Serie A
Roma, Zeman ricoverato in terapia intensiva

L’ex tecnico della Roma e Lazio Zdenek Zeman si trova attualmente ricoverato in terapia intensiva al policlinico Gemelli per via di un pregresso ictus.
L’ex tecnico della Roma e Lazio Zdenek Zeman è stato portato stamattina al policlinico Gemelli di Roma dopo aver presentato presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus. Attualmente si trova ricoverato in terapia intensiva non lontano da Papa Francesco.

PAULO DYBALA IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, Zeman ricoverato in terapia intensiva dopo giorni di forte influenza: le condizioni
L’ex tecnico della Roma e della Lazio Zdenek Zeman, è stato ricoverato stamattina in terapia intensiva al Policlinico Gemelli dopo aver avuto giorni di forte influenza. L’ex tecnico Boemo ha presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus.
Dal Gemelli, i medici fanno sapere che è stata confermata una terapia antiaggregante e anticoagulante. Le condizioni cliniche sono al momento stabili pur rimanendo in prognosi riservata, con il paziente che è comunque vigile e collaborante. Inoltre, il Boemo si trova ricoverato non distante dove è ricoverato Papa Francesco.
Già ad ottobre dello scorso anno, Zeman aveva avuto un attacco ischemico In quella circostanza venne ospedalizzato presso la Casa di Cura Pierangeli di Pescara dal suo cardiologo di fiducia, il dottore Stefano Guarracini, accusando anche un deficit di movimento della parte destra del corpo.
A causa delle sue condizioni di salute, Zeman aveva deciso di chiudere la sua lunga carriera d’allenatore con il Pescara per via dei problemi al cuore, tanto d’aver messo quattro by pass al cuore ed il divieto categorico di fumare da parte dei medici.
Ancora tanta apprensione per il Boemo, che entrambe le squadre capitoline lasciato ottimi ricordi, lanciando campioni come Totti e Nesta, ma soprattutto Foggia, dove realizzò un autentico miracolo calcistico.
Serie A
Milan, con Conceicao un flop annunciato: dal caso Musah ai litigi in campo

La situazione in casa Milan si fa sempre più tesa e il pareggio spettacolare ma amaro contro la Fiorentina sembra aver segnato un ulteriore punto di rottura in una stagione che sta prendendo una piega disastrosa.
Nonostante lo show in campo e sugli spalti, con tifosi rossoneri e viola calorosissimi, il risultato finale — un 2-2 acceso — rischia di allontanare definitivamente il Diavolo dalle coppe europee, con il nono posto che ormai sembra una triste costante.
Un cambio di panchina fallito

Yunus Musah ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il passaggio da Paulo Fonseca a Sergio Conceição doveva rappresentare una scossa, ma si è rivelato un boomerang. I numeri lo certificano: rendimento peggiorato, caos gestionale e tensione interna. Il litigio in campo con Davide Calabria aveva già sollevato dubbi sulla leadership del tecnico, ma quanto accaduto con Yunus Musah ha fatto esplodere il malumore.
Sostituito al 22’ minuto dopo un errore che ha portato all’1-0 viola, l’americano ha lasciato direttamente il campo e si è rifugiato negli spogliatoi, salvo poi rientrare — richiamato da Pavlovic e Florenzi — per scusarsi. Un gesto che, per molti, è stato più un’umiliazione pubblica che una scelta tecnica, soprattutto considerando che era già successo contro la Lazio.
Una squadra fragile, dentro e fuori dal campo
Il dato più allarmante è quello legato agli svantaggi iniziali: 13 partite in cui il Milan è andato sotto nel punteggio, 4 volte di fila nelle ultime uscite. La fragilità mentale e tattica è diventata cronica. E se non bastasse, i due gol subiti ieri tra il 6’ e il 9’ raccontano bene una squadra senza reazione, sbilanciata, confusionaria.
L’addio a Conceição è (quasi) scritto
Le parole di Giorgio Furlani nel pre-partita sono sembrate una vera e propria conferma della fine del ciclo Conceição, che dovrebbe lasciare a fine stagione. E, nonostante la Supercoppa Italiana vinta nei primi giorni del suo incarico, il bilancio rischia di essere uno dei peggiori della sua carriera da allenatore: poche idee, gestione discutibile del gruppo e soprattutto nessuna identità riconoscibile.
Una squadra capace di vincere a Madrid contro il Real e poi pareggiare a Cagliari non può che essere definita schizofrenica. E oggi il Milan si ritrova a inseguire, confuso, con la seria possibilità di chiudere la stagione fuori da tutto.
Serie A
Lecce-Venezia, le formazioni ufficiali del lunch match

Lecce-Venezia, incontro valido per la 31^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le scelte ufficiali di Marco Giampaolo ed Eusebio Di Francesco.
Lecce-Venezia è il lunch match di questa 31^ giornata di Serie A.
La classifica della squadra pugliese sta peggiorando sempre di più, con la zona rossa davvero vicina. Sono 5 le sconfitte consecutive per i ragazzi di Giampaolo, contro il Venezia arriva però un’occasione d’oro.
Gli arancioneroverdi di Di Francesco, nonostante abbiano segnato solamente 1 gol nelle ultime 5 gare, hanno guadagnato 4 punti contro Lazio, Atalanta, Como e Napoli. Arrivano dalla sconfitta contro il Bologna, ma il match contro i giallorossi è praticamente un capolinea.
Sarà dunque un Lecce-Venezia molto importante per la corsa salvezza.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

Hans Nicolussi Caviglia punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: PICCININI
ASSISTENTI: BACCINI – CECCON
IV: RUTELLA
VAR: MERAVIGLIA
AVAR: SOZZA
Lecce-Venezia, le formazioni ufficiali
Serie A
Sabato di Serie A: il Monza in caduta libera, Chivu tradisce l’inter e il Milan non vince più

È terminato il Sabato di Serie A della 31° giornata: il Como vede la salvezza, Chivu ferma l’Inter in rimonta e il Milan ottiene un pari nel suo solito caos.
Una prima parte della 31° giornata di Serie A si è conclusa ed ha messo in mostra tanti gol, ma soprattutto dei risultati che incidono particolarmente nell’economia del campionato.
Se da una parte il Como si può quasi dire salvo, dall’altra il Monza è sempre più vicino alla Serie B. Il Parma prende 1 punto importante per la corsa salvezza, mentre l’Inter ne perde 2 che hanno un grande peso specifico ai fini della corsa scudetto. Il Milan vede sfumarsi sempre di più una possibile rimonta sul 4° posto, mentre la viola esce a testa alta da San Siro.
Sabato di Serie A, il match delle 15:00: per il Monza manca solo la matematica
La giornata si apre con un divertente derby lombardo che va in scena alle 15:00 all’U-Power Stadium di Monza. I padroni di casa partono forte con un gol da attaccante vero di Dani Mota, che spazza via in contrasto Kempf e la mette a giro sul secondo palo.
Dopo questo inizio così scoppiettante sembrava che fosse la volta buona per invertire la rotta e provare a uscire dal campo con dei punti, ma dopo circa 10 minuti ci pensa il pareggio di Ikoné a spazzare via tutte le speranze.
Da quel momento in poi comincia un assedio da parte dei ragazzi di Fabregas, che sprecano tanto ma trovano i due gol con Diao prima e con un potentissimo tiro di Vojvoda poi, che sbatte sulla traversa e lascia immobile Turati.
Se per i comaschi sono 3 punti importanti che allontanano ulteriormente la zona calda, per i brianzoli manca solo la matematica per condannarli definitivamente, ma quest’anno sembra andare tutto per il verso sbagliato.
L’ex Chivu rovina la festa dell’Inter e si lancia per la salvezza
È stata una partita clamorosa e scoppiettante quella andata in scena alle ore 18:00 allo stadio Tardini. Il primo tempo comincia con grande intensità, con le due squadre che creano occasioni e con Sommer che deve superarsi più di una volta.
Al 15° i nerazzurri trovano il vantaggio con il gol di Darmian sull’assist dell’esterno opposto Dimarco e incanalano la partita sui loro binari. Allo scadere del primo tempo c’è il raddoppio con un gol di Thuram, che definirlo fortunato è dire poco, poiché mastica del tutto la conclusione che si trasforma in una parabola insidiosissima che Almqvist prova salvare invano dalla linea di porta.
La partita sembra essere ormai in cassaforte, fino a quando i cambi non decidono di rivoluzionarla: da una parte fuori Bastoni, Lautaro, Dimarco e Calhanoglu nel giro di 10 minuti, mentre dall’altra subentrano Pellegrino, Bernabé e Ondrejka che danno un’incredibile scossa alla gara.
Da li a poco la squadra di Chivu comincia a spingere e creare occasioni e trova 2 gol nel giro di pochi minuti, firmati proprio dai due dei subentranti. L’Inter nel finale prova a riprendere in mano il pallino del gioco, ma non riesce ad impensierire in particolar modo la porta difesa da Suzuki.
La squadra di Inzaghi lascia per strada 2 punti che possono essere molto pesanti nella corsa scudetto e spera in un grande Bologna per fermare il Napoli di Conte, in campo lunedì sera.
Sabato di Serie A, il match delle 20:45: un Milan maldestro e confusionario contro un’ottima Fiorentina
Anche in questo caso la sfida di San Siro parte subito fortissimo: nel giro di 10 minuti Thiaw firma il suo 3° autogol stagionale e il solito Kean raddoppia chiudendo una bellissima azione corale della Viola.
Dopo l’ennesimo inizio horror della gestione Conceicao, ci pensa un brillante Abrham al 23′ a placare momentaneamente la frustrazione di San Siro. Musah viene sostituito un minuto dopo la rete dell’1-2, etichettato come il capro espiatorio di questa situazione ed al suo posto subentra Jovic, il quale al 64° minuto trova anche il gol del pari, battendo De Gea nell 1 contro 1.
Nel finale Dodò fa tremare i rossoneri, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Un pareggio che al Milan serve a poco e niente, mentre la Fiorentina si mangia le mani per aver buttato una grande occasione, ma esce da San Siro a testa alta.
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