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Roma, la conferenza di Mourinho in vista del Lecce

L’allenatore della Roma torna a parlare dopo aver scontato la giornata di squalifica nella sfida di San Siro contro l’Inter. Ecco le sue dichiarazioni 

RIGUARDO L’ULTIMO MATCH : 

Noi abbiamo altri cinque al posto dei titolari, ma sono profili diversi. Bove e Zalewski per me non sono prodotti finiti. Io do sempre il massimo e sono molto esigente con me stesso. La cosa peggiore per me è non essere soddisfatto con me stesso, quando sento che io posso fare meglio, per me è molto difficile. Dopo la partita con l’Inter non avevo questo sentimento. Pensavo che avevamo fatto una partita in linea con la nostra potenzialità, con un po’ di fortuna potevamo fare noi l’1-0. Abbiamo fatto la partita con organizzazione, metodo giusto per non perderlo. E siamo stati a pochissimo dal farlo. Lo sforzo di giocatori che hanno giocato due giorni primi. Alcuni hanno giocato 4-5 di fila, gente stanca contro gente fresca. Io sono andato via con soddisfazione per me stesso e per gli altri. Poi abbiamo preso un gol che non dovevamo prendere e lo sapevamo, l’abbiamo analizzato. 4-5 giocatori hanno giocato con il cartellino giallo, se hai possibilità di cambiarli lo fai, noi non possiamo. Domani siamo qui, non abbiamo Paredes, abbiamo metà Dybala e un terzo di Paredes, ma chi ci aiuta? Cercheremo di vincere”.

SU DYBALA E RENATO SANCHES :

Renato e Paulo tornano in squadra, ma non sono in condizioni ottimali. Secondo il dipartimento medico e i preparatori senza rischio ed è quello che abbiamo bisogno di sentire, anche per loro che hanno la fiducia sufficiente per stare in campo. Ci possono dare una mano, tutti gli altri che sono fuori restano fuori”.

SUL CALENDARIO : 

Sappiamo prima dell’inizio del campionato il numero di partite che giochiamo. Ci sono squadre che hanno più potenziale per fare tutto questo, altre che ne hanno meno. Se noi abbiamo sei difensori centrali possiamo giocare anche ogni tre giorni perché possiamo cambiare. Se ne abbiamo 4 che diventano tre e poi due tutto è più complicato. Penso che la parola alibi nel calcio si utilizza più quando si perde, nel dopo. Non si utilizza prima. Noi parliamo del calendario, ma dall’inizio del campionato, non per la prima volta dopo il ko con l’Inter. Io capisco che nel calcio c’è tanta gente che è arrivata con il paracadute, non è il loro mondo. Vengono per status, per politica, per un bell’abito. A questo tipo di persone vanno rispettate per il loro status, ma non vale la pena commentare. Non sanno cosa sia giocare due giorni dopo o cosa fa la differenza. Oppure lo sanno e fanno finta di non saperlo e questo è più grave. Nella Lega calcio c’è anche gente con una storia di calcio, che ha lavorato con squadre e che conosce le difficoltà della stanchezza. Se il nostro club non fa questa domanda pubblicamente sono sempre io che mi devo mettere davanti a voi a parlare dello stesso e forse non dovrei. In questo caso specifico, magari sbaglio io, però per me esiste una grammatica calcistica e l’alibi è qualcosa che utilizza dopo e io ne parlo da inizio campionato. Prossima settimana succederà lo stesso. La Lazio gioca in Europa il martedì, noi il giovedì e poi il derby non possiamo giocarlo lunedì perché c’è la sosta. Qui dico siamo stati sfortunati, loro avranno un vantaggio ma non c’è alcuna critica. Ma tutto quello che è successo fino a oggi e che succederà ancora dopo, la Roma è veramente penalizzata”.

Josè Mourinho

 

Aggiornato al 04/11/2023 13:43

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Pubblicato da
Tommaso Solimando
Tag: Roma

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