Serie A
Ranocchia: “Il rigore di Dumfries? Questi episodi limitano i difensori”
L’ex capitano nerazzurro ha commentato la gara tra Inter e Napoli e il rigore dato procurato da Dumfries. Leggi con noi le parole di Ranocchia.
Continuano le polemiche dopo il rigore dato all’Inter, poi sbagliato da Calhanoglu, contro il Napoli. Sull’episodio si è espresso anche Andrea Ranocchia, il quale ha sottolineato come ormai si stia limitando sempre di più la possibilità per i difensori di intervenire in area di rigore.
Le parole di Ranocchia
La gara.
“E’ stata una partita abbastanza equilibrata, l’Inter ha fatto qualcosina in più, ma non ha inciso sul risultato finale. Le due squadre di sono rispettate. E’ stata una partita molto emotiva, era forte la voglia di non farsi male e allo stesso tempo di far male. Sapevano entrambe le squadre che la partita era importante e non hanno avuto grandi benefici da questa partita. Classifica stranissima, cortissima, ma sarà un bel campionato”.
Il rigore dato all’Inter.
“Un po’ mi arrabbierei se mi dessero un rigore così, ma siamo in un momento in cui il Var guarda il centimetro e quindi in area devi stare attento. Non puoi intervenire e questo limita il difensore. Il tocco c’è, l’entità non è così importante da far cadere Dumfries. Migliorare? Non si può perché ogni tesserato dice quel che gli fa comodo. Il problema grave è che se vediamo tutti i rigori dati col Var, che fischino questo ci sta. Per me il rigore dev’essere una cosa seria, da ex difensore dico che il difensore oggi non può più intervenire ed è un handicap”.
Le parole di Conte.
“Ogni allenatore, direttore, tira l’acqua al proprio mulino a seconda di quel che gli può far comodo, per cui a Empoli non lo aveva detto e stavolta sì”.
Sul suo episodio in Torino-Inter.
“Quando intervieni, tu da difensore il contatto lo senti quanto è forte. Io mi son reso conto subito. Qui l’arbitro vede un contatto, ma è la linea guida di tanti. Vedi gli step on foot: per me per dare un rigore gli devo fare un buco nel piede, oggi li danno tutti”.
Serie A
Juventus, Maifredi: “Credo che Skriniar sia il nome giusto”
Luigi Maifredi ha concesso un’intervista di TMW Radio, durante Maracanà, dove ha discusso delle ultime novità in casa Maifredi.
Luigi Maifredi è stato allenatore della Juventus nella stagione 1990/91. In un momento delicato per i bianconeri a causa dei numerosi infortuni ha dunque voluto esprimere il suo pensiero sulla situazione in difesa e soprattutto sulle voci di un possibile ritorno di Ranieri sulla panchina della Roma. A seguire l’intervista completa.
Juventus, le parole di Maifredi
Juve, si è fatto male anche Cabal. Il muro difensivo comincia ad avere delle crepe. E si deve intervenire sul mercato:
“Una situazione che può portare scompensi da qui a gennaio? Quando si infortunano giocatori importanti è una iattura. Queste cose in un organico si sentono, ma tutti sono pronti a fare qualcosa di più affinché certe assenze si sentano il meno possibile. Io credo che nell’organico ci siano dei giocatori che possano giocare in quei ruoli in emergenza. A gennaio di sicuro arriverà qualcuno che sostituirà almeno Cabal”.
Skriniar è il nome giusto per la difesa della Juve?
“Per avere giocato già nel campionato italiano credo che Skriniar sia il nome giusto. Potrebbe essere una sicurezza. Poi giocare nel PSG non è come giocare in una squadra organizzata come la Juve, qui potrebbe ritrovarsi”.
Che ne pensa del ritorno a Roma di Ranieri?
“Per me no, la Roma ha bisogno di qualcuno con idee più moderne, senza che se ne voglia Ranieri. La squadra deve essere ricompattata e attivata con idee importanti, nuove. Se vogliono solo recuperare la situazione è giusto, conosce l’ambiente, ma non lo sarei mai andato a prendere. In questo momento serviva un allenatore che non ha bisogno di protezioni, uno che ha inventiva e incendia la gente. Serve uno che deve riconvincere la squadra di poter lottare per qualcosa d’importante, non solo un riparatore di una situazione. Io sarei andato a prendere Allegri, offeso da tutti negli ultimi tre anni. Lui sa che deve riabilitarsi, sa che non può più chiedere la Luna, ha voglia di rivalsa, avrei parlato con lui e gli avrei detto che a Roma potrebbe rilanciarsi. E’ l’unico che ha la personalità di stare a Roma”.
Nazionale, chi scegliere in mezzo al campo: Rovella o Locatelli?
“Chi scegli va bene. Sono tutti e due carichi. Rovella sta diventando importante in una squadra che è una sorpresa, l’altro dopo dei problemi è tornato titolare alla Juve. Stimo Locatelli ma per la verve che ha ora sceglierei Rovella”.
Serie A
Juventus: la soluzione dopo lo stop di Cabal
Serie A
Inter: Inzaghi può finalmente sorridere
Ottime notizie per l’Inter: l’infermeria si sta finalmente svuotando con i rientri di Carlos Augusto e Buchanan.
L’ex Monza, si era fermato durante la partita contro lo Young Boys per un risentimento al flessore della coscia sinistra, ed è sempre più vicino al rientro.
L’esterno potrebbe tornare disponibile dopo la pausa per le nazionali, in vista della partita di campionato contro l’Hellas Verona del 23 novembre.
Il recupero di questi due calciatori, porta praticamente a zero gli infortunati in casa nerazzurra.
Questo permetterà a Simone Inzaghi di avere più opzioni per far riposare la fascia sinistra, dando respiro a Bastoni e Dimarco, entrambi costretti agli straordinari nelle ultime settimane.
Con questa maggiore rotazione, l’Inter può contare su una squadra più fresca e competitiva per i prossimi impegni.
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