Roma – Sassuolo 3-4: l’onda neroverde travolge l’Olimpico

Roma – Sassuolo poteva essere un’occasione di conquistare il secondo posto in classifica. Invece il Sassuolo ha travolto i giallorossi.

Una partita inaspettata, animata e avvicente: è quella alla quale abbiamo appena assistito sul prato dell’Olimpico di Roma. Una Roma avvantaggiata dai pronostici e dal fatto di giocare in casa è stata messa in ginocchio dal Sassuolo.

Sebbene non si possa dire che non abbia lottato: dopo un inizio promettente, si è fatta infliggere una doppietta di Laurienté.

Poi un’azione insensata, che ha fatto indignare tutti gli amanti del fair play: un evidente calcio assestato dal difensore giallorosso Marash Kumbulla all’attaccante neroverde Domenico Berardi.

Lo stesso Berardi che, proprio in virtù di quel fallo punito con l’espulsione dell’albanese per “condotta violenta“, ha calciato il rigore che ha portato il Sassuolo a un vantaggio 1-3.

Entrato in campo nel secondo tempo, Paulo Dybala ha fatto la sua piccola magia quotidiana: un gol che ha portato la Roma a 2 ma che, da solo, non è bastato.

L’argentino ci ha provato anche al novantunesimo, con un calcio di punizione che è stato deviato, e un minuto dopo, tentando il colpo in extremis.

Le speranze sembravano perdute, quando a soli due minuti dalla fine Gini Wijnaldum ha realizzato il suo primo gol in maglia giallorossa, dimostrando con i fatti quanto il suo recupero fisico post-infortunio sia a buon punto.

La Roma ha tentato di recuperare il gol di scarto fino all’ultimo secondo, senza successo.

A conti fatti, malgrado la zampata finale del giocatore in prestito dal PSG, la Roma torna nello spogliatoio ferita.

Sull’onda lunga delle polemiche per la squalifica di Mourinho, deprivata di un difensore – lo ammettiamo: il cartellino rosso di Kumbulla era pienamente meritato – con nuovi e scomodi cartellini gialli per Smalling e Matic.