Il Bologna vince lo scontro diretto in casa della Lazio e vola al quarto posto, aspettando il recupero fra Atalanta e Inter.
Ha perso la squadra migliore, ma ha vinto quella più forte. Fin quando ha avuto la gamba per andare, la squadra migliore in campo è stata la Lazio. Un primo tempo che si sarebbe dovuto concludere con un vantaggio ancor più rassicurante dell’uno a zero, ma che i biancocelesti hanno dilapidato con una folle e assolutamente non necessaria costruzione dal basso.
Ha giocato un gran primo tempo, la Lazio, ma per l’appunto è durata un tempo. E questo Sarri lo sapeva. Impossibile ignorare lo sforzo erculeo profuso in settimana, al cospetto del Bayern Monaco. Mi si risponderà che anche il Bologna ha giocato mercoledì, ma l’esborso psicofisico necessario per fare novanta minuti dietro la linea del pallone contro una delle squadre più forti del mondo non è assolutamente paragonabile a una gara contro la Fiorentina.
I felsinei, alla ripresa, sono rientrati in campo meglio ed era prevedibile oltre che fisiologico. Tuttavia, la partita sembrava incanalarsi sui binari del perfetto equilibrio. Con la Lazio troppo stanca per osare e con il Bologna che tutto sommato un punto a Roma non lo disdegnava dall’inizio. La capacità di vincere partite da cui teoricamente non dovresti portare via il bottino pieno è però peculiarità delle grandi squadre e questo è il vero capolavoro di Motta.
Il Bologna non solo pensa da grande squadra, ma vive le partite come farebbe una grande squadra. E una grande squadra ha grandi giocatori in grado di risolvere partite che, se il calcio fosse il pugilato, non avresti meritato di vincere. Il gol di Zirkzee manda la Lazio a -8 dal quarto posto, con una gara in meno rispetto al Bologna ma con le stesse dell’Atalanta attualmente quarta.
La Lazio è arrivata al momento più importante della stagione corta. La rosa non è mai stata lunga, checché ne blateri Lotito, ma in questo momento (senza Rovella
e Zaccagni infortunati, con Vecino e Romagnoli squalificati e con Patric uscito dopo pochi minuti per un problema muscolare) è ridotta all’osso.E il calendario, in questo senso, non ha pietà dei capitolini. Trasferte a Torino (contro un Toro in forma smagliante) e quella a Firenze, prima della partita contro un Milan in netta ripresa e il ritorno degli ottavi di Champions a Monaco. Ma se la Lazio rischia di buttare via una stagione in una manciata di settimane, sappiamo tutti di chi è la colpa. Comunque vada a finire questa stagione la Lazio non è mai stata attrezzata per il quarto posto.
Lo sa Sarri. Lo sa il sottoscritto, che in tempi non sospetti sbandierò la superiorità tecnica del Bologna (che infatti ha vinto sia all’andata che al ritorno) e lo sa persino Lotito: solo che non può ammetterlo. Motta merita l’Europa e, salvo clamorosi ribaltoni impossibili da pronosticare a questo punto del campionato, si giocherà fino alla fine il quarto posto con Gasperini.
Photo Source: Facebook Lazio.
MARCATORI: 18′ Isaksen (L), 40′ El Azzouzi (B), 80′ Zirkzee (B)
LAZIO (4-3-3): Provedel 4,5; Lazzari 5 (77′ Pellegrini sv), Patric sv (11′ Casale 5), Gila 6, Marusic 6; Guendouzi 6, Cataldi 5, Luis Alberto 4,5 (77′ Kamada sv); Isaksen 7 (65′ Pedro 5,5), Immobile 6,5 (65′ Castellanos 5), Felipe Anderson 6,5.
BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski 6,5; Posch 5,5, Beukema 6,5, Lucumi 5, Kristiansen 6 (85′ Calafiori sv); El Azzouzi 6 (73′ Aebischer 6); Orsolini 6 (85′ Lykogiannis sv), Ferguson 7, Fabbian 6,5 (73′ Urbanski 6), Saelemaekers 6 (73′ Ndoye 6); Zirkzee 7,5.
Arbitro: Fabio Maresca.
Ammoniti: Fabbian (B), Cataldi (L), El Azzouzi (B), Marusic (L), Aebischer (B)
Aggiornato al 18/02/2024 18:30
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