Serie A
Roma, il dottor Ripanti su Dybala: “La prognosi di un mese mi sembra molto ottimistica”

Le condizioni di Paulo Dybala preoccupano la Roma e i suoi tifosi. Il recupero in un mese però sembra un’opzione molto ottimistica.
Paulo Dybala torna a far preoccupare la Roma di Claudio Ranieri. Il talento argentino, subentrato nel match contro il Cagliari, ha dovuto abbandonare il campo da gioco dopo solamente 10 minuti di gioco a causa di un problema muscolare.
Nella giornata di ieri sono arrivati gli esiti degli esami strumentali sostenuti dalla Joya hanno evidenziato una lesione del tendine semitendinoso della coscia sinistra. Un brutto infortunio per Dybala che dovrebbe rimanere ai box per circa un mese, puntando il derby contro la Lazio del 13 aprile.

L’URLO DI DOLORE DI PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo però il dottor Simone Ripanti, ortopedico dell’ospedale San Giovanni di Roma, intervistato dal Corriere dello Sport, la situazione potrebbe essere meno rosea. Queste le sue parole:
“Sicuramente non dobbiamo aspettarci una guarigione rapida. La lesione tendinea, a parità di grado, è più grave di quella muscolare, perché i tessuti si rigenerano più lentamente.”
Si dovrà operare Dybala?
“Questo non lo so. Immagino che lui chiederà altri pareri medici prima di decidere la strada più opportuna. Vorrà approfondire. Ma in ogni caso, anche se verrà scelta la terapia conservativa, la prognosi di un mese che leggo qua e là mi pare molto ottimistica. Ci vuole pazienza”.
Dybala ha 31 anni. L’età incide sulle tempistiche?
“No. Non c’è differenza nei tessuti tra un atleta di 20 anni e uno di 31. Il problema semmai è lo storico di infortuni. Dybala ne ha avuti parecchi, e questo può rallentare ulteriormente il rientro. Ma poi è chiaro che la prognosi varia caso per caso: non è possibile essere precisi”.
In che cosa consiste la terapia conservativa?
“Intanto la cosa più semplice: il riposo. Poi sessioni di fisioterapia utilizzando macchinari come tecar o ultrasuoni che accelerino la rigenerazione del tendine. Immagino che a un certo punto verrà utilizzata anche la tecnica dei fattori di crescita, che consiste nell’iniezione del proprio sangue centrifugato. Anche quello serve a ridurre i tempi di recupero”.
Serie A
Roma, Ranieri: “Due mesi e smetto. Senza Dybala dobbiamo fare tutti qualcosa in più”

Il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, dopo aver ricevuto il premio Maestrelli, ha parlato del prossimo decisivo periodo per la banda giallorossa.
Claudio Ranieri, allenatore della Roma, questa mattina è stato protagonista alla 40esima edizione del Trofeo Maestrelli dove è stato premiato come migliore tecnico. Dopo aver ricevuto il premio, l’ex Leicester ai è soffermato con i giornalisti presenti per scambiare un paio di battute sul finale di stagione della Roma.
Ranieri si è soffermato sul suo futuro in panchina e sulle 9 partite rimaste in calendario per poter conquistare un piazzamento Champions.

LA GIOIA DI CLAUDIO RANIERI CHE AVANZA IN EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Ranieri
Che ricordo ha di Maestrelli?
“Maestrelli era una persona estremamente giusta, è la terza volta che vinco questo premio e mi fa molto piacere perché era un allenatore che ha saputo amalgamare i suoi campioni. La Lazio ha vinto grazie ai campioni che aveva ma soprattutto all’uomo che riusciva a compattarli”.
Ho parlato con sua moglie e le ho detto ‘Lasciamo perdere la pensione…
“No, no. La pensione è cosa giusta”.
La qualificazione in Champions League è possibile? Se l’aspettava o è rimasto stupito?
“Stupito non posso esserlo perché sono sempre positivo nel lavoro e nel gruppo dei giocatori che ho a disposizione. Ho trovato un gruppo forte ma che aveva perso autostima. Ho cercato di compattarlo e di dare a loro ciò che meritavano di avere. Si sono ritrovati e compattati, hanno fatto tanto e adesso viene il bello e il difficile. Dobbiamo continuare con la leggerezza che ci ha contraddistinto e la voglia che ha fatto innamorare i nostri tifosi”.
Un altro premio da aggiungere alla sua collezione?
“Sì, è la terza volta che vengo premiato al Premio Maestrelli. Mi fa molto piacere, è un personaggio unico nella storia del calcio italiano, un signore vero. Fa sempre piacere ricevere un riconoscimento così importante. E poi, se la squadra sta andando bene, è ancora meglio. Adesso arriva il difficile, perché il campionato è apertissimo: tutti sono in lotta per la vittoria finale, per chi deve andare in Europa, in Champions League, e chi si deve salvare”.
Lei è arrivato in un momento davvero difficile per la Roma, eppure oggi i numeri raccontano una storia diversa. La Roma nell’anno solare è la squadra che ha fatto più punti in Europa.
“Quando sono arrivato, ho pensato solo a cercare di fare bene, riportando autostima e positività a tutti i ragazzi. Perché i ragazzi erano validi, ma non riuscivano a ritrovarsi; i risultati erano negativi. Il sacrificio da parte di tutti è stato grande, e i risultati ora sono sotto gli occhi di tutti. Però, è come se non avessimo ancora fatto tutto, perché il bello arriva ora, ed è il momento più difficile”.
La perdita di Dybala quanto può incidere?
“Speriamo che la squadra si compatti ancora di più. Senza un campione del genere, dobbiamo fare tutti qualcosa in più per la squadra”.
Mister, quanto le ha fatto piacere vedere che, dopo il suo gol, i compagni sono corsi tutti ad abbracciare e sostenere Dovbyk?
“Mi ha fatto piacere, sì. I suoi compagni di squadra hanno fatto un bel gesto. Lui è un ragazzo molto timido e ha bisogno di comprensione e affetto da parte di tutti noi”.
Mister, l’Inter resta la favorita per lo scudetto, anche dopo la vittoria a Bergamo contro l’Atalanta?
“L’Inter era la favorita all’inizio, ma ora ci sono ventisette punti per tutti. Che vinca il migliore”.
A fine anno basta?
“Due mesi e smetto, confermo”.
Ancelotti?
“Carlo sta bene a Madrid”.
I giocatori piangeranno senza di me?
“No, saranno contenti”.
Serie A
Lazio, Fabiani: “Baroni non è in discussione, ma a Giugno..”

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, rassicura sulla posizione di Baroni: “Non è in discussione, ma valutazioni a giugno”.

ANGELO MARIANO FABIANI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, le dichiarazioni di Fabiani
Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha recentemente rilasciato un’intervista al Messaggero, affrontando il tema della posizione dell’allenatore Marco Baroni. Fabiani ha dichiarato che attualmente Baroni non è in discussione, utilizzando una metafora automobilistica per spiegare il suo approccio: “Io sono come il progettista di una macchina. Aspetto la fine della corsa per vedere se c’è un pezzo che non va”.
Prospettive future e calciomercato
Fabiani ha chiarito che le valutazioni sul lavoro svolto verranno fatte a giugno, lasciando intendere che eventuali decisioni sul futuro tecnico della squadra saranno prese solo a stagione conclusa. Le parole del direttore sportivo sembrano voler rassicurare l’ambiente biancoceleste, evitando speculazioni sul calciomercato durante il campionato.
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Fonte: l’account X di Schira
Ds #Lazio (Angelo #Fabiani) al Messaggero: “#Baroni in discussione? No, oggi non lo è, ma io sono come il progettista di una macchina. Aspetto la fine della corsa per vedere se c’è un pezzo che non va. Le somme del lavoro verranno tirate a giugno…”. #calciomercato pic.twitter.com/yNpwBDL0AM
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 19, 2025
Serie A
Napoli, Manna: “Non siamo ancora costruiti per vincere ma ci proveremo. Conte fondamentale”

Il direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna, nel corso della premiazione del premio Maestrelli, ha parlato del momento della squadra in un’intervista.
A nove giornate dal termine del campionato, il Napoli è ancora in lotta per lo Scudetto nonostante dei risultati non esattamente esaltanti nell’ultimo periodo. Il principale artefice di questa cavalcata è sicuramente il tecnico Antonio Conte, vero e proprio fuoriclasse dei partenopei. Ovviamente sta pagando anche il lavoro svolto tra giugno e gennaio dal direttore sportivo Giovanni Manna, che ieri è stato anche tra le figure premiate al premio Maestrelli a Montecatini Terme.
Napoli, le parole di Manna
Approfittando dell’occasione, il ds azzurro, in un’intervista, ha parlato anche del momento e delle ambizioni della squadra. Di seguito un estratto delle parole del dirigente riportate da Sky Sport:
“L’obiettivo iniziale era arrivare fra le prime 4 e all’inizio della stagione era già un obiettivo importante. Ora siamo in lotta per lo scudetto dopo essere stati in testa alla classifica per gran parte del campionato. Non siamo ancora una squadra costruita per vincere, ma i ragazzi ogni giorno hanno dimostrato di avere dei valori importanti e li stanno mettendo in campo. Quest’anno siamo ripartiti dopo un campionato difficile e ogni anno cercheremo di migliorare il nostro organico.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Conte è un elemento fondamentale di questo progetto. È un allenatore determinante nel lavoro quotidiano, la sua storia parla per lui. La gente di Napoli è tornata a emozionarsi dopo un’annata complicata, e questa è la maggiore soddisfazione che ho avuto modo di vivere.
Per quanto riguarda il mio lavoro, l’arrivo di un calciatore mi ha lasciato qualcosa in più, e parlo dell’acquisto di Buongiorno che è quello che mi ha reso maggiormente orgoglioso. La sua volontà è stata determinante”.
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