Serie A
Roma: un portoghese fa vincere Mourinho in Conference League

La serata di Conference League degli ottavi di finale della Roma contro il Vitesse, è stata risolta da un altro portoghese Sergio Oliveira che ha fatto vincere Mourinho
Nel dettaglio
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Il numero ventisette giallorosso è un calciatore fortemente richiesto, nella finestra di mercato di Gennaio, dallo Special One.
Bravo e fortunato nei suoi esordi con la Roma sia nel campionato di serie A che in Conference League.
In serie A, infatti, Sergio Oliveira ha segnato alla prima partita giocata su rigore ed anche nel match successivo.
Anche ieri alla prima presenza in Conference League, Oliveira ha timbrato il cartellino alla fine del primo tempo risultando decisivo per il risultato finale
Neanche l’aver preso un rosso per somma di ammonizioni ha rovinato la prestazione del centrocampista visto il risultato dei giallorossi.
Le occasioni più importanti del primo tempo, capitano al Vitesse con Openda ottima la risposta di Rui Patricio.
L’ opportunità più importante la regala Rui Patricio autore di un errore del portiere ma Openda spreca clamorosamente.
I giallorossi nel secondo tempo sfiorano il raddoppio con Abraham ma ottimo è l’intervento del portiere del Vitesse che gli nega il gol. Così come sul colpo di testa di Mancini di poco fuori da ottima posizione.
A fine partita Sergio Oliveira ha lasciato questa dichiarazione: ” Nella partita con l’Inter ho sentito un fastidio al piede.Poi, però la settimana scorsa ho deciso con il mister di riposare e recuperare al meglio e adesso mi sento bene”.
Serie A
Italiano, il Bologna vuole blindarlo al più presto

Il Bologna sta vivendo un momento magico con la finale di Coppa Italia; la città e la societàora sognano e il merito va, anche e soprattutto, a Italiano.
Il club rossoblù è in fibrillazione perché potrebbe ritrovare un trofeo che manca da troppo tempo (era il lontano 1974). Ora, forse, potrebbe essere compiuta l’impresa e, dopo 51 anni, mister e squadra potrebbero segnare un’epoca.
Merito di una società che ha puntato e valorizzato bene ciò che aveva, di una gruppo di giocatori che ci ha sempre creduto e, soprattutto, di quell’eterno secondo che è sulla bocca di tutti: una delle personalità nel campionato di Serie A italiano tra le più in voga del momento, ovvero mister Vincenzo Italiano.

L’URLO DI VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italiano e un Bologna a sua immagine e somiglianza
La carriera dell’allenatore nato in Germania, ma figlio di immigrati di origini siciliane, è stata costellata da molte occasioni mancate. Infatti, durante il suo periodo nella Fiorentina gli si appiccicherà addosso la definizione di “eterno secondo” per colpa delle tante finali perse: due volte in Conference League ed una volta in Coppa Italia.
Insomma, un nome che troppo spesso – in passato – era stato associato alla sconfitta, che non aveva tenuto conto della fatica e dell’impegno delle sue squadre per arrivare in finale e che, purtroppo, queste ultime possono essere perse!
Quest’anno il mister Italiano ci crede e la città con lui. Il sostegno dei tifosi sembra essere ineccepibile: in 30.000 sono previsti per la finale contro il Milan e che è prevista per il 14 maggio (l’orario ancora da definire).
Proprio con il suo arrivo a Bologna, Vincenzo Italiano aveva già mostrato grande coraggio nel sostituire Thiago Motta, che era stato l’allenatore che aveva riportato il club a giocare in Champion League. Un’impresa che sembrava, all’epoca, difficilmente raggiungibile e invece…
Per il Bologna potrebbe essere solo l’inizio!
Serie A
Bologna, Dallinga: una stagione flop, ma con un gran finale

Il Bologna sbarca in finale di Coppa Italia grazie soprattutto ai gol del tanto criticato Dallinga. La sua è una stagione deludente, ma non è ancora finita…
La squadra di Italiano sta portando a termine una stagione meravigliosa, dove è in piena corsa per un piazzamento in Champions League, ma soprattutto è in finale di Coppa Italia. Il lavoro del tecnico ex Fiorentina sembra veramente aver valorizzato tutti i componenti della rosa che stanno rendendo al massimo delle loro capacità, al netto di uno: si tratta ovviamente di Thijs Dallinga, anche se nel passaggio del turno di coppa c’è ben incisa la sua firma.

L’URLO DI VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, Dallinga: acquisto sbagliato o stagione storta?
È veramente difficile credere all’idea che un dirigente del calibro di Giovanni Sartori abbia sbagliato un acquisto da quasi 20 milioni ed è altrettanto difficile da credere che un giocatore non riesca a dare il suo meglio in un contesto e in un ambiente ricco di entusiasmo e di energia positiva.
Che il cambio di campionato fosse netto, lo si sapeva fin dal suo arrivo in Italia, ma un rendimento così poco proficuo sia in termine di gol che di prestazioni, non era messo in preventivo. Nelle ultime partite Dallinga sembra essere in leggera ripresa e sembra che stia trovando maggiore fiducia grazie anche ai pesanti gol in Coppa Italia.
È un giocatore che in estate difficilmente verrà venduto alla stessa cifra per la quale è stato acquistato e per questo con tutta probabilità, farà parte della rosa del Bologna anche nella prossima stagione, con l’obiettivo di migliorare i numeri di quest’annata.
La riserva che cresce all’ombra del titolare

Joshua Orobosa Zirkzee guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ormai sono quasi 3 cicli di attaccanti che indossano la maglia rossoblù dove la riserva riesce poi a emergere e a ritagliarsi il suo spazio: dai tempi di Arnautovic, che era il titolare inamovibile al netto di qualche acciacco fisico, c’era un Zirkzee che sedeva in panchina e prendeva appunti.
Con la titolarità nell’anno successivo dell’olandese, viene acquistato Castro che senza dare nell’occhio si fa qualche partita qua e la nella prima stagione per rompere il ghiaccio e prendere confidenza con il nuovo campionato. Poi, in questa annata si prende il posto da titolare ai danni di Dallinga, che sulla carta doveva essere il nuovo bomber del Bologna.
Serie A
L’Inter, la matematica spiega il momento attuale

L’Inter vive un momento difficile in un finale di stagione che attualmente vede gli uomini di Inzaghi ancora in corsa per campionato e Champions.
L’Inter ha perso ogni possibilità di conquistare il Triplete, con la squadra che sembra, sempre più, affaticata. Inzaghi è fermo sul lottare su ogni traguardo possibile ma la matematica sembra comprovare che i nerazzurri potrebbero davvero essere stremati.
Si sapeva già da inizio stagione che questa, per chi avesse voluto combattere su più fronti, sarebbe stata difficile: le nuove regole della Champions League con più partite, un campionato di Serie A con tante partite ostiche e poi la Coppa Italia. Insomma, un lunghissimo percorso fatto di impegni pressanti e a ritmi molto serrati.
E se Simone Inzaghi sembra sempre più categorico nel non voler parlare di stanchezza, purtroppo il calo delle ultime due giornate dell’Inter sembra evidente. Le due sconfitte con Bologna e Milan segnano un probabile cambio di passo dei giocatori che sono apparsi alquanto spenti.

YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, cosa ti aspetta?
Se poi sei l’Inter che è attualmente prima in classifica a contendersi il primato con il Napoli, le cose si complicano anche considerando che la squadra partenopea avrebbe la matematica dalla sua. Come?
Facendo un calcolo delle ore giocate da tutti i giocatori schierati in campo, dalle due squadre, il risultato è impressionante: il club nerazzurro raggiunge quota 50.417′ mentre i rivali partenopei si fermano a quota 35.640′.
Ciò che preoccupa ora sono le prossime partite che non saranno affatto semplici: già domenica 27 aprile, quando ci sarà Inter-Roma e poi il 30 aprile, quando i nerazzurri saranno attesi nella città catalana per la sfida al Barcellona.
Due partite che potrebbero vedere allonatanarsi ogni sogno di gloria perché con il primo dei due match si potrebbe perdere il primo posto nella corsa allo Scudetto, e con il secondo compromettere la corsa in Champions League.
I tifosi devono augurarsi che i giocatori abbiano ancora abbastanza tenacia e fame di vittoria da continuare a spingere. Ma riusciranno i giocatori più spremuti finora ad avere ancora le forze per essere determinanti?
Alcuni di questi hanno già raggiunto cifre molto alte di minuti complessivi giocati: Sommer è a quota 3.870′, Bastoni e il capitano Lautaro a 3.455′ (ma quest’ultimo allungherà vista la squalifica del difensore), Barella a quota 3.242′, Mikhitaryan a 3.200′ e Thuram a 3.004′. Mentre nel Napoli il più presente in campo è Rrahamani che si frema a quota 3.046′ (cifre de La Gazzetta dello Sport).
La fine di questa stagione sarà, quindi, decretata anche dalla resistenza e dal cercare di superare i propri limiti.
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