Serie A
Roma, Bove : Mourinho ? Un maestro. Il mio idolo era…”

Il centrocampista della Roma Edoardo Bove ha rilasciato una lunga intervista toccando molti temi ai microfoni di Dazn. Ecco le sue dichiarazioni nel dettaglio.
Edoardo Bove, dall’anno scorso integrato dalla Primavera alla prima squadra da Mourinho, è diventato un uomo importante per i giallorossi sia in campo che sugli spalti.
In questa stagione il centrocampista italiano classe 2002 è sceso in campo 17 volte con la maglia della Roma mettendo a referto 1 gol e 2 assist tra Serie A ed Europa League.
Ecco le sue dichiarazioni:
SU MOURINHO: “Nel momento in cui un allenatore ti dà tanta fiducia, ripagarla è ancora più bello. Il mister è un maestro in quello che ci trasmette in campo, la mentalità e la cattiveria che dobbiamo avere in campo e in allenamento allo stesso modo. Il fatto che mi ha dato questa fiducia e responsabilità mi ha aiutato a crescere”.
SUL SUO IDOLO: “Invece sul giocatore che preferisce Bove ha rivelato di apprezzare moltissimo Nainggolan: “Calcisticamente il giocatore della Roma che ricordo benissimo è Nainggolan, mi piace tantissimo come giocatore, uno dei miei preferiti. Per non essere banale, perché altrimenti è impossibile non rispondere Totti e De Rossi”.
SUL SUO TIFO PER LA ROMA: “Sono a Trigoria da quando avevo 10 anni, sono nel 12esimo anno e sono stato più tempo qui che a casa. Mano mano che cresci capisci anche l’importanza del percorso e di dove sei, è quella la cosa bella. Magari si pensa che dopo 12 anni sia un’abitudine, invece ogni anno è sempre meglio. Spero di continuare così”, ha concluso il centrocampista giallorosso. Mia mamma e mio papà mi hanno trasmesso questo sentimento, siamo tutti romanisti in famiglia.”

Edoardo Bove
Serie A
Lecce-Venezia 1-1, parità nello scontro salvezza: Baschirotto risponde all’autogoal di Gallo

Il lunch match della domenica della 31° di Serie A, Lecce-Venezia, vede dividersi la posta in palio tra due formazioni impegnate nella corsa salvezza.
Uno scontro salvezza dove nessuno si fa male. Questo è il risultato della sfida tra Lecce e Venezia, che ha aperto la domenica della 31° giornata di Serie A. Se tutti gli occhi sono puntati alle sfide delle 18 e delle 20:45 in cui si deciderà molto della corsa Champions, al Via Del Mare non è mancato lo spettacolo, soprattutto nella seconda frazione.
A partire meglio è la formazione di Giampaolo, spinta anche del pubblico presente all’impianto salentino, con il solito Krstovic che deve impegnare Radu in uscita. Con il passare dei minuti si affaccia lentamente anche la formazione di Di Francesco con Nicolussi Caviglia prima e Kike Perez poi. Un primo tempo neanche troppo divertente che vede chiudersi sulla parità.
Il secondo tempo è più scoppiettante con gli ospiti che passano in vantaggio dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa grazie all’autogoal di Gallo. Punizione defilata disegnata per la testa di Gytkjaer con il terzino leccese che per anticipare l’avversario insacca nella propria porta.
Da questo momento il Lecce parte all’arrembaggio della porta difesa da Radu che cade al 66′ con il goal di Baschirotto, primo italiano ad andare a segno in stagione per i giallorossi. Il finale regala un match aperto con entrambe la squadre alla ricerca della rete del vantaggio, che però non arriva mai.
Un punto a testa per Lecce e Venezia, impegnate in una strenua lotta salvezza. Salentini che tornano a far punti in campionato dopo aver raccolto ben 5 sconfitte consecutive. Lagunari che rimangono al penultimo posto in campionato a 5 punti di distanza proprio dal Lecce.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Abbiamo reagito e tirato fuori gli attributi. Fischi del pubblico? Immeritati”

Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, ha parlato al termine della partita contro il Venezia, pareggiata 1-1 in casa nel lunch match del 31° turno di Serie A.
Lecce e Venezia si dividono la posta in palio nel lunch match della 31a giornata di Serie A. Al Via del Mare finisce 1-1, con l’autorete di Gallo e il gol di Baschirotto nel secondo tempo. I padroni di casa tornano a fare punti dopo 5 sconfitte di fila e vanno momentaneamente a +3 sull’Empoli terzultimo, che sta giocando ora contro il Cagliari. I lagunari invece restano penultimi a 5 punti dai salentini.

MARCO GIAMPAOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lecce-Venezia 1-1: le parole di Giampaolo nel postpartita
Al termine dell’incontro, l’allenatore del Lecce Marco Giampaolo ha parlato ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
L’analisi della partita
“Grande partita da parte della squadra, con cura dei dettagli e lo spirito giusto, siamo andati sotto immeritatamente ma l’abbiamo rimessa a posto con gli attributi e alla fine potevamo vincerla“.
I fischi del pubblico
“Io ho un’idea: fino 95esimo si muore per la squadra coi vessilli al vento, dopo è giusto che mi fischi se vedi qualcosa che non va. Oggi però credo che i fischi fossero immeritati, anche se si può essere delusi dal risultato e rispetto ogni tipo di parere. Secondo me oggi la squadra ha fatto bene, ci portavamo dietro cinque sconfitte che pesano anche dal punto di vista ambientale, ma la squadra è viva e lotta, spremendo ogni singola goccia di sudore“.
Buona prestazione
“Quando ti ritrovi sotto puoi perdere convinzioni che sono già minate dalle sconfitte precedenti, ma la squadra è stata brava. O reagisci o muori, ma le reazioni non sono sempre scontate. Io so dove sto, che devo lottare fino all’ultimo giornata: lo so io e il club, ma lo sanno anche i tifosi. L’aspetto tecnico e quello caratteriale li devo preparare bene, affinché uno non vada a incidere sull’altro“.
Ecco invece le dichiarazioni del tecnico in conferenza stampa.
Quanto vale questo pareggio?
“Bisogna distinguere tra il punto e la partita. Sulla partita si può fare un’analisi. Il Lecce ha fatto una grande partita sotto ogni punto di vista, ha avuto la forza di metterla apposto in un momento non facile. Dobbiamo rimproverarci i primi minuti di inizio secondo tempo, poi la squadra ha avuto la forza di tirare fuori la testa in un momento difficile. La squadra ha fatto quello che doveva fare“.
Cosa è mancato per vincere?
“La partita è stata giocata con la giusta inerzia, era una partita pesante. La strada si era messa in salita, immeritatamente secondo me. Non era scontato riprenderla, avevamo una condizione ambientale particolare in quel momento. Abbiamo giocato per vincere, non per fare il punto, ma in queste partite non c’è niente di scontato. Il Venezia ha dei valori“.
Si può concretizzare di più?
“Abbiamo creato diverse occasioni, i numeri della partita sono buoni. Abbiamo fatto gol con Baschirotto, ci mancava il gol su palla inattiva. Si va avanti, si lavora e si cerca di migliorare. Non bisogna mai fare un passo indietro, bisogna affrontare le difficoltà con lo spirito di squadra. Palle lunghe? Abbiamo lavorato molto in settimana su questo tipo di giocate“.
Su N’Dri
“Ho fatto solo quattro cambi, non ho voluto fare il quinto per non alterare gli equilibri che si erano creati. N’Dri è entrato bene, lui è un giocatore frizzante, brillante, rapido. Sono entrati bene anche Berisha e Pierret, in quel momento avevamo bisogno di più qualità. Chi è subentrato ha fatto molto bene“.
Manca un rigore?
“No, a norma di regolamento non era rigore quel tocco di mano“.
La contestazione dei tifosi a fine partita
“Credo che non sia meritato. L squadra ha fatto la partita che doveva fare, ricca di impegno, è andata sotto immeritatamente e inaspettatamente, ha avuto la forza di andare a galla e poteva anche vincere. Credo che questo clima non sia meritato, se poi il pubblico ti fischia avrà le sue ragioni. Io so dove sono, lo sanno anche i calciatori e il club. Questa squadra ha bisogno di sostegno fino all’ultimo. Pensate che il Lecce possa salvarsi senza il sostegno del pubblico? La squadra ha bisogno del loro aiuto e questo è un pubblico che fa la differenza. Il Lecce non è il Real Madrid, il Lecce è il Lecce. Nelle difficoltà mi devi sostenere fino alla fine, poi alla fine puoi mandarmi a quel paese“.
Serie A
Inter, sospiro di sollievo per Inzaghi: Bastoni non preoccupa

In casa Inter sembrano non preoccupare le condizioni fisiche di Alessandro Bastoni, uscito anzitempo nella sfida del Tardini contro il Parma.
Allarme rientrato in casa Inter. O almeno è così che filtra da Appiano Gentile il giorno dopo il pareggio esterno contro il Parma. I nerazzurri, passati in avanti nel primo tempo con Darmian e Thuram, si sono fatti recuperare nella seconda frazione dalla formazione ducale con le prime reti in Serie A di Bernabè e Ondrejka.

ALESSANDRO BASTONI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Oltre ad aver perso punti importanti per la corsa Scudetto con il Napoli di Conte, a preoccupare ieri era stato anche Alessandro Bastoni. Infatti, il centrale nerazzurro è uscito anzitempo dal campo del Tardini a causa di un problema fisico, facendo sudare freddo tutti i tifosi dell’Inter in vista del primo round dei quarti di finale di Champions League con il Bayern Monaco. Hanno fatto il giro del web le immagini del numero 95 nerazzurro con la sacca del ghiaccio sul ginocchio sinistro.
Per fortuna di Inzaghi le condizioni del difensore non destano particolari problemi. Bastoni ha svolto questa mattina una seduta defaticante con il resto dei giocatori impiegati nella trasferta di Parma. Dovrebbe perciò essere arruolabile per la gara contro i bavaresi.
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