Serie A
Roma, il capitano Pellegrini abbandonato a sé stesso
Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini sta attraversando probabilmente uno dei momenti più duri della sua carriera. Occhio al rinnovo di contratto.
Nella carriera di un giocatore, così come nella vita di ogni persona, ci sono alti e bassi. Il capitano giallorosso è senza dubbio in un periodo piuttosto grigio, in cui non scorre buon sangue tra lui e il popolo romanista: è stato etichettato dai tifosi della Roma come primo responsabile dell’addio di Daniele De Rossi, che ancora non è stato ben digerito dalla maggior parte degli appassionati.
Ad alimentare questo suo periodo no, si aggiunge anche la sciocca espulsione ricavata in Nazionale che di fatto è costata i 3 punti all’Italia e l’ha pagata con una passerella di uscita tra i fischi del suo stadio. Dunque, prestazioni al di sotto delle aspettative e un clima di tensione nell’ambiente romanista, sono le principali cause di un brutto inizio di stagione da parte di Lorenzo Pellegrini, che deve al più presto invertire la rotta.
Roma, il rinnovo di Pellegrini
A questa situazione di sconforto si aggiunge anche il tema del rinnovo del contratto. Il capitano della Roma ha la scadenza fissata a giugno 2026, ma ancora nessuno ha bussato alla sua porta per proporgli un prolungamento. La situazione sembra essersi completamente ribaltata rispetto a 4 anni fa, quando nell’ottobre del 2021 Pellegrini firmò un contratto quinquennale sulla base di 6 milioni di euro netti a stagione e rappresentava il futuro della squadra.
Che la fascia da capitano in una piazza come Roma pesasse, lo sapeva benissimo anche lui, ma probabilmente non si aspettava così tanto. Infatti, non è la prima volta che finisce nell’occhio del ciclone alla minima difficoltà.
Questo potrebbe essere un periodo di svolta per la carriera di Pellegrini, dove deve capire se il suo amore per la città e per il popolo giallorosso va oltre ad alcune problematiche legate al campo. Altrimenti, non si esclude la possibilità che la società decida di venderlo in estate per evitare di perderlo a zero la stagione successiva.
Serie A
Empoli, tante squadre su Ismajli: urge rinnovo
Dopo l’ottimo avvio di stagione, l’Empoli pensa già al futuro, più nello specifico alla questione rinnovi: Ismajli priorità assoluta.
L’Empoli è senza dubbio una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. La squadra di D’Aversa, arrivata alla sosta al decimo posto in classifica, vanta la seconda miglior difesa del campionato, alle spalle della Juventus.
Uno dei protagonisti principali di questa solidità è Ardian Ismajli, difensore albanese che dal suo arrivo nel 2021 ha costantemente migliorato le sue prestazioni. Nell’ultimo anno e mezzo, il suo rendimento è cresciuto ulteriormente, attirando l’attenzione di numerosi club, sia italiani che stranieri.
Diversi club su Ismajli: Empoli al lavoro per il rinnovo
Già la scorsa estate si era parlato di un forte interesse per Ismajli da parte del Napoli e del Besiktas, ma ora anche la Juventus pare abbia chiesto informazioni, alla ricerca di un sostituto per l’infortunato Bremer.
Il contratto del difensore con l’Empoli scade a giugno 2025, il che permetterebbe quindi ai club interessati di ingaggiarlo a parametro zero tra pochi mesi.
I toscani, consapevoli dell’importanza del giocatore, stanno lavorando per blindarlo con un rinnovo, ma al momento le trattative sono ancora in fase di stallo. Tuttavia, la permanenza di Ismajli è una priorità assoluta per il club azzurro.
Serie A
Meret, rientro lontano. E sul rinnovo c’è l’ombra di Caprile…
Per Alex Meret il rientro in campo si allontana e con lui il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2025. Nel frattempo Caprile brilla.
Per Luca Marchegiani, Alex Meret è “tecnicamente il portiere italiano più forte“. Il Napoli, invece, non ha mai avuto piena fiducia in lui. Quella in corso è la prima stagione dove, grazie al placet di Antonio Conte, il friulano è il padrone della porta azzurra: senza sé e senza ma. Dopo un buon avvio, però, arriva l’infortunio.
Meret, slitta il rientro: pronti nuovi esami
Gli esami ai quali il portiere italiano si è sottoposto in questi giorni non hanno dato esiti incoraggianti. Meret si era procurato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra lo scorso 21 Settembre nel match dell’Allianz contro la Juventus. Inizialmente la sensazione era che si trattasse di un problema di poco conto, ma la risonanza ha evidenziato la necessità di nuovi e ulteriori esami.
Improbabile quindi un impiego del 27enne di Udine al rientro della sosta, quando la squadra partenopea sarà attesa al Castellani di Empoli. Più probabile un rientro in campo nella partita successiva, ovvero quella contro il Lecce al Maradona, ma anche qui c’è da andarci cauti. Una situazione che non può minare la ritrovata fiducia della dirigenza azzurra nei suoi confronti, ma che sicuramente pone degli interrogativi su un eventuale rinnovo.
Infatti, il contratto che lega Meret al Napoli scadrà nel 2025. I discorsi per il rinnovo attualmente sono fermi, ma non è escluso possano riprendere a breve: anche alla luce della volontà comune delle parti in causa di proseguire assieme. Tuttavia, non bisogna neppure sottovalutare l’investimento fatto due anni fa dal Napoli per prelevare Elia Caprile. Portiere di grande talento, pagato circa 10 milioni di euro dal Bari.
Elemento di grande prospettiva, su cui a Castel Volturno si punta parecchio. Se l’infortunio di Meret dovesse rivelarsi più grave del previsto e Caprile dovesse ben figurare in sua assenza, allora non è escluso che alle pendici del Vesuvio due conti possano farli. Caprile sin qui ha giocato tre partite da titolare (Palermo in Coppa Italia, poi Monza e Como in Serie A) e prima c’era stato il secondo tempo dello Stadium: con una sola rete al passivo.
Serie A
Inter, i conti in ordine non sono più un’utopia: Oaktree “vede” l’utile di bilancio
Inter, il primo bilancio dell’era Oaktree si chiuderà con una perdita di 36 milioni di euro. Nel lungo periodo, però, si andrà verso un ulteriore step.
Cambia il manico, non il fine. L’Inter della nuova era Oaktree non si discosta molto, almeno negli obiettivi, da quella targata Zhang.
La mission, infatti, e’ e resterà quella della sostenibilità, da perseguire attraverso il taglio dei costi e l’incremento dei ricavi.
Sul campo, ovviamente, la competitività dovrà rimanere intatta, come riferisce La Gazzetta dello Sport odierna. Scudetto, dunque, ma anche Champions League.
Una strada virtuosa che passa, inevitabilmente, dalle vittorie, fattore determinate per migliorare i conti.
In due stagioni, parlando di numeri, le perdite si sono via via assottigliate, fino a toccare i -36 con cui si chiuderà il bilancio 2023-2024.
La strada maestra e’ tracciata, con all’orizzonte il ritorno all’utile, obiettivo toccato, lo scorso anno, dal Milan di Gerry Cardinale dopo gli anni di sacrifici imposti dal fondo Elliott.
Non va dimenticato, inoltre, il ruolo fondamentale che hanno giocato, e giocano tuttora, gli sponsor, che infarciscono la maglietta nerazzurra e la voce introiti.
La crescita dell’Inter a livello globale e’ visibile a occhio nudo, ma la proprietà statunitense punta a gonfiare ancora di più il valore del brand nel mondo.
-
Notizie3 giorni fa
Milan, Sarri aspetta: altra spaccatura nella dirigenza | Furlani caldeggia un altro nome
-
Notizie4 giorni fa
Milan, la decisione della proprietà: Theo Hernandez non l’ha passata liscia
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, si apre a un Kalulu bis? Contatti con la Juventus per Tomori | Tutti i dettagli
-
Notizie2 giorni fa
Milan, regna il caos più totale: dirigenza ai ferri corti | E Cardinale sta perdendo la pazienza
-
Serie A4 giorni fa
Serie A, le decisioni del Giudice Sportivo: che stangata per Theo!
-
Notizie4 giorni fa
Fonseca, giornata cruciale: alcuni atteggiamenti discutibili | E Sarri aspetta
-
Serie A5 giorni fa
Esclusiva Calcio Style, il Milan blocca Sarri: decisione entro mercoledì
-
Serie A5 giorni fa
Juventus, l’arbitro Marinelli verso la sospensione | Tre errori nell’ultima di Serie A