Serie A
Roma, un regalo coi fiocchi
Il sindaco Roberto Gualtieri ha scelto la trasmissione “Mattino cinque” per fornire alcune informazioni riguardo al progetto di nuovo stadio della Roma.
Roma, nuovo tempio per squadra e tifosi
Non solo ha bene in mente il regalo da fare ma pure la data a cui consegnarlo: il 2027. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sa che quello sarà un anno dorato per i tifosi giallorossi perché la loro squadra di riferimento, la Roma appunto, spegnerà cento candeline.
E, come regalo di compleanno, vorrebbe portargli in confezione dorata il nuovo stadio fatto e finito. “Il progetto va avanti – ha dichiarato alla trasmissione Mattino Cinque – Pietralata è una landa desolata, non mi sembra un’oasi naturale , basta andare lì”. Insomma, fauna e flora non sarebbero minimamente colpite al cuore dall’irruzione sulla scena del nuovo impianto.
“Realizzeremo uno stadio senza cubature aggiuntive- spiega ancora il primo cittadino del Campidoglio – e senza un Euro di soldi pubblici. E’ un investimento privato che creerà sviluppo, occupazione e riqualificherà un’area”. Insomma, contenti tutti: tifosi, società, ambientalisti e chi è in cerca di un lavoro.
“Ci saranno parchi – aggiunge- percorsi ciclopedonali, una ricucitura dell’intero quadrante dove ci sono infrastrutture, metropolitana e treno“.
Detto dei vari colori del quadro, Gualtieri ha scoperto il velo anche sulla data di consegna del dipinto: “l’obiettivo è che sia pronto nel 2027 – spiega – anno del centenario della Roma, stiamo rispettando la tabella di marcia, c’è ancora tanto da fare ovviamente ma ora il consiglio comunale ha approvato l’interesse pubblico”.
I lavori potrebbero cominciare alla fine del 2024 “e poi ci vorranno almeno un paio d’anni”. E i tifosi giallorossi, pazientemente, aspettano. Di vedere l’impianto nuovo di zecca dove il loro “Forza Roma” risuonerà forte e chiaro.
Serie A
Atalanta-Empoli 3-2, la Dea si regala il Natale in vetta con un favoloso De Ketelaere I Le pagelle orobiche
Atalanta-Empoli 3-2, sotto grazie a un gol di colombo, la Dea la ribalta con De Ketelaere e Lookman,ma subisce il pareggio su rigore. L’ennesima magia del belga regala l’undicesimo successo di fila. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 6: a differenza di Cagliari, i toscani non lo costringono ai miracoli. Poche parate telefonate e la mancanza di colpa sui due gol subiti.
Kossounou 5: molto male nel posizionamento sul primo gol degli ospiti. Non è di certo il più affidabile della retroguardia, ma un passaggio a vuoto può capitare nel percorso di crescita.
Djimsiti 5: scomposto nell’intervento che causa il rigore che vale il 2-2. Solito apporto in attacco ad aggiungersi al tridente in fase offensiva, ma la sua svista rischiava di costare molto più caro.
Kolasinac 6: la sua esperienza è sempre preziosa, anche in serate non brillanti. Cresce alla distanza.
Bellanova 6: buona prova, anche se viene chiamato in causa ben poco.
Pasalic 6: bravo a inserirsi nelle trame a centrocampo, anche se queste non sono gare adatte alle sue caratteristiche. Si guadagna una buona sufficienza.
Ederson 7: ennesima prestazione di spessore per il brasiliano, sempre più totem del centrocampo orobico. Accorcia le distanze a azzanna le caviglie. Si capisce da queste gare il perché le big lo desiderino così tanto.
Zappacosta 7: presente in ogni azione offensiva che parta dalla sua fascia. La gamba lo regge fino a trequarti match, poi esce con un voto alto e meritato (dal 69′ Ruggeri 6: pochi scossoni, tanta attenzione).
De Ketelaere 8: per realizzare il primo gol fa qualcosa che va oltre le leggi della fisica. Si tuffa su un pallone inesorabilmente diretto verso il terreno e colpisce di incoscienza, infilando Vazquez. Per la doppietta, invece, cerca la luce circumnavigando il limite dell’area e fa partire un rasoterra letale. La classe non è acqua, al Milan l’hanno capito troppo tardi (dal 69′ Samardzic 5,5: ci mette l’impegno, ma non lascia grandi tracce della sua entrata).
Retegui sv: esce quasi subito per un infortunio muscolare, che la Dea spera possa essere meno lieve (dal 20′ Zaniolo 7: convincente, determinato e dinamico. Gioca per la squadra, è già un grande risultato).
Lookman 6: gol a parte, non si vede granché. Il pallone d’oro africano non rende merito al premio appena ricevuto, ma per quello che ha fatto nell’anno solare, ha ancora un credito infinito da spendere, e una prova incolore ci può stare.
Gian Piero Gasperini 6: la Dea non fa la Dea da 2-3 partite, però la vittoria arriva comunque perché ha in rosa degli autentici uomini squadra, che sanno capire quando è il loro momento. Undicesima vittoria di fila, più sofferta di quella di Cagliari, ma che fa capire la forza mentale di questa Atalanta.
Serie A
Juventus, i tre punti e un grande Nico Gonzalez: la Signora va a -3 dal quarto posto
Juventus, sofferta vittoria per i bianconeri, che piegano il Monza con McKennie e Nico Gonzalez. Il gioco continua a non vedersi, ma si avvicina la zona Champions.
Non si e’ visto qualcosa di nuovo, ma ciò che c’è nel presente basta alla Juventus per piegare il Monza.
I bianconeri, spuntati a centrocampo, vincono 2-1 con grande fatica e con qualche affanno, lasciano i brianzoli desolatamente all’ultimo posto e sempre più in crisi.
Due sono i sorrisi per Thiago Motta, che guarda dalla panchina il secondo gol, in una settimana, di Nico Gonzalez.
L’argentino, pienamente recuperato, ha vivacizzato l’attacco, raddoppiando il primo gol firmato McKennie.
Proprio l’assist per l’americano e’ arrivato dalla seconda nota lieta di serata: Teun Koopmeiners.
Anche l’olandese, nel suo piccolo, e’ entrato nel tabellino, con il corner battuto per il guizzo decisivo dell’ex Schalke 04.
Paura, tuttavia, al 46′, quando i tifosi non hanno più rivisto rientrare in campo l’ex Atalanta, colpito da un fastidio all’adduttore.
Nelle prossime ore si avrà una risposta, con Thiago Motta a trattenere il respiro.
La vittoria e’ arrivata, in stile Juventus 2024/2025. Sporca e faticosa, ma i tre punti valgono il -3 dal quarto posto.
La strada per il bel gioco e’ ancora lunga, ma intanto il tecnico italo-brasiliano vede ingranare, poco a poco, il suo mercato estivo.
Serie A
Milan, Pulisic: “Impossibile spendere 100 milioni per un giocatore”
Christian Pulisic, esterno d’attacco del Milan, dichiara che la società rossonera non può investire 100 milioni sul mercato per un solo calciatore.
Un Milan altalenante dal punto di vista dei risultati e delle prestazioni aspetta ancora il rientro di Christian Pulisic, che si era infortunato lo scorso 6 dicembre nella partita persa 2-1 con l’Atalanta. Nel frattempo lo statunitense si è espresso su fattori extra-campo.
Milan, le parole di Pulisic
In un documento redatto dalla Harvard Business School, l’ex giocatore di Borussia Dortmund e Chelsea ha parlato della politica societaria rossonera: “Il club non può spendere 100 milioni per un solo giocatore. Però stanno acquistando giocatori di qualità, è ovvio che ci sia molta riflessione dietro alla costruzione della rosa” riporta Milan News.
Nella scorsa sessione di calciomercato estivo il Milan ha acquistato: Youssouf Fofana per 20 milioni, Strahinja Pavlovic per 18, Emerson Royal a 15 milioni, Alvaro Morata a 13 e Alex Jimenez a 5.
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