Serie A
Roma-Como, le formazioni ufficiali: la scelta su Pellegrini
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2 mesi fail

Roma-Como, incontro valido per la 27^ giornata del campionato di Serie A: le scelte ufficiali di Claudio Ranieri e Cesc Fabegas per il match dell’Olimpico.
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Allo Stadio Olimpico Roma-Como si affronteranno nel match che vale la ventisettesima giornata di Serie A.
I giallorossi non vogliono interrompere la striscia positiva di risultati utili consecutivi e vogliono i tre punti per preparare al meglio la doppia sfida contro il Bilbao di Europa League. Dall’altra parte i lombardi sono in un ottimo momento di forma, e dopo aver battuto il Napoli la scorsa settimana vogliono provare a ripetersi anche contro i capitolini.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

CLAUDIO RANIERI INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: PAIRETTO
ASSISTENTI: BACCINI – IMPERIALE
IV: GIUA
VAR: CHIFFI
AVAR: PICCININI
Roma-Como, le formazioni ufficiali
Serie A
Inter, non tutto è perduto: i motivi per crederci ancora
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10 minuti fail
16/05/2025
L’Inter si avvicina al prossimo impegno di campionato contro la Lazio, nel quale dovrà dare continuità al duello col Napoli. C’è ancora speranza per lo Scudetto.
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I nerazzurri dopo la conquista della finale di Monaco tornano a San Siro per, quantomeno, rimandare ogni discorso sul prossimo campione della Serie A all’ultima giornata.
Inter, la speranza è l’ultima a morire
I passi falsi contro Bologna e Roma uniti alla continuità del Napoli hanno contribuito a far scivolare la squadra di Inzaghi al secondo posto in classifica. Il punto di distanza con due sole partite da giocare sembra irrecuperabile tuttavia, in casa nerazzurra la speranza è l’ultima a morire e a sostegno di questa tesi le argomentazioni sono diverse.
Asserendo che il destino non è più nelle mani di Lautaro e compagni, i motivi per crederci si possono identificare a partire dai titoli persi dai nerazzurri al fotofinish della Serie A. Se si torna al drammatico pomeriggio di Roma quando la Lazio vinse 4-2, consegnando lo Scudetto alla Juventus oppure al recupero contro il Bologna e la famosa “papera” di Radu il primo sentimento di rabbia e voglia di rivalsa.

ESULTANZA INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tante volte il titolo è stato assegnato sul gong e diverse di queste hanno coinvolto i nerazzurri, in questa stagione l’epilogo potrebbe essere lo stesso. Tuttavia la solidità del gruppo e la costanza dimostrata col passare delle giornate unite al vantaggio costruito fino al mese di Aprile, fanno pensare a un possibile ribaltone nelle ultime due giornate. Se il Napoli dovesse inciampare a Parma, l’Inter sarebbe pronto ad approfittarne e si riporterebbe in testa con un solo match da disputare.
La finale di Champions League deve rimanere il 31 maggio e non entrare nella testa dei giocatori già adesso. Ovviamente solo il pensiero genera una scarica di adrenalina non indifferente ma è fondamentale mantenere il focus. I motivi per crederci ci sono, tocca a Inzaghi gestire al meglio la situazione.

Il 16/05/04 la Serie A, ma in generale tutto il mondo, assisteva all’addio al calcio di uno -se non il migliore- calciatore italiano degli ultimi 30 anni.
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“Da quando Baggio non gioca più, non è più domenica”. Così canta Cesare Cremonini, e a pensarlo non solo lui. Da quel maggio del 2004, in cui il Divin Codino giocò la sua ultima partita, il calcio ha perso un altro pò della sua magia.

Italian football star Roberto Baggio waves to fans during a promotional event for Olympic products in Guangzhou, south Chinas Guangdong province, September 2, 2007.
Italian football star Roberto Baggio arrived in China August 29, 2007. It is the second time for Roberto Baggio to come to China, and he is here to be an ambassador for Olympic products. His six-day-trip in China covers Beijing, Hangzhou and Guangzhou.
Serie A: l’ultima alla scala del calcio
A San Siro, quella domenica, si festeggiava lo scudetto del Milan. Ma si sa, per ogni buona notizia c’è sempre il rovescio della medaglia. Destino ha voluto che in quello stadio, in cui aveva giocato, il numero 10 del Brescia chiudeva una carriera magica. Una vita calcistica quasi a livello del miglior poema epico, con gioie e dolori, soprattutto fisici. Infatti, il nativo di Caldogno in carriera tra le tante noie fisiche annovera due menischi in meno, i legamenti di un ginocchio ricostruiti, tre operazioni e due anni senza giocare.
Ma l’amore per il calcio sempre vivo. Quel 16 maggio di ormai 21 anni fa il “ragazzo”, fortemente voluto da Carletto Mazzone, con gli occhi e le ginocchia di cristallo lasciava il calcio in quel di Milano. Una tela impreziosita da quella cornice che era San Siro, in lacrime.
Commozione e gratitudine, ammirazione e consapevolezza che le sua magie palla al piede sarebbero rimaste uniche, irripetibili.
Serie A: il momento esatto in cui il tempo calcistico si è fermato
Ottantaquattro. Un numero come un altro? Non quel giorno. Al minuto 84′, Roberto Baggio esce dal campo. Una passerella annunciata e strameritata. Indimenticabile l’abbraccio con un’altra leggenda del nostro calcio: Paolo Maldini.
Come marchiate a fuoco le parole di Fabio Caressa in telecronaca: “Si chiude qui una delle carriere più belle della nostra del calcio italiano. Esce dal campo forse il giocatore più amato del calcio italiano. Sicuramente uno dei più forti di tutti i tempi.”.
A più di vent’anni da quello storico pomeriggio, Baggio ricorda bene il giorno del suo addio: “Ricordo ancora molto bene quella mia ultima domenica sul campo, davanti al meraviglioso pubblico di San Siro: 80.000 persone tutte in piedi per regalarmi un applauso che mai potrò dimenticare e che porto nel cuore come un prezioso ricordo pieno di gratitudine e di riconoscenza: in quel momento, compresi che qualcosa di buono avevo fatto anche io”.
Le prodezze del Codino
Tanti hanno parlato di lui: Michel Platini lo definì “più che un 10 un nove e mezzo”.
Con il pallone ai piedi è stato l’italiano più brasiliano che sia mai esistito, ma soprattutto è stato il giocatore più amato dagli appassionati, anche se un po’ meno da alcuni tecnici. Baggio ha unito l’Italia intera del tifo che ama la bellezza pura. È stato capace di vestire le maglie “contrapposte” della Serie A di Fiorentina, Juventus, Milan e Inter, e semmai i tifosi si sono divisi per lui – come nel ’90 per il passaggio dal viola al bianconero – non contro di lui.
Gli omaggi al Divin
Serie A
Sartori-Italiano, la “coppia d’oro” fa la storia del Bologna
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2 ore fail
16/05/2025
Il Bologna trionfa in Coppa Italia dopo 51 anni, battendo il Milan 1-0 allo Stadio Olimpico: Sartori e Italiano protagonisti di un successo storico.

VINCENZO ITALIANO PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un trionfo atteso da mezzo secolo
Il Bologna ha finalmente riscritto la storia, riportando a casa la Coppa Italia dopo ben 51 anni. Grazie al lavoro impeccabile di Giovanni Sartori e Vincenzo Italiano, i rossoblù hanno conquistato un trofeo che mancava da troppo tempo nella bacheca del club. Nonostante le loro capacità siano state spesso sottovalutate dalle grandi squadre, Sartori e Italiano hanno dimostrato di essere tra i migliori nei rispettivi ruoli. La loro dedizione e strategia hanno permesso al Bologna di ottenere un successo che sembrava quasi un miraggio.
Sartori e Italiano: pilastri del successo
Giovanni Sartori, direttore sportivo, e Vincenzo Italiano, allenatore, hanno saputo costruire una squadra solida e competitiva, capace di affrontare avversari di alto livello e portare a casa la Coppa Italia. La loro visione e il loro impegno hanno trasformato il Bologna in una squadra capace di competere ai massimi livelli del calcio italiano. Questo trionfo non solo rappresenta un importante traguardo per il club, ma è anche un riconoscimento del talento e della competenza di due professionisti che hanno saputo lavorare in sintonia per un obiettivo comune.
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Fonte: l’account X di Schira
Primo meritatissimo trofeo alzato al cielo per Giovanni #Sartori e Vincenzo #Italiano. Da anni tra i più bravi in assoluto nei loro ruoli, eppure sempre snobbati dalle big. Meglio così per il #Bologna che se li gode e grazie a loro è tornato dopo 51 anni a vincere la Coppa Italia pic.twitter.com/I3kYoZT2dz
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 15, 2025
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