Serie A
Roma, Jurić a un passo dall’esonero: i nomi per sostituirlo
Ivan Jurić potrebbe lasciare la Roma nelle prossime ore. La società vuole prendere provvedimenti seri dopo la pesante sconfitta di ieri contro la Fiorentina.
La pesante sconfitta subita ieri contro la Fiorentina potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per Ivan Jurić. Fin dal suo arrivo sulla panchina della Roma, il tecnico croato è sembrato costantemente in bilico, complice il rapporto teso con i tifosi, che non gli hanno perdonato nessun errore.
La dirigenza, altrettanto sotto pressione e criticata dalla piazza romana, si aspettava risultati diversi e sarebbe ora seriamente intenzionata a valutare un nuovo cambio in panchina nel tentativo di invertire la rotta.
Roma, non solo il ritorno di De Rossi: tre nomi in lizza
La prima scelta per la panchina giallorossa rimane Daniele De Rossi, ancora sotto contratto con la società giallorossa. De Rossi potrebbe tornare in campo per guidare la squadra e tentare di riportare stabilità in un ambiente ormai stanco.
Oltre al suo nome, la società starebbe valutando anche il ritorno di Claudio Ranieri. Reduce dall’esperienza al Cagliari, dove ha conquistato la salvezza nella scorsa stagione, Ranieri è un tecnico esperto che sa entrare nell’anima dei propri giocatori. Recentemente, lui stesso ha aperto alla possibilità di un nuovo incarico.
Tra le suggestioni più interessanti compaiono poi Max Allegri, ex tecnico della Juventus, e Roberto Mancini, appena liberatosi dal ruolo di CT dell’Arabia Saudita.
Serie A
Roma, i tifosi non ci stanno: contestazione nella notte
Roma, dopo il pesante 5-1 subito a Firenze, oltre 50 tifosi giallorossi hanno accolto la squadra giallorossa nella notte.
È stata una notte lunga e difficile per la Roma, rientrata nella capitale intorno alle 2 del mattino dopo la pesante sconfitta subita a Firenze. Un amaro 5-1 contro la Fiorentina che ha lasciato un segno profondo, non solo in classifica, dove la squadra è ferma all’11° posto con soli 10 punti, ma anche nella pazienza dei tifosi, che si è ormai esaurita.
Roma, la contestazione alla squadra
All’arrivo alla Stazione Termini, i giallorossi sono stati accolti da un gruppo di oltre 50 sostenitori visibilmente delusi e arrabbiati. Il primo a uscire è stato Mats Hummels, il difensore tedesco autore di una serata da dimenticare, macchiata dall’autogol che ha segnato il suo esordio. In seguito, il capitano Lorenzo Pellegrini è sceso per parlare con i tifosi, seguito poco dopo dal vice-capitano Gianluca Mancini. I due hanno avuto un confronto aperto con i presenti, che non hanno esitato a esprimere la loro frustrazione. “Siamo malati per la Roma – hanno dichiarato – ma voi dovete svegliarvi, la pazienza è finita”.
La situazione è apparsa tesa quando si sono uniti anche Paulo Dybala, Bryan Cristante e Leandro Paredes, quest’ultimo nel mirino dei tifosi per presunti atteggiamenti poco rispettosi a bordo campo durante la partita, con un episodio di sorriso con Moise Kean a fine partita. Dopo il confronto, i giocatori sono risaliti sul pullman, mentre i tifosi hanno intonato cori duri: “Tirate fuori le palle”, urlato a gran voce a chiaro segnale della delusione generale.
Nella prossima giornata la Roma affronterà il Torino all’Olimpico in una sfida decisiva, dove è prevista un’altra contestazione da parte dei tifosi. Con la squadra in una posizione di classifica insoddisfacente e il tecnico Ivan Juric sempre più a rischio esonero, il clima è rovente e la tensione è palpabile. Questa partita potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro dei giallorossi, chiamati a dare una risposta forte e convincente ai loro sostenitori.
Serie A
Cagliari, Nicola: “Bologna grande squadra, del resto gioca in Champions…”
L’allenatore del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna, in programma domani alle ore 18:30.
Il Cagliari si presenta a questa sfida dopo la sconfitta contro l’Udinese di venerdì scorso e con una vittoria si porterebbe a quota 12 punti in classifica, superando temporaneamente Empoli e Roma. La squadra è dunque chiamata ad una pronta reazione per sfruttare anche questa ghiotta possibilità in classifica.
Cagliari, le parole di Nicola
Di seguito le parole del tecnico Davide Nicola in conferenza stampa:
Da cosa riparte il Cagliari e quali ragionamenti bisogna fare alla terza partita in 10 giorni?
“Dobbiamo ragionare sulla fatica degli altri e della voglia di coloro che hanno giocato meno. Le decisioni sono rinviate a domani. Abbiamo delle certezze, la voglia di essere propositivi. A Udine abbiamo fatto bene in fase di non possesso, del resto affrontavamo un avversario molto tosto. Poi l’espulsione ha condizionato la nostra gara. Anche in dieci abbiamo gestito bene. Dobbiamo cercare di proporre il nostro gioco sempre, a prescindere”.
Che Bologna si aspetta?
“Ha una rosa che comprende 3 giocatori per ruolo, del resto gioca in Champions. Lo scorso anno ha fatto un campionato straordinario. Hanno una partita in meno, ergo più energie, anche se non bado a questi dettagli”.
Su quali errori di Udine si è concentrato?
“Quando accadono spesso significa che ci sono problematiche. A Udine non abbiamo gestito bene determinate situazioni. Chiaro che gli errori li analizziamo nel tentativo di non ripeterli. Tutti commettono errori, e non voglio concentrarmi sul singolo. A Udine sono stati bravi loro, soprattutto”.
Contro il Bologna si torna a quattro?
“Anzitutto voglio di più sotto l’aspetto della proposizione, della creazione di gioco. Il Bologna è una squadra che ti aggredisce in verticale, abile a pressare. Dovremo essere abili a giocare in tempi molto ristretti, essere sfacciati e sbarazzini”.
Come sta Kingstone?
“Non so se sarà della partita. Dovremo fa un esame. Ma sono sicuro che avrà le sue chance anche dall’inizio”.
Obert, Palomino e Wieteska possono partire titolari?
“Vedremo. Le scelte derivano anche dal lavoro svolto in allenamento e in campo. Chiunque può mettermi in difficoltà. Guardate i casi di Viola, Mina, Gaetano e Adopo. Lo stesso Gaetano non ha un gran minutaggio, ma anche domani verrà preso in grande considerazione”.
Prati potrebbe sostituire Makoumbou?
“Assolutamente sì. Potrebbe partire titolare, così come altri potrebbero subentrare. Prati ha completato il recupero, gli serve il ritmo partita”.
Piccoli ha giocato tantissimo.
“Si, ma è giovane, ed è giusto ‘spremerlo’. Purtroppo ci sono stati anche infortuni che mi hanno obbligato a fare questa scelta”.
Mina può giocare tre partite in dieci giorni?
“Possibile. Ha già giocato tanto e si allena bene. Potrà anche partire dall’inizio, vedremo dalla rifinitura”.
C’è stata un’alluvione, l’ennesima in Sardegna, la scorsa notte. Un suo pensiero?
“Sto seguendo con grande apprensione. Spero che il ragazzo disperso possa essere ritrovato. Spero che le istituzioni intervengano subito. Voglio manifestare la mia vicinanza alle persone colpite”.
Serie A
Roma, è crisi aperta: lite nello spogliatoio
Dopo la sconfitta 1-5 la Roma è in una crisi difficile da gestire: inevitabile pensare all’esonero di Juric. L’atmosfera è elettrica.
La situazione è serissima: attualmente all’11 posto in classifica della Serie A, con un bottino risicato (solo 10 punti e un totale di 9 gol) la Roma deve valutare seriamente la situazione e l’uomo che è seduto sulla sua panchina.
Il destino di Ivan Juric è, evidentemente, appeso a un filo. Tra le congetture che vedono il ritorno di vecchi allenatori in panchina e che ipotizzano l’arrivo di Roberto Mancini, l’atmosfera si fa davvero irrespirabile.
Roma, l’indiscrezione dallo spogliatoio
Ad alzare il livello della tensione è il triste seguito della pesante debacle di Fiorentina-Roma, terminata 5-1. Via X è arrivata l’indiscrezione di una lite nello spogliatoio dell’Artemio Franchi tra l’allenatore giallorosso e Gianluca Mancini.
Questa l’indiscrezione di Roberto Maida (Corriere dello Sport): “Clamorosa lite tra Juric e Gianluca Mancini nell’intervallo di Fiorentina-Roma. Parole grosse e non solo. Situazione esplosiva alla Roma, in attesa del probabile esonero del tecnico da parte dei Friedkin“.
Pare che i due siano quasi arrivati alle mani, aggravando ulteriormente l’aria pesantissima che si respira negli ultimi tempi nella società e nel gruppo squadra. A Trigoria è crisi aperta e conclamata: scopriremo nei prossimi giorni quali saranno le decisioni della società.
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