Serie A
Roma-Parma, giallorossi straripanti: 5-0 contro le aspettative
Roma-Parma era una partita da vincere: lo sapeva Ranieri e lo sapevano i suoi, che hanno ampiamente ripagato le aspettative. Ecco com’è andata.
Roma-Parma era la partita decisiva per decretare il corso futuro della Roma in Serie A. L’urgenza del momento è stata avvertita anche dai tifosi, che sono accorsi all’Olimpico in 62.968 per sostenere gli uomini di Ranieri.
La squadra ha risposto alla chiamata della tifoseria e del suo mister infliggendo alla squadra ospite la sconfitta più netta inflitta dalla Roma in questa stagione di Serie A.
Roma-Parma, il primo tempo
La scena si apre sul possesso Roma. Fraseggi dietro e poi Angelino lavora un bel pallone per Koné, che glielo rimanda in avanti troppo lungo: prima occasione giallorossa mancata.
La prima occasione per il Parma si concretizza al 3′ su un tiro di Bonny su assist di Sohm che finisce troppo laterale.
Tra i giocatori di questa fase, i più pericolosi sono Angelino, che tocca quasi sempre palla, ed El Shaarawy, che al 6′ si avvicina pericolosamente alla porta presidiata da Suzuki. Poco dopo si concretizza un’occasione d’oro per la Roma, che va verso la porta sul piede di Dovbyk servito da El Shaarawy.
Al 7′ un fallo di Balogh su Dybala vale un calcio di rigore: un’occasione che il rigorista della Roma, lo stesso Dybala non può fallire. E infatti non fallisce, finendo preciso nell’angolino sinistro: la Joya è tornata.
All’11’ è la volta di Koné: calcia ma troppo debole e centrale. E il pallone finisce tra le manone di Suzuki.
Al 13′ è Saelemaekers a mettere la firma sul secondo gol, sempre assist di un Angelino in gran forma.
Il primo corner della partita spetta al Parma al 16′: lo batte Man ma viene neutralizzato dal centrocampo della Roma.
Questa porzione di partita si gioca nella metà campo della Roma, con qualche azione pericolosa che porta ad una super parata di Svilar al 19′ su tiro killer di Azevedo.
Poi si torna dal lato del Parma, dove Koné ed El Shaarawy mettono sotto scacco la porta del Parma che riesce comunque a spostare di nuovo la partita dall’altra parte del campo.
Fino a che, nuovamente, El Shaarawy non si rende protagonista. E al 23′ sferra un colpo alla porta, tirando troppo in alto.
Al 24′ arriva la prima ammonizione: cartellino giallo a Bonny per fallo su Paredes.
La Roma continua a spingere, con Dybala che tenta un’imbucata da destra ma il pallone finisce oltre il secondo palo.
Al 26′ Angelino si gioca la carta della rimessa laterale, con un rimbalzo del pallone.
Altra occasione per El Shaarawy, che tira e finisce tra le mani di Suzuki.
Al 40′ la Roma pressa ancora, sempre con il Faraone, ma non riesce più a trovare lo specchio della porta. A bordo campo è evidente lo scontento di mister Pecchia.
Alla fine del primo tempo la Roma mostra come sia diventata capace di costruire dal basso coinvolgendo tutti i suoi giocatori: peccato che a fine azione il pallone, scodellato in direzione di Dobyk, non trovi il centravanti ucraino.
La rimessa laterale al 43′ di Angelino mantiene il pallone nella metà campo del Parma.
Il 45′ porge ad El Shaarawy l’ennesima occasione di gol, ma l’attaccante la fallisce. Crescono i cori in Curva Sud.
Roma-Parma, il secondo tempo
Il secondo tempo si apre senza cambi in entrambe le formazioni.
Al 49′ si concretizza la prima occasione della seconda porzione di partita: a beneficiarne è ancora una volta la Roma, che non riesce a trovare lo specchio della porta sul tiro di Manu Koné.
Il Parma si innervosisce, e al 50′ Almqvist rimedia un giallo.
Al 52′ Dybala dà la carica e segna il suo secondo gol, convalidato dopo un lunghissimo check.
Il primo cambio della partita, come prevedibile, riguarda il Parma: esce Almqvist, ammonito, ed entra Cancellieri, dal cuore biancoceleste. La Curva Sud gli dedica un lungo fischio.
La Roma non perde di mordente e crea altre occasioni potenzialmente letali.
Al 58′ altre due sostituzioni per il Parma: esce Valeri ed entra Benedyczak. Esce Mohamed ed entra Camara.
La ripartita del Parma al 64′ vale un cartellino giallo, il primo e unico ricevuto dai giallorossi, ad Angelino.
Emozioni al cardiopalma al 66′, con un’azione che sarebbe stata un gol strepitoso di Angelino (annullato per fuorigioco): ad iniziare l’azione è Dybala in fuorigioco, che serve Dovbyk, il cui tiro viene parato da Suzuki. Poi il pallone torna all’argentino che scivola, e stavolta a raccogliere è l’esterno spagnolo che segna un gol non valido.
Al 69′ il Parma ha da poco trovato un paio di occasioni, entrambe fallite per imprecisione nella finalizzazione, ma mostra qualche segno di vita. Al 70′ Dovbyk trova quasi un corridoio per la porta, ma viene ancora una volta chiuso.
Pecchia prova a rimescolare le carte in tavola: esce Bonny ed entra.
Una nuova occasione giallorossa arriva su punizione: a battere è sempre lui, Paulo Dybala, che tira con precisione e potenza nello specchio ma viene parato con prontezza di riflessi da Suzuki.
Poi Saekemaekers riesce a guadagnare per la Roma un calcio di rigore, che stavolta a calciare sarà l’altro argentino titolare in campo: Leandro Paredes. Che non sbaglia e manda in visibilio l’Olimpico.
Al 80′ il Parma è a un passo da commettere autogol, su “assist” di El Shaarawy.
All’81’ Dovbyk divora un gol clamoroso, ma appena un minuto dopo finisce in rete su assist dell’immancabile Dybala. Il suo sorriso e il saluto alla Curva Sud tradiscono le emozioni di un centravanti che finalmente, dopo un lungo digiuno di gol in campionato, può tornare a risplendere.
Oggi la Roma riesce in un’impresa importante: essere la terza squadra, dall’inizio del campionato, ad avere inflitto una sconfitta senza gol ai gialloblu.
Roma-Parma, i protagonisti della partita
In positivo, senza alcun dubbio, a dominare tra i giallorossi sono Angelino, che non si risparmia e lavora quasi tutti i palloni in campo, e naturalmente Dybala, autore di una doppietta con gol che mancavano dalla partita dello scorso 31 ottobre contro il Torino.
In negativo, malgrado quello che gli inglesi definirebbero un encomiabile effort, a dominare è El Shaarawy che coglie innumerevoli occasioni di gol ma non ne finalizza nessuna.
La buona notizia per la Roma è che i suoi attaccanti sono tornati a segnare; la brutta è che l’attaccante chiave, la Joya di questa rosa, quasi certamente a gennaio partirà per la Turchia.
Serie A
Venezia, Oristanio: “Affrontare il Cagliari un’emozione, con il mister bel rapporto”
Il centrocampista del Venezia Gaetano Oristanio ha parlato in conferenza stampa al termine della partita vinta 2-1 contro il Cagliari, sua ex squadra.
Il Venezia batte 2-1 il Cagliari grazie ai gol di Zampano e Sverko. Inutile ai fini del risultato la rete di Pavoletti. Con questa vittoria, la squadra di Di Francesco sale a quota 13 punti in classifica, a una lunghezza di distacco dai sardi. Il prossimo turno vedrà i lagunari di scena al Maradona contro il Napoli.
Venezia-Cagliari 2-1, le parole di Oristanio nel postpartita
Per Gaetano Oristanio era una partita speciale, visto il suo passato con la maglia del Cagliari. Questo è stato uno dei temi della sua conferenza stampa: “Sicuramente avevo emozioni opposte, perché a Cagliari ho fatto un anno bellissimo. Ma sono molto contento di questa giornata“.
La Nazionale e l’esperienza in Olanda
“Non sono arrivati messaggi da Spalletti. L’esperienza in Olanda è stata molto formativa, consiglio a tutti di andare all’estero“.
Cos’è scattato rispetto ad inizio stagione?
“Non è solo una cosa a determinare il rendimento, è un insieme di fattori. La condizione fisica per alcuni giocatori arriva più tardi per esempio, non tutti sono uguali, poi ci sono l’ambientamento, la fiducia crescente“.
Su Di Francesco, che ha detto di “trattarlo con i guanti“
“Mi fanno piacere queste parole, quando c’è un occhio di riguardo fa sempre piacere, a prescindere dal motivo. Con il mister ho un bellissimo rapporto, così come con la squadra“.
Su Stankovic
“Io faccio l’attaccante, ho cercato di fare gol. Poi Stankovic fa il portiere ed ha parato, un equilibrio perfetto. Sono contento della prestazione di tutti“.
L’azione del primo gol, in cui ha realizzato l’assist vincente
“Sul primo gol non ci ho pensato tanto, ho solo visto Zampano e gli ho messo la palla in mezzo. Cercavo di giocare un po’ più vicino a Pohjanpalo, mi sono avvicinato a lui per avere più chance. C’è stato istinto, ma anche tanto lavoro e studio dell’avversario“.
Sul mancato riscatto del Cagliari
“Non è di mia competenza rispondere. Sono molto contento di questa scelta perché il Venezia crede in me, non mi guardo indietro“.
Serie A
Juventus, Sorrentino “Vlahovic anche quando non segna suda la maglia!”
L’ex portiere Stefano Sorrentino, in un intervista Juventusnews24, ha parlato nel giorno di Monza – Juventus e dell’attaccante bianconero Dusan Vlahovic.
L’ex portiere di Torino, Palermo e Chievo Stefano Sorrentino ha rilasciato un intervista in esclusiva a Juventusnews24, nel giorno di Monza-Juventus, parlando soprattutto dell’attaccante bianconero Dusan Vlahovic.
Juventus, Sorrentino ” Possiamo dire che la Juventus stia attraversando l’anno zero “
L’ex portiere Stefano Sorrentino, che ha giocatore in lungo e largo per l’Italia, vestendo la maglia anche di Torino, Palermo e Chievo, ha parlato in un intervista in esclusiva Juventusnews24 nel giorno della partita del Monza con i bianconeri. L’ex numero uno ha parlato del momento dei bianconeri ma in particolare di un giocatore, Dusan Vlahovic.
L’attaccante serbo è difeso dalla critiche dall’ex portiere del Torino
“Non te lo so dire ma quelli che contano sono i numeri e sono dalla sua parte! Sta facendo un buon lavoro, poi è normale che tutti i tifosi vorrebbero avere un attaccante in grado di farti tre gol a partita. Anche quando non segna è un giocatore che suda la maglia: alcun giocatori, purtroppo, vengono etichettati. Se fossi ancora in attività preferirei averlo dalla mia parte” ha dichiarato.
Poi, ha parlato del momento generale della squadra bianconera:
“Possiamo dire che la Juventus – con il mercato che ha fatto – stia attraversando l’anno zero. In questi processi c’è sempre bisogno di tempo: poi non bisogna assolutamente dimenticarsi degli infortuni! Molti giocatori titolari spesso non ci sono potuti essere: l’unico lato positivo è che abbiamo potuto vedere all’opera tanti giovani. Molti calciatori che sono stati assenti sono stati comprati per fare la differenza”.
Inoltre, Sorrentino sottolinea che i bianconeri al momento non ha ancora perso in campionato
“Questo è un aspetto molto importante. La Juventus ha sempre dato la sensazione di crederci in tutte le partite senza mai mollare. I pareggi sono tanti, questo è vero, ma bisogna tenere conto che i bianconeri stanno attraversando una nuova fase con tanti giovani. In questo momento mancano i gol ma bisogna dare fiducia a questo progetto”.
Da parte dell’ex granata un appunto su Fagioli
“Io sono dell’idea che quando uno è giovane deve giocare. Nel momento in cui la Juventus va a capire che Fagioli potrebbe trovare poco spazio gli darei la possibilità di andare a giocare. Magari fa bene i prossimi sei mesi e per la prossima stagione diventa un nuovo acquisto a tutti gli effetti: rimane comunque il fatto che non lo darei mai via a titolo definitivo”.
Infine, un possibile pronostico su chi vincerà il campionato
“Per noi appassionati è tanta roba. Forse il Napoli – visto che non ha altre coppe – è la squadra avvantaggiata. L’Inter è la squadra più forte ma dipenderà molto dal calendario che avrà più avanti, poi non mi sento di escludere la Juventus che potrebbe sempre rientrare” ha concluso.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Felice dopo le vittorie sfumate. Pavoletti? Temevo la beffa”
L’allenatore del Venezia Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa al termine della partita vinta 2-1 contro il Cagliari.
Continua il momento positivo del Venezia, che dopo aver pareggiato in casa della Juventus andando a un passo dalla vittoria, batte 2-1 il Cagliari. A segno Zampano e Sverko per i padroni di casa, Pavoletti per gli ospiti. I veneti salgono a quota 13 punti in classifica, a -1 dalla squadra di Nicola, e si preparano alla difficile trasferta di Napoli della prossima giornata.
Venezia-Cagliari 2-1, le parole di Di Francesco nel postpartita
Al termine della partita, l’allenatore del Venezia Eusebio Di Francesco ha analizzato la prestazione dei suoi in conferenza stampa: “Beffa? Più che altro vedevo Pavoletti, mi aveva già fatto doppietta l’anno scorso. Non abbiamo grande struttura ed il suo ingresso ci ha messi in difficoltà. Abbiamo vinto la partita per la capacità di andare a cercare il secondo gol. Meritiamo non dico questa vittoria, ma per le altre che ci sono sfuggite“.
La salvezza ora dista 2 punti
“Non l’ho detto prima della gara per non caricare troppo questa sfida. Ma questa partita vale doppio. E’ stato importante anche Stankovic. Sarà l’inizio di un nuovo campionato? Questa squadra ha una identità forte, comincia ad avere equilibrio, meno alti e bassi. La squadra è cresciuta in consapevolezza“.
Come aveva preparato la partita
“Avevo alternato una pressione alta e una bassa, chi è stato attento avrà visto che non dico di attesa, ma di equilibrio. Da quando è entrato Pavoletti, ho ripensato all’anno scorso. Sull’ultimo calcio d’angolo pensavo solo al fatto che meritassimo i tre punti. Oggi ci è andata un po’ meglio, ben venga. Linea difensiva? Mi ha soddisfatto, in alcuni momenti avrei voluto che fossero stati più alti, perché ne hanno la capacità“.
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