Serie A
Roma: Pellegrini ecco la data del rientro

Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, sta cercando di ritornare al massimo della condizione per dare il suo contributo alla squadra già a partire dalla partita di sabato alle quindici contro il Genoa.
Roma, nel dettaglio
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Il giocatore è tornato a fare un lavoro individuale, probabilmente Mourinho potrà portarlo in panchina nella prossima partita che i giallorossi giocheranno in casa.
Lo Special One, quasi sicuramente, lo farà giocare martedì sera in Coppa Italia a Milano contro l‘Inter nei quarti di finale in gara unica.
Il suo impiego potrà essere molto importante per dare quella qualità nello sviluppo delle trame di gioco che sono mancate durante la sua assenza.
La capacità di fare il regista della squadra grazie alle sue verticalizzazioni sia per le punte sia per l’inserimento dei centrocampisti, è un’ arma vitale per rendere la Roma una squadra più pericolosa ed efficace nel cercare di raggiungere la vittoria.
Senza poi dimenticare la sua capacità realizzativa sia sui calci di punizione, che sui calci di rigore nonostante gli ultimi errori commessi.
Bisogna solo attendere la decisione dell’allenatore portoghese e vedremo quando Lorenzo Pellegrini potrà tornare a giocare.
Serie A
Serie A, il resoconto della domenica: sorpasso Napoli

Si è aperta ieri la 34a giornata di Serie A con ben 7 partite. Tanti risultati importanti in ottica salvezza e Champions, ma intanto c’è una nuova capolista.
Le 7 partite di ieri hanno avuto ripercussioni importanti sulla classifica attuale della Serie A soprattutto nelle zone alte. Crisi nera per l’Inter che incassa la terza sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia.
Il Napoli intanto ne approfitta ed effettua il sorpasso: adesso Conte è padrone del suo destino. Di seguito, il commento sulle partite di ieri.
Serie A: crisi Inter, festa Napoli, Milan e Juve ok
Periodo molto complicato per gli uomini di Inzaghi che cadono in casa contro la Roma che sogna la Champions. Decide un gol di Soulè nel primo tempo, non basterà la timida reazione dell’Inter nella ripresa. Polemiche nel finale per una trattenuta in area di N’Dicka su Bisseck.
Ne approfitta il Napoli che supera i nerazzurri e va al primo posto a +3. Decisivo il 2-0 interno contro il Torino con doppietta di un McTominay in stato di grazia (5 gol nelle ultime 3, 2 doppiette). Partita nel complesso tranquilla per la banda Conte che non concede particolari occasioni ai granata.
Vittorie con il brivido per Milan e Juve rispettivamente contro Venezia e Monza. I rossoneri ripartono dal trionfo nel Derby di Coppa Italia e sbancano il Penzo con Pulisic e Santiago Gimenez. Il Venezia crea diversi pericoli alla porta di Maignan ma mancano di precisione: polemiche per il contatto Yeboah–Pavlovic.
La Juve vince con lo stesso risultato in casa contro il Monza: bastano le reti nel primo tempo di Nico Gonzalez e Kolo Muani. I bianconeri giocano però tutto il secondo tempo in 10, a causa dell’espulsione di Yildiz a fine primo tempo per una gomitata. Gli ospiti non approfittano della superiorità numerica e vedono sempre di più la B.
Como salvo, la Fiorentina sogna la Champions, stop Atalanta
Vittoria decisiva per il Como che vince 1-0 contro il Genoa grazie alla rete di Strefezza nel secondo tempo: ottenuta così la salvezza matematica. Salvezza che gli uomini di Vieira devono ancora ottenere, anche se manca poco.
La Fiorentina spera ancora nella Champions e batte 2-1 l’Empoli nel Derby: bastano Adli e una perla di Mandragora nel primo tempo. Il gol di Fazzini riapre l’incontro nella ripresa, ma non basta: D’Aversa rischia sempre di più la B.
Pareggio tra Atalanta e Lecce in un clima surreale, due giorni dopo la morte di Graziano Fiorita. Scatta anche la contestazione dei tifosi bergamaschi sulla scelta della Lega di far giocare l’incontro nonostante le circostanze. L’incontro finisce 1-1 con i rigori di Karlsson nel primo tempo e di Retegui nella ripresa: punto importante in chiave salvezza per il Lecce.
Serie A
Fiorentina, Palladino rivede Kean: ci sarà con il Betis

Moise Kean, attaccante della Fiorentina classe 2000′, tornerà stasera in città. Il tecnico Raffaele Palladino ha confermato la presenza, dichiarando al momento è già in volo.
Raffaele Palladino nel post gara, ha affermato di aver sentito l’attaccante più motivato del solito. Al momento ha dichiarato di trovarsi in viaggio con destinazione Firenze, pronto per la trasferta di giovedì a Siviglia.

Moise Kean ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina-Kean: le parole di Daniel Pradè
Daniele Pradè è il direttore sportivo della Fiorentina. Ha rilasciato una breve dichiarazione ai canali ufficiali del club dopo il derby vinto 2-1 contro l’Empoli: “Una vittoria complicata, è stata una settimana difficile in tutto. C’è stata anche l’appendicite di Dodo, infatti le mie prime parole sono di ringraziamento per Folorunsho. Lo avevamo preso per sostituire Bove, in questi mesi ha giocato dappertutto meno che nel suo ruolo, lo ringrazio fortemente per la disponibilità. Poi ringrazio Adli, aveva iniziato in modo incredibile e poi ha patito un infortunio che l’ha lasciato fuori due mesi. Il rientro l’ha sofferto ma oggi si è fatto trovare pronto e ha fatto un gol bellissimo. E poi ringrazio Zaniolo, trova poco spazio ma oggi è entrato con determinazione e cattiveria. Il mio pensiero va a loro tre”.
È una Fiorentina più matura nonostante le rivoluzioni estive e invernali:
“Le partite sono tutte difficilissime. Oggi vincere era importantissimo e l’abbiamo fatto col coltello tra i denti, abbiamo combattuto. Abbiamo fatto due bellissimi gol e di Mandragora parlerò a fine stagione, ora continuiamo su questa strada. Giocheremo col Betis che è costruito in modo incredibile, poi a Roma, che sta facendo qualcosa di eccezionale”.
Serie A
Torino, con Vanoli (e il mercato) puoi sognare l’Europa

Un Torino senza troppe pretese cade in casa del Napoli ma guarda con ottimismo al futuro, nella speranza, per Vanoli, che il mercato porti ambizione.
Il Torino torna da Napoli senza punti, ma la squadra di Vanoli ha lasciato comunque segnali positivi. Di fronte c’era una capolista con una marcia in più soprattutto sul piano delle motivazioni, mentre i granata hanno ormai poco o nulla da chiedere al campionato. L’obiettivo è chiudere bene la stagione e porre le basi per il prossimo futuro.
E proprio guardando avanti, la prestazione del Maradona – pur senza tiri nello specchio – ha mostrato buone trame, idee e soluzioni. Vanoli ha mostrato ancora tanta elasticità sul modulo, passando dal 4-2-3-1 delle ultime partite a un 3-5-1-1, fino ad arrivare al 3-4-2-1 nel secondo tempo. Un dato che conferma la capacità del tecnico e del gruppo di adattarsi all’avversario. Non a caso, a inizio ripresa il Torino ha costretto il Napoli nella propria metà campo.
Ancora una volta, però, è mancato qualcosa in avanti: un po’ di qualità, un po’ di convinzione.

Paolo Vanoli carica Alieu Njie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Vanoli guida una squadra pronta a crescere
La sensazione è che con Vanoli il Toro abbia trovato la guida giusta per provare a fare un salto in avanti. Il suo lavoro è stato silenzioso ma continuo, e se il Torino in questa stagione non ha mai, o quasi, rischiato nulla è soprattutto merito suo.
Dalla prossima stagione il tecnico potrà contare su due ritorni fondamentali: quello di Duvan Zapata e – si spera – quello di Perr Schuurs, ancora ai box dopo il grave infortunio del 2023. Due giocatori che, se al 100%, alzano notevolmente il livello della rosa. A loro vanno aggiunti gli arrivi di gennaio, su tutti Elmas e Casadei, che hanno già fatto intravedere le proprie qualità.
L’impressione è che il mercato invernale abbia tracciato la strada anche per l’estate: puntare su profili giovani, duttili e tecnici, che possano permettere al Toro di alzare l’asticella.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, ora servono investimenti
Per provare davvero a sognare l’Europa serviranno però investimenti in estate. Il primo nodo riguarda il riscatto di Elmas, che costerà intorno ai 17 milioni: uno sforzo importante, ma necessario se si vuole dare continuità a un progetto ambizioso.
Poi ci sarà da sostituire Ricci, la cui partenza sembra ormai quasi certa. E ci saranno da rinforzare le fasce, dove né Pedersen né Borna Sosa hanno convinto fino in fondo. Serviranno giocatori pronti, ma anche funzionali al gioco di Vanoli, che a sua volta dovrà essere ancora più bravo nel valorizzare l’intera rosa.
Il Torino, oggi, ha basi solide e un allenatore capace. Se la società deciderà davvero di fare quel passo in più, allora sognare l’Europa non sarà più un’illusione.
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