Serie A
Roma a caccia di un nuovo CEO: due i nomi principali
La Roma è alla ricerca di un nuovo CEO: Alessandro Antonello e Claudio Fenucci sono i principali candidati in corsa.
La sfida per il nuovo CEO
La Roma è attualmente in procinto di scegliere un nuovo CEO, una decisione strategica che potrebbe influenzare significativamente il futuro del club.
Secondo le ultime indiscrezioni, i due nomi principali in lizza per ricoprire questo ruolo cruciale sono Alessandro Antonello, attualmente all’Inter, e Claudio Fenucci, figura di spicco del Bologna.
Questa scelta non è solo una questione di leadership, ma rappresenta anche una mossa strategica per rafforzare la posizione della Roma nel panorama calcistico internazionale.
Alessandro Antonello è conosciuto per la sua esperienza e capacità di gestione, avendo già dimostrato competenze significative all’Inter. Dall’altra parte, Claudio Fenucci vanta un curriculum di tutto rispetto, avendo contribuito alla crescita del Bologna negli ultimi anni.
Implicazioni per il futuro della Roma
La decisione del prossimo CEO avrà un impatto diretto non solo sulla gestione interna del club, ma anche sulle strategie di mercato e le relazioni con sponsor e partner. Entrambi i candidati hanno il potenziale per portare innovazione e stabilità alla Roma, ma la scelta finale dipenderà dalla visione che il club intende perseguire nei prossimi anni.
Resta da vedere quale direzione prenderà la società giallorossa, ma è chiaro che l’attenzione è alta e la scelta del giusto leader potrebbe rappresentare una svolta significativa per il futuro della squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
#ASRoma will choose a new Ceo in the next weeks: Alessandro #Antonello (Inter) and Claudio #Fenucci (Bologna) are currently the main targets. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 4, 2025
Serie A
Torino, Vanoli su Njie: “È un talento, ma deve imparare a gestire i tempi di gioco”
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, elogia il giovane Njie, ma sottolinea l’importanza di comprendere i momenti chiave della partita per crescere.
Paolo Vanoli, allenatore del Torino, ha recentemente espresso il suo parere sul giovane talento Njie, sottolineandone le qualità tecniche e la potenzialità di crescita.
Njie è considerato uno dei giovani più promettenti nel panorama calcistico attuale, e Vanoli ha affermato che il giocatore possiede tutte le caratteristiche per emergere a livelli più alti.
Tuttavia, ha anche evidenziato un aspetto fondamentale su cui Njie deve lavorare: la comprensione dei momenti strategici durante una partita. Questo elemento è cruciale per qualsiasi giocatore che ambisca a diventare un campione.
Torino, Njie una risorsa per il futuro
Vanoli ha sottolineato come la capacità di leggere i momenti chiave di una partita possa fare la differenza tra un buon giocatore e un grande campione. Njie, nonostante il suo talento, deve ancora sviluppare questa abilità. L’allenatore è fiducioso che con il giusto supporto e una maggiore esperienza sul campo, Njie saprà migliorare anche in questo aspetto. L’attenzione ai dettagli e la capacità di adattarsi alle varie dinamiche del gioco sono qualità che Vanoli ritiene fondamentali per il successo di Njie e di qualsiasi altro giovane talento.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#Vanoli su #Njie: “È un giovane di qualità, ma deve capire i momenti della partita” 👉 https://t.co/5WnxXZyonr pic.twitter.com/kaghL5tYGe
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 5, 2025
Serie A
Napoli, Tacchinardi elogia Conte: “Trasmette ai giocatori la sua mentalità vincente, in pochi ci riescono”
Nel suo intervento a Pressing, Alessio Tacchinardi ha voluto elogiare l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, sottolineandone l’ossessione per la vittoria.
Alessio Tacchinardi ha parlato dell’allenatore del Napoli, Antonio Conte, durante la trasmissione Pressing. Secondo l’ex centrocampista, Conte è un allenatore la cui ossessione per la vittoria si traduce in una mentalità vincente che riesce a trasmettere ai suoi giocatori. Questa caratteristica, secondo Tacchinardi, è fondamentale per ottenere il massimo rendimento da ogni membro della squadra.
Napoli, Conte un esempio da seguire
Tacchinardi ha sottolineato come non tutti gli allenatori siano ossessionati dalla vittoria come Conte. Questo distingue l’approccio del tecnico, rendendolo un punto di riferimento per chi desidera raggiungere grandi successi nel mondo del calcio. La dedizione di Conte alla vittoria rappresenta un esempio da seguire per molti altri allenatori.
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Fonte: l’account X di Schira
#Tacchinardi a Pressing: “Antonio #Conte è ossessionato dalla vittoria e inculca la sua mentalità vincente nei giocatori, che con lui rendono al massimo. Questo testimonia l’importanza dell’allenatore. Tutti i tecnici sono ossessionati dalla vittoria? C’è qualcuno che non lo è…” pic.twitter.com/GrV7mIT9bM
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 5, 2025
Serie A
Rosso a Castellanos nel derby, Marelli non ha dubbi: “Espulsione giusta per un motivo..”
L’ex arbitro Luca Marelli, nel post Roma-Lazio, ha commentato la decisione dell’arbitro Chiffi di espellere Castellanos dopo la rissa nel finale. Queste le sue parole.
Il finale del derby Roma-Lazio di ieri sera è stato a dir poco movimentato, con una mischia che si è scatenata nel finale subito dopo un fallo di Hummles.
Ad avere le conseguenze peggiori è stato Taty Castellanos, espulso dall’arbitro Chiffi. Una decisione contestata da parte della parte biancoceleste del Tevere, ma che appare corretta.
A pensarla così è anche Luca Marelli, ex arbitro e commentatore fisso di Dazn per quanto riguarda le decisioni di campo dei direttori di gara.
Per l’ex fischietto comasco il rosso allo spagnolo è da considerarsi corretto. “L’espulsione di Castellanos è corretta“ – ha sostenuto Marelli – “nel confronto vicino la linea laterale era difficile capire cosa fosse successo, in realtà il fallo di reazione è avvenuto subito dopo aver subito il fallo da Hummels, Chiffi si è accorto della reazione, ha tirato una tacchettata sulla coscia di Hummels, è lui a segnalarlo a Pairetto”.
Conclude Marelli. “Manca l’ammonizione quello del difensore è un fallo anti-sportivo e andava punito, ma la decisione finale è la giusta espulsione di Castellanos per condotta violenta“.
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