Serie A
Roma : un centrocampista che si è “Romanizzato”

Sergio Oliveira è stato il grande acquisto che nel mercato di Gennaio che la Roma ha regalato a Mourinho, insieme al difensore dell’Arsenal Maitland-Niles .
Nel dettaglio
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Dopo solo sette partite però, il centrocampista portoghese ha purtroppo fatto vedere di essere entrato in un tunnel buio e pericoloso.
La sua qualità tecnica e la grande personalità, motivi per cui era stato preso da Tiago Pinto e voluto dallo “Special One”, infatti , per il momento sembrano non vedersi più.
Dopo le prime quattro gare, nelle quali era spiccata la sua voglia di essere un leader tecnico e carismatico segnando anche due reti, il numero ventisette giallorosso sembra essersi “Romanizzato”.
Adeguandosi troppo presto alla mediocrità dei suoi compagni di squadra, soprattutto negli ultimi tre incontri contro Genoa, Sassuolo e Verona.
In questi match l’ex Porto è stato impreciso, lento, senza cattiveria e non ha cercato quasi mai di segnare, sfruttando al meglio il tiro da fuori area che è una delle sue doti migliori.
Mourinho ha notato le problematiche di Oliveira, ed ha deciso quindi di usarlo con parsimonia, impiegandolo per settanta minuti contro i liguri, sessanta con i neroverdi ed infine solo per un tempo con gli scaligeri.
Nonostante questo, Mourinho continua a vederlo come un pilastro della Roma del prossimo anno.
Il nuovo centrocampista giallorosso a partire dai prossimi incontri, infatti, probabilmente tornerà a far vedere le sue qualità tecniche e la sua grande personalità.
Serie A
Napoli, la Champions è sicura ma la corsa Europea è ancora aperta

Con Inter e Napoli virtualmente qualificate, resta aperta la bagarre per l’Europa. Ci sono ancora ben 7 squadre in lotta per 4 posti, con varie incognite legate a Coppa Italia e Conference League.
Con la Serie A che si avvia verso il rettilineo finale, le certezze iniziano ad affiorare, ma restano ancora diversi nodi da sciogliere nella corsa alle prossime coppe europee. Il Napoli di Antonio Conte, attualmente primo in classifica con 74 punti, può dirsi matematicamente qualificato alla prossima Champions League. Il pareggio della Lazio e quello del Bologna nei posticipi del lunedì hanno infatti reso irraggiungibile la quinta posizione, che dista ormai 13 punti quando ne restano solo 12 in palio.
Accanto al Napoli, anche l’Inter, pur in un momento altalenante, viaggia verso un piazzamento sicuro tra le prime quattro, assicurandosi quindi la partecipazione alla Champions 2025/26. Considerato che l’Italia porterà quattro squadre nella massima competizione continentale – l’eventuale quinto posto è ormai sfumato a vantaggio di Inghilterra e Spagna -, la vera battaglia si gioca per gli altri quattro posti europei disponibili, ovvero due in Champions, due in Europa League e uno in Conference League.

LA FORMAZIONE DELL’INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Una lotta per l’Europa senza precedenti
Attualmente, la lotta coinvolge un blocco di sette squadre, compreso tra l’Atalanta terza con 65 punti e il Milan nono con 54, un distacco di appena 11 punti che lascia aperti tutti gli scenari. In mezzo, Juventus, Roma, Bologna, Lazio e Fiorentina, tutte ancora in piena corsa per un posto in Europa.
Ma il campo non è l’unico fattore da considerare. Saranno determinanti anche gli incroci con le coppe nazionali e internazionali, che possono influenzare la distribuzione dei posti:
La Coppa Italia, ad esempio, ha già visto l’uscita dell’Inter. In finale è approdato il Milan, che in caso di vittoria conquisterebbe automaticamente l’accesso alla prossima Europa League, senza liberare il posto riservato al campionato per la sesta classificata. Questo scenario potrebbe penalizzare chi finirà settimo in Serie A.
Un discorso simile vale per la Fiorentina. Se i viola, oggi ottavi, dovessero vincere la Conference League ma non entrare tra le prime sei in Serie A, si garantirebbero comunque un posto in Europa League, aggiuntivo rispetto al campionato. In questo caso, il numero di squadre italiane qualificate alle coppe salirebbe a otto, ma senza incidere sugli slot Champions.
A seguire la classifica nel dettaglio (I piazzamenti possono variare in base all’esito di Coppa Italia e Conference League)
Squadra | Punti | Competizione europea (scenario attuale) |
---|---|---|
Napoli | 74 | Champions League (qualificata) |
Inter | 71 | Champions League (virtualmente qualificata) |
Atalanta | 65 | Champions League |
Juventus | 63 | Champions League |
Roma | 61 | Europa League |
Bologna | 60 | Europa League / Conference League |
Lazio | 57 | In corsa per l’Europa |
Fiorentina | 55 | In corsa + Conference League semifinale |
Milan | 54 | In corsa + Finale Coppa Italia |
Serie A
Fiorentina, Mandragora: “Mi sto riprendendo ciò che gli infortuni mi hanno tolto. Juve? Non ero pronto”

Il centrocampista della Viola – nonché ex Juventus – Rolando Mandragora ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha discusso del rendimento della sua stagione.
A seguire l’intervista completa
Le parole di Mandragora
LA SFIDA COL REAL BETIS
“Il Betis è uno scoglio difficile, hanno palleggio e individualità. Andiamo in uno stadio da 60 mila spettatori. Ma siamo ambiziosi, abbiamo mentalità e cuore.”
LE RETI
“I gol sono l’evoluzione, la maturità. Mi sto riprendendo quello che gli infortuni brutti, ginocchio e piede, mi hanno tolto e non cerco alibi. Palladino mi da libertà, posso tirare e inserirmi, ma serve rapidità, mai perdere un tempo di gioco.”
LA STAGIONE
“Non avevo iniziato male, ma ho avuto l’infortunio al ginocchio sinistro, la squadra ha vinto le famose otto partite di fila e ho dovuto recuperare. Ringrazio tanto lo staff medico. Lo merita. Di loro si parla poco.”
LA JUVE
“Ebbi gli infortuni, due operazioni in un anno e non ero pronto. Mi sono messo in gioco sia a Pescara che a Crotone che a Udine, dove ho fatto il primo salto e sono cresciuto. La cifra del mio acquisto fece sensazione, le aspettative erano altissime, ma non ero uno che buttava giù le porte da solo: giocai con tutti e quattro gli allenatori, poi mi ruppi il crociato. Ma anche il Toro ha avuto grande importanza nella mia carriera, in granata ritrovai anche la Nazionale, che ora è un obiettivo. Davide Nicola, che avevo già avuto a Udine, mi fece capitano per la prima volta in A. Soprattutto a livello umano è speciale”
Serie A
Serie A, il confronto dopo 34 giornate con la stagione 23/4: sogno Napoli, disastro Inter

Serie A, dopo 34 giornate, il Napoli registra un +24 rispetto allo scorso anno, mentre l’Inter precipita con -18. Tra le delusioni anche il Monza, destinato alla retrocessione. Segnali positivi per Roma, Atalanta, Lazio e Fiorentina.
Con quattro giornate ancora da disputare, la Serie A 2024/25 inizia a delineare con chiarezza i verdetti non solo sul campo, ma anche in chiave comparativa rispetto alla scorsa stagione. Il dato più eclatante riguarda il Napoli di Antonio Conte, che ha effettuato un’autentica rivoluzione tecnica e mentale. Gli azzurri, protagonisti di un campionato costante e in crescendo, guidano oggi la classifica con 24 punti in più rispetto a un anno fa, quando la squadra – orfana di Spalletti – aveva vissuto una stagione di transizione con diversi cambi in panchina e un rendimento altalenante.

L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
All’opposto, la parabola discendente dell’Inter è tra le storie più sorprendenti (e per i tifosi più dolorose) di questa annata. Se nella stagione 2023/24 i nerazzurri dominavano il campionato con un vantaggio ampio e consolidato, quest’anno la squadra di Simone Inzaghi ha perso brillantezza e continuità. Il saldo negativo di 18 punti rispetto alla passata stagione la rende la seconda peggior squadra nel confronto diretto delle classifiche a pari giornata.
La maglia nera però va al Monza, protagonista di una caduta verticale: la squadra brianzola, dopo un’estate travagliata e una campagna acquisti poco incisiva, è oggi ultima sia nella classifica generale che in quella dei confronti, e si avvia senza sorprese verso la retrocessione in Serie B. Una retrocessione che sa di fine ciclo per il progetto post-Berlusconi.
Tra le note liete spicca l’Atalanta, che nonostante l’ultimo pareggio con il Lecce mantiene un saldo positivo. La Dea ha dimostrato ancora una volta la solidità del suo progetto, capace di rigenerarsi con nuovi protagonisti senza perdere competitività.
La Juventus, invece, resta un caso a sé: pur mantenendo un piazzamento in zona Champions, appare meno efficace rispetto alla versione dello scorso anno, e oggi viaggia con 3 punti in meno rispetto alla stagione passata.

ESULTANZA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Da segnalare anche il risveglio della Roma, trascinata da un primo quadrimestre del 2025 semplicemente straordinario, tanto da recuperare terreno e arrivare a +1 rispetto al rendimento dello scorso anno. Un cambio di passo netto che potrebbe avere riflessi importanti in vista della prossima stagione.
Di seguito il confronto squadra per squadra dopo 34 giornate:
Serie A, la situazione un anno dopo
Vediamo ora nel dettaglio la classifica della 34° giornata di Serie A rispetto a un anno fa.
Napoli 74 punti (+24 rispetto alla Serie A 2023/24 dopo 34 giornate)
Inter 71 (-18)
Atalanta 65 (+8)
Juventus 62 (-3)
Bologna 61 (-2)
Roma 60 (+1)
Lazio 60 (+5)
Fiorentina 59 (+6)
Milan 54 (-16)
Torino 43 (-3)
Como 42 (in Serie B)
Udinese 41 (+12)
Genoa 39 (-3)
Cagliari 33 (+1)
Hellas Verona 32 (+1)
Parma 32 (in Serie B)
Lecce 27 (-9)
Venezia 25 (in Serie B)
Empoli 25 (-6)
Monza 15 (-29)
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