Serie A
Roma, valzer con Morata: si attendono i Friedkin

La Roma flirta con Morata: da giorni, lo spagnolo ha espresso la sua disponibilità a unirsi ai giallorossi. Una decisione importante attende i Friedkin.
Ieri è stata una giornata significativa per il futuro di Álvaro Morata. Dopo l’incontro con il suo agente, la Roma ha ben chiari i dettagli dell’operazione economica necessaria per portare l’attaccante a Trigoria.
Non c’è stata una decisione definitiva, né positiva né negativa, ma ora i giallorossi, per così dire, hanno il possesso palla.
Morata, infatti, ha espresso la sua disponibilità a indossare la maglia giallorossa da giorni, e ieri il suo procuratore Juanma Lopez si è incontrato con Tiago Pinto per definire costi e dettagli dell’operazione.
Sono due le questioni importanti da risolvere: il salario del giocatore e il prezzo del suo cartellino. Parlando dello stipendio, lo spagnolo – che non può beneficiare del decreto crescita – richiede 5 milioni netti all’anno, una cifra che avrebbe un impatto significativo sul bilancio della società.
Per quanto concerne il prezzo del cartellino, Lopez ha comunicato a Pinto un costo di 12 milioni, frutto di un “gentlemen agreement” tra il calciatore e l’Atletico Madrid.
Ora sarà necessario trovare una formula che soddisfi tutte le parti coinvolte. La situazione verrà risolta nelle prossime ore poiché Morata ha richiesto due giorni di tempo per dare una risposta definitiva.
Tra le altre pretendenti in agguato, ci sono l’Inter e anche la Juventus, tuttavia la Roma sarebbe la prima scelta del giocatore. E per la Roma questo sarebbe il primo acquisto non a parametro zero.
La palla, ora, passa ai Friedkin.
Serie A
Hellas Verona-Bologna: curiosità e statistiche

Hellas Verona-Bologna, partita valida per la 28° giornata della Serie A, si giocherà allo Stadio Marcantonio Bentegodi Domenica 9marzo alle ore 12:30.
Questa domenica, allo stadio Bentegodi, il Verona dovrà affrontare il Bologna, squadra in netta ascesa dopo la vittoria contro il Milan, e pronta a scendere in campo con grande determinazione per ottenere un risultato positivo nella corsa a un posto in Europa.
D’altro canto, i padroni di casa presentano uno dei bilanci più particolari di questa stagione di Serie A: gli scaligeri hanno collezionato finora soltanto 2 pareggi (il dato più basso tra Serie A e Serie B), un segnale di una squadra poco incline all’equilibrio. Infatti, la formazione di Zanetti ha dimostrato in questo campionato sia di poter ottenere ottime prestazioni, sia di poter incappare in serate altamente negative per se stessa.
Hellas Verona – Bologna: i precedenti
Nonostante le grandi differenze a livello di posizione in classifica, sono stati proprio gli scaligeri ad avere la meglio nel precedente match, con una sorprendente vittoria per 2-3, grazie anche e soprattutto all’autogoal di Castro. Per la prima volta nella serie maggiore l’Hellas Verona potrebbe riuscire a vincere entrambi gli scontro stagionali contro i felsinei (ultima volta nel 1978), mantenendo inoltre attivo il bilancio che li vede imbattuti nelle ultime 5 partite in casa contro di loro.
L’ultima volta che entrambe le squadre si sono affrontate con una sostanziale differenza di punti risale al 2024, quando tra le due formazioni c’erano ben 26 punti di distacco. In quell’occasione fu proprio la squadra con il maggior numero di punti ad avere la meglio: il Bologna, che trionfò in casa per 2-0 il 23 febbraio 2024.
Se il Verona dovesse riuscire a vincere domenica, sarebbe la prima volta in stagione che otterrebbe due vittorie consecutive in casa, dopo il successo per 1-0 contro la Fiorentina.
Anche il Bologna ha obiettivi importanti: oltre a lottare per un piazzamento in Europa, punta a mantenere un record di imbattibilità, cercando di ottenere per la seconda volta in stagione tre vittorie di fila. All’orizzonte, però, per i rossoblù si presenta anche l’opportunità di sfatare una statistica negativa che finora è costata cara alla squadra: infatti, tralasciando la vittoria contro il Torino, il Bologna non è mai riuscito a imporsi in trasferta nelle ultime sette partite disputate

Fans of Verona during Italian football Serie A match Hellas Verona FC vs AS Roma at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, September 19, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Serie A
Milan, Sottil: “Abbiamo dato un segnale, un onore essere qui”

Riccardo Sottil, attaccante esterno del Milan, ha parlato al termine della partita contro il Lecce, vinta 3-2 nonostante lo svantaggio iniziale di 2 gol.
Il Milan vince 3-2 a Lecce e pone fine alla striscia di 3 ko di fila in Serie A. Nei 15 minuti iniziali, prima Gimenez e poi Gabbia si vedono annullare un gol: nel mezzo, i salentini vanno in vantaggio con Krstovic al settimo minuto. Nella ripresa l’attaccante montenegrino raddoppia al minuto 59, ma da lì inizia la rimonta rossonera: prima l’autogol di Gallo al 68°, poi due reti di Pulisic al 73° (su rigore) e all’81°. Il Diavolo si porta a -8 dal quarto posto, i pugliesi restano a +3 sulla zona retrocessione.

ESULTANZA MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lecce-Milan 2-3: le parole di Sottil nel dopo partita
Al termine dell’incontro, l’esterno offensivo del Milan Riccardo Sottil ha parlato ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
L’analisi della partita
“Sicuramente non era un periodo positivo per noi, stasera facendo due gol che sono stati annullati non è facile reagire ma siamo riusciti a ribaltare. Oggi abbiamo dato un bel segnale, il mister mi ha detto che voleva mettermi in quella posizione e io entro dove mi mette lui“.
L’arrivo al Milan
“Quando ci sei dentro capisci quanto sia grande, ero e sono milanista. Per me è stato un grande orgoglio riuscire a vestire questa maglia. Il Milan è grande, lo dice la sua storia e i suoi trofei. Per me è un onore vestire questa maglia, sono felicissimo di essere qui“.
L’idolo da bambino
“L’ho detto anche alla prima conferenza, quando ero piccolo avevo un debole per Alexandre Pato. Mi ricordo ancora la sua prima partita contro il Napoli, era un Milan di grandi campioni. C’erano Seedorf e Ronaldo, poi Ibra, ma avevo un debole per lui“.
Papà Andrea
“Non si arrabbia mai però è sempre molto presente. Non mi ha mai messo pressioni, è sempre molto equilibrato. Ci fa piacere sentirci prima e dopo le partite, per me è sempre stato un punto di riferimento“.
Serie A
Juventus-Atalanta: curiosità e statistiche

Juventus-Atalanta, incontro valido per la 28^ giornata del campionato di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma domenica 9 marzo alle 20.45.
A chiudere la domenica della 28^ giornata di Serie A sarà Juventus-Atalanta. Le due squadre, distanti l’una dall’altra appena tre punti, si giocheranno il terzo posto.
Tutti gli occhi saranno puntati sul big match tra la truppa di Thiago Motta e quella di Gasperini, perché in palio ci sono punti importantissimi per la Champions League, ma anche per la corsa scudetto.
Entrambe, rispettivamente quarta e terza forza del campionato, dopo i recenti risultati, sono candidate a lottare per la vittoria finale.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti.

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus-Atalanta: curiosità e statistiche
La Juventus è rimasta imbattuta in 38 delle ultime 40 sfide contro l’Atalanta in Serie A (25V, 13N), gli unici due successi della Dea nel periodo contro i bianconeri sono arrivati entrambi nel 2021 (tra aprile e novembre).
Dall’arrivo di Gasperini a Bergamo (dal 2016/17), la sfida tra Juventus e Atalanta è quella che ha visto più pareggi in Serie A: 11 in 17 partite (completano il parziale quattro vittorie dei bianconeri e due successi della Dea).
Le ultime tre sfide tra Juventus e Atalanta in campionato sono terminate in pareggio, solo una volta le due formazioni hanno registrato più pareggi di fila in Serie A: cinque tra marzo 1964 e gennaio 1966.
L’ultima vittoria della Juventus contro l’Atalanta in casa dei bianconeri in Serie A risale al 14 marzo 2018 (2-0 con gol di Higuaín e Matuidi); da allora in sei gare all’Allianz Stadium tra le due formazioni in campionato ci sono stati cinque pareggi e un successo dei bergamaschi.
La Juventus ha vinto le ultime cinque partite di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto almeno sei successi di fila in Serie A risale al periodo tra ottobre 2022 e gennaio 2023 (otto in quel caso).
L’Atalanta ha mantenuto la porta inviolata in quattro match consecutivi in Serie A per la prima volta negli anni 2000; in generale, solo tre volte nella sua storia nel massimo campionato ha registrato almeno cinque clean sheet di fila: sei tra dicembre 1996 e gennaio 1997, cinque tra ottobre e novembre 1985 e cinque tra gennaio e febbraio 1967.
Gian Piero Gasperini ha allenato l’Atalanta in 331 partite in campionato; con la prossima gara eguaglierà Nils Liedholm con la Roma (332) come 2° allenatore con più match alla guida di una singola squadra nella storia della Serie A – davanti a loro solo Giovanni Trapattoni con la Juventus (402).
Da una parte l’Atalanta è la squadra che ha realizzato più gol su azione (45) in questo campionato, dall’altra la Juventus è la formazione che ha subito meno reti da questa dinamica di gioco (12).
Khéphren Thuram ha stabilito il suo record di partecipazioni attive in una stagione nei maggiori cinque campionati europei: sette (tre gol, quattro assist) – era arrivato a sei nel 2021/22 e nel 2022/23 con il Nizza. In aggiunta, solo Dusan Vlahovic (10, nove reti e un assist) è stato coinvolto in più gol rispetto al centrocampista francese tra i giocatori della Juventus nel campionato in corso (sette, al pari di Timothy Weah, che conta cinque gol e due passaggi vincenti).
Con il prossimo match, Marten De Roon (260 presenze fin qui con Gian Piero Gasperini in campionato) eguaglierà Sebastien Frey con Cesare Prandelli (261) come giocatore con più partite disputate sotto la guida di un singolo allenatore in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).
Fonte: Opta
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