Categorie: Serie A

Ricci: “Il Torino merita di più, un piacere l’interesse del Milan e di Guardiola”

Samuele Ricci, centrocampista del Torino e della Nazionale Italiana, ha concesso un’intervista ai microfoni di Rai Sport dal ritiro azzurro.

Dopo il pareggio a due volti (2-2) contro il Belgio e durante la preparazione alla gara contro Israele, che si giocherà Lunedì 14 Ottobre (ore 20:45) al Bluenergy Stadium di Udine, il centrocampista del Torino Samuele Ricci ha parlato ai microfoni di Rai Sport di diverse tematiche. Fra cui del comprovato interesse del Milan.

Milan e Torino, le parole di Ricci

Di seguito le parole di Ricci.

Momento

Il valore del sacrificio all’interno di una squadra penso sia una delle cose più importanti, come è successo giovedì con il Belgio. Le partite si possono complicare, non è da tutti portarle in fondo. Se non riesci a vincere, magari pareggi. Ci gratifica molto, significa che abbiamo quel valore. Ora bisogna lavorare in vista di Israele“.

Milan e Guardiola

Sicuramente fa tantissimo piacere essere accostato a squadre del calibro di Milan e Manchester City, ma ho imparato a conoscere il calcio un po’. Quando le cose vanno bene vieni accostato a questi club e gratifica perché significa che il lavoro è quello giusto, la strada è quella giusta”.

Ruolo

In campo mi guardo spesso alle spalle? Può fare la differenza, poi uno deve essere già predisposto a un certo tipo di gioco. Non si allena come altre cose l’essere centrocampista, comunque ho allenato il fatto di girare la testa. Tante volte non basta neanche guardare due volte, anzi devi farlo il doppio. È una cosa che mi hanno insegnato, anche Spalletti mi ha detto di farlo molto. È molto importante. Il mio mister a volte mi manda dei video, molti di Rodri. Lì si vede la stoffa del grande giocatore, anche su piccole cose. Devo ancora migliorare su tantissime cose. Ho già fatto il mediano in passato ma devo migliorare il posizionamento, che fa tantissimo la differenza. Anche con Vanoli lo guardo molto, mi manda dei video”.

Francia

Penso che il click della mia carriera è stata la partita contro la Francia, ma questo è un po’ il calcio. Magari fai 100 partite, poi ne viene considerata solamente una. Ci siamo trovati subito molto uniti, c’è stata una grande prestazione della squadra, per me era la prima dopo l’Europeo mancato. Tutti si sono accorti di quanto è forte Ricci? Sì, sicuramente sì, perché certe partite con certi giocatori devi giocare in maniera differente. Ho pensato a fare ciò che sapevo, al mio meglio, senza strafare ed è andata meglio così“.

Torino

Il Torino ha una tifoseria molto esigente. Meritano qualcosa in più, è un club importante con una storia che quasi nessuno ha e quindi giustamente i tifosi sono esigenti. E’ giusto provare a ripagarli degnamente“.

Aggiornato al 12/10/2024 17:17

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Pubblicato da
Marco Palleschi Terzoli

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