Serie A
Rassegna stampa: i quotidiani del 4 febbraio
Serie A
Roma, Ghisolfi all’opera: tre rinforzi a gennaio
La Roma cerca di cambiare il proprio destino. I giallorossi vogliono risalire la classifica con Ranieri, e a gennaio sono previste diverse mosse sul mercato.
La Roma, attesa stasera dal big match contro l’Atalanta, ha ritrovato un po’ di serenità ed entusiasmo con l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina. Dopo un avvio di stagione complicatissimo, c’è un’aria nuova intorno ai giallorossi, che finalmente sembrano pronti a tentare di invertire la rotta.
Per riuscirci, però, oltre al lavoro sul campo, serviranno interventi mirati sul mercato di gennaio per colmare alcune lacune nell’organico.
Roma, tre acquisti per la svolta
Il direttore sportivo Florent Ghisolfi ha già tracciato le priorità per la finestra invernale: un esterno destro, un attaccante di scorta e, possibilmente, un difensore centrale. Sulla fascia destra, l’obiettivo è trovare un profilo di maggiore qualità rispetto a Celik, che probabilmente lascerà i giallorossi in estate. La ricerca si concentra su un giocatore esperto nella doppia fase e abile nei cross.
Per quanto riguarda l’attacco, la necessità è quella di individuare un’alternativa di alto livello a Dovbyk. Eldor Shomurodov, che non offre sufficienti garanzie, verrà messo sul mercato a gennaio, con l’auspicio di trovare una soluzione tra squadre di medio-bassa classifica o all’estero.
Ghisolfi è alla ricerca di un centravanti esperto, disposto ad accettare un ruolo da subentrante ma che sia anche compatibile con il gioco dell’ucraino per poterlo affiancare all’occorrenza.
Infine, se le condizioni lo permetteranno, la Roma proverà a inserire anche un difensore centrale. L’idea di Ranieri è quella di confermare la linea a tre, ma per farlo servirà un rinforzo che dia maggiore profondità e stabilità al reparto arretrato.
La sessione invernale di mercato sarà quindi decisiva per ridare alla Roma gli strumenti necessari per rilanciarsi in campionato, ma Ghisolfi dovrà essere bravo a cogliere le occasioni, solitamente poche, che gennaio avrà da offrire.
Serie A
La lettera di un tifoso per Edoardo Bove
Bove ha accusato un forte malore ed è stato portato d’urgenza in ospedale. Cadono le barriere del tifo ed il mondo del calcio si stringe intorno al ragazzo.
Caro Edoardo, oggi come tutte le domeniche ero pronto a sostenere la mia squadra del cuore, a tifare, a gioire o a rimanerci male in base al risultato finale della partita. Il mio cuore, come quello di migliaia di appassionati di questo sport, era impostato sull’unico obiettivo di poter sorridere al triplice fischio, ma purtroppo non è andata così.
Un nodo alla gola ed un enorme stato di angoscia hanno prevalso sul mio stato d’animo ed ancora adesso faccio fatica a liberarmi da queste sensazioni. In momenti di questo tipo il calcio abbatte le sue barriere ed entra in gioco l’umanità delle persone. Non esiste alcun tipo di squadra o colore che tenga, ci stringiamo tutti a tifare per lo stesso comune obiettivo.
Il calcio ed il mondo intero hanno bisogno di persone come te. Un ragazzo con la testa sulle spalle, che basa la sua carriera sul valore dell’umiltà. Non vediamo l’ora di vederti tornare a correre e lottare su quel prato verde che tanto desideravi calpestare da bambino. Il cammino è ancora troppo lungo per fermarsi adesso e sono sicuro che la tua forza di volontà ti porterà lontano.
Forza Edoardo Bove, il calcio ti attende a braccia aperte, conquista ciò che ti meriti!
Serie A
Lecce-Juventus, Giampaolo: “Grandissima prestazione, ma siamo solo all’inizio”
Al termine di Lecce-Juventus, l’allenatore dei salentini, Marco Giampaolo, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore giallorosso dopo il pareggio last minute in Lecce–Juventus.
Lecce-Juventus, le parole di Giampaolo
Incalzato sull’importanza di questo pareggio, il tecnico ha sottolineato:
“Questa serata e questa prestazione ce le godiamo, ma sono solo una tappa di un lungo percorso. Stasera dormiremo bene, e penso che i tifosi abbiano apprezzato. Domani però si azzera tutto e si torna al lavoro. Ieri ho dormito pochissimo, spero che questa vittoria mi permetta di riposare stanotte”.
Sulle potenzialità della squadra, il tecnico ha mostrato cautela:
“Non so dove possiamo arrivare, devo ancora conoscere a fondo tutti i calciatori. Ogni giorno cerco di capire di più, ma sono qui da troppo poco tempo, tanto che sbaglio ancora la porta dello spogliatoio. Vivo alla giornata, perché l’obiettivo è complesso. Si parte dall’atteggiamento di squadra: anche se avessimo perso, non avrei avuto nulla da rimproverare ai ragazzi. Non mi faccio illusioni.
Nel calcio non esiste una verità assoluta: oggi raccontiamo una storia, e la prossima domenica magari le cose vanno male e ne raccontiamo un’altra. Il merito è tutto dei ragazzi. Abbiamo qualche problema di lingua, perciò le presentazioni delle partite le facciamo in inglese, ma a volte mi chiedo se tutto venga compreso. Loro però sono bravi, e io mi ritengo fortunato”.
Sui giocatori entrati a gara in corso, ha espresso soddisfazione:
“Prima della partita ho detto alla squadra che oggi avremmo giocato in 16. Con cinque cambi, praticamente si cambia metà squadra. Rebic dal primo giorno si è allenato con grande determinazione e sono molto contento di lui”.
Sulla scelta di partire dal basso, il tecnico ha spiegato:
“Non è un esercizio di stile. Se l’avversario ti viene a pressare, significa che si creano spazi dall’altra parte. La Juventus, ad esempio, ti sfinisce con il possesso per trovarti scoperto. Anche noi abbiamo fatto 6-7 passaggi e preso qualche fischio, ma serve anche respirare con il pallone, altrimenti insegui sempre gli altri. Preferisco correre qualche rischio. Il calcio è fatto per giocare, non per rincorrere”.
Infine, interrogato sul livello della Juventus, ha dichiarato:
“Quest’anno ho visto diverse loro partite. È una squadra che sa come affrontare la partita e difendere. Nulla è lasciato al caso. Credo che cresceranno ancora, soprattutto quando recupereranno tutti i giocatori. Il seme mi sembra già ben piantato”.
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