Serie A
Prandelli su Balotelli: “E’ all’ultima spiaggia, ma può ancora lasciare un buon ricordo di sé”
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Cesare Prandelli è tornato a parlare di Mario Balotelli, che proprio con l’ex-Fiorentina in panchina ha vissuto una delle migliori parentesi della sua carriera.
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Vale a dire gli Europei del 2012, con la Nazionale Italiana trascinata dai gol di Balotelli e dall’esuberanza di Cassano. In quell’occasione Balotelli visse uno dei momenti più iconici della sua carriera, ovvero il gol alla Germania in semifinale con conseguente esultanza a flexare i muscoli: forse il momento più alto in carriera.
Genoa, le parole di Prandelli su Balotelli
Di seguito le parole che Cesare Prandelli, commissionario tecnico di quella selezione, ha rilasciato a proposito di Mario Balotelli, in un’intervista concessa in esclusiva ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“.
Ritorno
“Non so se sia pronto. Lo spero, ma non è uno scherzo tornare con la velocità cui si gioca oggi. Il preparatore dice che ha 35/40 minuti, non di più: comunque sono tanti. La cosa bella è che tutti sono diventati all’improvviso tifosi di Mario. Io lui non l’avevo mai sentito così carico, così prepotentemente deciso a tornare. Se Gila dice che ha il fuoco dentro, vuol dire che ha sentito qualcosa. Di ultime spiagge Mario ne ha avute, eccome, ma dopo questa credo non ce ne siano proprio più“.
Motivazione
“Ora non serve parlare, dev’essere giudicato per quello che farà in campo. Deve capire che quest’ultima chance è la più importante che ha per lasciare un buon ricordo di sé. Non mi fraintenda, è già nella storia dell’Italia e nei ricordi più belli ma tutti vorremmo un gol meraviglioso al debutto. Sarebbe una favola. Difficile, lo so, ma se chiudiamo gli occhi le favole ci accompagnano sempre. Se rivedo il 2012 ho davanti uno dei quattro o cinque top mondiali per tecnica, personalità, potenza, precisione nei passaggi, sicurezza. Aveva tutto. Forse questo tutto è arrivato troppo velocemente e lui non era pronto a gestirlo, la popolarità l’ha condizionato. E il personaggio purtroppo ha preso il sopravvento. Ha messo il quotidiano alle spalle e si è dimenticando che il successo si conquista ogni santo giorno sul campo. In allenamento, con la continuità“.
Rapporto
“Mario è una persona sensibile, per bene, buona. Nessuno gli vuole male. A volte mi ha fatto arrabbiare e l’incazzatura c’era, perché sentivamo di avere qualcosa di straordinario tra le mani e vedevamo il tempo passare. Il calcio è ora e subito, lui è ogni tanto… Però in azzurro ha fatto benissimo, ha segnato più che nei club. Ha sempre amato sinceramente la Nazionale. Una sera eravamo a Coverciano io, il mio vice Lele Pin, Antonio Cassano e lui. Mario ripeteva: ‘Sono forte come Ronaldo’. E io: ‘Guarda, Mario, tra te e Ronaldo c’è almeno una differenza…’. Lui e Cassano cercavano di capire quale fosse, così ho spiegato che Ronaldo andava in area quarantacinque volte a partita e lui sei. Così era difficile fare gli stessi gol. ‘Hai tutto, accidenti…’ gli dicevo. Eravamo sinceri perché gli volevamo bene. L’ultima volta che gli ho parlato è stata tanto tempo fa, anni dopo il Mondiale, ma ho fatto più interviste su Balotelli che sulla Nazionale: anche con la stampa estera… Mario è molto orgoglioso e pensa sempre di risolvere le cose da solo, non chiede aiuto. Il Genoa sta soffrendo, spero che Mario gli dia una gran mano. Facciamo tutti il tifo per Balo, gli direi: ‘Mario, dimostra le tue motivazioni tutti i giorni’. E glielo ripeterei all’infinito”.
Serie A
Genoa, Vieira: “Abbiamo tanto da giocarci. Voglio vedere la fame. Su Fabregas…”
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28 minuti fail
26/04/2025
L’allenatore del Genoa, Patrick Vieira, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro il Como al Sinigaglia.
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Patrick Vieira, tecnico del Genoa, ha parlato così ai microfoni per presentare la gara di domani alle ore 12:30 che vede i rossoblu contro il Como di Cesc Fabregas.

VIEIRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa, le parole di Vieira
In seguito le parole del tecnico francese:
Su chi ha giocato di meno
“Il messaggio è stato chiaro. Noi abbiamo tanto da giocarci, le prossime partite sono importanti per me e per il mio staff per vedere i comportamenti dei giocatori. Stiamo cercando di creare un gruppo che ha fame e voglia di andare avanti. Un gruppo di giocatori che non mollano mai e che lavorano con concentrazione e determinazione fino all’ultimo giorno. Anche in questo periodo, io come allenatore imparerò tantissimo da loro”.
Gli infortunati
“Sugli infortuni non è cambiato tantissimo. Zanoli ha fatto la prima parte di allenamento oggi e dobbiamo aspettare domani se si sente meglio. Vitinha non ha fatto niente ieri, ha fatto un allenamento da solo oggi. Purtroppo gli infortunati sono tanti, per questo è molto difficile avere continuità sul lavoro”.
Su Fabregas
“Ci siamo conosciuti all’Arsenal, lui era giovanissimo ma anche molto maturo per l’età che aveva. E’ uno a cui è sempre piaciuto il calcio come tecnica, ora si vede perché il suo Como sta facendo benissimo. E’ una squadra che gioca con fiducia, hanno un’identità di gioco chiaro e sta facendo un bel lavoro”.
Sulla gara con la Lazio
“La cosa che mi è spiaciuta è stata il cartellino rosso che ha avuto un impatto sulla squadra specie contro un avversario contro la Lazio. Abbiamo iniziato la partita bene, abbiamo creato occasioni e giocato 20 minuti con intensità”.
Su Pinamonti
“E’ un momento passeggero perché oggi in partitella ha fatto vincere la sua squadra con un gol. Abbiamo fiducia in lui”.
Sul Como
“Quello che ha fatto col Como è stata molto positiva. L’anno scorso e quest’anno hanno avuto una società che poi ha seguito nel scegliere i giocatori, ha una stabilita che aiuta . E’ uno a cui piace il possesso. La sua squadra ha un identità”.
Su Bani
“Sta meglio, sta facendo più allenamenti e aspettiamo domani se giocherà dal primo minuto o meno”.
Meglio in tribuna o in panchina?
“Io preferisco stare vicino ai miei giocatori stare in panchina. Purtroppo abbiamo parlato con lo staff su cosa dobbiamo fare in campo. Ci sarà il mio vice in panchina con lo staff per far passare il messaggio”.
Su Messias
“Ha avuto questo infortunio che non gli ha dato continuità di allenamento. Nelle ultime settimane si è allenato bene, mancano cinque gare e in qualcuna giocherà”.
Sui giovani
“Per crescere devono giocare ma per giocare devono meritarselo. Stanno mostrando cose interessanti e nelle partite che rimangono hanno la possibilità di giocare perché anche noi dobbiamo capire se possono giocare a questo livello”.
Tatticamente
“Speriamo. La cosa più importante è avere questo equilibrio per competere bene con la squadra. Nei primi 20 minuti contro la Lazio abbiamo fatto bene. Mi è piaciuto avere Vitinha vicino a Pinamonti. I nostri due centrocampisti Frendrup e Masini hanno fatto un bel lavoro. Purtroppo non abbiamo fatto il gol che per il Genoa avrebbe cambiato la partita”.
Difesa a tre in fase di possesso
“Il motivo è sempre di mettere il giocatore nel modo migliore per far vedere le sue qualità. Come abbiamo fatto nelle ultime 20 partite, e i risultati lo dimostrano, è la scelta giusta. Dobbiamo però continuare a lavorare. Abbiamo giocatori con un profilo diverso e devo prenderlo in considerazione”.
Il Como ha subito tanti gol
“Il Como è una squadra con qualità. Hanno vinto le ultime tre partite di campionato e sappiamo tutti che molto difficile vincere. Loro hanno questa fiducia che aiuta la squadra a giocare ancora meglio e noi dobbiamo essere concentrati e aggressivi giocando con intensità come fatto fino ad adesso”.
Su Onana, Ekuban e Malinovskyi
“No, non c’è speranza”.
Serie A
Juventus, fiducia a Tudor condizionata: senza Champions sarà addio
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42 minuti fail
26/04/2025
Igor Tudor naviga a vista. Il tecnico croato sa che per essere riconfermato dalla dirigenza della Juventus non si può accontentare…
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Un bilancio comunque non tutto da buttare per l’avventura di Igor Tudor sulla panchina della Juventus. Dal suo arrivo i bianconeri hanno raccolto due vittorie, un pareggio ed una sconfitta, l’ultima contro il Parma.
L’obiettivo, neanche troppo nascosto, della Vecchia Signora, motivo per il quale è stato esonerato Thiago Motta, è la qualificazione in Champions League. Passa tutto da questo semplice obiettivo la riconferma o meno dell’ex tecnico della Lazio. Perciò la Juventus non può più sbagliare nelle cinque giornate che rimangono alla fine del campionato.

IGOR TUDOR E DUSAN VLAHOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Già dal Monza, quasi matematicamente retrocesso, bisogna vedere una scossa. Il rischio di fare una seconda stagione consecutiva senza coppe è elevato, considerando che in caso di passi falsi contro i brianzoli la Vecchia Signora potrebbe scivolare ancora più in basso in classifica. Inoltre c’è anche da considerare la finale di Coppa Italia, che può regalare al Milan un posto sicuro in Europa League, e perciò cambiare l’ultimo slot in un accesso alla Conference League.
Sull’avventura di Igor Tudor pesa tanto perciò la Champions League. In caso di insuccesso il terminerebbe il suo viaggio il 30 di giugno, guidando comunque i bianconeri al Mondiale per Club. Se invece dovesse arrivare il pass per la Coppa dalle Grandi Orecchie scatterebbe il rinnovo automatico per l’ex Lazio. Il tecnico, oltre al lavoro sul campo, deve convincere la dirigenza, visto che avrebbe, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, una clausola per liberarsi dall’allenatore con un piccolo indennizzo.
Fiducia si, ma condizionata per Igor Tudor alla Juventus. Arrivato nel caos più totale, avrà ancora 5 gare a disposizione per dimostrarsi un allenatore da Juve.

Napoli-Torino, incontro valido per la 34^ giornata di Serie A: le probabili scelte di Antonio Conte e Paolo Vanoli e dove vedere il match.
Napoli–Torino chiuderà la domenica di Serie A.
Azzurri primi in classifica da settimana scorsa: la vittoria sul Monza unita al ko dell’Inter a Bologna, ha permesso agli uomini di Antonio Conte di agganciare la vetta.
Dall’altra parte, invece, c’è un Toro che punta a un finale di stagione positivo: il successo sull’Udinese ha proiettato i granata al decimo posto, con Vanoli che punta a chiudere nel lato sinistro della classifica.
Di seguito le probabili formazioni e dove vedere il match.

ROMELU LUKAKU E MATTEO POLITANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Napoli
Sicuramente out i brasiliani David Neres e Juan Jesus, mentre c’è la speranza di recuperare il grande ex Buongiorno, che ha saltato le ultime tre partite di campionato per infortunio. Anche in caso di ritorno tra i convocati, Conte è intenzionato a concedere di nuovo fiducia a Rafa Marin, che col Monza ha giocato la sua prima gara da titolare.
Qui Torino
Lunga la lista degli indisponibili per Vanoli, che rischia di ritrovarsi con gli uomini contati a centrocampo. Sicura l’assenza per squalifica di Gineitis, da verificare le condizioni di Ricci e Vlasic. Non ci saranno i lungodegenti Schuurs e Zapata.
Napoli-Torino, le probabili formazioni
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Rafa Marin, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Spinazzola. Allenatore: Conte.
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Casadei, Linetty; Karamoh, Vlasic, Elmas; Adams. Allenatore: Vanoli.
Dove vedere Napoli-Torino
La partita sarà trasmessa in diretta esclusiva da DAZN, visibile anche sulle smart tv di ultima generazione compatibili con la app, e, sempre grazie all’applicazione, su tutti i televisori collegati ad una console PlayStation 4/5 o Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), al TIMVISION BOX o ad un dispositivo Amazon Fire TV Stick o Google Chromecast.
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