Bologna, che ultimamente le ha vinte tutte ad eccezione della nostra. Le partite però sono tutte diverse, bisogna calarsi nella realtà di una squadra che sta lottando per la salvezza”.
Sohm rientra? Il suo ritorno permette di avanzare Bernabé?
“Ho tante idee, ma non voglio creare confusione. Sohm si è allenato, ha fatto la settimana senza problemi. Purtroppo Hernani è squalificato, Bernabé ha fatto un gran bel lavoro come tutti. Le scelte le vedremo domani sera”.
Ha avuto modo di parlare con il presidente? Lui ha già vissuto una retrocessione, l’annata rischia di ripercorrere certe paure:
“Abbiamo un gran rispetto del presidente, come tutta la città dovrebbe averla. E’ un presidente che ha messo a disposizione nostra tanto, come finanze, amore e tifo. Ci son le condizioni per esprimerci al massimo, ci fa piacere che sia qua, verrà domani a Verona e passerà la giornata con noi. Ci fa molto piacere averlo vicino, abbiamo bisogno di lui e di tutti i tifosi. Ci impegneremo fino alla fine come abbiamo sempre fatto”.
Serie A
Dove vedere la Serie A in TV? Il palinsesto DAZN e Sky per la 33^ giornata
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24 minuti fail
15/04/2025
Il palinsesto completo per seguire in TV la 33^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match sulle piattaforme di DAZN o SKY.
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La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 33^ giornata (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv sulle piattaforme di DAZN o SKY.
Di seguito il palinsesto completo.
Serie A, il palinsesto televisivo per la 33^ giornata
Lecce-Como, sabato 19 aprile 15:00 – Dazn
Monza-Napoli, sabato 19 aprile 18:00 – Dazn
Roma-Verona, sabato 19 aprile 20:45 – Dazn, Now e Sky
Empoli-Venezia, domenica 20 aprile 15:00 – Dazn
Bologna-Inter, domenica 20 aprile 18:00 – Dazn, Now e Sky
Milan-Atalanta, domenica 20 aprile 20:45 – Dazn
Torino-Udinese, lunedì 21 aprile 12:30 – Dazn, Now e Sky
Cagliari-Fiorentina, lunedì 21 aprile 15:00 – Dazn
Genoa-Lazio, lunedì 21 aprile 18:00 – Dazn
Parma-Juventus, lunedì 21 aprile 20:45 – Dazn
Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Noi meglio del Napoli per un tempo. Non deve esserci sconforto”
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8 ore fail
15/04/2025

Empoli, la conferenza di D’Aversa
Analisi della partita.
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“Credo che nel primo tempo abbiamo fatto meglio del Napoli. Meret è stato molto bravo, ad esempio, sull’occasione del tiro di Esposito. Siamo rientrati negli spogliatoi in svantaggio, ma è stato un nostro errore: dovevamo uscire prima su McTominay. Poi la differenza tra le due squadre è emersa. Il rammarico resta per le 4-5 occasioni create e non sfruttate: sarebbero state importanti, sia per il gruppo che per i singoli. Guardiamo comunque alla prestazione: nonostante le tante assenze, abbiamo giocato con coraggio, restando fedeli al nostro DNA, aggredendo l’avversario. Sotto questo aspetto siamo stati bravi, ma resta l’amarezza perché il risultato è troppo pesante rispetto a quanto visto in campo.”
Morale.
“Non deve esserci sconforto. Abbiamo creato molto e dobbiamo portarcelo dietro come spinta. Dobbiamo concentrarci sulla sfida col Venezia. Non ricordo una stagione con così tanti infortuni: ben 13 interventi chirurgici tra i nostri giocatori. Eppure siamo ancora lì, a giocarci la salvezza. Con il Venezia non si chiude il campionato, ma sarà fondamentale recuperare energie fisiche e mentali.”
Infortunati.
“Stamattina si è fermato anche Solbakken. Il Napoli, di solito, parte forte nel primo tempo e poi cala nella ripresa: ho cercato di ragionare su questo, apportando un cambio nel secondo tempo per riequilibrare la gara. Di sicuro non chi è stato operato questa settimana. Per il resto, sarà il medico a darci indicazioni più precise.”
Gara contro il Venezia.
“Ora dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali. È lunedì, rientreremo molto tardi. La fortuna della nostra piazza è che possiamo lavorare senza troppe pressioni. La pressione non deve esistere per una partita di calcio: è uno sport, e da professionisti dobbiamo prepararci al meglio, come sempre. Preparare una gara contro il Napoli è certamente più complicato rispetto a quella con il Venezia, ma non esistono partite facili. Anche domenica sarà una sfida difficile, nonostante la buona prestazione di oggi.”
Serie A
Napoli, Conte: “Stiamo tenendo vivo il campionato facendo qualcosa di inaspettato”
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8 ore fail
14/04/2025
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha commentato nella conferenza stampa post partita la vittoria ottenuta contro l’Empoli per 3-0.
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa al termine della vittoria per 3-o ottenuta contro l’Empoli. Un successo molto importante per i partenopei, che restano a soli tre punti dalla vetta della classifica occupata dall’Inter. Di seguito le sue dichiarazioni.
Napoli, il commento di Conte al termine della gara contro l’Empoli
Calo nei secondi tempi.
“Quando si perde si tende a invocare un modulo, quando si vince se ne chiede un altro. Prima si parlava del ritorno al 4-3-3, poi dopo Bologna si è chiesto spazio per Raspadori e soluzioni diverse. Ma io non mi lascio condizionare. Guardo come si allena la squadra, valuto il lavoro quotidiano. I problemi non erano nei primi o nei secondi tempi, ma in alcune dinamiche mentali: spesso, dopo il vantaggio, ci abbassavamo troppo per istinto, e l’avversario prendeva campo. Può sembrare un calo fisico, ma è più una questione psicologica. Oggi all’intervallo ho detto ai ragazzi di considerare la partita sullo 0-0 e andare a vincerla. La risposta è stata eccellente. La prestazione è stata di livello altissimo, e credo che anche il pubblico lo abbia apprezzato. Quanto all’Empoli, faccio fatica a vederli in zona retrocessione: sono ben messi in campo e ti mettono in difficoltà se non li affronti con attenzione”.
Sui singoli e la forza del collettivo.
“Lukaku e McTominay hanno inciso, ma questa vittoria è figlia del lavoro di tutti: da Mazzocchi a Juan Jesus, da Billing a Ngonge, fino a Raspadori e chiunque sia entrato senza far rimpiangere i titolari. È il successo di un gruppo che ha sempre risposto presente, e che ora inizia a raccogliere i frutti del proprio impegno. Penso a Rafa Marin: è stato chiamato in un momento delicato e ha fatto benissimo. E mi aspetto che da qui alla fine, i giocatori con più esperienza e carisma facciano la differenza e si prendano le loro responsabilità. Romelu, così come Scott, mi hanno dato risposte importanti. Stiamo facendo qualcosa di bello, forse inaspettato. E lo dico con ironia: dovreste ringraziarci, stiamo tenendo vivo il campionato, altrimenti i titoli di giornale sarebbero già finiti”.
Su Juan Jesus e Rafa Marin.
“Juan mi ha detto di aver avvertito un fastidio muscolare, non era molto ottimista. Domani vedremo come sta Buongiorno, che rientrerà in gruppo e valuteremo le sue condizioni. In ogni caso, abbiamo Rafa Marin, che in questi mesi ha lavorato sodo, in silenzio, senza mai lamentarsi. Se dovesse partire titolare, non avrei alcun dubbio sulla sua affidabilità. Questa è una rosa cresciuta tanto, sotto ogni punto di vista”.
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