Serie A
Salernitana-Juventus: inibito Laurino
Salernitana–Juventus: post match rovente. Finale rovente domenica sera quando al termine della partita i campani hanno protestato contro l’arbitro Guida
Al termine del match, le proteste negli spogliatoi sono degenerate (come si evince dal comunicato ufficiale del Giudice Sportivo).
Vincenzo Laurino avrebbe cercato il contatto fisico con l’arbitro Guida.
A pagare, appunto, è lo stesso preparatore atletico della Salernitana, che è stato inibito per un mese a causa della condotta tenuta dopo la gara contro la Juventus.
Un mese di inibizione
Vincenzo Laurino, preparatore atletico della squadra di Pippo Inzaghi, è stato inibito fino all’11.02.2024 “per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, pur non essendo inserito in distinta, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti del Direttore di gara e contestato, rivolgendo una critica irrispettosa, l’operato arbitrale”.
Non solo, Laurino “successivamente seguiva l’Arbitro nel tunnel che adduce agli spogliatoi cercando ripetutamente il contatto fisico che non avveniva solo per l’intervento di alcuni dirigenti della propria squadra”.
Le proteste campane
Anche davanti ai microfoni, la Salernitana aveva manifestato tutta la sua contrarietà per alcune decisioni prese da Guida durante la partita con le dichiarazioni dell’amministratore delegato Milan:
“Inzaghi come la Società è arrabbiato per alcuni episodi arbitrali molto dubbi, come l’espulsione di Maggiore – dove c’era un fallo su Simy in precedenza – e il mancato rosso a Gatti.
L’arbitro ha avuto un atteggiamento viziato nei nostri confronti, vedi i richiami a Costil.
Senza nulla togliere alla Juve ci riteniamo molto penalizzati: inizieremo a chiedere spiegazioni nei tavoli giusti. Abbiamo varie cose da dire nei contesti giusti, l’amarezza è tanta.
Ci prenderemo il giusto tempo e in Assemblea inizieremo a puntare un po’ i piedi”.
Serie A
Lazio, dato da record sui gol con i subentrati
Curioso dato statistico, secondo cui la Lazio è la squadra italiana ad aver segnato di più coi giocatori subentrati: ben 7 in campionato.
Grande avvio di stagione, con 25 punti in 12 partite di campionato e 4 vittorie su 4 in Europa League che la certificano come unica squadra a punteggio pieno nella competizione europea. La Lazio di Marco Baroni vola sull’onda dell’entusiasmo, in attesa del posticipo serale di stasera contro il Bologna.
Lazio, quanti gol dalla panchina: il dato record in Europa
Uno dei tanti meriti di Baroni è il fatto di aver coinvolto pressoché tutta la rosa a disposizione. Non a caso, il Corriere dello Sport ha riportato una statistica che rivela come nessuno in Serie A abbia mandato a segno più giocatori subentrati rispetto alla Lazio.
I biancocelesti in campionato hanno mandato a segno ben 7 calciatori dalla panchina, l’ultimo dei quali in ordine di tempo è stato Zaccagni nella vittoria per 2-1 sul Cagliari. L’unico altro club europeo alla pari con la squadra di Baroni è il Paris Saint-Germain. Anche se, aggiungendo le altre 2 reti arrivate dalla panchina in Europa League, la Lazio arriva addirittura a 9.
Senza dimenticare che i biancocelesti sono anche la squadra italiana ad aver segnato di più nell’ultima mezz’ora, con ben 12 gol, 9 dei quali nell’ultimo quarto d’ora. Un’altra inversione di tendenza rispetto all’era Sarri.
Serie A
Parma-Atalanta 1-3, il trio forza e fantasia rispedisce la Dea in vetta | Le pagelle nerazzurre
Parma-Atalanta 1-3, settimo successo consecutivo per la Dea, che espugna anche il Tardini e svetta in classifica. Dodicesimo alloro stagionale per Retegui. Le pagelle nerazzurre.
Carnesecchi 6,5: il Parma reagisce ai gol orobici e sul finale del primo tempo impegna l’estremo nerazzurro con Bonny . Aiuta i suoi a vivere un finale più sereno.
Toloi 5: gli manca la lucidità, a dirla onestamente. L’esperienza la lascia nel cassetto quando non riesce a fermare Cancellieri (dall”82′ Scalvini sv).
Hien 5,5: come sempre, di fisico sono in pochi a stargli dietro, ma non basta. Troppo spesso in ritardo, non una grande serata per lui.
Kossounou 6: più generoso dei due compagni di reparto, sembra più attento nelle letture.
Bellanova 7: si dimentica della fase difensiva, e fa bene. In avanti la Dea non può rinunciare al suo aiuto, chiedere a Retegui e Lookman per conferma (dal 70′ Cuadrado 7: venti minuti, un assist per Lookman e un segno lasciato indelebile nel tabellino del match).
Ederson 8: segna un gol di forza, ma intorno c’è anche una marea di palloni recuperati, di duelli vinti, di corsa e di agonismo. Insostituibile, indispensabile.
De Roon 6: Ederson gli facilita i compiti, ma per lui e’ una serata comunque positiva.
Ruggeri 6: Bellanova si prende di più la scena, ma lui sforna un assist e fa il suo.
Pasalic 7: e’ l’anello più forte della catena centrale. Entra nel gol di Retegui, aiuta i rifornimenti offensivi e fornisce un assist d’oro a Lookman, per il gol poi annullato (dal 55′ Brescianini 6: buon secondo tempo per l’ex Milan, che va anche vicino al gol).
Lookman 8: due gol annullati, uno buono, i soliti guizzi e una lezione di possesso e dribbling per tutta la difesa ducale (dall”82′ Samardzic sv).
Retegui 7: inizio bruciante per il 32, che va subito in gol indirizzando la partita. Ne sfiora altri due. Sempre più re dei cannonieri (dal 55′ De Ketelaere 6: rinfresca l’attacco nel secondo tempo).
Gian Piero Gasperini 7,5: settimana vittoria di fila centrata e vetta nuovamente ad appannaggio della Dea. I nerazzurri non mollano, sanno soffrire e divertono anche nella serata del Tardini.
Serie A
Parma-Atalanta 1-3, Pecchia: “Abbiamo saputo reagire sotto di due gol, secondo tempo positivo”
Parma -Atalanta 1-3, troppo forte la Dea per i ducali, che trovano zero punti contro la momentanea capolista di serie A. Nel post partita Fabio Pecchia ha analizzato il match.
Non riesce la rimonta al Parma, che cade al Tardini sotto la forza dell’Atalanta e della sua serie di sette successi di fila.
Dopo l’exploit di Venezia, quindi, si ferma nuovamente il percorso dei ducali. Fabio Pecchia, nonostante tutto, però, ha usato parole incoraggianti e positive verso i giocatori.
In conferenza stampa, nel post partita, il tecnico ducale ha parlato delle varie tematiche del match. Qui di seguito le parti più importanti.
Discorso nell’intervallo
“Ho chiesto di continuare ad avere fiducia in loro stessi, aggiustando alcune cose. Siamo in grado di fare quanto fatto nella ripresa. Primo tempo Atalanta forte, poco da dire, anche se nella parta finale, dopo il 2-0, avevamo avuto occasioni, c’era stata la reazione. Poi nel secondo tempo la abbiamo riaperta subito”.
Sull’utilizzo del 4-2-4
“L’Atalanta ha fatto otto vittorie di fila, anche in Europa. La squadra nel secondo tempo, a parte Benek, era con gli stessi giocatori. Detto questo non mi sento di dire altro. Volevamo giocarcela così, chiaro che prender gol subito cambia l’inerzia e agevola una squadra forte come l’Atalanta“.
Sul secondo tempo
“Non sono amareggiato, l’Atalanta in questo momento mi sarebbe piaciuta affrontarla senza subire gol subito. Merito loro, poi abbiamo subito, ma se siamo in grado di fare questo secondo tempo è una cosa importante, ci deve dare fiducia, anche sotto di due gol sappiamo reagire cosi“.
Sulla sostituzione di Cancellieri
“Era gestione, mi ha detto che la situazione era sotto controllo. Solo stanco, ha spinto tanto, nulla di particolare”.
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