Serie A
Roma-Milan 1-2, Ibrahimovic e Kjaer di un altro pianeta: le pagelle
Roma-Milan 1-2, il Diavolo mantiene la vetta del campionato agganciando il Napoli vincente contro la Salernitana. Reti di Ibrahimovic su punizione e Kessie su rigore, accorcia le distanze l’ex El Shaarawy. Una gara sontuosa dei rossoneri che, fino all’espulsione di Theo Hernandez, avevano dominato la gara. Andiamo a vedere le pagelle.

Tatarusanu 7: nessun rimprovero questa sera per il rumeno bravo a respingere una sassata di Mancini e nel finale smanacciare su Perez.
Calabria 6: parte bene, mette dinamismo, ma anche attenzione tattica. Nella ripresa Mourinho gli cambia cliente, inserisce Felix ed il rossonero fatica un po’ a contenerlo.
Kjaer 9: non ne sbaglia una. Perfetto a leggere in anticipo ogni sviluppo di azione degli avversari. Salva di testa su Zaniolo, sempre presente in mezzo all’area. Forse la migliore partita da quando indossa la maglia rossonera.
Tomori 7: non è ai livelli di eccellenza come il suo compagno di squadra, ma poco gli manca. Altra gara sontuosa per il centrale inglese che sbaglia pochissimo (dal 30’ st Romagnoli 6: in occasione del gol di El Sharaawy poteva forse fare meglio).
Theo Hernandez 5: Zaniolo gli dà del filo da torcere ed il francese va in bambola in alcune circostanze. Sebbene ci fosse fallo,su Krunic, è ingenuo in occasione dell’espulsione che gli farà saltare il derby)
Bennacer 6,5: l’algerino è tornato in uno stato di forma perfetto. Pulito e presente in mezzo al campo, non disdegna di cercare alcune intelligenti verticalizzazioni per Ibrahimovic.
Kessie 7: a tratti il meraviglioso giocatore ammirato lo scorso anno. Davanti alla difesa è un muro invalicabile, dal dischetto si presenta con una freddezza glaciale.
Saelemaekers 5: confusionario, scompare totalmente nel secondo tempo (dal 21’ st Ballo-Tourè 6: ha voglia di mettersi in mostra, in parte ci riesce con qualche buon anticipo).
Krunic 6,5: scelto al posto di Brahim Diaz, una prestazione positiva per dinamismo e sacrificio (dal 30’ st Bakayoko 5,5: non ha ancora i giri giusti, su El Sharaawy arriva sempre in svantaggio)
Leao 6,5: quando diverrà letale sotto porta sarà un vero e proprio top player. Per ora ci godiamo sgroppate che mandano letteralmente in tilt la difesa della Roma (dal 30’ st Tonali: ordinato ed attento)
Ibrahimovic 8: rete numero 400 in campionato in uno stadio dove arrivano alle sue orecchie i peggiori insulti. Grave errore, Ibra si carica in questi casi, segna una rete, provoca il rigore, ne segna un’altra di pregevole fattura annullata per fuorigioco. Ah dimenticavo, ha 40 anni. (Dal 12’ st Giroud 6: l’esperienza viene a suo vantaggio. Gioca diversi palloni, ma è bravissimo ad amministrarne parecchi altri senza strafare)
Pioli 8: non era facile vincere il duello tattico con Mourinho, ma il suo Milan per 60 minuti non fa vedere palla alla Roma. Chapeau.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Milan, Elliott venderà: le parole di Scaroni
Serie A
Serie A, chi sono i giocatori con più presenze ma senza gol segnati?
In Serie A sono molti i giocatori a non aver ancora trovato il gol e, con la rete di Hien arrivata nell’ultima giornata, la lista è diminuita.
Natale è periodo di cene, di gioia e un attimo di distrazione da un mondo che non cessa mai di muoversi.
Tuttavia, in tanti esprimono desideri e risparmiano soldi per i regali. Molti calciatori vorrebbero realizzare il primo gol in Serie A, dopo anni senza alcun gol realizzato.
Scopriamo insieme di quali calciatori stiamo parlando e quanti di questi potrebbero sbloccarsi in questo campionato.

Isak Hien ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, gli 8 giocatori con più presenze a non aver mai segnato un gol
8: Filippo Romagna.
Il difensore del Sassuolo vanta 64 presenze in Serie A, ma nessuna rete segnata.
7: Yunus Musah.
Arrivato in Italia dal Valencia, il Milan non l’aveva certo acquistato per le capacità offensive (243 presenze totali in carriera, 11 gol segnati).
Non a caso, nonostante le 67 presenze in campionato, non è mai riuscito a realizzare una singola rete in campionato.
6: Marcus Pedersen.
Non ha mai avuto grandi numeri in carriera e, in Italia, ha confermato questa narrativa. 70 presenze, 0 gol e una buona crescita rispetto alla scorsa stagione.
5: Evan Ndicka.
Il difensore centrale giallorosso, arrivato a parametro 0 dopo la scadenza del contratto con L’Eintracht Francoforte, non è riuscito a realizzare una rete nel nostro campionato.
Una grande qualità del centrale della Costa d’Avorio, specialmente in Germania, era quella di trovare spesso il gol (2, 4 e 3 reti realizzate nelle ultime 3 stagioni a Francoforte).
Dopo 78 presenze in Italia, non è ancora riuscito a tornare sullo stesso livello realizzativo.
4. Marin Pongraĉić.
Una sola presenza in più rispetto a Ndicka, ma con lo stesso esito. Il difensore della Fiorentina, da quando è arrivato in Italia, non è riuscito a trovare il gol.
È da dire che non trova il gol dalla stagione 2019/20, dunque dai tempi del Wolfsburg.
3. Valentino Lazaro.
Altro esterno del Torino senza reti. Molto paradossale, ma la situazione è questa. L’ex Inter da quando è arrivato in Italia ha giocato 112 partite, senza trovare il gol. Di preciso non segna dalla stagione 2019/20, da quando giocava per il Newcastle.
2 e 1. Antonino Gallo e Sebastian Walukiewicz.
Il terzino del Lecce in 113 presenze ha avuto lo stesso identico destino degli altri giocatori presenti in lista.
L’ultima volta (e anche l’unica) ad aver realizzato una rete per il Lecce? Nella stagione 2021/22, in Serie B.
Mentre il difensore centrale polacco nonostante abbia giocato per il Cagliari, l’Empoli, il Torino e il Sassuolo, in 125 presenze totali è il primo giocatore in Serie A per partite giocate senza trovare il gol.
Serie A
Inter, Sucic ha perso terreno nelle gerarchie: Zielinski è salito in cattedra
Il nuovo arrivato in casa Inter Petar Sucic ha perso minuti rispetto ad inizio stagione. Il croato era partito forte, ma il suo rendimento è calato nelle ultime prestazioni.
Sono rimasti tutti incantati dopo la prima presenza in campionato contro il Torino. Assist, giocate, dribbling e imbucate da mezz’ala di grande qualità. Quella versione di Sucic però, non ha trovato sempre continuità durante questa prima parte di stagione, ma si è vista a sprazzi.
Il croato ha alternato prestazioni eccezionali, come quella contro la Fiorentina dove ha messo a referto il suo primo gol, a partite anonime e prive di grande contenuto. Sucic ha manifestato un grande potenziale ed ha ampi margini di miglioramento, viste le sue qualità.
Va comunque considerato che il giocatore arrivava da un campionato modesto ed ha fatto un grande salto di qualità, arrivando fin da subito a far parte di una realtà decisamente più grande di quella a cui era abituato.
Dunque è sicuramente comprensibile che serva del tempo per trovare la giusta costanza e il giusto equilibrio per riuscire a rendere con continuità al massimo delle capacità.

LA CONCENTRAZIONE DI PIOTR ZIELINSKI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, Zielinski lo ha superato nelle gerarchie
Ad inizio stagione Sucic è partito in pole position nelle gerarchie di Cristian Chivu. Con il passare delle partite però, sono cambiate molte cose nel centrocampo nerazzurro.
Mkhytarian, nonostante l’età, sta dimostrando di essere un giocatore difficilmente sostituibile, ma quello che ha stupito è stato l’impatto di Zielinski. In estate sembrava essere ai margini del progetto e in procinto di partire dopo un’annata deludente caratterizzata dagli infortuni.
Quest’anno invece, come annunciato dallo stesso giocatore, stiamo vedendo il polacco nella versione migliore. Il suo rendimento ha sicuramente condizionato anche il minutaggio di Sucic, che nell’ultimo periodo per il più delle volte è stato accantonato in panchina.
Vedremo con il passare della stagione chi riuscirà ad imporsi come titolare nelle idee dell’allenatore, il quale ha a disposizione giocatori di primissima qualità.
Serie A
Milan, arriva Fullkrug: come giocherà con Allegri?
Milan – Il centravanti tedesco sbarca in rossonero dal West Ham per colmare una lacuna offensiva e offrire nuove soluzioni tattiche.
Il Milan si muove in anticipo sul mercato di gennaio e piazza il primo colpo: Niclas Fullkrug è pronto a vestire il rossonero. L’attaccante tedesco classe 1993, in uscita dal West Ham, è stato scelto dal direttore sportivo Igli Tare per rinforzare un reparto offensivo in difficoltà e falcidiato dagli infortuni.
Fullkrug porta in dote caratteristiche precise: centravanti di ruolo, fisico imponente, forte nel gioco aereo e abile nel far salire la squadra con sponde e duelli. Un profilo che finora è mancato al Milan e che può dare ad Allegri una soluzione diversa rispetto a quelle attuali, soprattutto in assenza di Gimenez.

Il nuovo assetto tattico del Milan
Nelle gerarchie iniziali il tandem Leao-Pulisic resta centrale, ma il tedesco si candida a diventare la prima alternativa in attacco e un’arma preziosa a gara in corso. Con lui, Allegri potrà anche cambiare assetto, passando all’occorrenza a un 4-3-3 più classico, con un vero numero nove al centro.
Difficile immaginarlo subito titolare fisso, ma da gennaio in avanti Fullkrug avrà spazio e occasioni. Tuttavia, starà a lui sfruttarle per ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel nuovo Milan.
Visualizza questo post su Instagram
-
Serie A6 giorni faSpunta una “cordata viola” per salvare la Fiorentina
-
Calciomercato6 giorni faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Calciomercato23 ore faMilan, Schira: “No allo scambio Ricci-Gatti: proposti altri due giocatori alla Juventus”
-
Calciomercato1 giorno faMilan-Gatti, è arrivata la risposta della Juventus sulla cessione
-
Calciomercato4 giorni faMilan, Füllkrug piano B: si tenta il colpaccio Gabriel Jesus
-
Notizie2 giorni faMilan, morsa Elliott: perché Cardinale vuole liquidarlo in fretta
-
Calciomercato4 giorni faFiorentina, Paratici ha deciso | Tutti i dettagli
-
Calciomercato2 giorni faMilan, Disasi mette d’accordo un po’ tutti: la formula del trasferimento
