Serie A
Roma-Hellas Verona: 1-0, l’analisi del match
E’ di Eldor Shomurodov il gol che decide Roma-Hellas Verona: all’Olimpico finisce 1-0, con la Roma che rimane attaccata al treno Champions.
La squadra giallorossa grazie all’uzbeko regola di misura l’Hellas Verona di Paolo Zanetti. La Roma si porta così, almeno per una notte, a due punti dalla Juve 4a (di scena a Parma nel lunedì di Pasquetta).

IL GOL DI ELDOR SHOMURODOV CHE PORTA IN VANTAGGIO LA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Hellas Verona: la cronaca
Il posticipo del sabato di Pasqua, della 33esima giornata, se l’aggiudica la Roma. La squadra di Claudio Ranieri vince di misura, all’Olimpico, contro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti grazie ad Eldor Shomurodov.
Il ragazzo uzbeko impiega solamente 4 minuti per segnare e mandare avanti la squadra giallorossa: grande giocata di Soulé che largo sulla destra riceve palla da un bellissimo lancio di Cristante, la stoppa alla perfezione, punta Valentini e lo salta accentrandosi ed entrando in area. Infine inventa un tocco morbido a scavalcare il portiere in uscita, mettendo il pallone davanti alla linea di porta. Shomurodov in scivolata è il più veloce ad arrivarci vincendo il duello con Ghilardi e Coppola.
Il 29enne ex Genoa, realizza così la quarta rete in questo campionato, tutte realizzate in gare casalinghe. Questo contro il Verona è il suo secondo consecutivo in casa dopo quello alla Juventus.
Da qui alla fine della prima frazione di gioco succede poco o niente: Soulè impegna Montipò in un’occasione, ma il resto è puro possesso palla sterile. Le due squadre non si rendono mai pericolose, il Verona anche meno.
Secondo tempo leggermente più vivo, con il Verona più presente nel match. Al minuto 52 Mosquera vince un corpo a corpo con Mancini a metacampo, andandosene via di forza nonostante il tentativo di fallo del difensore giallorosso. Poi giunto al limite dell’area cerca il destro a giro, deviato in angolo.
Girandola di sostituzioni per le due squadre, con la Roma che fa entrare, tra gli altri, Dovbyk. Proprio l’ucraino al minuto 73 va a sfiorare il palo su un tiro da poco dentro l’area di rigore gialloblù.
Ma da qui in poi è il Verona ad avere in mano il pallino del gioco. Al 75′ la squadra di Paolo Zanetti spaventa la Roma con Bradaric che da sinistra mette in mezzo un pallone tagliato, tra portiere e difesa, su cui non arriva nessuno per la deviazione vincente.
Ma il risultato non cambierà: la Roma vince e rimane in scia del treno Champions.
La situazione
Roma-Hellas Verona ha dato altre, nuove indicazioni. La Roma (34 punti nelle ultime 14 partite) si porta, almeno per una notte, a pari punti col Bologna e a 2 lunghezze di distanza dalla Juve (sia la squadra di Italiano che quella di Tudor devono ancora giocare). Il treno Champions, così, si aggiorna: Atalanta 61, Juventus 59 Bologna e Roma 57, Lazio 56 e Fiorentina 53. Tuttavia, analizzando i calendari di queste squadre, quello della Roma -sulla carta- è il più difficile (Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan). Impegni pesanti, ma con questa Roma mai dire mai.
Situazione totalmente diversa per il Verona, che adesso si trova con 8 punti di vantaggio sulla zona calda. La lotta per non retrocedere vede: Verona 32, Cagliari 30, Parma 28, Lecce 26, Venezia ed Empoli 24, Monza 15. L’unica differenza è che, tranne il Lecce le altre squadre devono ancora giocare.
In Serie A è tutto ancora aperto.
Serie A
Atalanta, Palladino: “Bisogna essere bravi a resettare e ripartire”
Dopo le vittorie contro Cagliari e Genoa, l’Atalanta perde 0-1 in casa contro l’Inter. Per la Dea è la quarta sconfitta di fila in casa contro i nerazzurri.
Sconfitta pesante per la squadra di Palladino che cade in casa contro l’Inter grazie ad un gol di Lautaro Martinez nel secondo tempo. E’ una sconfitta pesante sia per la classifica (decimo posto), ma anche per il calendario (le prossime due partite sono contro la Roma ed il Bologna).
C’è tanto rammarico per i padroni di casa, visti gli errori dei singoli (Djimsiti e Samardzic) e i due gol annullati a De Ketelaere e Scamacca. Inoltre, la Dea non vince in casa contro l’Inter dall’11 novembre 2018 (Atalanta-Inter 4-1).
Atalanta, le parole di Palladino

Quanto pesa l’errore di Djimsiti?
“Purtroppo è difficile da accettare, l’ho abbracciato a fine partita: non mi sento di condannarlo per un semplice errore individuale. L’Atalanta oggi ha affrontato una grande squadra. Abbiamo preparato la gara in un modo diverso rispetto alle altre gare contro l’Inter degli altri anni. Dispiace, ma bisogna essere bravi a resettare e ripartire contro la Roma”.
Era questo il piano gara?
“L’Inter è una squadra che ti mette in difficoltà perché hanno tanti giocatori di gamba. Nel primo tempo siamo stati un po’ passivi: dovevamo gestire meglio la palla. Nel secondo tempo siamo migliorati, ma il goal subito è stato un rammarico perché è arrivato in un momento in cui la gara era equilibrata. Abbiamo messo dentro anche altri attaccanti per cercare di pareggiare. Errare è umano, devi accettare che vada così e poi si avanti cercando di crescere il prima possibile”.
Che risposte ha ottenuto nel secondo tempo?
“Purtroppo abbiamo commesso degli errori tra il goal subito e il pareggio mancato. Vero che anche loro potevano raddoppiare, ma la partita è anche fatta di episodi. Dobbiamo andare avanti, anche perché veniamo da buoni risultati”.
Cosa pensa di Musah?
“Mi piace molto come giocatore: capace di giocare sia a centrocampo che come esterno. Secondo me ha interpretato bene la gara”.
Cosa ha imparato l’Atalanta da questa sconfitta?
“Purtroppo è stata una gara con del rammarico. I dettagli fanno sempre la differenza in una gara. Oggi impariamo questa lezione in maniera costruttiva e analizzeremo poi nei dettagli come migliorare”.
Giusto che l’Atalanta debba tirare da fuori?
“Dovevamo migliorare sotto questo aspetto. Siamo stati un po’ sterili, e purtroppo non siamo riusciti a colpire nella maniera migliore. Tuttavia sono contento della mentalità della squadra che ha provato con grande orgoglio a pareggiarla. Peccato perché volevamo regalare una vittoria a Pasalic“.
Zappacosta come sta?
“Zappacosta aveva un fastidio a fine primo tempo al flessore. Abbiamo preferito cambiarlo per non rischiare”.
Quanto manca a Scalvini per recuperare a pieno la sua forma e Djimsiti poteva essere preservato?
“No, sono contento comunque di Djimsiti: purtroppo può capitare l’errore e in 300 partite Berat non ha sbagliato quasi mai. Scalvini era in ballottaggio, purtroppo oggi la partita non ha permesso di vederlo in campo, ma avrà la sua occasione”.
Serie A
Inter, Chivu: “Non mi interessa di quello che dice Conte”
Vittoria importante per l’Inter che batte l’Atalanta a Bergamo grazie ad un gol di Lautaro Martinez. Per i nerazzurri è la quarta vittoria di fila a Bergamo.
Con la vittoria di oggi a Bergamo, i nerazzurri lanciano un segnale alle avversarie: per lo Scudetto ci sono anche loro. Contro l’Atalanta, basta un gol di Lautaro Martinez (65′) a regalare la vittoria ed il primato in classifica ai nerazzurri.
Dopo la vittoria della Juventus ieri, e del Milan e del Napoli oggi, serviva una risposta da parte dell’Inter. Risposta che è arrivata insieme al sorpasso in classifica su Milan e Napoli. La settimana prossima i nerazzurri ospiteranno il Bologna in una sorta di rivincita per la semifinale di Supercoppa persa ai rigori.
Inter, le parole di Chivu a DAZN

ESULTANZA INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lautaro e Thuram esempi per Pio Esposito?
“Dentro c’è anche Bonny, non dobbiamo dimenticarlo. Sono dei ragazzi che si sono inseriti alla grande e hanno dato il loro apporto sia quando hanno iniziato che quando sono entrati, ci fa piacere avere quattro attaccanti dal valore straordinario”.
Cosa dice a chi pensa che il primato sia scontato?
“Nel calcio niente è scontato, per essere competitivi bisogna osare e dimostrarlo in campo. Per ora la classifica dice questo, ma non basta: siamo ancora a dicembre, il girone d’andata non è ancora finito e la strada è lunga. Sappiamo che c’è da lavorare, a volte combattere anche con le ingiustizie con chi pensa che sia tutto scontato ma sappiamo che è il campo a decidere. Reagiamo anche alle difficoltà, siamo pronti per lavorare ancora di più”.
Si riferisce anche alle parole di Conte?
“A me quello che dice Conte non interessa”.
La parola chiave del 2026?
“Deve ancora finire il 2025, vi risponderò alla prima partita del 2026. Ci aspetta un gennaio molto impegnativo”.
Serie A
Atalanta-Inter 0-1: la decide Lautaro Martinez
Finisce 0-1 il big match di Serie A, Atalanta-Inter, grazie a un gol di Lautaro Martinez. La squadra di Chivu è in testa alla classifica.
Si fa sempre più intensa la lotta Scudetto in Serie A questa stagione. Dopo la vittoria di oggi a Bergamo contro l’Atalanta, l’Inter si porta al primo posto in classifica. Superati in classifica il Napoli e il Milan.
L’Atalanta, invece, rimane inchiodata al decimo posto, a pari punti con Sassuolo e Udinese, e a -5 dal sesto posto. La Dea non perdeva in casa dal 9 novembre (Atalanta-Sassuolo 0-3).
Atalanta-Inter: il commento del match

Le due squadre non fanno particolari cambi nelle loro formazioni. Palladino si affida a Scamacca in attacco che gioca davanti a De Ketelaere e Pasalic (preferito a Maldini). A centrocampo, Zappacosta e Zalewski giocano da esterni, con De Roon ed Ederson in mezzo. Chivu si affida alla coppia d’attacco Thuram-Lautaro, e lascia Mkhitaryan in panchina. A centrocampo giocano Luis Henrique, Barella, Calhanoglu, Zielinski e Dimarco.
I ritmi sono alti già dai primi minuti con entrambi le squadre che vogliono sbloccare subito il risultato. La prima vera occasione della partita capita a Lautaro Martinez dopo 27 minuti. Il capitano dell’Inter anticipa Djimsiti, trovandosi a tu per tu con Carnesecchi, ma non riesce a trovare l’angolo.
Con il passare dei minuti sono gli ospiti a rendersi più pericolosi, e infatti trovano anche il gol del vantaggio. Il gol lo segna Thuram su assist di Lautaro Martinez: tuttavia, dopo un check al VAR, il gol viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo finisce senza reti e senza particolari emozioni, ma tra le due squadre l’Inter sembra quella più in partita.
Nel secondo tempo succede di tutto. Al minuto 55, Zalewski si trova a tu per tu con Sommer che gli para il tiro, la palla arriva a De Ketelaere che segna con un tiro preciso, ma il gol è annullato per fuorigioco di Zalewski. Passa un minuto e l’Inter si divora il gol del vantaggio. Luis Henrique è solo davanti a Carnesecchi che riesce a bloccargli il tiro, la palla torna al centrocampista brasiliano che serve Barella che deve solo appoggiare in rete, ma l’ex Cagliari calcia incredibilmente fuori.
Nel frattempo Chivu toglie Thuram e fa entrare Pio Esposito al suo posto: quest’ultimo sarà subito decisivo. Un minuto dopo essere entrato in campo, l’attaccante classe 2005 approfitta di un errore di Djimsiti in area di rigore, e fornisce l’assist per Lautaro Martinez che segna l’unico gol della partita (65′).
Dopo il gol subito, i padroni di casa faticano a rendersi pericolosi. La loro occasione da gol più grande capita a 3 minuti dal novantesimo con Samardzic che, servito da De Ketelaere, in area davanti a Sommer calcia fuori. La partita finisce dunque 0-1 per l’Inter che si porta al primo posto in classifica superando il Milan e il Napoli.
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