La Juve per staccare il Milan e consolidare il secondo posto in solitaria dietro l’Inter. Il Napoli per recuperare terreno nella corsa Champions e superare la Fiorentina all’ottavo posto.
Al di là degli affari di classifica, Napoli-Juve non è una partita come tutte le altre e a Fuorigrotta l’atmosfera è di quelle speciali con il Maradona che registra il record stagionale di presenze.
Nel Napoli Calzona preferisce Olivera e Traoré a Mario Rui e Zielinski. Nella Juve Allegri invece torna all’attacco titolare con Vlahovic e Chiesa, le sorprese sono però sulla mediana con tutti assieme in campo Iling Junior, Miretti ed Alcaraz.
Pronti via e ritmi subito alti. E’ il primo minuto quando il Napoli già protesta per una trattenuta in area su Kvaratskhelia. Il georgiano sarà un fattore per tutto la partita costringendo i bianconeri al fallo sistematico ed è sulla sinistra che gli azzurri fin dall’inizio premono di più grazie alla spinta di Olivera e alla grande mobilità di Traoré. La prima occasione della gara è però per la Juve con Vlahovic.
Al 10’ Olivera sbaglia il controllo e Chiesa va via in velocità servendo l’attaccante bianconero che però, libero di colpire in area di rigore, di testa mette al lato. Al 19’ c’è il primo giallo della gara, lo prende Vlahovic per una trattenuta su Kvaratskhelia con Mariani che punisce l’atteggiamento della Juve e il terzo fallo di squadra sul georgiano. Alla fine del primo tempo saranno tre i gialli per la squadra di Allegri con Bremer e Cambiasso ammoniti al 26’ ed al 28’.
Juve che soffre sulla destra, ma riparte bene sulla sinistra con Iling Junior che spinge tanto tenendo in apprensione Di Lorenzo e Politano. La partita però la fa il Napoli che tocca anche il 75% di possesso palla nella prima frazione e spreca con Di Lorenzo prima, libero di colpire in area ma impreciso, e con Politano poi su calcio di punizione dal limite. C’è anche una bella azione sulla sinistra di Kvara che si invola in un coast to coast da un’area all’altra ma poi conclude debolmente tra le braccia di Szczesny. In mezzo un palo colpito da Vlahovic in sospetta posizione di fuorigioco.
Proprio la cavalcata di Kvaratskhelia è di fatto il preludio al vantaggio azzurro che arriva a due minuti dallo scadere della prima frazione. Azione prolungata del Napoli
sulla destra, cross di Di Lorenzo respinto da Bremer e palla che finisce in zona-Kvara. Il 77 colpisce di destro al volo e supera Szczesny: è 1-0 Napoli. Il vantaggio azzurro infiamma il finale che regala ancora un’occasione per parte ma Vlahovic e Traoré peccano di precisione.Nel secondo tempo riparte subito in pressione ed al 53’ è pericolosa con Cambiaso. Al 63’ si fa male Rrahmani e al suo posto entra Ostigard.
Nello stesso slot Calzona inserisce anche Raspadori e Zielinski per Politano e Traoré, ancora protagonista con una buona prova. Sarà il cambio che deciderà la partita.
Prima però c’è il pareggio della Juve che arriva in una fase di stallo della partita, quando il ritmo cala e si aprono gli spazi a centrocampo. Il pareggio la Juve lo costruisce sulla destra con Alcaraz che serve Chiesa liberissimo al limite dell’area di prendere la mira e superare Meret. Siamo al minuto 81’ e la partita è di nuovo in parità.
Il Napoli non ci sta, si riversa nuovamente in avanti e su una palla contesa in area Osimhen viene messo giù. Per Mariani non c’è nulla ma richiamato al Var non può che concedere la massima punizione: la prima fischiata contro in bianconeri in questa stagione. Sul dischetto va lo stesso Osimhen che si fa ipnotizzare il tiro da Szczesny, sulla respinta del portiere polacco però si avventa Raspadori che insacca la palla del nuovo vantaggio e a due minuti dalla fine il Napoli è di nuovo in vantaggio.
A questo punto la Juve si riversa nella metà campo avversaria e nei cinque minuti di recupero ha anche un’occasione clamorosa con Rugani che dopo una mischia in area non riesce a deviare il pallone nella porta di Meret. Finisce così, con il Napoli che torna a centrare due vittorie di fila, supera la Lazio in classifica e sale all’ottavo posto.
Una vittoria importante per la classifica, importante per la qualità del gioco espresso dai ragazzi di Calzona, ma soprattutto importante per l’ambiente che contro l’avversario di sempre è tornato a vivere una notte magica.
La Juve invece continua nella sua striscia negativa in trasferta, dove non vince dal 21 gennaio, e tiene aperta la corsa al secondo posto con il Milan a un solo punto.
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