Serie A
Parma, Pecchia: “La vittoria ci mancava, ma poteva andare diversamente. Su Benedyczak…”
Il tecnico del Parma, Fabio Pecchia, ha commentato la vittoria in rimonta sul campo del Venezia nella conferenza stampa post-partita.
Il Parma vince in rimonta (2-1 con le reti di Valeri e Bonny) sul campo del Venezia e si aggiudica uno spareggio salvezza importantissimo, che conduce i ducali momentaneamente a +3 sulla zona retrocessione.
Parma, le parole di Pecchia
Il tecnico crociato, Fabio Pecchia, ha parlato della vittoria nella consueta conferenza stampa post-partita.
Vittoria e Benedyczak
“La vittoria ci mancava. Ci era sfuggita in tanti casi, anche quando la meritavamo. Bene il ritorno di Benedyczak, era una partita non semplice per lui dopo tanto tempo e sono contento del suo rientro“.
Partita
“L’avevo pensata diversa, dato che siamo andati sotto subito. Ora sto recuperando diversi giocatori, ma cambiamo sempre mantenendo le nostre idee ben salde“.
“A Torino la partita con la Juventus ci ha tolto tante energie, che abbiamo poi pagato a Genova. Avevo bisogno di nuove energie, avevo l’impressione poi che Benedyczak e Cancellieri avessero qualcosa in più“.
Rimonta
“Non era facile. C’era un bell’ambiente, ci portiamo a casa 3 punti contro una squadra che stava bene ed arrivava da un bel periodo“.
Concretezza
“Giocare sempre in questo modo non si può, dobbiamo mantenere la nostra linea. Siamo stati premiati anche se la partita poteva avere un esito diverso“.
Entusiasmo
“Chiedo all’ambiente di crearlo, perché conosco troppo bene questa squadra: ha bisogno dell’entusiasmo per esprimersi e fare bene. Certo non ho raccontato barzellette, mi sono comportato nello stesso modo continuando sulle mie idee“.
Serie A
Inter, Crespo: “Lautaro è una punta completa, criticarlo è da folli. Sul Napoli…”
Inter, l’ex bomber argentino ha analizzato il momento di Lautaro Martinez tra nazionale e club, per poi parlare dell’equilibrio in Serie A.
Hernan Crespo, leggenda del calcio argentino e volto noto della Serie A, ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha approfondito alcuni dei temi caldi del campionato italiano. Dall’attuale prestazione di Lautaro Martinez, alla lotta scudetto, fino al Napoli, Crespo non ha risparmiato considerazioni schiette e puntuali. A seguire un estratto della sua intervista.
Inter, le parole di Crespo
IL GOL AL PERU’ IN MEZZA ROVESCIATA
“Nel gesto di Lautaro c’è tutto il suo repertorio: senso della posizione, perché lui sa sempre dove mettersi in area; furbizia nell’anticipare l’intervento del difensore; bravura in acrobazia e ottima tecnica. Lo ripeto ancora una volta: Lautaro è una punta completa, sa fare tutto”.
SOLO 5 GOL CON L’INTER
“Ci sta che un attaccante, pur bravo come Lautaro, possa attraversare un periodo in cui segna con minore frequenza. Ma ciò non vuole dire che bisogna criticarlo, perché criticare Lautaro sarebbe una bestemmia. Lui è un vero trascinatore, sia nell’Inter sia in nazionale. Ha acquisito una sicurezza nei propri mezzi che gli consente di guidare i compagni, di fare quei movimenti che sono utili alla squadra per lo sviluppo della manovra. Non bada soltanto al gol, alla soddisfazione personale, pensa anche al collettivo. È un attaccante moderno”.
IL NAPOLI É IN TESTA
“È ancora presto, i conti si fanno in primavera quando ci sarà la grande volata. Adesso il Napoli è avvantaggiato perché non ha gli impegni internazionali, ma penso che l’Inter saprà trovare l’equilibrio nella gestione dei giocatori e così avrà la possibilità di allungare”.
COSA PIACE DI LAUTARO
“Quando si giudica un attaccante, bisogna innanzitutto guardare quanti gol fa. E Lautaro ne fa parecchi. E poi si deve osservare il suo impatto sulla squadra, e mi sembra che Lautaro stia dimostrando quanto la sua presenza sia importante per l’Inter e per l’Argentina. Con il pallone tra i piedi è bravo di destro, di sinistro, nel dribbling, è abile di testa e conosce il gioco. Possiamo chiedere di più a un centravanti?”.
Serie A
Genoa, è tempo di confronto: a colloquio Balotelli e Vieira
Balotelli era sbarcato al Genoa poiché era stato fortemente voluto da Gilardino. Adesso però, il nuovo allenatore è Vieira e vuole chiarire tensioni passate.
Dopo l’addio quasi un pò a sorpresa di Alberto Gilardino, è subentrato sulla panchina del Genoa il francese Patrick Vieira. Da pochi giorni ha iniziato i suoi allenamenti, ma prima ha chiesto un confronto a Mario Balotelli per chiarire alcune tensioni passate: infatti, c’erano state delle scintille tra i due ai tempi del Nizza, ma in seguito a questo colloquio, è fuoriuscita la volontà da parte di entrambe di lasciarsi tutto alle spalle e remare dalla stessa parte per il bene del grifone.
Balotelli si è fin da subito messo a disposizione della squadra e anche da questi piccoli gesti si intravede una maturazione da parte del ragazzo. Vieira lo conosce bene e sa che cosa può dargli sia dentro ma anche fuori dal campo, avendo una personalità di grande rilievo.
Genoa, tra quanto Super Mario sarà titolare?
Come sappiamo, Mario Balotelli ha una condizione fisica ancora da recuperare. A questi mesi in cui è stato svincolato bisogna anche aggiungere le ultime annate giocate in campionati che hanno un’intensità e un livello medio decisamente più basso rispetto a quello della Serie A. L’ex bomber della Nazionale però, da quando è arrivato al Genoa si sta allenando con dedizione e serietà, al fine di poter tornare utile dal primo minuto nel giro di qualche settimana.
Nel frattempo Vieira dovrà accontentarsi di averlo come arma dalla panchina, ma può sempre risultare decisivo a partita incorso magari con un calcio piazzato, ovvero la specialità della casa.
Serie A
Juventus, Fagioli vuole giocare: si valuta la cessione
Nicolò Fagioli non ha ancora catturato a pieno la fiducia di Thiago Motta. Visto anche il periodo di inattività, il classe 2001 ha bisogno di giocare di più.
Si pensava che al ritorno dalla sua lunga squalifica Fagioli potesse diventare uno dei pilastri del centrocampo bianconero. Con il cambio di allenatore e l’arrivo di tanti rinforzi nella zona centrale del campo invece, il giovane ragazzo ex Cremonese è scivolato indietro nelle gerarchie di Thiago Motta. Solamente 3 partite da titolare in Serie A ed un minutaggio non altissimo per un ragazzo di 23 anni che ha bisogno di giocare di più.
A causa di questo suo impiego ridotto, Fagioli ha scalato gerarchie in negativo anche nella Nazionale di Spalletti, il quale lo aveva premiato in estate portandolo all’Europeo nonostante l’annata di inattività. Adesso però, sembra preferirgli giocatori come Ricci, Rovella o Locatelli e con il rientro di uno strepitoso Tonali lo spazio per lui è sempre di meno.
Il futuro di Fagioli lontano dalla Juventus
Gli agenti del giocatore viste le ultime panchine, stanno cominciando a guardarsi intorno e vedere se arriva qualche tipo di interessamento. In caso di cessione la meta ideale per il calciatore sarebbe la Premier League, ma in mancanza di offerte valuterebbe anche le possibilità in Serie A, dove in estate il Bologna aveva manifestato un grande interesse.
Questa sarebbe l’ennesima cessione di un giovane da parte della Juventus, che sta riuscendo con continuità a valorizzare e monetizzare i ragazzi che escono dal proprio settore giovanile. Altri casi sono ovviamente Soulè, Iling-Junior, Barrenechea, Dragusin e tanti altri.
Una storia di amore senza lieto fine
Se dovesse andare in porto la cessione di Nicolò Fagioli già a gennaio, sarebbe un grande dispiacere per tutto l’ambiente juventino. I tifosi hanno sempre creduto in lui, uno dei giovani più promettenti sfornato dalla primavera, acclamandolo e standogli vicino anche nel periodo buio della sua carriera. Il giocatore ha sempre dichiarato amore apertamente per la Juventus, ma in un momento del genere è probabilmente meglio per lui cercare una nuova destinazione dove può essere protagonista giocando di più.
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