Roma, per la gioia della stragrande maggioranza dei tifosi giallorossi, che lo hanno acclamato a gran voce, Paulo Dybala rimane. Cos’è successo?
Ieri pomeriggio tutto sembrava ormai deciso e irreversibile. Questa la narrazione dei giornali: Paulo Dybala si reca a Trigoria per salutare i suoi ormai ex colleghi e tutti coloro con i quali ha collaborato.
Fuori dalle mura del centro sportivo della Roma lo assediano decine di tifosi, augurandogli il meglio e chiedendogli di autografare maglie.
I giornalisti sentenziano: Dybala ha scelto l’Arabia. Andrà a guadagnare 75 milioni di euro in tre anni. Vertice della Roma con l’Al-Qadsiah.
E invece.
I soldi che il club di Saudi Pro League ha da offrire sono, evidentemente, troppo pochi: lo sa bene il club, lo mettono in evidenza ripetutamente sui social gli stessi tifosi che sono già pronti a dare addosso al club per aver accettato un’offerta così ridicola per il cartellino del miglior giocatore in forza alla Roma.
Questa è la vera ragione per la quale Paulo Dybala resterà nella Capitale: la ragione più evidente e basilare.
Poi, certo, diciamo che l’attaccante argentino si è molto affezionato a Roma e alla tifoseria giallorossa, che lo idolatra come un dio.
Diciamo: “Dove lo trovi un altro club che ti presenta in pompa magna, come un imperatore dell’Antica Roma, al cospetto di migliaia di tifosi, al Colosseo Quadrato?
Diciamo che Paulo ha ancora voglia di risplendere, di poter essere il numero uno di una squadra, di poter fare la differenza a dispetto dei frequenti infortuni.
Diciamo anche che la Saudi Pro League, sebbene sia in grande crescita, non può ancora vantare la qualità del campionato italiano, almeno sulla carta.
Insomma: sono molti i fattori collaterali che favoriscono la permanenza della Joya a Trigoria, con tutte le conseguenze che ci saranno soprattutto a livello economico (come far fronte all’incremento di stipendio? Il giocatore potrebbe acconsentire a ridurselo?).
Però la verità di base è una: la Roma, alla ridicola offerta ricevuta dall’Al-Qadsiah, ha detto no. Il resto è narrazione giornalistica (e, probabilmente, comunicazione strategica da parte del club).
Riceverà un rilancio? Lo scopriremo nelle prossime ore.
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