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Salernitana, Liverani si presenta: “Ci dobbiamo appoggiare a Candreva, tocca a noi trascinare la gente”

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Salernitana

Il nuovo tecnico della Salernitana, Fabio Liverani, si è presentato in conferenza stampa accompagnato da Walter Sabatini e dall’ad Maurizio Milan.

La Salernitana inizia un nuovo corso. Dopo l’addio di Filippo Inzaghi dalla panchina campana, ora toccherà a Fabio Liverani risollevare le sorti del club granata che si trova in ultima posizione in campionato.

Salernitana

Salernitana, le parole di Liverani

“Ero a Parigi quando è arrivata la chiamata del direttore. E’ una rosa diversa rispetto a quella di luglio. Dobbiamo ragionare gara dopo gara, senza fare tabelle. La squadra ha valori individuali medio-alti, ma che ad oggi come collettivo ha espresso poco.
Dobbiamo diventare gruppo in poco tempo. Se oggi ho accettato, a prescindere dalla storia emozionante che ha raccontato il direttore, è perchè credo che si possa ambire ad avvicinare le avversarie che sono davanti a noi”.
La Salernitana prende tanti gol e segna poco. Quando devi salvarti e fare una impresa, come si trova l’equilibrio necessario?
“Bisogna avere la percezione del pericolo. Sia quando hai palla nella metà campo avversaria, sia quando devi difenderti. Ci vuole un pizzico di follia e voglia di fare fatica, come ha detto il direttore. Oggi si vince per l’episodio, per le palle inattive o per la volontà di fare gol. La fame deve essere la stessa quando hai il pallone, sia quando devi proteggere. Il modulo, in questo caso, conta poco. Incide la mentalità”.
Cosa si sente di dire ai tifosi che stanno soffrendo tanto?
“Due anni fa ci fu un miracolo fondamentale. Lo stadio e la tifoseria furono valore aggiunto. Oggi non posso chiedere niente alla gente, siamo noi che dobbiamo dare.
Voglio vedere una Salernitana attenta, orgogliosa, che esca dal campo stremata. Se trasmetti qualcosa, ci ricambieranno con tantissimo. Ora tocca a noi trascinare la gente. Qui basta poco per accendersi”.
La domanda è sulle difficoltà della Salernitana nella costruzione del gioco causa assenza di un play:
“Quel ruolo lì si può interpretare in modi diversi. Nella rosa non ci sono caratteristiche del regista classico. Tuttavia in organico c’è qualcuno con cui si può lavorare. La posizione dei piedi e del corpo fa la differenza. Se ti muovi bene, l’avversario fatica ad attaccarti e gestisci meglio le difficoltà.
Kastanos è uno di quelli che ha maggiore qualità e posso impiegarlo in diversi ruoli. Capiremo se occorre tecnica dalla metà campo in su o se voglio una Salernitana che costruisca dal basso. Devo metterlo nelle condizioni di esprimersi”.
Perchè un contratto di soli 4 mesi?
“E’ difficile parlare di tante cose quando arrivi in una società che cambia tre allenatori. Oggi non c’è tempo, parlare d’altro non va bene per nessuno. La società e il direttore mi hanno scelto per ciò che serve adesso. Abbiamo 4 mesi per conoscerci, per valutarci.
Se ci salveremo, ragioneremo e capiremo le volontà. Quelle che vanno oltre il pezzo di carta. Se l’impresa non riesce ma si sta bene insieme parliamo di nuovo con totale serenità. Se va tutto bene e le strade si separano, va bene così e ci godremo la gioia dell’impresa. Nessuno può sapere cosa accadrà in futuro”.
Come pensa di far rendere al meglio il reparto offensivo?
“Noi dobbiamo essere equilibrati, ma la classifica impone di vincere le partite. L’arrivo di difensori forti ci permetterà di avere le spalle coperte e di mettere in campo tanti calciatori di qualità. Candreva, Kastanos, Dia sono elementi di spessore, vanno messi vicino alla porta.
Abbiamo in rosa esterni di gamba che sanno saltare l’uomo. So che partiamo con l’Inter, ma ogni gara è una opportunità e ci sono punti in palio. Abbiamo necessità di provarci contro tutti”.
Sarà Candreva il capitano e dove giocherà?
“Dal punto di vista tecnico ci dobbiamo appoggiare a lui e a Dia. Gente di carisma tecnico non indifferente. Bisognerà aiutarsi a vicenda, i calciatori di qualità vanno messi in condizione di esprimersi. Sono calciatori ai quali bisogna lasciare un minimo di libertà e spazio, l’importante è che siano armonici con i compagni nelle due fasi.
Se l’Inter porta due attaccanti ad abbassarsi di 25 metri, dobbiamo lavorare anche noi sotto questo punto di vista. Quanto alla fascia, dico che lo spogliatoio è sacro e va gestito. Ho grande rispetto e lascio la gestione ai calciatori, tuttavia il controllo di qualunque cosa passerà da me. Le regole le decido io.
Se però non ci sono situazioni sulle quali intervenire, credo che sia giusto lasciare tutto uguale. Sono passati otto mesi e sono il terzo allenatore”.

Serie A

Juventus, i numeri di Motta dopo 13 giornate

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Milan-Juventus, Thiago Motta

Juventus, nonostante una sesta posizione al di sotto delle aspettative, i bianconeri restano vicinissimi alla vetta. Analizziamo il percorso della squadra e i numeri dell’era Motta in confronto ai suoi predecessori.

Dopo 13 giornate di Serie A, la Juventus di Thiago Motta occupa la 6° posizione in classifica con 25 punti. Una situazione che, di primo acchito, può sembrare deludente per un club abituato a lottare per il titolo. Eppure, la classifica si rivela “bugiarda“. I bianconeri, infatti, distano solo 4 punti dal primo posto, attualmente occupato dal Napoli, e appena tre dal quartetto formato da Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio. Le distanze ai vertici sono ridotte, e questo offre ai bianconeri un margine di manovra per rientrare nella corsa al titolo.

Va ricordato che la Juventus, terza nella scorsa stagione, aveva impressionato positivamente nel mercato estivo, rinforzando la rosa con innesti che avevano generato entusiasmo tra tifosi e addetti ai lavori. Tuttavia, il cammino finora è stato condizionato da numerosi infortuni, su tutti quello di Bremer, pilastro della difesa.

Juventus

LA FORMAZIONE DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, il confronto con il passato

Un elemento interessante, arrivati a questo punto della stagione, è il confronto tra Thiago Motta e i suoi predecessori sulla panchina bianconera. Considerando le prime 13 giornate dei campionati passati, ecco come si posizionano gli ultimi allenatori della Juventus in termini di punti, gol fatti e gol subiti:

– Antonio Conte (stagione 2011-12) – 29 punti, 24 goal fatti e 10 subiti

– Massimiliano Allegri (stagione 2014-15) – 35 punti, 30 goal fatti e 5 subiti

– Maurizio Sarri (stagione 2019-20) – 36 punti, 25 goal fatti e 12 subiti

– Andrea Pirlo (stagione 2020-21) – 27 punti, 27 goal fatti e 14 subiti

– Massimiliano Allegri bis (stagione 2021-22) – 21 punti, 18 goal fatti e 16 subiti

Thiago Motta (stagione 2024-25) – 25 punti, 21 goal fatti e 7 subiti

Thiago Motta, con i suoi 25 punti, si piazza in una posizione intermedia, ma c’è un dato che lo distingue. La sua Juventus è ancora imbattuta in campionato, un’impresa non banale per una squadra completamente rinnovata e colpita da numerosi stop fisici.

La squadra di Motta ha mostrato sprazzi di grande solidità e organizzazione, ma serve continuità per scalare posizioni in una Serie A sempre più competitiva. La classifica corta è un vantaggio, ma anche un richiamo alla concretezza, poichè ogni punto lasciato per strada può pesare.

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Serie A

Fiorentina: è arrivata l’ora di Beltran

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Nel giugno 2023 la Fiorentina ha deciso di investire 12,60 milioni più bonus per accaparrarsi il classe 2001 del River Plate, Lucas Beltran.

Per aggiudicarsi l’attaccante argentino, la Fiorentina ha dovuto battere la concorrenza di altre squadre. Una su tutte la Roma, sul giocatore da moltissimo tempo. Tuttavia, almeno nei primi mesi l’investimento non ha dato i risultati sperati. Soprattutto sotto la guida di Italiano, che inizialmente decise di impiegarlo come trequartista salvo poi considerarlo un esubero data la scarsità di prestazioni positive.

Fiorentina

VINCENZO ITALIANO PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Fiorentina, un nuovo inizio per Beltran

L’argentino ad inizio stagione era un punto interrogativo per questa Fiorentina, non sapendo in che modo e in quale posizione metterlo in campo. Fu persino accarezzata l’idea lasciarlo partire in direzione Turchia quest’estate, dopo che il Galatasaray aveva offerto 15 milioni. Cifra a cui la Fiorentina rispose con un “no” secco, perché già in notevole difficoltà nella ricerca di un suo eventuale sostituto.

Tutto cambia però con l’arrivo di Raffaele Palladino, con il quale l’argentino riesce a trovare maggiore continuità e fiducia. Aiutato anche dall’infortunio di Gudmusson, che ha visto proprio Beltran entrare come suo sostituto nella “sfortunata” partita del 6-0 contro il Lecce. Segnando, oltre che un goal, un punto di svolta nella sua esperienza con la Fiorentina.

Possibile cambio ruolo: le parole del DS Pradè

Ad inizio stagione, il Direttore Sportivo viola, Daniele Pradè, rispose così a una domanda riguardo al ruolo di Lucas Betran: “personalmente lo vedo più negli ultimi venticinque metri”. In queste ultime 6 uscite abbiamo avuto subito conferma delle parole del DS.

Infatti, il giocatore è stato impiegato da Palladino come seconda punta alle spalle di Moise Kean: instaurando da subito un feeling straordinario con il numero 20 viola.

Feeling che ha già fruttato moltissimo. Infatti, l’argentino, in queste 6 partite in cui è partito titolare, è già riuscito a trovare 2 goal e 3 assist: di cui 2 per il già menzionato capocannoniere gigliato.

Alessandro Nardi

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Serie A

Napoli, infortunio per Mazzocchi: i tempi di recupero

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Calciomercato Juventus

Il giocatore del Napoli, Pasquale Mazzocchi, ha accusato un infortunio nella gara vinta contro la Roma. Le sue condizioni.

Nel finale della gara vinta contro la Roma, Pasquale Mazzocchi (subentrato a Politano come da consueto cambio di Conte) ha rimediato un infortunio muscolare. Di seguito le condizioni del laterale azzurro.

Mazzocchi, il comunicato del Napoli

Dopo il fastidio muscolare occorso contro gli azzurri, il giocatore si è sottoposto agli esami strumentali del caso e la diagnosi ha evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba sinistra. Per infortuni di questa entità, solitamente, i calciatori sono costretti a rimaner fermi al massimo un paio di settimane, ma tutto dipende da come reagisce il muscolo. Le condizioni di Mazzocchi saranno valutate giornalmente.

Il laterale del Napoli salterà sicuramente la prossima gara di campionato contro il Torino e il match di Coppa Italia contro la Lazio, mentre c’è attesa per capire se potrà rientrare per il successivo match di Serie A (sempre contro i biancocelesti) o ancora nella gara contro l’Udinese. Antonio Conte incrocia le dita, sperando di non doversi ritrovare costretto a rinunciare a l’unica alternativa di ruolo al titolare Di Lorenzo sulla corsia di destra.

Di seguito il comunicato del club partenopeo.

Dopo aver accusato un fastidio muscolare al termine della gara contro la Roma, Pasquale Mazzocchi si è sottoposto oggi ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba sinistra. Il calciatore azzurro ha già cominciato l’iter riabilitativo.”

Napoli, Mazzocchi

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