Serie A
Roma: il mercato di Tiago Pinto tra Top e Flop

Arrivati a questo punto della stagione, quando rimangono da giocare solo dieci partite di campionato, si può iniziare a fare un bilancio riguardo i Top ed i Flop della Roma, tra gli acquisti fatti nelle due sessioni di calciomercato dal General Manager Tiago Pinto.
Nel dettaglio
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Tra i giocatori Top, sicuramente, bisogna menzionare Tammy Abraham protagonista delle vittorie su Spezia e Atalanta.
La Roma è riuscita a mantenere la porta inviolata in queste due partite grazie alla ritrovata solidità difensiva e alla buonissima stagione fatta dal portiere Rui Patricio.
Rui insieme a Tammy e a Sergio Oliveira, autore già di due reti da quando è stato impiegato dallo Special One, sono i giocatori che possono essere considerati Top, perché con tanti alti e pochi bassi hanno dimostrato di essere protagonisti della stagione che sta vivendo la Roma.
Un altro calciatore che si sta mettendo in mostra in questa parte finale di stagione è Zalewski, polacco con cittadinanza italiana che in campionato ha collezionato sei presenze non segnando alcun gol.
Rui Patricio è stato il portiere voluto fortemente da Mourinho per difendere i pali della porta giallorossa.
Nei primi otto mesi della sua stagione ha quasi sempre fornito prestazioni molto buone grazie alle numerose parate importanti effettuate, quindi possiamo dire che per il momento è stato un buon investimento.
Tammy Abraham, doveva sostituire un campione come Edin Dzeko che aveva fatto la storia della Roma nei suoi sei anni nella capitale, segnando ottacinque gol in centonovantanove presenze in serie A.
L’inglese, fin dalla prima partita, ha subito dimostrato la grande voglia di aiutare la squadra e di segnare il più possibile.
Inizialmente il feeling con la rete è stato difficile anche a causa dei numerosi pali presi ma fino ad adesso in stagione ha realizzato già venti reti, di cui tredici in campionato ad una sola lunghezza da giocatori come Montella e Batistuta autori di ventuno marcature nel loro primo anno in giallorosso.
Tra i Flop invece dobbiamo menzionare Vina, Maitland-Niles, Shomurodov ed anche il giovane Felix Afena Gyan.
Vina doveva essere il terzino in grado di sostituire l’infortunato Spinazzola.
L’uruguaiano nonostante la grande grinta ed il notevole impegno, ha dimostrato i suoi limiti tecnici sia in fase difensiva che in quella offensiva. Adesso è stato sostituito nelle gerarchie anche da Zalewski.
Maitland-Niles che ha dimostrato un ottima corsa ma tecnicamente ha fatto vedere di avere dei limiti.
Era stato presentato come innesto importante ma per adesso non lo ha dimostrato.
Lo stesso discorso riguarda Shomurodov, scelto come prima alternativa di Abraham, che con il passare del tempo ha visto ridursi sensibilmente il proprio minutaggio a discapito del giovane Felix. L’uzbeko sta diventando sempre più un oggetto misterioso.
Scenario analogo per quanto concerne Gyan, che dopo un ottimo inizio, nelle ultime partite è stato molto discontinuo, e non sta rispettando le attese.
Alla fine del campionato potremo capire quali saranno stati i Top ed i Flop della Roma
Serie A
Milan, Parla il Ceo Furlani: “Non abbiamo giocato bene, loro sì”

Milan, Furlani dopo la sconfitta col Bologna in Coppa Italia ai microfoni : “In questo momento grossa delusione per questa partita”
Giorgio Furlani, CEO del Milan, interrogato nel post gara da Telelombardia riguardo alla stagione del Milan in relazione agli obiettivi dirigenziali — giudicati da lui stesso “lontani” — ha dichiarato:
“Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontani dai traguardi che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora due partite, cerchiamo di chiudere al meglio, anche se siamo distanti dagli obiettivi fissati a inizio anno.
Terza cosa: condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi”.
Prosegue il CEO rispondendo alla domanda su un possibile momento per decisioni forti:
“In questo momento c’è grossa delusione per questa partita, per un trofeo che potevamo vincere. Non mi sento ora di rispondere. Ci sono ancora 12 giorni e due partite: prenderemo decisioni, e poi vedremo”
L’amarezza che pervade il mondo Milan colpisce ovviamente anche i giocatori, e nello specifico Christian Pulisic, molto deluso al termine della prestazione all’Olimpico contro il Bologna. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Telelombardia:
“Non abbiamo giocato bene, loro sì: hanno fatto un buon pressing e ci hanno messo tanto in difficoltà. Siamo tutti delusi. Ora l’importante è finire bene la stagione: abbiamo due partite e dobbiamo vincere. Voglio ringraziare i tifosi, sempre. Cerchiamo di finire bene questa stagione, e anche la prossima”.

ESULTANZA LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Conceição, Kolo Muani e Veiga: chi rimarrà in bianconero?

Juventus – Calciomercato: chi parte e chi verrà riscattato. La situazione legata ai prestiti di Conceição, Kolo Muani e Veiga: chi rimarrà in bianconero?
In Inghilterra si sente spesso ripetere il motto “Never fall in love with a loan player”, ovvero “non innamorarsi mai dei giocatori in prestito”. Un concetto che, da agosto a gennaio, sembra aver guidato in parte le operazioni del direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli. Infatti, nomi del calibro di Conceição, Kolo Muani e Renato Veiga sono arrivati a Torino attraverso formule di prestito, con o senza diritto di riscatto. Ora, la domanda che riecheggia nelle menti dei tifosi juventini è semplice ma cruciale: chi di questi farà parte della squadra anche nella prossima stagione?
Va detto che il celebre motto inglese è stato spesso associato a contesti ben diversi da quello attuale della Juventus, coinvolgendo club di altro calibro e dinamiche di mercato differenti. Tuttavia, per una volta, anche i bianconeri si trovano a dover fare i conti con questo tipo di situazione al termine della stagione in corso.
Il primo caso da analizzare è quello di Francisco Conceição, che — seguendo l’ordine cronologico — è stato il primo giocatore arrivato a Torino con la formula del prestito sotto la gestione di Cristiano Giuntoli, proprio ai nastri di partenza della stagione 2024/2025.
Classe 2002 e figlio dell’attuale allenatore del Milan, Conceição è approdato alla Juventus con un’opzione di riscatto fissata a 30 milioni di euro. Dopo essere stato uno dei punti di riferimento della squadra bianconera nella prima parte di stagione, le sue quotazioni all’interno dei piani tecnici sono progressivamente calate a partire dal nuovo anno.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il giocatore non sarebbe affatto soddisfatto del minutaggio a lui riservato nella seconda metà della stagione, tanto da valutare seriamente l’ipotesi di un ritorno al Porto a fine campionato.
Dal canto suo, anche la Juventus sembra meno convinta rispetto a qualche mese fa sull’eventualità di riscattare il giocatore. Una situazione che ha inevitabilmente raffreddato anche i colloqui con il club portoghese: se inizialmente sembrava possibile trovare un’intesa, oggi le due parti appaiono sempre più distanti.
Va però sottolineato come, sia con Thiago Motta prima che con Igor Tudor poi, solo pochi giocatori della Juventus siano riusciti a trovare una reale continuità. I continui cambi di formazione da una settimana all’altra — anche in assenza di impegni ravvicinati — hanno infatti reso difficile stabilire gerarchie solide e ruoli chiari per molti interpreti, Conceição compreso.
Juventus, stessa storia anche per Kolo Muani e Veiga
Vale un discorso molto simile anche per Kolo Muani e Renato Veiga, due giocatori arrivati a Torino durante il mercato di gennaio che, nonostante facciano parte stabilmente dell’undici titolare, difficilmente faranno parte del roster bianconero nella prossima stagione.
Se nel caso di Conceição il nodo principale sembrava essere la volontà del giocatore, desideroso di lasciare Torino, mettendo in secondo piano le valutazioni economiche, in questi due casi è invece la cifra richiesta per un eventuale riscatto a rappresentare l’ostacolo più grande.
Sia Kolo Muani che Renato Veiga sono infatti di proprietà di club con una forte solidità economica, rispettivamente il Paris Saint-Germain e il Chelsea, e non sembrano intenzionati a concedere sconti né a rivedere le condizioni pattuite in fase di prestito.
Per quanto riguarda il numero 20 bianconero, arrivato a Torino con la formula del prestito secco, la Juventus vorrebbe prolungare la sua permanenza per un’altra stagione, inserendo un’opzione di riscatto che scatterebbe nel 2026, per una cifra compresa tra i 40 e i 45 milioni di euro.
Discorso diverso per Renato Veiga: nel suo caso, il riscatto andrebbe esercitato già nell’estate 2025, ma il Chelsea non sembra intenzionato a fare alcun tipo di sconto, e chiede non meno di 50 milioni di euro. Una cifra importante, soprattutto se si considera che il club londinese lo aveva acquistato per appena 14 milioni dal Basilea a luglio 2024.

IGOR TUDOR PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna, Ndoye nel mirino dell’Inter

Dan Ndoye, ultimo nome del momento. Dopo aver sigillato un gol clamoroso durante la gara Milan-Bologna e aver vinto la Coppa Italia, ora è nel mirino dell’Inter.
Dopo uno stop temporaneo, Ndoye mancava da tre partite. La presenza durante la gara Milan-Bologna, chiusa 0-1 grazie alla sua rete, ha portato i rossoblù alla vittoria della Coppa Italia. Considerato il recente risultato, ora è nel mirino dell‘Inter.

Dan Assane Ndoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, Ndoye: la valutazione dell’Inter
Le settimane di assenza dal campo, per il Bologna sono state cruciali a livello di risultati. Infatti, senza Ndoye, il Bologna ha rimediato due pareggi e una sconfitta nelle ultime giornate di campionato penalizzando l’accesso in Champions League. Col l’ultimo gol decisivo, il prossimo passo è l’accesso in Europa League. Sul versante mercato, l’attaccante svizzero ha catturato l’attenzione di molteplici società: l’Inter è pronto a chiudere per Luis Henrique dal Marsiglia e dovrebbe riscattare Zalewski dalla Roma; ma nel mirino resta Ndoye, al momento il più desiderato in assoluto.
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