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Proprietà Inter: il nome del fondo arabo ora in pole
Il Corriere dello Sport stamattina in edicola rilancia il nome del Fondo arabo interessato all’acquisto dell’Inter.
Un fondo saudita vuole l’Inter. Il Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita è in pole per rilevare l’Inter. Il fondo arabo avrebbe superato la BC Partners nella corsa all’acquisto del club nerazzurro.
Chi c’è dietro al fonfo arabo
Public Investment Fund (Pif), ha sede nella capitale, Rihad, è tra i più grandi fondi sovrani del mondo con un patrimonio totale stimato di 347 miliardi di dollari ed è stato fondato allo scopo di investire per conto del governo dell’Arabia Saudita. A gestire le operazioni c’è Yassir al Rumayyan, che amministra un portfolio, al momento, costituito da circa 200 differenti asset (comprese quote di Boeing, Facebook e Disney). Tra le sue aree di azione ci sono trasporto aereo, petrolio, gas e intrattenimento. Ed è proprio qui che si inserirebbe l’interesse per l’Inter.
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Pogba tra i flop del 2024: torna il Premio Calciobidone
Torna più forte che mai il bidone d’oro della Serie A 2023-2024. Stiamo parlando del noto riconoscimento satirico e irriverente (unico nel suo genere) ‘Calciobidone‘ assegnato al peggior calciatore straniero dell’ultimo campionato di Serie A. Chi vincerà quest’anno l’ambito titolo del calciobidone, i ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano? Da oggi (per tutto il mese di dicembre) gli appassionati, come da tradizione, potranno decretare il vincitore del Premio Calciobidone 2024 (ribattezzato negli anni come l’erede del bidone d’oro).
Nel video sotto la presentazione ufficiale dei candidati al titolo e dei membri della giuria, deputati a selezionare i calciatori della ‘strepitosa’ e ‘spettacolare’ Flop Ten da votare in questo mese. La Commissione, presieduta e guidata dal blogger e scrittore pontino Cristian Vitali, è formata quest’anno da vari giornalisti del calibro di Ivan Zazzaroni e Darwin Pastorin.
I ‘Razzie Awards’ del Calcio Italiano, come ogni anno, promettono scintille e grande spettacolo. E’ stato Paul Pogba, centrocampista della Juve, il Calciobidone 2023, ‘titolo’ che certifica la peggior delusione straniera calcistica dell’anno in Serie A. Per il terzo anno consecutivo ha prevalso uno straniero della Juventus, nella classifica delle delusioni a cura di Calciobidoni, del Guerin Sportivo e di Calcio 2000. Dopo il gallese Ramsey nel 2021 e il brasiliano Arthur nel 2022, nel 2023 è stato il turno del ‘mitico’ ‘Polpo’ Pogba. Chi sarà il vincitore del 2024? Lo scopriremo tra poco più di un mese, subito dopo l’Epifania… Un forte ‘in bocca al lupo’ ai futuri bidoni del calcio….”.
TUTTI I CANDIDATI – Scopriamo ora (sotto riportiamo anche il video di presentazione come accennato) i candidati al titolo 2024. ABRAHAM (Roma/Milan), CELIK (Roma), DIA (Salernitana/Lazio), KLAASSEN (Inter). Quindi LINDSTROM (Napoli), POGBA (Juventus), RADONJIC (Torino). Infine SMALLING (Roma), TRESSOLDI (Sassuolo), VARANE (Como). Due conferme, quelle di Abraham e del “campione in carica” Pogba, che può quindi puntare a confermare il poco invidiabile titolo.
PER VOTARE I BIDONI DEL CALCIO – Si vota, come di consueto sul portale ufficiale del Guerin Sportivo o tramite i Profili Social del Calciobidone. Riguardo al titolo di ‘Jolly’, si potrà segnalare un ulteriore calciatore straniero non presente nella “Flop Ten”. Il giocatore che sarà maggiormente citato sarà il nuovo Calciobidone Jolly e succederà, pertanto, all’interista Carlos Joaquin Correa, proveniente da un biennio decisamente poco favorevole all’Inter.
In chiusura, come noto, ricordiamo che il Calciobidone è esclusivo appannaggio dei calciatori stranieri. Tuttavia, da diversi anni, è nata una consuetudine che vede apparire nella Locandina Ufficiale un personaggio italiano legato al mondo del calcio. Un personaggio che ha particolarmente deluso nello stesso periodo oggetto della votazione.
Quest’anno è stato selezionato il C.T. della Nazionale italiana Luciano Spalletti, reduce purtroppo da una figuraccia nel Campionato Europeo giocato in Germania, sia a livello di prestazioni che di risultati. Competizione, come sappiamo, conclusa con una prematura eliminazione per mano della Svizzera. Se quindi, “Abbiamo toccato il fondo”, come è stato detto nel 2023, pertanto ora, come logica conseguenza, “Stiamo raschiando il fondo” (del barile).
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Milan, finalmente si vede una squadra in campo: l’editoriale di Mauro Vigna
Milan, i rossoneri si sbarazzano in sei bocconi del Sassuolo e dimostrano di avere intrapreso una strada nuova, con più luce.
Sei reti, una vittoria in Coppa Italia sulla carta scontata, ma non per come è arrivata.
Diciamocela tutta, nessuno pensava che il Milan non facesse risultato al San Siro, ma una vittoria così tonda, strameritata dall’inizio alla fine, combattuta, onestamente è andata oltre ogni più rosea aspettativa.
Mi direte, sì ma contro Empoli e Sassuolo…Vero, ma a me preoccupa poco la singola partita, ma mi esalta il trend positivo e il diverso approccio alla gara.
Due mesi fa ce lo saremmo immaginati un Rafael Leao a difendere nella sua area piccola, o un qualsiasi giocatore aggredire l’avversario al 90esimo dopo che si sta vincendo 6-1 contro una squadra di Serie B? La risposta è no, non ce lo saremmo immaginati e non sarebbe soprattutto mai accaduto.
La squadra è in salute, fortemente cresciuta in condizione ed ogni singolo interprete, forte di questo, non si limita a fare il compitino, ma finalmente gioca a calcio.
Come ho criticato aspramente Fonseca per il non gioco contro Parma e Csgliari, non posso che elogiarlo per la gestione Leao. Non abbiamo molti dettagli sulle parole che i due si siano detti, a parte vedere le panchine del portoghese, ma il fine giustifica i mezzi e Leao oggi è un giocatore più forte di prima.
Fondamentale anche la crescita di Reijnders in mezzo al campo, soprattutto se i suoi compiti non sono quelli di contenere l’avversario, ma di creare gioco. Lo scorso anno, complici troppi lanci lunghi, la sua figura veniva un po’ saltata, con la costruzione dal basso è ora parte integrante e fulcro di tutto quello che accade a centrocampo, con licenza di far male in avanti.
L’impressione è che finalmente il Milan dia diventato una squadra e non un’accozzaglia di giocatori che sembravano trovarsi insieme per la prima volta e perdipiù senza uno schema di gioco.
Come scritto prima, Fonseca ci ha messo del suo, ma ci sta mettendo decisamente del suo a recuperare una partenza disastrosa influenzata da scelte tecniche scellerate e che in Serie A si pagano.
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Milan-Sassuolo 6-1, tutto molto facile ma il Diavolo ha cambiato marcia: le pagelle
Milan-Sassuolo 6-1, compito facile per i rossoneri che in scioltezza liquidano gli avversari con un risultato tennistico. Sontuoso Reijnders in mezzo al campo, doppietta per Chukwueze.
Maignan 6: inoperoso come alcuni giorni fa contro l’Empoli (dal 1’ st Torriani 5,5: il gol del Sassuolo è papera sua)
Calabria 6,5: gara attenta condita con una rete di buona fattura nell’unico angolo in cui poteva metterla
Tomori 6: Mulattieri lo uccella in un paio di situazioni, l’inglese non sempre risponde presente
Pavlovic 7: ottima gara per il serbo la cui chiusura su Mulattieri equivale ad una rete segnata
Terracciano 6: senza infamia né lode, gara senza particolari patemi
Fofana 7: per lui il riposo è negato, ma nonostante questo il suo fisico rimane sontuoso ad ogni gara (dal 1’ st Musah 6: corre, e tanto, a volte a discapito della precisione)
Reijnders 7,5: a centrocampo già faceva quello che voleva lo scorso anno, con Fonseca segna con disarmante facilità (dal 25’ st Bartesaghi 6: entra con personalità)
Chukwueze 7,5: segna due reti, ma è una costante spina nel fianco della difesa del Sassuolo
Loftus-Cheek 7: ha voglia di dimostrare il suo valore, durante qualche accelerazione ci fa capire che su di lui si può puntare (dal 1’ st Pulisic 6,5: il solito enorme cuore, agevola Calabria in occasione del gol)
Leao 7,5: una rete segnata, ma tanti buoni spunti. Torna anche in difesa, cosa fino a poco tempo fa sconosciuta. La cura Fonseca ha funzionato (dal 1’ st Okafor 5: fa nulla per mettersi in mostra, e la serata di ieri poteva spingerlo a fare meglio)
Abraham 7: un gol non semplice, un assist e tanto dinamismo
Fonseca 7,5: vero, col Sassuolo è stata facile, ma il trend intrapreso sembra essere quello giusto, di crescita. Squadra finalmente con grinta e fame
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