Serie A
Roma, il futuro di Dybala legato a Mou
Roma, il futuro di Paulo Dybala legato alla permanenza di Mourinho in giallorosso: al termine della stagione previsto incontro tra Società ed Antun.
16 gol e 7 assist in 31 presenze con la maglia della Roma: i numeri di Paulo Dybala in questa stagione non sono solo lo specchio del valore assoluto della Joya, ma il cardine delle manovre tecnico-tattiche di Josè Mourinho. E un eventuale addio del tecnico portoghese potrebbe convincere anche il numero 21 a lasciare la Capitale.
Roma, Dybala-Mourinho via in coppia?
Che il Progetto-Roma sia inevitabilmente fondato sul carisma e l’esperienza di Josè Mourinho non serve spiegarlo.
Per lo Special One non parlano “solo” i trofei vinti e la trafila di campioni allenati nel corso della sua carriera, ma la stima incondizionata e il sostegno che la tifoseria giallorossa rivolge nei suoi confronti ogni qualvolta venga messo in discussione il lavoro fatto fino ad oggi alla Roma.
E se i tifosi si chiudono quasi a riccio intorno a lui, i calciatori non sono da meno: ognuno di loro ha un rapporto speciale con il portoghese ed il suo staff, a prescindere da minutaggio concesso e considerazioni di natura tecnica e tattica.
Tra chi è arrivato per sua precisa volontà(Rui Patricio, Matic), chi da lui è stato lanciato(Zalewski), chi è stato sempre o quasi coccolato ed elogiato(Pellegrini), il gruppo deve molto a Mourinho ed è legato indubbiamente al suo futuro.
Poi c’è Paulo Dybala: arrivato la scorsa estate a furor di popolo, l’argentino si è ambientato velocemente a Roma, dove ha trovato terreno fertile per le sue giocate e la sua classe. Tutto ciò in una piazza che non vedeva un rifinitore con quello spunto, quella fantasia e quella tecnica dal ritiro al calcio giocato di Francesco Totti.
Ed il suo futuro, oggi, è più che legato alla permanenza di Mourinho. Perchè se è vero che Dybala si trova molto bene nella Capitale, è vero anche che ciò è dovuto in parte alla presenza di un allenatore di quel calibro e che oggi la Roma non ha aperto discorsi con nessuno che possa rappresentare un’alternativa valida allo Special One.
Di sicuro c’è che Jorge Antun, agente del giocatore, oggi è in Argentina e non ha ancora incontrato i Friedkin per parlare del rinnovo di contratto che oggi lega il suo assistito ai giallorossi fino al 2025.
Incontro che, comunque, ci sarà tra le due parti: non ci sono, oggi, segnali particolarmente preoccupanti, ma è ovvio che la volontà della Società è quella di blindare l’argentino, che ha una particolare clausola rescissoria valida sia per l’Italia che per l’estero e non ha ancora chiarito le sue posizioni alla dirigenza.
Serie A
Roma, Pisilli: “A Napoli atteggiamento giusto. Il rinnovo..”
Il calciatore della Roma Niccolò Pisilli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW dopo aver ricevuto il premio Beppe Viola.
Il centrocampista classe 2004 della Roma Niccolò Pisilli ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW dopo aver ricevuto il premio Beppe Viola, relative ad alcune tematiche legate al club giallorosso e non solo.
Roma, le parole di Pisilli
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore della Roma ai microfoni di TMW, in occasione del premio Beppe Viola.
“E’ un grandissimo onore ricevere un premio così prestigioso, con una grande storia”.
Ieri ha giocato più a sinistra rispetto al solito. Cosa le sta chiedendo Ranieri?
“Il mister l’ha preparata così, per me è fondamentale poter giocare e sono felice. La partita non è andata nel migliore dei modi ma io ringrazio il mister per avermi fatto giocare”.
La classifica inizia a fare paura?
“Il campionato è lungo, possiamo ancora giocarcela per le posizioni europee, mancano ancora 4 partite e poi tutto il girone di ritorno”.
Le coppe potrebbero dare un senso alla stagione, viste le difficoltà in campionato?
“Siamo su tre competizioni, siamo focalizzati su tutte senza tralasciarne nessuna”.
Cosa è cambiato in questi giorni?
“Ieri l’atteggiamento è stato quello giusto, c’era tanta voglia di non prendere gol e restare compatti. Ci siamo comportati da squadra, purtroppo abbiamo concesso la rete ma l’atteggiamento è stato giusto”.
Con la società avete già parlato del rinnovo?
“E’ una questione di cui non mi preoccupo minimamente, c’è il mio agente che ci pensa e nessun problema con la società. C’è tempo e io sono concentrato solo sul campo”.
Serie A
Juventus, ecco quando e dove si opera Cabal
Juventus, il Il difensore colombiano della Juventus pronto a essere operato a Lione al crociato anteriore sinistro
Juan Cabal, terzino colombiano della Juventus, è l’ultima vittima di un infortunio grave che mette fine alla sua stagione. Durante un allenamento con la Nazionale colombiana, il difensore aveva riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, un evento che ha già visto protagonista Gleison Bremer lo scorso 2 ottobre.
Juventus, quando si opera Cabal?
La versione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che Cabal, come il compagno di squadra brasiliano, volerà oggi a Lione, dove domani sarà sottoposto a un intervento chirurgico presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz. L’operazione sarà eseguita dal chirurgo Bertrand Sonnery-Cottet, uno dei massimi esperti del settore, già scelto dalla Juventus per Bremer e in passato da grandi stelle come Zlatan Ibrahimovic.
L’intervento segnerà l’inizio di un lungo percorso di recupero per il colombiano, che si prevede resterà lontano dai campi fino alla prossima stagione. Un colpo duro per la Juventus, già alle prese con problemi di organico e ora costretta a rivedere le sue strategie difensive.
La società bianconera, che aveva puntato su Cabal come opzione giovane e di prospettiva, si trova ora in piena emergenza nel reparto arretrato. I tifosi e lo staff tecnico sperano in un recupero completo per entrambi i giocatori, ma per questa stagione il contributo di Cabal, così come probabilmente anche quello di Bremer, sarà purtroppo solo un ricordo.
Serie A
Como, Fabregas: “5 anni fa non c’era niente. Su Dossena…”
L’allenatore del Como Cesc Fabregas ricorda qual era la situazione del club 5 anni fa e analizza la gara con la Fiorentina, dagli episodi al rosso di Dossena.
La Fiorentina non si ferma più e vince la settima partita consecutiva in campionato. Il 2-0 rifilato al Como con le reti di Adli e Kean mantiene i viola nel gruppone di squadre a 28 punti, con una lunghezza di distacco dalla capolista Napoli. La squadra di Fabregas invece resta a quota 10, a +1 su Monza e Lecce e +2 sul Venezia, in attesa della sfida tra di stasera alle 20:45 tra i salentini e i veneti.
Como-Fiorentina 0-2, le parole di Fabregas nel postpartita
Al termine della partita persa contro la Fiorentina, il tecnico del Como Cesc Fabregas è stato intervistato ai micofoni di DAZN: “Alcuni pensavano che potessimo lottare per la Champions, è un problema loro. Siamo il Como, cinque anni fa qua non c’era niente e ora siamo in Serie A“.
Sulla partita: “Ultimamente manca qualità o altro. Abbiamo una grande chance per pareggiare e de Gea fa una parata pazzesca. Noi invece alla prima occasione siamo puniti. Nel primo tempo siamo andati male difensivamente, nel secondo molto meglio: abbiamo dominato e li abbiamo messi in difficoltà“.
“Ricordo tre o quattro occasioni, in cui come minimo si deve calciare in porta. Ci alleniamo molto per migliorare la qualità offensiva e dobbiamo continuare su questa strada“. Sull’espulsione di Dossena: “Quando mancano già diversi giocatori queste cose non si fanno. Mi ha fatto incavolare“. Emergenza in difesa quindi in vista della prossima gara contro il Monza.
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