Serie A
Salernitana, Liverani: “Non ho inciso, ho trovato tante difficoltà. Sono deluso”

L’allenatore della Salernitana, Fabio Liverani, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicatissima sfida contro il Lecce.
Fabio Liverani, tecnico della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Lecce del neo tecnico Cioffi. Ultima chiamata per la società campana per provare a risollevarsi e tentare la salvezza. L’ultima vittoria risale allo scorso 25 novembre contro la Lazio per 2-1.
Salernitana, le parole di Liverani
Obiettivo salvare la dignità, come ha visto la squadra?
“Non è stata una buona settimana. Il direttore è una persona che può dare qualcosa alla squadra e a tutti quanti noi, ambiente compreso. Anche soffrendo sta provando ad aiutarci nella ricerca di quella scossa che è mancata. E’ una visita che può far piacere ma che non basta per vincere le partite”
4 partite, un punto, 11 gol subiti e -11 dalla zona salvezza. La situazione con lei è peggiorata. Perchè non è riuscito a fare qualcosa in più?
“E’ difficile dare una motivazione in più. Non siamo riusciti a cambiare il trend ed è il cruccio più grande. Ci sono tante difficoltà. Tecniche, tattiche, psicologiche. Ad oggi non ho trovato soluzioni per far sbloccare mentalmente questa squadra. Nel tempo avremo le idee più chiare. I numeri dicono la verità e prendo atto, tireremo le somme a fine stagione. Sulle statistiche oggettive non c’è nemmeno da discutere”.
Dalle sue parole traspare il dispiacere sul passato e non sulla voglia di rialzarsi domani. Quando lei ha accettato aveva avuto l’opportunità di pesare e conoscere le potenzialità di questa rosa?
“L’umore non poteva essere dei migliori venendo da 4 gol subiti e da un ritiro partito lunedì. Piano piano le scorie vecchie passano e la squadra si è allenata sapendo che occorre una partita importante domani. Dobbiamo dare delle risposte di calcio, dal primo minuto. Serve dignità. Non possiamo guardare troppo avanti ma nemmeno dietro. L’inizio della settimana non è stato semplice. Quanto alla domanda, posso dire che ho accettato sapendo che era difficile.
La realtà la conosci solo quando entri in una situazione. Oggi, come allenatore e come squadra, non siamo riusciti a fare quel cambiamento che mi sarei aspettato. La mia è una risposta seria e oggettiva. Ero convinto che l’organico potesse lottare, poi vedi la situazione e capisci quanti problemi ci sono. Infortuni compresi. E risolvere tante cose quando devi allenarti e devi vincere a tutti i costi non è facile”
Chi gioca in porta?
“Sto facendo delle riflessioni”.
Situazione infermeria?
“Recuperiamo Gyomber, Fazio ha un problema. La formazione la darò prima ai ragazzi”.
10 partite comunque importanti anche in chiave futura visto che la rimonta appare utopistica. Ci sono basi per poter guardare avanti e conquistare la riconferma in B per un percorso ambizioso? Questo inciderà sulle scelte di formazione?
“E’ giusto che tutti quanti noi cerchiamo di dare il massimo. Sia per il finale di stagione, sia per la carriera. Chi è scadenza deve convincere altri a fare il contratto, chi è di proprietà vuol far vedere se ci si può contare in prospettiva futura. Questa squadra, in 4 partite, ha proposto quasi tutti i calciatori dell’organico.
Solo Vignato è stato sacrificato, pochi altri non hanno avuto possibilità. Da qui a fine anno toccherà a tutti. Il fatto che la stagione sia andata, però, non vuol dire che giocano tutti e a prescindere. Questo non vuol dire che chi è rimasto fuori non sia bravo, anzi devo io qualcosa a loro per i comportamenti che propongono in settimana. Io farò delle valutazioni anche in base ai tesserati della Salernitana”.
Un giudizio sul Lecce…
“Il campionato a volte dà percezioni sbagliate. Era partito troppo bene ma sta facendo il suo lottando fino all’ultimo secondo per raggiungere l’obiettivo. Io vedo una squadra che gioca, corre, affamata. Sono feriti dal cambio di allenatore, ci sono giocatori di livello assoluto. Banda, per fortuna, è squalificato. Sansone è esperto, Krstovic è un attaccante di tutto rispetto. Io vedo un Lecce che è sempre dentro la partita”.
Ribadiamo un concetto: dalle sue parole traspare una totale rassegnazione rispetto all’epilogo di una stagione che scivola verso la retrocessione. Fosse così, come si può evitare una lenta agonia con collezione di figuracce?
“Non c’è rassegnazione, ma obiettività. Ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Io devo essere sincero. Il fatto che non ci sia stato atteggiamento non vuol dire che non si possa fare qualcosa di concreto domani. Ora occorrono i fatti, di parole ne sono state dette troppe. A me interessa vedere un segnale di voglia e vitalità”
Se non accadesse?
“Non sono un veggente, ne parleremmo domani. Io sento che la squadra ha voglia di fare, occorrono i fatti. Non accadesse, ci sarebbero valutazioni”.
Iervolino ha distribuito le responsabilità, dicendo che lei ha bisogno di tempo. Si sente di candidarsi per la Salernitana che verrà?
“Non ho avuto pensieri particolari su nulla, ho cercato di leggere il meno possibile. Il presidente può dire quello che ritiene più opportuno. Non ho idee nel lungo termine, non ho ragionato sulla serie B. L’ho fatta, sono stato bravo e fortunato a vincerla ma luglio non è importante in questo momento”.
Percepiamo un suo distacco emotivo, è molto deluso e, se sì, da cose che vanno oltre i risultati?
“La delusione c’è, io speravo di poter incidere. Nel nostro lavoro non è mai semplice. Si può fare dove le componenti sono tutte indirizzate verso lo stesso punto. Le difficoltà sono tante, per questo non ho trovato la chiave giusta per poter superare le avversità. Non c’è qualcuno in particolare che mi ha deluso, dispiace per il lavoro che è andato in direzione differente. Vorrei tanto avere anche io quella scossa, magari vincendo quella partita che ti fa aggrappare a qualcosa.
Oggi a che vuoi aggrapparti? Io devo essere l’ultimo ad arrendermi. Non ho inciso quanto volevo, ma io dirò sempre ai ragazzi di finire con orgoglio ricercando gli stimoli all’interno del nostro animo. Difficilmente oggi una squadra può vincere per un singolo, è il gruppo che a turno esalta il calciatore che poi fa gol o fa la parata decisiva. Il noi è mancato”.
Serie A
Galeone: “Allegri al Milan potrebbe riportare lo Scudetto”

Galeone: “Allegri al Milan vincerebbe lo Scudetto in un paio d’anni con pochi innesti”.
Giovanni Galeone, noto per il suo stretto legame con Massimiliano Allegri, ha recentemente rilasciato dichiarazioni che hanno fatto scalpore nel mondo del calcio italiano. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Galeone ha affermato che il ritorno di Allegri al Milan potrebbe portare a risultati straordinari. Secondo lui, con pochi innesti mirati, il tecnico potrebbe riportare i rossoneri al vertice della Serie A, vincendo lo Scudetto in un paio d’anni.
Il futuro di Allegri tra Serie A e interessi esteri
Mentre in Arabia Saudita gli offrono “ponti d’oro”, Allegri sembra più orientato a cercare una sfida stimolante in Italia. Galeone è convinto che il Milan sarebbe la scelta perfetta per lui, considerando la sua capacità di lavorare con budget limitati ma efficaci. Questa dichiarazione alimenta le speculazioni sul possibile ritorno di Allegri sulla panchina rossonera, un’opzione che molti tifosi accoglierebbero con entusiasmo.
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Fonte: l’account X di Schira
#Galeone a GdS: “#Allegri al Milan farebbe bene per tantissime ragioni: sono convinto che in un paio d’anni rivincerebbe lo Scudetto. Gli basterebbero un paio di innesti, ma poca roba e senza svenarsi. In Arabia gli fanno ponti d’oro ma Max aspetta una sfida stimolante in SerieA” pic.twitter.com/XeAZL2vJOA
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 13, 2025
Serie A
Juventus, osservatori al Ferraris per Genoa-Lecce

Osservatori della Juventus al Ferraris per monitorare un giovane talento del Genoa durante la sfida di domani sera contro il Lecce.
La Juventus continua la sua ricerca di nuovi talenti e nel mirino c’è il giovane centrocampista danese Morten Frendrup. Secondo quanto riportato dall’esperto di calciomercato Nicolò Schira, gli osservatori del club bianconero saranno presenti allo Stadio Luigi Ferraris per seguire da vicino la prestazione del giocatore durante il match tra Genoa e Lecce. Frendrup, nato nel 2001, ha già attirato l’attenzione di diversi club europei grazie alle sue qualità tecniche e al suo potenziale di crescita.
Juventus, un’occasione per Frendrup di mettersi in mostra
La partita tra Genoa e Lecce di domani sera rappresenta un’opportunità importante per Frendrup di dimostrare il suo valore in un contesto di alto livello. La presenza degli scout della Juventus sottolinea l’interesse del club torinese nel rinforzare il proprio centrocampo con giovani promesse. Il calciatore danese avrà quindi la possibilità di brillare e di convincere i bianconeri a puntare su di lui per il futuro.
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Fonte: l’account [X di Schira](https://x.com/NicoSchira)
A #Juventus’ scout will be tomorrow at Ferraris Stadium to watch the game between #Genoa and #Lecce to monitore the midfielder Morten #Frendrup (born in 2001). #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 13, 2025
Serie A
Venezia, Di Francesco fermerà anche il Napoli?

Il Venezia si prepara ad affrontare un’altra sfida molto difficile davanti ai propri tifosi. Al Penzo arriva il Napoli di Conte, ci sarà un’altra impresa?
I lagunari arrivano da un momento positivo con 3 pareggi nelle ultime 3 contro Lazio, Atalanta e Como. La squadra partenopea però sta rincorrendo lo Scudetto.
Venezia, sarà di nuovo ammazza big?
La squadra di Di Francesco ha mostrato grande maturità nelle ultime uscite, anche contro squadre molto più blasonate e il lunch match della 29esima giornata diventa un esame molto importante per misurare le possibilità di salvezza.

GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il mercato ha dato nuova linfa alla squadra, uno su tutti è sicuramente Alessio Zerbin che si è integrato alla perfezione nella nuova realtà. Fila sta cercando di ambientarsi il più velocemente possibile per non far rimpiangere Pojhanpalo e presto arriveranno anche i gol pesanti.
Oristanio sta sbocciando così come Idzes, Ellertsson, Kike Perez e Nicolussi Caviglia. Il pareggio contro il Como, arrivato nel recupero, ha dato continuità all’imbattibilità che adesso è salita a 270 minuti e ha sancito il ritorno al gol dopo molto tempo. La salvezza è ancora complicata ma ora dista solo 4 punti e già contro gli azzurri potrebbe arrivare un altro risultato pesante
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