Serie A
Roma-Parma, le formazioni ufficiali: la scelta su Pellegrini

Roma-Parma, incontro valido per la 17^ giornata di Serie A 2024/25, le scelte ufficiali di Claudio Ranieri e Fabio Pecchia per il lunch match.
Roma-Parma sarà il lunch match di questa diciasettesima giornata di Serie A. I giallorossi per allontanarsi dalla zona retrocessione. I crociati per adoperare il sorpasso in classifica. Sono questi i temi principali dell’incontro che si giocherà allo stadio Olimpico di Roma, dove le due squadre che sono separate da un solo punto in classifica.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

PAULO DYBALA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: DI BELLO
ASSISTENTI: LO CICERO – FONTEMURATO
IV: GALIPO’
VAR: DI PAOLO
AVAR: CAMPLONE
Roma-Parma, le formazioni ufficiali
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Una squadra che fa del gioco la sua qualità migliore se è in una posizione di classifica tranquilla riesce a giocare meglio”

Lecce-Giampaolo: alla viglia del match contro il Como ha parlato in conferenza stampa riguardo alle possibilità di salvezza della sua squadra. Le sue parole
Domani alle 15:00, presso il Via del Mare di Lecce, si giocherà un match importantissimo in ottica salvezza per la squadra di casa. Il tecnico Giampaolo, intervenuto oggi in conferenza stampa, ha presentato la sfida che attende il suo Lecce. Queste le sue parole:
Come orientare la partita contro il Como?
“Il Como predilige avere il possesso palla, ma questo non deve avere ripercussioni su di noi dal punto di vista mentale. Non deve far perdere fiducia alla squadra, non la deve demoralizzare. E’ soprattutto un aspetto psicologico, mentale. Dobbiamo restare uniti, si lavora insieme, bisogna saper soffrire quando c’è da soffrire. Dobbiamo fare di tutto per vincere, questo lo sappiamo”.
Poca cattiveria da parte del Lecce?
“La squadra è sempre stata dignitosa. Ritengo che ci manchi una vittoria, questo ci avrebbe tenuto in media in maniera considerevole. Non ce l’abbiamo fatta, per demerito nostro e per merito degli avversari. Ma la squadra ha sempre cercato di fare il suo, nonostante le difficoltà. Non siamo mai usciti in maniera indegna dal campo, indubbiamente abbiamo avuto delle difficoltà, abbiamo avuto avversari che hanno dimostrato di essere migliori di noi e di avere quel pizzico di fortuna che a noi è mancato. Siamo lì e dobbiamo continuare a credere nel nostro sogno”.
Reazione tardiva con la Juventus?
“Se non riesci a reagire prima è perché l’avversario te lo impedisce, sicuramente non è mancanza di voglia. La squadra quando è in difficoltà e quando va sotto vuole reagire, alle volte ci riesce, altre volte l’avversario non ti dà la possibilità di farlo. Gli episodi possono riaccendere le partite, non tutto è razionale”.
Il Lecce riceve poche ammonizioni
“Prendere più cartellini gialli non è meritevole. Se pensiamo ai numeri il Lecce è la squadra che ha subito più rigori contro, questi sono numeri che penalizzano. Non è che a calcio si vince facendo a cazzotti, una volta si diceva che bisognava menare…in realtà bisogna essere bravi a fare tante cose”.
Il Como
“Fabregas sta facendo un lavoro eccellente. Ho grande rispetto, mi piace molto come gioca, gliel’ho anche detto una ventina di giorni fa a Coverciano. Il Como è una grande travestita da provinciale, ha poco da invidiare alle grandi. In questo momento del campionato dobbiamo prendere atto delle qualità ma dobbiamo fare il possibile per portare a casa una vittoria. Sarà una partita difficilissima, ma la squadra deve interpretarla nella maniera giusta. La lucidità deve avere la meglio sull’individualismo. Dobbiamo giocare da squadra, consapevoli del peso della partita”.
La difesa a tre
“Abbiamo giocato in quel modo in altre partite sotto mentite spoglie, abbassando un centrocampista sulla linea dei difensori. Per evitare di fare un lavoro di scalate ho preferito che i calciatori si specchiassero con gli avversari contro la Juventus. Niente di nuovo, cambiano solo le caratteristiche. Dopo un minuto abbiamo subito gol ma abbiamo continuato a giocare nello stesso modo. Sono cose che si possono fare e che tutte le squadre fanno quando affrontano avversari forti”.
La formazione?
“Sarà una partita diversa rispetto a quella con la Juventus. Si giocheranno più partite in una, serviranno calciatori con le caratteristiche diverse in base ai momenti. Sceglierò con chi partire e con chi finire la partita, ma ciò che conta è la qualità della prestazione”.
Il Como ha la mente sgombra, è un elemento di vantaggio o di svantaggio?
“Non ci credo a certe cose, i recenti campionati ce lo insegnano. Una squadra che fa del gioco la sua qualità migliore se è in una posizione di classifica tranquilla riesce a giocare meglio. Se non sei in una posizione tranquilla non corri anche i rischi che dovresti correre”.
Jean, Tiago Gabriel e Veiga
“Ci dispiace per l’infortunio di Jean, lo abbiamo messo dentro dopo il problema di Gaspar ed è migliorato di partita in partita. Mi piace per come si allena e per le capacità di letture difensive, deve migliorare ancora nell’uno contro uno. Gabriel si allena in silenzio, è freddo palla al piede, poi deve migliorare in tante altre cose, ma non era semplice per lui giocare a Torino, ma il suo lo ha fatto. Veiga ha più esperienza, è in un buon momento mentale, ha la leggerezza giusta che in questo momento è fondamentale”.
Helgason e Berisha
“Abbiamo esterni d’attacco e centrocampisti con caratteristiche diverse. Le scelte si fanno sulla base del tipo di partita che ci si aspetta. Sarà una sfida lunga contro una squadra che palleggia molto, non dobbiamo perdere fiducia”.
Come gestire un gruppo giovane in un momento così?
“Unione, squadra, famiglia. Questo è il nostro mantra. In settimana abbiamo ribadito questo concetto. Da soli non ne veniamo fuori, dobbiamo essere uniti, a partire dal gruppo squadra. Devo far capire ai giocatori che l’obiettivo è comune, non solo di chi si mette la maglia dal primo minuto. Poi penso che domani il valore aggiunto possa essere il nostro pubblico”.

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Torino, UFFICIALE il rinnovo di Zapata: il comunicato

Torino, nonostante l’infortunio al ginocchio, il club granata conferma Duván Zapata come perno del progetto. Ecco di quanto è stato prolungato il suo contratto.
Il cuore del Torino batte ancora forte per Duván Zapata. L’attaccante colombiano, nonostante una stagione segnata da un grave infortunio al ginocchio, ha ufficialmente rinnovato il proprio contratto con il club granata, estendendo il suo legame fino a giugno 2027. La notizia è stata comunicata nella giornata di oggi attraverso una nota ufficiale sul sito del Torino, accolta con entusiasmo dai tifosi e dall’ambiente societario.
A seguire il comunicato del club granata
Torino, il rinnovo di Zapata
Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Duvan Zapata fino al 30 giugno 2027.
Zapata è nato a Santiago de Cali, in Colombia, il 1° aprile 1991. L’attaccante è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’América de Cali, club con cui ha fatto il suo esordio tra i professionisti il 18 maggio 2008 e con cui ha totalizzato 33 presenze e 7 reti. Nel 2011 si è trasferito in Argentina, all’Estudiantes, dove ha collezionato 46 presenze e 22 gol nell’arco di tre stagioni. L’approdo in Italia è arrivato nell’agosto del 2013 tra le fila del Napoli. Con la squadra partenopea ha affrontato due stagioni di ambientamento al campionato italiano e ha intrapreso due esperienze in prestito, prima all’Udinese e poi alla Sampdoria, squadra che ha riscattato il suo cartellino. Dalla formazione ligure è passato all’Atalanta dove ha disputato cinque stagioni prima di trasferirsi al Toro nel settembre 2023. Ad oggi con i granata può vantare 45 presenze e 16 reti.
Per l’attaccante anche 34 apparizioni e 4 gol con la nazionale della Colombia.
Avanti insieme: buon lavoro, Sempre Forza Toro!

ESULTANZA DUVAN ZAPATA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli, Conte: “Kvaratskhelia? Non volevo che Napoli fosse solo un trampolino. Non ritiro nulla di quanto detto…”

Antonio Conte dichiara che il progetto Napoli non è come immaginava, sottolineando le difficoltà incontrate nei suoi primi mesi al club.
Antonio Conte, rinomato allenatore italiano, ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo alla situazione attuale del Napoli. In un’intervista, Conte ha sottolineato come il club partenopeo non sia all’altezza delle sue aspettative iniziali. “Non volevo che il Napoli fosse un club di passaggio”, ha affermato Conte, ribadendo che non intende rinnegare le sue parole precedenti. Durante i suoi otto mesi alla guida del Napoli, ha scoperto che molte delle sue idee non sono state realizzate a causa di ostacoli imprevisti. Le dichiarazioni del tecnico lasciano intendere una crescente frustrazione, alimentando speculazioni sul suo futuro nella squadra.
Prospettive future per Conte e Napoli
Le parole di Conte potrebbero avere ripercussioni significative sul suo rapporto con la dirigenza e i tifosi del Napoli. Il progetto che aveva in mente sembra scontrarsi con la realtà delle dinamiche interne del club. Questa situazione solleva interrogativi sul possibile prosieguo del suo incarico alla guida della squadra. L’allenatore potrebbe dover decidere se continuare a lottare per portare avanti la sua visione o considerare nuove opportunità altrove.
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Fonte: l’account X di Schira
#Conte: “#Kvaratskhelia? Al mio arrivo dissi che il #Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. Non rinnego niente di ciò che ho detto. In questi 8 mesi a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare…” pic.twitter.com/fW6wWWuYay
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 18, 2025
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