Serie A
Roma – Inter 2-4, quattro schiaffi e rimonta sotto il Colosseo | Le pagelle nerazzurre
Roma-Inter 2-4, prova di forza della capolista, che si aggiudica anche la sfida in casa giallorossa. Le pagelle nerazzurre.
Sommer 7,5: pronti via ed e’ subito chiamato a un miracolo per sventare El Shaarawy. Sui due gol giallorossi non ha colpe, ma ha il pieno dei meriti sullo stop a Lukaku in area di rigore. La vittorie dell’Olimpico ha anche le sue mani.
Pavard 5,5: difensivamente fa le cose giuste fino al gol di Mancini, sul quale ha responsabilità evidenti. Non influisce sul risultato, ma non e’ da lui.
Acerbi 7: si ferma in anticipo ed esce, ma fino a quel momento concede qualcosa di molto vicino allo zero a Lukaku (dal 18’st De Vrij 7: ultimo terzo di gara di gran spessore).
Bastoni 6,5: commette un paio di errori, uno dei quali lascia campo libero a Lukaku, murato da Sommer in maniera esemplare. In contropiede e’ suo il gol-lucchetto della partita.
Darmian 6: e’ co-responsabile del gol del 2-1 giallorosso, ma ha anche il merito di servire a Thuram il momentaneo 2-2 (dal 30’st Dumfries 6: aiuta nell’amministrazione del vantaggio).
Barella 6: forse molto macchinoso per i suoi livelli, la corsa non e’ fluida, ma riesce a sbrogliare innumerevoli matasse.
Calhanoglu 6: la regia c’è, ma non e’ al top come nelle partite più gagliarde, tipo quella che ha portato i tre punti di platino contro la Juventus. Il Calhanoglu di quest’anno, tuttavia, basta e avanza anche in questa versione.
Mkhitaryan 7: nel traffico del centrocampo giallorosso lui rischia mai incidenti. Lucido e saggio.
Dimarco 6: un po’ sotto i suoi livelli, ma comunque si prende le solite licenze sulla fascia (dal 30’st Carlos Augusto 6: ultimo quarto d’ora di controllo).
Thuram 7: l’ha rifatto un’altra volta, dopo Gatti, anche Angelino svirgola un pallone nella propria porta. Il gol del 2-2 sentenzia ancora una volta una prestazione da numero uno (dal 42′ st Sanchez sv).
Lautaro 5: non gli capitano mai i palloni giusti, e pochi suoi movimenti sono funzionali. Una serata sottotono (dal 30’st Arnautovic 6,5: un quarto d’ora sfruttato al servizio della squadra e di Bastoni, al quale serve il passaggio vincente per il 4-2).
Simone Inzaghi (in panchina Farris) 7,5: la squadra si fa rimontare dopo essere andata in vantaggio, ma reagisce da grande squadra e ne fa tre in un tempo. La tranquillità con la quale torna avanti dopo aver rischiato il ko parla da sola.
Serie A
Venezia, Pohjanpalo si congeda? Di Francesco gli chiede un ultimo regalo
Venezia, il derby veneto di questa sera potrebbe essere l’ultima partita, in maglia lagunare, per Joel Pohjanpalo. A lui il tecnico Di Francesco chiede i gol di un successo vitale.
Il mercato farà capolino al Penzo questa sera, con le sirene di Palermo che suoneranno forti nelle orecchie di Joel Pohjanpalo.
L’attaccante finlandese, infatti, è obiettivo molto concreto per i rosanero, che in lui vogliono riporre le speranze di serie A. I siciliani, alle prese con l’equivoco Brunori, hanno scelto il numero 20 come prossima ariete.
I discorsi sono avviatissimi e a Venezia si respira aria di contestazione per una scelta che azzopperebbe l’attacco arancioneroverde nella corsa alla salvezza.
Eusebio Di Francesco, in barba alla consuetudine, dovrebbe puntare su Pohjanpalo dall’inizio, vista la concomitanza con un derby di importanza capitale.
Uno scontro regionale che i lagunari devono vincere, chiedendo al vichingo un (ultimo) regalo da tre punti.
Serie A
Torino, Vanoli attende Cairo al varco: arriverà il vice Zapata?
Torino, il club granata ha bisogno di un centravanti in stile Zapata, ma fino adesso il tecnico Vanoli non è stato accontentato. L’ex Venezia spera nel colpo di coda della dirigenza.
La doppietta messa a segno contro il Cagliari è stato un chiaro messaggio di Che Adams a Paolo Vanoli: l’ex Southampton vede la porta e i suoi gol pesano.
Nonostante questa piacevole dimostrazione, però, il buco in avanti continua a essere evidente, soprattutto se si pensa a cosa ha lasciato l’infortunio di Duvan Zapata.
Una defezione che il club non ha ancora coperto, un pò contando sulla vena di Adams, e un pò perché convinto delle doti di Vanoli sul riuscire a fare fuoco con la legna a disposizione.
Le caratteristiche offensive del colombiano, però, servono come il pane al Torino, che con l’ex Atalanta in salute aveva ancora in testa sogni europei.
Da Simeone a Beto, il ds Vagnati sfoglia la margherita e si augura, in questa ultima settimana di mercato, di poter accontentare il suo allenatore.
Serie A
Lazio-Fiorentina 1-2: la Viola brilla rossa | Le pagelle gigliate
La Fiorentina sbanca l’Olimpico biancoceleste dopo un partita giocata con un cuore grande: tre punti che possono far ripartire Palladino.
La Lazio è nel destino fortunato di Palladino, così come la vittoria all’andata aveva dato il via ad un periodo magico per i ragazzi viola, così al ritorno una vittoria voluta con grande ardore mette fine a due mesi in cui la Fiorentina aveva raccolto solo due miseri punti.
Un primo tempo brillante per i ragazzi gigliati oggi in maglia rossa: un uno-due di Adli e Beltran dopo diciotto minuti hanno messo la gara in discesa per Ranieri e compagni. Nella ripresa una Fiorentina sin troppo rinunciataria ha lasciato la palla costantemente alla Lazio che ha dimezzato lo svantaggio nel recupero e al 98′ con Pedro ha colpito il palo.
Ripartirà la Fiorentina? Oggi i ragazzi viola per tutta la partita hanno messo in campo grinta e determinazione che nell’ultimo periodo sembravano svanite…
Lazio-Fiorentina, le pagelle viola
DE GEA 6 – Non deve essere troppo decisivo se non nel finale, fa sudare freddo per qualche uscita. Lo abbiamo visto più sicuro…
DODÒ 6,5 – Altra ottima gara con assist per Beltran. Sulla sua fascia Zaccagni e Pellegrini non sono avversari da sottovalutare e lui è puntuale.
Dal 30’st PARISI 6 – Difende anche lui i risultato.
PONGRACIC 6,5 – Finalmente il croato! Dopo un girone si vede l’investimento viola estivo in gran spolvero. Commette una sola ingenuità ad inizio secondo tempo, per il resto cattivo e puntuale.
RANIERI 7 – Sbaglia praticamente nulla, un muro sugli attacchi laziali. Finale con i crampi.
GOSENS 7 – In gran spolvero rispetto alle ultime gare. Fornisce l’assist ad Adli e molto altro, avanti e dietro.
ADLI 6,5 – Mezzo voto in meno per la sciocca espulsione che lo terrà fuori domenica prossima. Per il resto, gran gol e buona direzione in campo.
Dal 18’st COMUZZO 6 – Alza il muro davanti a De Gea.
MANDRAGORA 6 – Il meno luccicante del centrocampo viola, ma tanto lavoro oscuro.
FOLORUNSHO 7 – Un acquisto sin qui sicuramente azzeccato. Anche stasera la riprova della sua utilità e duttilità.
Dal 40’st RICHARDSON – S.v.
GUDMUNDSSON 6 – Meglio nel primo tempo quando si muove con leggerrezza e va vicino al gol del 0-3. Nella ripresa meno ispirato.
Dal 30’st SOTTIL 6 – Tocca un pallone, forse. Fa densità anche lui in mediana.
BELTRAN 7,5 – Deve portare la croce in tutto il campo con il suo sacrificio, ma stasera è anche delizia: il suo gol alla fine è decisivo.
KEAN 6 – Sempre positivo e propositivo, anche se non è dirompente come nei primi mesi viola
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