Serie A
Parma-Milan, le formazioni ufficiali: la scelta su Chukwueze
Alle 18:30 il fischio d’inizio della seconda giornata di Serie A con Parma-Milan. Al Tardini i padroni di casa cercano continuità mentre Fonseca vuole vincere.
In Emilia i rossoneri cercano il primo successo in campionato dopo il pareggio in extremis col Torino. I Crociati arrivano dall’ottimo pareggio, con qualche rammarico, maturato contro la Fiorentina di Palladino.
Qui Parma
Confermate le indiscrezioni di Pecchia che schiera la solita linea a 4 davanti a Suzuki composta da Coulibaly, Circati, Balogh e Valeri. In mediana spazio ancora a Estevez e Bernabé.
Sulla trequarti Mihaila e Shom si occuperanno si supportare le giocate geniali di Denis Man mentre come punta centrale agirà il solito Bonny.
Qui Milan
Fonseca sceglie la posizione di Loftus-Cheek e lo schiera sulla trequarti, con Musah che affiancherà Rejinders, andando così a formare il tridente offensivo insieme a Pulisic e Leao, alle spalle di Okafor.
Davanti a Maignan invece torna Theo Hernandez dal 1′ con Calabria sulla fascia opposta e la coppia, consolidata, formata da Tomori e Pavlovic.
Parma-Milan, le formazioni ufficiali
Serie A
Lazio, Baroni spinge per il rinnovo di Pedro: la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il tecnico della Lazio Marco Baroni starebbe spingendo per il rinnovo dell’attaccante spagnolo Pedro.
La Lazio in questo momento è in un momento di forma straordinario e si trova ad essere più competitiva su più fronti. Uno dei giocatori che stanno rendendo meglio sotto la cura Baroni è sicuramente l’attaccante spagnolo Pedro, per cui il tecnico ex Hellas Verona starebbe spingendo per il prolungamento di un altro anno in biancoceleste.
Lazio-rinnovo Pedro, la situazione
La Lazio di Marco Baroni sta continuando a stupire tutti in questo avvio di campionato sorprendente dove si trova in testa alla classifica di Europa League e a al terzo posto in campionato.
Tra i calciatori che stanno avendo un ruolo cardine in questo inizio di stagione dei biancocelesti c’è sicuramente l’attaccante ex Barcellona e Chelsea Pedro.
Il classe 1987 in questo inizio di stagione ha collezionato 6 goal e 2 assist in 11 partite tra campionato ed Europa League e sta avendo un ruolo sempre più centrale nel club romano.
Secondo quanto riportato da Il Corriere Dello Sport, Marco Baroni starebbe spingendo per il rinnovo del calciatore iberico per un altra stagione in biancoceleste, considerando quando sta diventato importante per questa Lazio.
La situazione al momento rimane da monitorare visto anche il desiderio di Pedro di tornare a giocare in Spagna, ma il rinnovo in biancoceleste è tutt’altro che de escludere.
Serie A
Juventus-Torino, le formazioni ufficiali
Juventus-Torino, Saturday Night della dodicesima giornata di Serie A, mette di fronte le due squadre torinesi nel Derby della Mole.
Dopo tanti anni di egemonia regionale, di partite a senso unico e di siderale distacco in classifica, la sensazione era che quest’anno saremmo tornati ad assistere ad un Derby della Mole “equilibrato”. Non fraintendetemi: la Juventus rimane anni luce più forte del Torino e questo lo sapevamo già, ma l’avvio di stagione dei granata (una delle rivelazioni della Serie A) lasciavano supporre, se non altro, ad un derby d’alta classifica.
E invece il Toro è mestamente crollato. Un po’ l’infortunio di Zapata, un po’ l’overperforming di inizio stagione che aveva temporaneamente oscurato i limiti della rosa e del mercato. Una situazione che i tifosi del Torino conoscono meglio di tutti noi, in quanto la vivono da anni sulla loro pelle, e che per questo motivo mai avevano smesso di palesare il loro dissenso della proprietà: al netto dei risultati (inizialmente) buoni.
Anche la bravura di Vanoli aveva contribuito a nascondere la polvere sotto al tappeto per un po’, ma i limiti atavici della rosa (gli stessi palesati anche da Juric nelle stagioni precedenti) e l’enorme mole di infortuni hanno spezzato sul nascere ogni volo pindarico. Il Torino è quindi tornato in una dimensione che non gli compete ma che sta tristemente iniziando ad interiorizzare come una normalità, ovvero quello della metà classifica.
Undicesimo posto in classifica con quattordici punti. Scavalcato dall’Empoli (che ieri sera ha pareggiato sul campo del Lecce) verrebbe da dire momentaneamente, ma questo presupporrebbe che i granata riescano a far punto contro i bianconeri: cosa che al Torino ultimamente succede di rado. Un pareggio qua e là riesce ancora a strapparlo, ma una vittoria nella stracittadina manca addirittura dal 2015: 19 partite fa.
In generale la Juventus è rimasta imbattuta in 35 degli ultimi 36 confronti, con i cugini che non sono mai riusciti ad espugnare il nuovo stadio bianconero: a prescindere che questo si chiami Allianz o Juventus. Sebbene la Juve sia ben lungi dall’essere ancora una squadra piena, o semplicemente “una squadra di Motta“, questa versione imperfetta e rabberciata di sé stessa dovrebbe essere ampiamente sufficiente per aver ragione del Torino.
Juventus-Torino, le formazioni ufficiali
Juventus (4-2-3-1): Perin; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Thuram, Locatelli; Weah, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta.
Torino (3-5-1-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Masina; Lazaro, Linetty, Ricci, Ilic, Pedersen; Vlasic; Sanabria. Allenatore: Vanoli.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Niente sfortuna, è colpa nostra. Manca malizia”
Sconfitta amara per il Venezia contro il Parma. Il tecnico dei padroni di casa, Eusebio Di Francesco, ha analizzato gli errori della sua squadra nel post partita.
Il Venezia si era portato in vantaggio dopo soli 5 minuti con Nicolussi Caviglia, ma ha subito il pareggio di Valeri al 17′: mentre il gol vittoria per il Parma è stato realizzato da Bonny al 68′.
Sconfitta in rimonta che mantiene i veneti all’ultimo posto con 8 punti. La squadra di Pecchia invece esce dalla zona retrocessione e sale a quota 12 punti, gli stessi del Verona impegnato domani a Firenze.
Venezia-Parma 1-2: le parole di Di Francesco
L’intervista post partita di Di Francesco inizia con l’analisi sul gioco propositivo della sua squadra, che però non riesce a ottenere punti: “Non deve diventare un alibi e non è sfortuna, ma sono demeriti nostri. Creare tanto e perdere subendo solo 3 tiri in porta è un demerito. Loro giocavano soprattutto in ripartenza, noi dovevamo aggirarli perché centralmente era difficile. Dopo il secondo gol dovevamo capire che c’era ancora tempo per recuperare“.
Su Oristanio e i giocatori offensivi: “Oristanio è un giocatore di qualità, non ha molta continuità nell’esprimere le sue qualità, deve migliorare in questo. Dopo ho messo tanti attaccanti ma nel finale non siamo riusciti a tirare molto in porta. Ci manca la capacità di saper riconoscere i momenti della partita“.
Sul gol subito in contropiede: “A volte non arriva il gol quando si fa un fallo tattico ad esempio. È questione di malizia. La cosa che mi rammarica è che negli ultimi 20 minuti del primo tempo abbiamo creato tanto ma sbagliavamo l’ultimo passaggio. C’erano i presupposti per segnare, ma non ci siamo riusciti“.
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