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Roma, il voto alle prestazioni dei nuovi acquisti fin qui
E’ già tempo di trarre le prime conclusioni- dateci dal prato di gioco- sulle prestazioni messe in atto dai nuovi acquisti della Roma 2022-23 targata Josè Mourinho.
Entusiasmo, furbizia e voglia di crescere: con questi 3 concetti potremmo riassumere quello che questa estate è andato in scena a Roma sponda giallorossa, con Tiago Pinto impegnato ad esaudire i desideri di mister Mou.
Da Dybala a Wijnaldum, passando poi per Matic, Celik e Belotti, le mosse del direttore portoghese sono state audaci, capaci di alzare il livello di una squadra che ha bisogno di tornare in Champions League quanto prima.
Ma come si stanno comportando i nuovi arrivati in casa Roma? Tiriamo le somme dopo le prime apparizioni dei neoacquisti capitolini.
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Roma, le pagelle dei nuovi volti: Dybala da 9, Camara s.v.
Partendo da colui che, oggettivamente, è stato il colpo dell’estate giallorossa per modus operandi ed entusiasmo della piazza, Paulo Dybala si è subito calato nel nuovo ruolo nella capitale. 3 gol e tante buone giocate, oltre ad una serenità ritrovata in quel di Roma. La Joya aveva bisogno di ricevere calore ed affetto, in grado di fornirgli quella benzina in più per rendere con costanza. Il voto al fantasista argentino non può che non essere un 9 abbondante.
Non si può invece giudicare l’operato sul campo di Georgino Wijnaldum, centrocampista dal grande curriculum che ha iniziato in maniera sfortunatissima l’esperienza italiana. Lo si rivedrà in campo verso gennaio 2023, ma i passionali tifosi romanisti non hanno di certo fatto mancare il proprio affetto nei riguardi di una pedina che sarà fondamentale per Mou.
Sempre a centrocampo è arrivato Matic dallo United, professore calcistico in grado di portare con la sua stazza un’eleganza di movimento ed una qualità di palleggio non in dote a chiunque. Sebbene lo si veda soffrire in alcuni frangenti l’alta intensità delle gare, il mediano serbo ha dimostrato di poter dire la sua con il bagaglio culturale acquisito negli anni. Il voto per l’ex Chelsea è 6,5.
Porzione destra del rettangolo verde, alter ego di Karsdorp: a Roma è arrivato Zeki Celik, terzino turco preso dal Lille. Le ultime gare da titolare, complice un abbassamento considerevole del rendimento del collega olandese, hanno fatto sì che il laterale classe ’97 palesasse le proprie virtù. Buon piede ed un’ottima capacità difensiva, il tutto inscatolato in un terzino che getta l’anima durante ogni disputa. Qualora Karsdorp non dovesse riprendere i livelli di un tempo, non ci sono dubbi che il posto fisso lo acquisirà l’ex Lille. Il voto per lui è 6.5.
A fare da vice all’esperto Rui Patricio è arrivato Mile Svilar, portiere promettente preso dal Benfica. Sebbene questa si presenti per il serbo come una stagione per apprendere più che per calcare con continuità il campo, il giovane estremo difensore vuole raccogliere l’eredità del portoghese, prendendosi così i pali giallorossi. Per il talentuoso ventitreenne solamente un’apparizione fin qui, peraltro nella buia notte bulgara di Ludogorets. Qualche incertezza di troppo per lui, il voto è 6-.
Dopo un’estenuante trattativa di mercato, la Roma ed il “Gallo” Belotti si sono finalmente legati professionalmente. Il numero 9 ex Torino rappresenta un salto di qualità per quanto concerne il reparto offensivo giallorosso, ora arricchito dal fiuto del gol del centravanti azzurro. Il bomber cresciuto nel Palermo è arrivato alla corte di Mourinho fuori condizione, dopo mesi passati a lavorare in solitaria. Ciononostante, Belotti ha già trovato il primo gol romanista, lottando continuamente per i nuovi colori che ha indosso. Il voto per lui è 6.
L’ultimo acquisto in ordine cronologico messo a segno da Tiago Pinto è stato Mady Camara, arrivato per sostituire il lungodegente Wijnaldum. L’ex centrocampista dell’Olympiacos si è visto poco fin qui, venendo impiegato per lo più negli ultimi minuti di gara. E’ dunque complicato assegnare un voto al guineano, rimandato pertanto a giudizio.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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Turchia, Montella a rischio esonero
Pessime notizie per il CT della Turchia, Vincenzo Montella. L’ex attaccante italiano sembra essere a rischio esonero dopo le ultime uscite in Nations League.
La Turchia, guidata da Vincenzo Montella ha buttato la qualificazione nella lega A di UEFA Nations League nelle ultime uscite. Sarebbe bastato non perdere l’ultima partita contro il Montenegro.
I motivi del possibile esonero
Non sembra essere però il “fallimento” in Nations League il principale motivo del possibile esonero. A far discutere sono state soprattutto le convocazioni, nessuno è riuscito a spiegarsi la mancata convocazione di Atakan Karazor. Il centrocampista di proprietà dello Stoccarda è tra i più in forma al momento. Il ventottenne turco si è messo in mostra soprattutto in Champions League, sia nella vittoria con la Juventus che contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu.
Turchia, le parole di Montella
Nella conferenza post partita, Montenegro-Turchia, il CT se l’è presa molto con il terreno di gioco e ha sottolineato l’importanza dell’assenza del capitano Hakan Calhanoglu, ribadendo la fiducia nel vincere i playoff per accedere alla lega A. Successivamente, ha dichiarato che il reale obiettivo è la qualificazione ai Mondiali 2026. Questa la sua risposta a chi domandava del possibile esonero: “non considero questa domanda una vera domanda, sono felice e orgoglioso di quanto fatto nell’ultimo anno”.
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Ronaldo: “Sono qui per vincere, voglio lasciare un’eredità”
Il fuoriclasse portoghese, sul suo canale youtube, ha parlato del suo momento in Arabia e non solo. Leggi con noi le parole di Ronaldo.
Ronaldo ha pubblicato un video sul proprio canale Youtube in compagnia del youtuber più famoso al mondo, Mr Beast. Il portoghese ha risposto ad alcune domande riguardanti suo figlio, il documentario di Netflix e l’obiettivo dei 1000 gol.
Le parole di Ronaldo
Giocare con suo figlio.
“Ha 14 anni, vedremo come staranno le mie gambe. Ha già la pressione di essere mio figlio. Lasciamo che commetta i suoi errori, ma si spera per il futuro. Spero che possa diventare un professionista, ma se non lo diventerà e farà un altro lavoro, lo supporterò sempre. Non possiamo fare pressione sui nostri figli perché siamo famosi“.
Il suo arrivo in Arabia.
“Sono venuto per migliorare il campionato, per vincere. Voglio lasciare un’eredità. Dicono che sono finito, che sono qui solo per soldi. Ancora non ci credono, ma sono qui per vincere”.
L’obiettivo dei 1000 gol.
“Giorno dopo giorno. Mi godo un gol dopo l’altro. Mi godo il momento. I mille gol non mi dispiacciono affatto, sinceramente. Obiettivi che ho ancora nel calcio? Si tratta di divertirsi. Pianificare il tuo ritiro dal calcio. Accadrà tra un anno, due anni, qualunque cosa. Onestamente dico che non è uno scherzo, si tratta di godersi il momento, sentirsi come se mi stessi godendo il calcio.
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